mercoledì 8 dicembre 2010
Mercato delle vacche in parlamento?
14 giorni di vacanza non meritate ma pagate profumatamente ai parlamentari intenti a tessere strategie per rimanere incollati alle poltrone che fruttano dai 25mila euro in su.
14 giorni di assenza dal governo e di governo; ma forse è meglio così visto le ultime leggi presentate e imposte al paese.
Gli ultimi 14 giorni per liberare fantasiose cazzate da rallegrare umoristi e lasciare spazio a trattative private con la speranza, per loro, di rilanciare l’ennesima beffa.
Loro, sornioni dicono di non dimettersi per onorare l’impegno con gli elettori e perché gli elettori non vogliono le loro dimissioni.
Ma si sono preoccupati quando gli elettori e i cittadini compatti hanno dissentito per le leggi imposte? Si sono preoccupati per le contestazioni del ddl Gelmini che ha portato scompiglio nella formazione? Si sono preoccupati per le deroghe alle leggi che hanno applicato e del danno provocato alla nazione?
Sembra proprio di no!
Allora? Perché adesso difendono a spada tratta un rimpasto tra le fila dell’esecutivo, piuttosto che un nuovo governo o le elezioni anticipate?
È lecito pensare che possa essere una volgare questione finanziaria?
Qualcuno parla di mercato delle vacche grasse… certo non è un buon esempio di correttezza politica e istituzionale, tant'è che ha suggerito l'affissione per le vie di Roma di espliciti cartelli "vendesi" un po' surreali.
…e poi si chiedono sorpresi come mai la gente non ne vuole più sapere di loro!
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