Strana architettura … un soffitto a
forma di gradini non è cosa che si vede tutti i giorni. Mastro
Ciccio abitava lì, Sotto i “distinti” del “militare” aveva
casa. Dimorava insieme alla sua famiglia nell'alloggio ricavato sotto
gli spalti e si prendeva cura dello stadio, spogliatoi compresi.
Le divise dei giocatori appese ad
asciugare al sole dalla signora Maria dopo ogni allenamento
gocciolavano sui ciuffi d'erba. E sulle magliette c'era cucito il
numero col rispettivo ruolo, dal n°1 al n°11. Portiere, terzino
destro e sinistro, libero, mediano, ala, centrocampista, attaccante,
punta.
Sasà Leotta giocò nella
catanzarese, fu punto di riferimento del settore giovanile e anche
futuro allenatore. Una parte di storia! Dunque. Come lo è stato
l'avvocato Nicola Ceravolo, il presidentissimo che seppe
contornarsi di allenatori quali Gianni Di marzio, Seghedoni e
giocatori come Mammì; Bui, Gori; Spelta; Banelli, Braca, Ranieri,
Silipo; Palanca, Maldera e tanti altri che hanno fatto la
storia e restano impressi nelle menti e nel cuore dei tifosi che
hanno vissuto quegli anni.
Gli anni '70 del Catanzaro in serie A!