Non so se dipenda dal cambio dell’ora oppure dall’età che
avanza. Comunque sia è sempre una condizione temporale l’insonnia. Dormire poco
è una di quelle situazioni che mai avrei pensato potessi attraversare. Non che io soffra d’insonnia ma dormo poco. E nei
lunghi dormiveglia penso.
Penso al tempo passato e al presente. A come certe decisioni
abbiano influito sull’attualità del mio quotidiano e persino sulla pensione. Sì,
perché non ho mai pensato di tesaurizzare il tempo e il lavoro.
Credevo che una pensione di circa un milione e ottocentomila
lire mensili sarebbe stata una rendita dignitosa ma così non è: l’euro, la
valuta in euro, nei fatti ha dimezzato il potere d’acquisto e compresso il
valore della lira. Quello che un tempo era calcolato in lire, un milione, per
esempio, adesso vale la metà: cinquecento euro e con questa cifra non si campa
per niente bene.
Meno del reddito di cittadinanza!
La pensione di anzianità che l’inps eroga, grazie alla legge
Fornero, quelli della mia età l’abbiamo ottenuta alla venerabile età di 67
anni. E ancora si sta procedendo sulla scrematura degli assegni del fine vita
lavorativa.
Inutile ripetere le notissime posizioni dei gestori della
vita politica e sociale italiana. Il loro cruccio consiste nel tagliare le
spese dello Stato. Ma lo Stato chi è?
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.