Bello! Questo è proprio bello! E
quello? Fammi vedere quello! Mettilo sul cavalletto... Il mestiere si
ruba! Disse dopo avere osservato attentamente i miei lavori.
Mi sorprese quella sua affermazione.
“Noi non eseguiamo un lavoro meccanico. Noi facciamo cultura.
Poesia visiva! Non siamo fabbri o muratori...”. Replicai.
Credevo ancora nella bellezza e mettevo
al corrente della mia ricerca chi credevo degno di tale confronto. Ma
dovetti ricredermi!
I ladri di idee possono rubare la
superficie non l'anima!
Forma e colori possono essere
sottomessi dai “copioni” a merce propria. Persino l'idea,
l'origine del senso interiore altrui che ha indotto a muovere verso
la ricerca poetica il vero innovatore, cioè l'autore originario, può essere contrabbandata per propria se
corroborati da scaltri teorici che fanno della parola mestiere e
profitto.
Per i profani tutto ciò diventa segno
di “rinnovamento”. E i “furbi” conoscono le strategie per
farlo... prima.
Così va il mondo.
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