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2011, polimaterico su foglio di cellulosa Perché un blog? Le contaminazioni lessicali modificano aree mentali e materia nello stesso istante in cui si posano gli sguardi delle persone sensibili. Picasso diceva: io non cerco, trovo! Trovare la vita laddove la morte livella uomini e natura, avere il coraggio di riproporla attraverso il fare creativo non è cosa da poco conto. E chi crede nella bellezza dei propri sogni li propone ad oltranza; eroicamente, anche se temporaneamente vanificati dai muri di gomma che la società sorniona erige attorno al libero pensiero e alla creatività tout court. Fino a qualche tempo addietro le opzioni erano limitate alla galleria, quindi al gallerista, al mercante, al polo museale. Tutte condizionate da fattori facilmente intuibili. Allora, come fare per veicolare i messaggi scaturiti dalla riflessione creativa se gli spazi preposti per la divulgazione culturale sono assediati dalle lobby? Semplice: internet; il web, un blog! E poco importa...
Le contraddizioni dei social network Le persone che s’incontrano e dialogano in rete con un comune denominatore sembra si divertano a sollevare perplessità in chi entra per la prima volta nel circuito delle chat sociali. Tra gli utenti della stessa cerchia, forse perché conoscenti di vecchia data, s’instaura un rapporto di complicità incomprensibile agli estranei; a loro basta un cenno per aprire dialoghi infiniti pieni di doppi sensi, ilarità e a volte sarcasmo. Non si comprende quando una notizia è ritenuta spam, promozione personale o pubblicità. Alcuni espongono belle immagini di paesaggi, foto artistiche poetiche o di denuncia sociale; altri fanno mera promozione della propria immagine con un filino per niente velato di autocompiacimento per lo share ottenuto e altri ancora pensano di contribuire all’azione politica imminente fiancheggiando questo o quel personaggio. Ora, è umanamente comprensibile che dopo una giornata di duro lavoro o quotidiana routine, in cui si è sottopos...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.