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Nonostante gli sforzi umani in natura la perfezione non esiste. Il perfettamente bello; il prodotto asettico è possibile solo nelle colture in laboratorio. Diffida delle coltivazioni opulente, belle e accattivanti perché, se è come qualcuno asserisce e cioè che l'occhio vuole la sua parte a tavola, le coltivazioni biologiche crescono e proliferano in compagnia della biodiversità. Nella catena alimentare ogni anello è concatenato armoniosamente a quello successivo. Le colture dell'orto hanno necessità di essere concimate? Adopera lo stallatico e evita il più possibile il concime chimico perché, è vero che sviluppa e produce di più ma uccide anche gli insetti amici insieme alle larve nocive; altera l'ecosistema e brucia la terra. Mio nonno diceva: se vedi una bella mela matura raccoglila. È macchiata? La dividi e se c'è il verme lo scarti e mangi la parte sana. Gli ogiemme? No grazie. Le sperimentazioni sono corredate da incognite. Non sai mai dove finisce il confine ...
Prodotti a Km 0. è il sogno di chiunque Chi non si è mai lasciata tentare dalla produzione dei cosiddetti prodotti a km 0? Nell'immaginario collettivo gli ortaggi coltivati e comprati direttamente dai contadini appena colti dai campi hanno sapori e odori ineguagliabili. toccasana per i salutisti. E che dire del pane impastato con farine di grano autoctono macinato a pietra e lasciato lievitare col lievito madre? Non hanno rivali! È successo anche a me. Per puro caso, ho visitato uno di quei rinomati orti cittadini. Ben tenuto. Curato al pari se non meglio di un giardino botanico. Vi lavoravano due giovani, credo fosse una coppia. Lei, mora coi capelli ricci, corporatura decisamente mediterranea, spiega l'origine e la lavorazione del pane. Un pane nero ancora caldo. Me ne offre un assaggio. È ancora caldo. Ci tiene a sottolineare. Lui, quasi dai colori nordici, biondo e occhi chiari, spinge una carriola con alcune cesti colme di c...
La natura chiama. Cosa c'è di più accattivante di un pomodoro maturo, rosso, tagliato a due, un pizzico di sale, un filo d'olio extravergine d'oliva e qualche foglia di basilico sopra da consumare quando torni dal mare? Ora non dico che il pomodoro lo debba coltivare in terrazzo, anche se in ciotole come queste potresti anche farlo, ma, conoscendoti, so per certo che dimenticheresti i trattamenti e le concimazioni. L'acqua non mancherebbe. È garantita dall'impianto automatico. Però potresti piantarci gli aromi. Che so, della menta o del basilico. Dell'erba cipollina...
Primizie di stagione: i fichi. Molte cose nel tempo hanno acquisito valori e collocazioni differenti rispetto a qualche decennio addietro. I fichi sono una di queste cose. E lo sa bene chi ha subito la fame del dopoguerra, quando ancora si lavorava la terra con la sola forza delle braccia. Quando per sfamarsi si mangiavano patate, fichi secchi e ben che andava marmellata di fichi, pesche, more selvatiche e ogni altro frutto della natura che la massaia riusciva a convertire. E quelle che non riusciva a convertire li manteneva tali e quali nel solaio/dispensa per i tempi di magra o per arricchire la tavole nei giorni di festa. Il fico dottato è un eccellente frutto che ben si presta all'essiccazione e alla conserva di marmellata. La succulenta qualità della sua polpa carnosa fa sì che la sua coltura sia apprezzata in Calabria. E poi, c'è un fichetto piccolo, violaceo, molto dolce che in Calabria chiamiamo “troiano” che cresce spontaneo e non necessita d'innesti ...
La pancia della Calabria che produce Se escludiamo le macchine agricole e le ibridazioni fatte nei laboratori di ricerca, il mondo contadino sembra essere fermo a trenta quaranta anni addietro. I coltivatori, gli allevatori, continuano a spargere sudore e ansie sui terreni per pochi spiccioli confidando nella buona annata priva di piogge o grandine fuori stagione. Con un buon raccolto il coltivatore riesce appena a campare mentre il consumatore finale è prosciugato economicamente dalla filiera distributiva. È inutile elencare gl’ingranaggi che fanno lievitare i prezzi; la realtà è amara per il contadino e il consumatore. Eppure, lontani dal voler fare una sterile demagogia, il mondo contadino è un importante pilastro enogastronomico della Calabria ma anche dell’Italia costretto a vivere di stenti e sacrifici. Spesso gli sforzi dell’agricoltore e dell’allevatore non sono remunerati come dovrebbero. Ai lavoratori del comparto agroalimentare è concesso l’accesso al credito solo...
Oggi Catanzaro è vestita di giallo! L’associazione dei coltivatori calabresi ha allestito stand e dato vita al dibattito: come fare uscire dalla crisi l’agricoltura in Calabria. E mentre all’interno dell’auditorium “G. Casalinuovo”, gli esponenti politici e sindacali espongono le strategie programmatiche, all’esterno, nello spiazzo dell’auditorium, coltivatori e imprenditori agricoli invitano a assaggiare i prodotti della terra rigorosamente frutto di colture biologiche. Uomini e donne forti, dai lineamenti scolpiti dalle fatiche nei campi; orgogliosi dei frutti del loro lavoro porgono ortaggi novelli con una grazia sacrale difficilmente riscontrabile nelle grandi catene dei centri commerciali. Nei banconi asettici delle megastrutture commerciali trovi la retina dell’aglio proveniente dalla Cina, delle cipolle, degli agrumi lavati e lucidati coltivati oltre confine con metodiche differenti dalle nostre. Nei supermercati difficilmente trovi la cipolla dolce di Tropea, ...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.