Turchia, Grecia e un po' Italia, morte delle civiltà

A che servono le parole e le immagini se a queste non seguono azioni mirate alla soluzione dei problemi?

Migranti morti.
Tenaci Difensori dei diritti umani aggrediti dalle forze dell'ordine. 
Ecologisti.
Popoli affamati da governanti indegni.

Questi sono i temi trattati e divulgati dai media.

La storia si ripete. Implacabili, i flussi e i riflussi sociali, si ripropongono inalterati nel tempo come se mai i drammi causati dalla stoltezza umana fossero avvenuti.

Davanti allo schermo assistiamo impotenti alle guerriglie urbane. Al lancio di lacrimogeni. E dopo il primo attimo di sgomento per i colpi di proiettili di gomma sparati dalle forze dell'ordine turche sui manifestanti e del violento getto d'acqua frammista con sostanze urticanti per “ripulire” Gezi Park” e piazza Taksim dai contestatori, siamo sopraffatti dalle lacrime dei licenziati che cantano nell'ultimo concerto in tv l'inno nazionale Greco.

Sì, perchè succede anche questo nella civilissima Grecia! Lo Stato taglia ulteriormente le spese vive e licenzia i dipendenti della tv pubblica.
Le lacrime dei musicisti della National Symphony Orchestra
 sulle note dell’Inno nazionale greco  


Si eliminano le idee in Turchia a colpi di proiettili di gomma e liquidi urticanti!

E in Italia? In Italia c'è ancora chi, col carisma da capopopolo conquistato in internet, elimina i contestatori con la gogna mediatica via web.

Gli oppressori vincono!

E gli oppressi, che fanno?, vanno dietro alle scimmie urlatrici...

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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