La violenza fa paura. La guerra è un abominio!
Ci sono circa 30 conflitti sparsi nel mondo ma quello che più ci tocca da vicino ed è documentato con ogni dovizia di particolari riguarda l'invasione di Putin in Ucraina.
La cronaca sul campo testimonia distruzioni assurde che vivono di teorie antistoriche giustificate da cause teoremi politico-territoriali in cui trovano ampi spazi gli interessi economici e religiosi autoreferenziali.
Morti e distruzione occupano gran parte dei notiziari. Immagini di persone comuni, gente semplice che vive del proprio lavoro piangono sui resti delle macerie e tra la cenere delle derrate alimentari bombardate dalla perfidia putiniana.
E mentre le nazioni europee che dipendono dal gas sovietico corrono ai ripari Alcuni esponenti della politica dimostrano stupore per la chiusura dei gasdotti mascherata da “manutenzione impianti”. È come nascondersi dietro un dito come lo è stato con la grande Z bianca vergata sui carriarmati in marcia verso l'Ucraina. Forse, politici, manager e giornalisti stavano sulla luna quando Putin ha dichiarato guerra all'Ucraina non disdegnando qualche minaccia in direzione dei paesi intenzionati ad appoggiare Zalesnky e il popolo ucraino? ritorsione legittima in sintonia col pensiero bellicoso del despota!
Quando è guerra è guerra per tutti! Disse la vecchietta. Ma non per i nostri strateghi della politica.
Le cause dei conflitti dipendono da politiche territoriali manichee oppure da questioni economiche, quindi dalle ricchezze dei territori e, per ultimo ma estremamente manipolatorio, dal proselitismo religioso usato come arma psicologica dal potere temporale di autarchie.
Nel teatro infuocato dai conflitti l'Africa è un focolaio perennemente acceso.
Siria, Turchia, Egitto, Sudan; Etiopia. Shael: Niger, Bukina Faso, Mali. E in Asia; in lembi di territori che soffrono la fame per altri motivi come nel Myanmar!, gli abitanti sono costretti sotto il giogo di un qualche dittatorucolo da 4 soldi. La guerra in-civile miete vittime tra i manifestanti... annulla vite e sogni.
E poi come dimenticare gli appoggi esterni delle grandi potenze nazionaliste e delle lobby fameliche che nascondono la bramosia dietro bandiere e presidenti pupazzo ostaggi delle mire espansionistiche di diaboliche trame