Siamo lontani anni luce dall'epoca del
boom economico; dalle utilitarie delle case automobilistiche che si
contendevano il mercato a colpi di innovazioni meccaniche,
stilistiche e omaggi all'acquirente. Tappetini inclusi ma senza
vernice metallizzata, cerchi in lega. Negli anni
dell'industrializzazione il climatizzatore ancora non esisteva
nell'offerta delle automobili.
Una 500 costava poco.
Relativamente poco. Persino i redditi bassi potevano sognare di
essere alla guida di una spartana renault, una citroen, una fiat!, quindi una diana, una bianchina o
una cinquecento.
Insomma con 7/8 salari mensili o
stipendi dal valore di 80milalire si poteva comprare una cinquecento
dal valore di 500/600 mila lire.
Il prodotto industriale tirava e
attraeva. Quasi tutti potevano appropriarsene anche facendo ricorso
alle cambiali firmate all'atto della stipula del contratto di compravendita della macchina.
Parlare oggi dell'acquisto di una
macchina è un miraggio.
I Prezzi sono proibitivi fin dall'acquisto (per una
500 elettrica ultima generazione si parla di 34/36mila€) e poi c'è
da includere la spesa per la manutenzione, assicurazione e tassa di
circolazione ridefinita tassa di proprietà annuale.
No! non ci sono più le condizioni
fiorenti di un tempo.
Il mercato delle automobili è morente.
Tra disoccupazione e prezzi alle stelle se si vuole , mantenere in
vita questo settore si devono trovare nuove strategie di politica
sociale e industriale.
Rivedere tasse e abolire i paradisi
fiscali all'interno dell'Europa.
Ovviamente è impossibile mantenere gli
stessi standard occupazionali in vigore fino a qualche decennio
addietro.
È anche improprio chiedere aiuti di
Stato pur sapendo di non potere mantenere le promesse e gli impegni
presi con le parti.
Quindi?
Il discorso è lungo. Ma si potrebbe
pensare di includere le utilitarie spartane nel famoso paniere alla
stregua delle necessità primarie dei cittadini e elargire incentivi
congrui.
Calmierare i costi anche delle assicurazioni. Abolire la tassa di proprietà. Imporre ai manutentori, meccanici e attività affini, una sacrosanta fattura parlante fedele al lavoro svolto con tanto di prezzo imposto per mano d'opera e pezzi di ricambio.
Calmierare i costi anche delle assicurazioni. Abolire la tassa di proprietà. Imporre ai manutentori, meccanici e attività affini, una sacrosanta fattura parlante fedele al lavoro svolto con tanto di prezzo imposto per mano d'opera e pezzi di ricambio.
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