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mercoledì 11 settembre 2013

PD peggio del PdL, l'offensiva del m5s

Affermare che il pd è peggio del pdl è un'offesa?

Sembrerebbe di sì, perlomeno secondo come riportato dal tg1 delle 21 della rai. Che, sinceramente, mi stava facendo strozzare dal ridere.

Roma, 10.09.13, Camera dei deputati:

Alessandro Di Battista (m5s): ''Pd peggio del Pdl'' Boldrini: ''Non offenda''

Usi un linguaggio consono senza offendere per favore!

E siccome il pentastellato grillino continua imperterrito nella sua esternazione la Presidente Boldrini sospende i lavori.

A onor del vero, non è stata una gaffe completa, quella della Boldrini:

Alessandro di Battista urla: "Il Pd è peggio del Pdl. Puniteci ma prima sbattete fuori i ladri". E fa il gesto delle manette, che scatena ira a destra e a sinistra. Boldrini lo redarguisce. "Non offenda, usi un linguaggio consono", gli dice la presidente della Camera.

Il grillino Simone Baldelli la attacca: "Qui non è un asilo infantile. Quest'Aula va presieduta con fermezza e serietà".
"Io non mi tiro indietro. A Di Battista non sarà consentito di nuovo di offendere", dice la presidente. Ma la tensione sale.

Angelo Cera dell'Udc va in escandescenze, arrivano i commessi per impedirgli di andare verso i banchi M5S. A quel punto, Boldrini sospende la seduta e convoca i capigruppo.

domenica 23 giugno 2013

Josefa e l'avvocato

Altro che stasi kgb cia e tutte le agenzie d'investigazione associate. I cercatori di “dimenticanze italiane” hanno un fiuto infallibile nel rovistare tra gli affari privati di chiunque si mette in politica.

josefa e l'avvocato in conferenza a palazzo chigi
Dopo Berlusconi è, (e come non poteva esserlo proprio per il ruolo che le hanno affidato: ministro per le pari opportunità :-0) il turno della pluridecorata olimpionica Josefa Idem che tra una pagaiata e l'altra si è dimenticata di ottemperare a qualche legge dello Stato.

Però, lei, si dice onesta. Un po' tardivamente, ma non possiamo mettere in dubbio i suoi buoni propositi.
D'altronde dice che pagherà tutto, compreso le multe maturate dal mancato pagamento.

Certo, se i detective della politica, quelli che sguazzano nelle vite altrui, mettessero sotto i loro scanner la vita di tutti noi italiani, di sicuro farebbero meglio del fisco.

E la Josefa lo sa! Josefa è una tosta! Si è presentata davanti ai giornalisti che ha convocato a Palazzo Chigi in compagnia del suo avvocato. E dopo aver ribadito che è una cittadina onesta e che ha regalato all'Italia una marea di ori bronzi e attestati olimpionici ha lasciato la parola alla difesa del suo avvocato di fiducia ed è andata via. (però, a voler essere onesti, nel suo piccolo, per rimanere in tema di pari opportunità, ha ripercorso una strada già nota e sperimentata in parlamento e tra i primi, secondi e terzi ministri...).

Ma, se davvero ci si dovesse dimettere per così poco, chi governerebbe l'Italia? E cosa ancora più importante: come vivrebbero i comici senza la miglior fonte d'ispirazione?

martedì 23 aprile 2013

47 o cazziatone, inizia la terza Repubblica

Giorgio Napolitano, il grande saggio.
Tra il serio e il faceto non ci si può esimere dalla rilettura della cronaca degli ultimi avvenimenti politici e raccontarla come potrebbe apparire agli occhi di una ipotetica platea di giocatori amanti della smorfia. ( e se no che bel paese saremmo noi che siamo cresciuti con la cultura dello sberleffo a volte anche con irriverente ma, sempre benevole e alla luce del sole, magari mordicchiando una pizza al suono del mandolino)

La rilettura dei fatti è salutare.
Potrebbe diventare una risorsa, non solo per chi gioca ma anche per chi fa satira e sdrammatizza le negatività del momento con una fragorosa risata.
E cosa non di poco conto rimpinguare le casse dello Stato che è il massimo gestore delle lotterie, e chissà che non ne abbia a beneficiarne anche il popolo spettatore.

Ripercorrendo la cronaca di ieri è obbligatorio iniziare con un bel 47, o cazziatone. Quanti l'avranno giocato al lotto questo numero che, secondo la smorfia, corrisponde al rimprovero, dopo aver ascoltato l'energico intervento che il Presidente Napolitano ha riservato ai grandi elettori riuniti ad ascoltare il suo discorso di reinsediamento alla presidenza della repubblica?

E come non giocare il 16, (o culo) di chi ha vinto una partita sbagliata che si pensava persa? E il 19 a resata, la risata liberatoria di quanti si sono spellati le mani ad ogni cazziatone del Presidente che cadeva come una mannaia sulle teste di quanti volevano autoassolversi?, associato al 20, la festa che hanno fatto al Presidente mentre li cazziava tutti, pari pari.

Ma siamo buoni e non vogliamo girare il coltello nella piaga, quindi ci avviamo alla conclusione con un bel 71, l'omm'e mmerd. Senza dimenticare il 39, 'a fune nganno (il cappio al collo) che o viecchio, 53, nel bastonarli tutti (38, e mmazzate) ha posto come condizione ultima dicendo loro:
Comportatevi bene! Fate quello che la Nazione vi chiede altrimenti trarrò le dovute conseguenze e dirò tutto la Paese! (che in termini esplicitamente popolari si potrebbe tradurre con un colorito vi manderò a vaff... per avermi tirato dalla giacchetta inutilmente).

mercoledì 13 marzo 2013

Milano, sit-in d'amore sulle scale del tribunale

la passione ammorba i cervelli
Ma su dai. Non c'è niente di strano. È la passione, l'amore incondizionato che fa fare certe cose alle persone.
Chi è innamorato queste cose le sa e perciò giustifica tutte le cazzate a chi è arso dal fuoco della passione.
Per amore c'è chi va a cento all'ora per incontrare la bimba sua. Chi scala vette. Chi corre nella notte a fari spenti e chi, sempre per amore, vuole far credere che una minorenne sia la figlia di un faraone che casualmente è passata da casa e si è esibita nel ballo dei sette veli e che abbia fatto innamorare di un amore platonico l'illustre ospite.

Ma c'è anche chi è innamorato della vita sua e quella degli altri. Ama tanto il popolo che arma un partito del fuoco sacro dell'amore cieco.

Dai su. Senza tirarla troppo per le lunghe. Quel manipolo di uomini e donne non ha contestato l'operato della magistratura. Ha inscenato un sit-in a favore dell'amore filiale nei confronti di un padre ideale che tutti vorremmo ma che per forza di cose appartiene solo a loro.
Ma dai hanno fatto come le femen che si denudano per suscitare attenzione. Con una piccola differenza. Le femen non sono espressione del quasi 24% degli elettori italiani.

e poco importa se per ironia della sorte il tutto avviene sotto l'effige di due magistrati martiri, assassinati dalla mafia dei poteri forti

gli amici dell'uomo, cavalli e altri animali domestici


Green economy. Km a costo zero.

Siamo in clima di ristrettezze economiche e chi può e ne ha facoltà mentali adeguate ricorre a sistemi alternativi. C'è chi per muoversi adopera i mezzi pubblici e chi trasforma l'impianto dell'automobile per camminare a gas.
E c'è chi ha la fortuna di possedere un orto dove coltivare verdure e... lasciare pascolare uno, due cavalli e un ciuchino. … già, ma poi, quando arriva in città dove li parcheggia?

Però, il bello di abitare in periferia sta proprio nel fatto che puoi sognare. Puoi immaginare di tornare alle origini. Allevare animali e coltivare la terra, anche se adesso, con gli orti urbani, la cosa è fattibile anche in città, ma solo a uso colture. … e per i concimi, si può usare lo stallatico o fa puzza?
Beh un pochino di puzza la fa ma è tutta salute!

Queste domande mi sono nate stamane nel vedere per il terzo giorno consecutivo due cavalli e un asino grigio pascolare vicino casa. Non sono animali di razza selezionata, altrimenti si potrebbe supporre di trovarsi difronte a esemplari in pensione che hanno finito il servizio in uno degli ippodromi chiusi da poco.

E mentre mi lambicco il cervello loro pascolano tranquillamente. Non si fanno scrupoli né ci pensano su due volte. Se gli scappa gli scappa! E mentre uno mangia l'altro caga. Gigantesche palle nere rotolano dal buco sotto la coda e si schiacciano nel terreno bagnato dalle recenti piogge.
Però, non sarebbe male ritornare alle origini.

lunedì 4 marzo 2013

Caso De Gregorio-Berlusconi: inaudito!

peter griffin, vagamente somigliante a...
(omettiamo il nome per evitare querele da parte di peter)
Che il sistema giudiziario italiano non sia uno dei migliori è cosa risaputa. E come tutte le cose fatte dall'uomo è perfettibile. Quindi, perché farlo diventare il nocciolo delle questioni nazionali? Va a finire che a furia di demonizzare giudici magistrati avvocati cancellieri e netturbini che transitano attorno agli uffici dove si pratica la legge qualcuno ci rimette le penne. È un paradosso! Un po' come nella favola di Esopo del lupo e il pastore.
Se poi a dar manforte a certe supposizioni sbucano pentiti dell'ultima ora, la sceneggiata si trasforma in una raccapricciante tragedia!

Alla luce di quanto divulga la cronaca in queste nelle ultime ore del caso De Gregorio/Berlusconi: come può pensare di pulirsi la coscienza chi si è venduto per tremilioni di euro e ha contribuito al declino morale ed economico di una Nazione denunciando il corruttore? Basta la pur cristiana confessione per rimettere a posto gli affari e le vite andate a rotoli a causa della compravendita dei rappresentanti del popolo?
Se è vero che il Governo Prodi è caduto perché qualcuno ha comprato persone che rivestivano panni istituzionali, allora esiste un problema di fondo da risolvere perché c'è in gioco la cultura della democrazia!
Non si tratta di figurine per completare l'album dei calciatori. Né una campagna acquisti per giocare un campionato di calcio da vincenti e tanto meno formare un gruppo dirigente aziendale competitivo e forte ché schiacci la concorrenza.
Se tutto ciò è vero, cosa che dovranno documentare con estrema precisione gli organi competenti attraverso indagini inconfutabili, allora, c'è moltissimo da lavorare per rieducare la massa a saper vedere; saper discernere, lavorare e costruire il presente giacché non esiste una classe dirigente degna di questa definizione.

Grillo, dopo l'exploit del M5S, si purga in salute e dice che la malattia scilipotidea non si può prevenire o prevedere. E questo la dice lunga!
Dobbiamo essere guardinghi, non abbassare la guardia e lasciare deleghe in bianco a nessuno fino a quando non ci sarà una vera rivoluzione delle coscienze e un più elevato livello culturale anche laddove si pensa che la cultura sia di casa sol perché c'è una fredda e pazzesca accumulazione dei saperi.
Nel frattempo che fare per evitare che anche tra le istituzioni non avvenga più il mercato delle vacche grasse? Semplice: il deputato parlamentare o senatore che ha crisi di coscienze tali da non dormire la notte piuttosto che passare in una formazione diversa da quella in cui è stato eletto deve obbligatoriamente dimettersi così da lasciare il posto a chi è dietro di lui nella sua stessa lista.

giovedì 28 febbraio 2013

Grazie a Wanda e Peppe, Scilipoti uno di noi

catanzaro, conferenza stampa degli eletti pdl 2013

Deboli di cuore? no autoironia? allora non leggete, rischio infarto!


Imbecilli imbecilli imbecilli e POPULISTI!!! che ne sappiamo noi delle potenzialità politiche di uno Scilipoti? Ch'è, ci vogliamo mettere alla pari dei dirigenti del PdL calabrese? Non sia mai detto!

Abbiamo sotto gli occhi le scelte che questa classe dirigente fa giorno dopo giorno tra immani fatiche per mantenere l'ordine (precostituito da loro) e garantire la pagnotta (a loro a parenti e amici). Ma questo non possiamo dirlo perché sennò diamo ragione ai politici col testone grande grande quando ci chiamano populisti qualunquisti e demagoghi (bella parola, demagoghi, vedi come suona bene, scivola come una supposta).

E se avessero ragione? Ce lo siamo mai chiesto? Pensiamo un po' alla favola del brutto anatroccolo (lo so è difficile pensare che uno scorfano possa tramutarsi in principe ma le favole servono a questo, no? A farci sognare e rendere la realtà meno amara).
Conoscete la storia del brutto anatroccolo? … beh, insomma, forse è meglio chiedere se conoscete quel detto napoletano che dice: ogni scarraffone e bello a mamma sojia! Solo così si può comprendere e forse accettare il regalo che la classe dirigente del pdl ha fatto alla Calabria tutta.

Piove sul bagnato! Ma ringraziamo ugualmente il presidente della provincia di Catanzaro e il presidente della regione Calabria per aver sfatato la diffidenza calabra nei confronti dello straniero. D'altronde, è storicamente riconosciuta l'ospitalità dei calabresi, o no?
Sarà la volta buona che sui media non si parlerà più di 'ndrangheta e malaffare e l'immaginario collettivo, in tutto il mondo, sarà implementato dalle gesta dell'oriundo siculo-calabro, Mimmo per gli amici alle prese con conferenze di agopunture e d'insetti succhiasangue. Impegno importante per chi ha il sangue dolce ed è molestato continuamente dalle zanzare.
Buon lavoro a tutti! Eppoi, Scilipoti è uno come noi: i suoi trisavoli erano calabresi...  

giovedì 21 febbraio 2013

Bugie e litigi al servizio dell'antipolitica


E' una campagna elettorale un po' pacchiana. Che allontana, con ogni probabilità, ulteriormente la gente dalla politica. Le gaffes dei politici impegnati a procacciare voti sono amplificate dai giornalisti e sul web la satira monta Monti, Berlusconi, Casini, Fini, Bersani, Maroni, Grillo, Ingroia, Giannino.

La Merkel smentisce Monti. Nessuna ingerenza da parte nostra. “Sono gli italiani a decidere da chi essere governati”.

Giannino non millanta titoli accademici, è dadaista! s'inventa persino la partecipazione allo Zecchino d'oro. Smentito da Mago Zurlì (Cino Tortorella, storico conduttore della festa della canzone dei bambini all'Antoniano di Bologna)

Berlusconi restituisce IMU e regala fantasie proibite.

I fratelli d'italia scivolano sulla banana e si rompono il fattore Q con lo sketch omofobo. Sketch bocciato dalla Meloni.

E poi ci sono i paracadutati, i cosiddetti pesci fuor d'acqua gettati nei territori altrui. Ci sono i trombati e gli scudati. Nel senso di dentro o fuori nelle pole position dei partiti.
Col porcellum in vigore ancora si riesce a ricattare, promettere e esigere fedeltà a circa 20mila€ al mese.
Non c'è che dire, è proprio una bella cartolina illustrata di vizi e poche virtù. E siccome solo un movimento sembra essere esente (nauseato?) anche perché ha dimostrato nei fatti che si può fare politica senza depredare i contribuenti ma lavorando per loro, cosa succede? Succede che tutti i collusi, che fin'ora hanno assediato i posti di potere menano botte da orbi su Grillo e i simpatizzanti del movimento a cinque stelle.

I rumori mediatici si amplificano e danno rilievo alle beghe più che alle notizie. I papabili leader in corsa per il premierato litigano ma non si incontrano come dovrebbe avvenire in un paese civile per dire agli elettori cosa serve e come intendono riportare la normalità nel Paese.

Insomma, è davvero l'Italia di Piero?, quella cantata dal bravo e simpatico Cristicchi?

venerdì 8 febbraio 2013

Germania, prostituzione è risorsa lavoro

courtesy archivio M. Iannino
"studio x fiera preda",
matita su carta, bozzetto giovanile
Ho finalmente capito perché la Germania non soffre delle stesse questioni degli italiani. L'ho capito leggendo una notizia che ha del grottesco:

"Le abbiamo trovato un posto". Le comunicano dall'ufficio del lavoro interinale.
Lei, una diciannovenne tedesca, ricevuta la comunicazione dall'agenzia alla quale si era rivolta appena finita la scuola, ha fatto salti di gioia. Ma, appena ha saputo dell'occupazione proposta ha creduto di essere su una candid camera.
"Ero completamente disgustata, mia madre ha urlato quando ha letto la lettera".
La giovane disoccupata avrebbe dovuto servire al bancone del bar del Colosseo di Augusta, club rinomato che offre, recita uno degli slogan “sex & relax su oltre 2500 metri quadrati“. Sempre che, specificava la lettera, la condizione di una ‘‘presenza gradevole’‘ fosse rispettata.
In Germania, la prostituzione è legale dal 2002, l’indotto a luci rosse offre differenti tipi di lavoro, dalla contabilità, alle pulizie, alle bariste. Un caso simile era emerso nel 2009, con l'annuncio di una selezione per 12 prostitute.
Forse che la Merkel intende esportare questa tipologia di mercato del lavoro anche nel resto d'Europa, specialmente nelle nazioni con un alto tasso di disoccupazione giovanile per uscire dalla crisi? E Monti, il riformatore progressista, che dice?
ma sì dai abbattiamo i tabù. andiamo oltre, tanto, in questo mondo di mer@vigliose follie, chi non ha venduto l'anima a qualcuno?

venerdì 1 febbraio 2013

il bacio

SA TIRA. ( fa il vago e tira diritto, consapevole del fascino che emana)

con la partecipazione straordinaria di Pierluigi nel ruolo dello sciupafemmine

dopo il fotogramma dedicato alle lacrime della Elsa eccone uno dedicato a Pierluigi, il condottiero dallo sguardo diritto, fiducioso del futuro

giovedì 31 gennaio 2013

l'Italia giusta negli spot del pd

"il bacio", con la partecipazione straordinaria di
Elsa nel ruolo dell'innamorata abbandonata.
 libera rivisitazione dello spot della campagna politica PD 2013

chi di lavoro ferisce ...


Il PD ha fatto degli spot per attrarre voti. Ovviamente i temi trattati riguardano il futuro dei giovani, il lavoro, il matrimonio, la famiglia, i figli.

Gli spot hanno titoli significativi.
Uno è “il bacio” e narra degli interrogativi che si pongono due fidanzati mentre osservano il mare, sotto un ombrello, come a volersi riparare più che dalla pioggia dai cattivi pensieri.
Il regista suggella temerariamente la storia, nonostante le analisi che nascono spontanee vista la crisi.
I due ragazzi si baciano e vanno fiduciosi incontro al futuro.

Il secondo spot li vede già sposati. Lei in sala travaglio e lui fuori. Ognuno immerso in pensieri attinenti al momento: aspetto fisico del nascituro, speranze e costi di pannolini, latte, pappine, indumenti... condite da tanta demagogica retorica.

venerdì 18 gennaio 2013

quel moderato di Bersani che non vuole fare Robespierre

Ho sentito dire a Bersani: non sono Robespierre! Io non vado a tassare i grandi patrimoni; c'è l'imu come tassa patrimoniale...
Parla a ruota libera il leader del pd, attento a non impaurire i moderati.
Certo, è furbo il nostro che fa l'occhiolino alla vecchia borghesia e ai capitalisti che affiancano l'agenda Monti; con questo non si vuole puntare il dito accusatorio su Bersani o altri che si definiscono “moderati” per arrivare al potere ma neanche fare l'apologia di una rivoluzione sociale impossibile in Italia.
Impossibile per cultura e mentalità inculcata negli anni dalla cattiva politica, che non dice basta fino a quando non tocca il fondo. Ed è solo quando ha toccato l'abisso che scatta la molla della rivoluzione, la stessa scaturita dalla rabbia dei cittadini francesi che ha terrorizzato la nobiltà e fatto assurgere a capo temuto l'avvocato Maximilien Robespierre.
Da noi è difficile che avvenga una sommossa sanguinaria e neanche lo vogliamo! Vogliamo una rivoluzione culturale; un giro di vite delle coscienze che risvegli il meglio della scienza filosofica e non generi altri personaggi nefasti. Quindi, tutto sommato, siamo d'accordo! Non serve un novello rivoluzionario che sparga lacrime e sangue tra i “ricchi” ma qualcosa che guidi l'idea cara ai sogni socialisti.

Anche se, Maximilen de Bersanì non suonerebbe male. :)


mercoledì 12 dicembre 2012

Brunetta l'IMU e lo spread

Brunetta "medita" aiuto!
Qualcuno ci ha riso su, altri hanno fatto satira ma nessuno ha saputo cogliere e spiegare il vero dramma che sta attraversando Brunetta.

Oh ragassi non si schersa. Stiamo mica contando caramelle? Questi son soldoni! Non si schersa mica!
Il poverino nell'anno passato ha sborsato una cifra...
279.129,00 euro dichiarati lo scorso anno da Brunetta sono stati usati tutti per pagare i mutui delle numerose case che ha in giro per l'Italia: una a Venezia, dove possiede anche un magazzino ereditato al 50%, e poi altre a Roma, in provincia di Perugia e a Ravello, sulla Costiera Amalfitana.
Un tesoretto in immobili che al consigliere di Berlusconi, Brunetta, è costato di Imu "per la prima rata quattromilanovecento euro e settemila per la seconda". Insomma, le stesse identiche preoccupazioni della "stragrande maggioranza delle famiglie italiane"!

Brunetta è indignato per le battute apparse sul web e risponde così: "Sono una persona perbene, dico la verità e non rubo. Sto pagando la seconda rata dell'Imu e i soldi non li ho, li ho dovuti chiedere in banca, in prestito. E come me, che sono un medio reddito, un medio-alto reddito, penso si trovi la stragrande maggioranza delle famiglie italiane".

Glielo diciamo ch'è fuori dalla realtà? O lo lasciamo dormire? Per il nostro bene e quello di Berlusconi è meglio che glielo diciamo và, altrimenti continua a liberare stronzate a ruota libera come quella apparsa su un'ansa di oggi che titola così:

''Spread grande imbroglio anche per due premi nobel'' .

''In 13 mesi ho preparato 238 slide di Power Point, facendo le pulci a tutto quello che faceva il governo: non ho mai ricevuto una sola smentita. Berlusconi ha seguito il mio lavoro, l'ha studiato, metabolizzato. E poi si e' convinto che non si poteva continuare con Monti''. Lo spiega Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica Amministrazione, in un'intervista al ''Corriere della Sera''.

Berlusconi ha definito lo spread ''un grande imbroglio, proprio il titolo del mio libro. Ci parliamo quasi tutti i giorni e l'ho convinto. Del resto due premi Nobel gli hanno detto lo stesso. Tutto comincia per causa della Duetsche Bank che, oppressa da titoli tossici, ha venduto otto miliardi di debito pubblico italiano''.

Quanto alle elezioni, conclude, ''dall'altra parte ci sono Bersani e Vendola: ho parlato con un ambasciatore europeo ed era molto piu' preoccupato di loro che di Berlusconi e Maroni''.

Ora tirate voi le conseguenze. ammia mi para ca sa tira! Anche se sullo spread potremmo essere d'accordo; vista l' influenza che ha sul welfare, sulle reali esigenze delle persone in difficoltà e degli stati membri asserviti alla politica imposta dall'Europa e dalla Germania che, di fatto, è un cappio al collo di tutti.

venerdì 16 novembre 2012

la7, non è una gag di Crozza lo sclero del Celeste

Pane per Crozza. Glielo offre su un piatto d'argento il performer più amato d'italia. Quello che fa le ferie in comitiva e che alla fine divide le spese. Si, quello, come si chiama... quello che ha fatto voto di castità povertà e carità. A sì, il Celeste. Quello buono che ama il suo prossimo perché questo predica il vangelo.
Sì peerchhhèè tu adesso stai qua e vai a spaccare la faccia alla Parodi e alla sua banda. Altrimenti ti licenzio!
Roberto Formigoni, terminata l'intervista con Cristina Parodi e i giornalisti della sua squadra, fuori dallo studio televisivo si è rivolto alla sua addetta stampa, Gaia Carretta e le ha gridato: «Tu adesso stai qui e spacchi la faccia a Cristina Parodi e a questa banda e a questi giornalisti!»
Rivolto poi ad un'autrice del programma le ha detto piccato: «Avete fatto solo cagate!».
E, rivolgendosi nuovamente alla sua addetta stampa: «E se non lo fai, sei licenziata!».
Formigoni si è adirato perché, secondo lui, buona parte dell'intervista è stata dedicata alle vicende giudiziarie della Regione, mentre - secondo presunti accordi – l'intervista avrebbe dovuto vertere sulle vicende del Pdl e sulle elezioni in Lombardia.



martedì 30 ottobre 2012

quel pasticciere di Bersani

caro Karl, il tuo pensiero è superato.
Con quasi il 31% Crocetta diventa presidente della Trinacria. Nasce il PDUC (partito democratici unione di centro) composto da Bersani e Casini in versione cannolicchi alla siciliana. Ma per governare il nostro Crocetta deve comporre un vassoio con tanta glassa un po' di zeppole, cannoli e ossicini di marzapane al pistacchio e pasta di mandorle.
La rinomata pasticceria siciliana ha, da ieri, un nuovo ingrediente, forte, rivoluzionario, innovativo che fermenta subito e raccoglie la maggior parte dei gusti (il 18%) di quel 47% di buongustai che non hanno voluto mancare all'appuntamento.
Adesso i due grandi chef, Bersani e Casini, sono ai fornelli. Vediamo cosa riescono ad inventare con ingredienti simili:
PD-UDC Rosario Crocetta 30,5% Seggi totali 39. PDL Nello Musumeci 25,7% Seggi totali 21. M5S Giancarlo Cancelleri 18,2% Seggi totali 15. G. SUD Gianfranco Micciché 15,4% Seggi totali 15.
Comunque vadano le cose, a questo punto, le primarie tra Bersani e Renzi sembrano inutili. La nascita del nuovo grande centro che ha preso forma nelle officine culinarie siciliane, composto da PD, UDC, API e PSI, esige un duello tra Bersani e Casini affiancati da Rutelli & C. con buona pace di SEL e quanti ancora conservano i semi del pensiero marxista.



venerdì 19 ottobre 2012

in Italia può succedere che

Troppe “fatalità” ammazzano la democrazia e la speranza di legalità!


catanzaro, via magenta
Può succedere che in Italia “a propria insaputa” si diventi proprietari di case e che interi consigli regionali siano collusi con la parte malata dell'imprenditoria. Può anche accadere che per faciloneria qualche politico compri i voti dalla mafia o 'ndrangheta, come dir si voglia, e che poi questi venga ricattato. E può anche succedere che taluni comprino i voti per essere eletti in qualche comune dai più poveri per 50 euro, che affamerà in seguito.
Può succedere che qualche esponente politico in corsa per Italia dei valori perda le elezioni a causa di brogli durante lo scrutinio in una sezione, (una per tutte la 85 di Catanzaro) e poi sia proclamato consigliere dalla magistratura chiamata ad indagare sulle anomalie riscontrate durante tutta l'operazione elettorale.

Può succedere che vengano assegnati a… qualche società no profit ?, dei terreni pignorati dal comune per scopi sociali quale l'edilizia popolare e affini.
Può succedere che, per varie ragioni, questi terreni siano socialmente infruttuosi per anni fino a quando qualcuno non inizia a chiedere spiegazioni o, cosa ancora più temibile, stia per scadere la concessione.
A questo punto, ecco spuntare, dopo le recenti piogge, non più lumache ma... due porte di calcio!

L'abbandono è ripristinato a colpi di benne dalle ruspe.
Come per incanto, là, dove crescevano erbacce e la gente raccoglieva cicorie e lumache, ai bordi del decennale scheletro in muratura fatto di colonne e un solaio che, nelle intenzioni iniziali dei soliti noti, avrebbe dovuto essere un centro sportivo polivalente con annessa piscina coperta e bla bla bla, ecco spianato un campo di calcetto! un campo di calcetto??? Un altro?? non bastano quelli costruiti sempre sul terreno comunale affianco alla chiesa del quartiere?

Può succedere; in Italia può succedere e questa volta è successo a Catanzaro.

sabato 29 settembre 2012

notte delle lanterne a Catanzaro ideata dal comune

Catanzaro, immagine del quartiere Corvo
Avia raggiuna l'anticu. Nci vò pocu ma si pigghjianu lucciuli ppè lanterni! E a li catanzarisi chissu nci sta succedendu!
On ci su sordi on c'è lavoru on ci su strati puliti insomma on c'è nenta e u sindacu chi fa? Mobilita menzu mundu ma fa a notta de lanterni! E guai ma v'azzardati ma diciti ca è a notta piccanta!
Iddu dicia ca è a costu zeru ppo comuna ca i sordi i mintanu latri... latri cu su i latri? E ppoi pecchì sti latri mintanu sordi accussì. Hannu sordi ma perdanu? Mi para stranu! E ammenzu tutti sti stranezzi stamatina mi'nda capitau una: stava pigghiandu u sottopassaggiu da hferrovia da marina quandu arretu e mia dui cu a brigichetta s'azziccaru 'nto scivulu ppe i disabili. U vì! Dissi 'nta menta mia. Accussì evitannu l'incrociu. Ma arrivati all'uscita do sottopassu eppuru e scindira e ma si pigghianu a brigichetta subra i spaddhi ma ponnu nescira ca a la fina nceranu i scali. Vi l'immagginati unu subba a carrozzella chi s'azzicca nto suttapassu ma pigghia u trenu o ma va e latra parta? Nzomma nc'è nu scivulu ma trasi e nessunu chi ti fa jira ali binari o all'uscita e latra parta.
E tornandu a li latri. Comumai non pensaru ma fannu na raccolta pe' i scivuli da ferrovia? Oppuru ma si pulizzanu i strati do corvu ca su chjini e ervazzi?

No i latri sannu duva ma mintanu u cerveddhu e comu ma nci fannu vidira luccioli ppe' lanterni a li cristiani.

venerdì 6 luglio 2012

Soldi, potere, politica e un po' di cultura

Se riuscissimo a non pensare ai soldi e farci condizionare dal profitto e dalle priorità economiche, potremmo dire di essere nel paradiso terrestre; un posto idilliaco, privo di litigi e, cosa ancora più bella, senza politici, dirigenti di traffici mentali personalizzati e personalizzabili. Teorie da adattare ad ogni singola esigenza. Saremmo in un non luogo a bighellonare 24h su 24.
Ma ci pensate? Tutto il giorno a non fare un cazzo! Nessuno che ti ruba le ruote della macchina o che ti multa perché esci a fare la spesa invece di lavorare. Che poi, fare la spesa è impegnativo! Altro che lavoro! Devi fare attenzione a che il commerciante non ti freghi sul peso e sul costo della mercanzia; devi saper scegliere il prodotto ma anche l'orario. Alcuni aspettano i minuti prossimi alla chiusura, per trovare l'omino della frutta stanco.

A ben pensarci la nostra giornata è una faticosissima battaglia. E se lo è la nostra, di giornata battagliera e faticosa, figuriamoci quella di Marchionne, poverino, sempre alle prese con operai che non avvitano i bulloni per benino, i sindacati che lo stressano con continue richieste: la pausa lunga, i turni, le ferie, il turnover, la mensa, la delocalizzazione... e sì è proprio una vitaccia quella che conducono i dirigenti d'azienda.
E la scuola? Non possiamo dimenticare la cultura! L'arte!
A proposito di soldi pubblici e di spending review (che significa: revisione della spesa pubblica e il suo contenimento attraverso l'eliminazione degli sprechi) in Calabria è in corso una lite tra fazioni per una probabile appendice su Crotone dell'accademia di belle arti reggina. A dolersene, guarda caso, sono la presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro e il suo entourage che governa l'accademia di belle arti di Catanzaro. E sapete quali motivazioni usa la presidente? Neanche a dirlo, le stesse che contestava al governo centrale allorché questi palesò la necessità del taglio delle province per risparmiare qualche soldo pubblico. Passata la paura dell'eliminazione dell'ente da lei presieduto, la Wanda, impugna decisa 'sta benedetta idea dello spending review e afferma che il doppione di Crotone non solo fa spendere più soldi allo Stato ma, e questo a mio avviso è il vero nocciolo della questione pungente, mina il futuro assetto dell'accademia catanzarese. E sul secondo punto, si può discutere ed essere anche d'accordo. Ma la nostra paladina dimentica di elencare le condizioni strutturali che fin ora, provincia, città e regione, hanno offerto alla tanto amata Accademia di Belle arti di Catanzaro. Vale a dire le sedi, 4 o 5, senza, ovviamente, dimenticare le tantissime (??????) onorevoli manifestazioni propositive che sono uscite dai muri cadenti degli edifici adibiti di volta in volta a contenitori di saperi e stimoli creativi degli esimi docenti, affiliati e, sigh, allievi che si sentono grandi artisti già al primo bozzetto.


venerdì 25 maggio 2012

Catanzaro, ermetismo post elettorale

“grazie agli amici di Sergio per lavorare insieme”

Questo uno dei tanti manifesti coi quali gli eletti si sono prodigati a espandere ai propri elettori i ringraziamenti per il voto ottenuto e che fanno bella mostra per le strade di Catanzaro dopo la nomina di Sergio Abramo a sindaco.
A questo punto servirebbe comprare una lettera e qualche soggetto insieme a un verbo per rendere la frase non intuibile ma compiuta.
Chi dimostra affetto, stima e quant'altro, (che non cita i suoi amici elettori ma quelli di Sergio) è un giovane consigliere comunale, un carabiniere, mi dicono, prestato alla politica.
Chissà, forse il suo ermetismo sarà più chiaro in seguito.
Al momento s'intravedono le solite beghe spartitorie e relativi assedi dei posti che contano in giunta e nelle commissioni di varia natura col beneplacito dei boss della politica catanzarese e regionale i quali, con ogni probabilità, confidano anche loro nel “tecnico” proveniente dal gabinetto della Gelmini, alla quale è andata la delega alla pubblica istruzione ...

domenica 6 maggio 2012

Pensioni d'oro, il Senato dice no al maturato

ex alti dirigenti protestano contro i tagli alle pensioni d'oro
davanti al senato
E mentre c'è chi muore per debiti la casta continua a mantenere i benefici maturati nella funzione pubblica, pensioni d'oro comprese per i manager.
per i senatori che hanno votato contro gli emendamenti presentati al senato pare non conti il vecchio detto “quando è guerra lo è per tutti!”.
Ben 97 senatori dei quali 94 del PD hanno votato contro gli emendamenti sulla legge che avrebbe dovuto rivedere alcune clausole inerenti le pensioni d'oro dei grandissimi dirigenti pubblici che negli anni precedenti hanno guidato le nostri sorti economiche.
Passi per i senatori del PdL, tanto, secondo quanto propagandato fino ad oggi dai rappresentanti del popolo oppresso sono di destra quindi capitalisti e perciò devono tutelare gli interessi dei padroni, dei ricchi: il capitale! Ma il PD?, la senatrice Finocchiaro del PD! Il prof. Marino! Perchè insieme ad altri 92 “compagni” hanno votato contro?
Forse perchè troppo buoni, altruisti, preoccupati del futuro di poveri manager costretti alla mensa dei poveri?
Perchè, è ovvio, se la clientela aumenta come si possono sfamare insieme ex ricchi e poveri di lungo corso che hanno maturato la qualifica d'indigenza grazie al lavoro altamente qualificato e non più adeguatamente retribuito dei condottieri della funzione pubblica?



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