le stranezze della politica italiana
Le stranezze della politica.
Inutile ricordare che in altri paesi esiste una sorta di codice morale non scritto ma ben radificato nelle coscienze dei cittadini che induce gli uomini pubblici a mantenere comportamenti irreprensibili. Da noi in Italia è l’opposto! Per fare carriera in politica si deve essere sfacciatamente delle simpatiche canaglie con il sorriso stampato sulla faccia e molte persone che contano da riscattare; parlare, promettere, contraddire; contraddirsi con fermezza così da lasciare dubbi sulla paternità delle affermazioni retroattive, specie quelle dette in campagna elettorale e se in un eccesso di autostima capita di firmare un contratto con gli elettori, beh, pazienza, la colpa è dell’opposizione che ha fatto le macumbe. Giurare fedeltà alla Repubblica mentre si promette la secessione territoriale e fiscale. Promettere posti di lavoro. Smentire la realtà. Illudere! Illudere chi è costretto nella morsa fiscale che anche la politica si sacrifica, che il parlamentare o senatore paga i servizi come un comune cittadino e contribuisce al risanamento del debito pubblico in base a quanto guadagna. E mentre gli altri cadono nella povertà, chi è toccato di striscio dalla crisi spera di restarne fuori confidando negli amici in politica che tutto hanno detto e smentito nel momento delle decisioni da prendere sui costi della politica. Però, che uomini! tagliano i piccoli comuni, le piccole province, alcune, quelle meno tutelate dai volponi; e per consolidare le armate elettorali, gli strateghi della cattiva politica nominano tecnici e professionisti di “alto livello” in commissioni, cooptano assessori esterni, pavoni asserviti a uomini illustri che avvallano le barbarie più assurde con dotte citazioni per rendere digeribili progetti sul territorio, nella cultura e nel sociale.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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