C'era una volta la tutela della salute Pubblica.
C’era una volta la sanità pubblica che si prendeva cura della salute dei cittadini, tutti i cittadini senza distinzione di razza religione o credo politico! E c’erano delle malattie ritenute a rischio che erano esenti da ticket e quando comparivano dei campanelli d’allarme quali il sangue nelle feci o forti dolori al petto avevano la precedenza sulle altre patologie anche in pronto soccorso.
E poi venne l’austerità che si mangiò il buon senso e il
rispetto delle persone. Da Monti in poi non ci furono altro che tagli. Tagli alla
sanità e alla scuola. Tagli alle pensioni, sì ma a quelle piccole perché quelle
d’oro dei manager e dei politici non sono state toccate per cavilli legati a
tutele particolari che però non tutelano i deboli.
estratto dal portale medico della colonscopia |
Tornando al diritto alla salute che non c’è più, chiunque ha
un reddito o possiede un autoveicolo deve obbligatoriamente pagare la tassa al
servizio sanitario. E ancora non basta. Non è sufficiente per coprire le spese
e risanare i fondi pubblici destinati alla sanità. Ci impongono di pagare il
ticket! Un ticket che varia a seconda della patologia.
Facendo una veloce ricerca su internet la malattia che accomuna molte persone risulta
essere quella relativa ai disturbi del colon, fino a qualche anno addietro
esentata da ticket che oggi, a seconda di quello che occorre fare per
diagnosticarla, il paziente deve preventivare una spesa variabile che va dai
150 ai 500 euro.
Con la crisi che c’è …
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