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martedì 16 marzo 2010

la quiete dopo la tempesta

una giornata al mare.
©archivio M.Iannino

Odore di salsedine; di iodio; respiro a fondo e trattengo il fiato. il mondo è fuori; si spengono le voci tra il martellare degli operai che posizionano le pedane degli stabilimenti.

Tra qualche mese non sarà così.
Scenderanno in Calabria gli amici; qualcuno si farà precedere da moglie e figli perché costretto a Bologna dagli impegni di lavoro; qualcun'altro farà delle puntate veloci. Insomma riprende la vita di sempre: mare, monti in completo relax.



sole silenzio mare ma quando serve il casino è a due passi! a ognuno il suo...




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martedì 28 febbraio 2023

Biglietto di sola andata

 


Ottomila euro. Tanto costa il biglietto di sola andata.

La rotta è rodata dai mercanti di carne umana: dal porto di Smirne, tenendosi a ridosso della costa greca costeggiano territori ricchi di un passato culturalmente pulsante.

sabato 25 luglio 2009

dal mare ai monti, in Calabria flash back anni 60



Quanti ricordano la tv in bianco e nero, le prime trasmissioni pilota; i palinsesti ingenui ma efficaci nell'opera di proselitismo didattico: "non è mai troppo tardi" era una trasmissione che apparteneva a questa categoria, istruiva il pubblico incolto e impartiva i primi rudimenti della lingua italiana alla nazione intera.

Sì, negli anni 50/60 c'era molta gente analfabeta e la rai iniziò ad irradiare in bianco e nero cicli di lezioni condotte dal professore Alberto Manzi.

Chissà perchè, il mio maestro non era affatto come lui, paziente e fine pedagogo. non sapeva spiegare ad una scolaresca come a una quella dello studio televisivo che istruiva a centinaia di km gente adulta che diligentemente portava la sedia da casa, la affiancava nella sala da pranzo dei fortunati possessori della scatola magica, oppure nei bar al costo di una gassosa e prendeva appunti ogni sera.

Il mio maestro era burbero!, di lui ricordo le mezze maniche nere che indossava fermandole con degli elastici per proteggersi le maniche della giacca da schizzi d'inchiostro o polvere di gesso, (iniziavano a vedersi le prime biro, ma ancora si usava il pennino col calamaio o la stilografica) il ghigno sadico di quando dava le bacchettate sulle nocche delle mani a chi parlava in classe, le tiratine d'orecchi, i ceci sotto le ginocchia a chi non aveva fatto i compiti e la posizione di "faccia al muro" come estrema punizione per chi non capiva.

E Carosello? Ricordate le cartoline con i monumenti, le pecore al pascolo dell'Intervallo... (per le generazioni che non hanno avuto la fortuna di vivere in quegli anni è opportuno chiarire che nelle pause, la pubblicità ancora non aveva invaso l'etere e la mente degli spettatori, si mandava in onda una serie di cartoline che rappresentavano scene di vita bucolica o monumenti delle piazze d'Italia).

Proprio le pecore mi hanno riportato indietro nel tempo; ma andiamo per ordine:
oggi il termometro segna 41° non si riesce a stare neanche al mare, in acqua.
Senza pensarci due volte, anche perchè dal mare alla montagna c'è una distanza di 15 km, salto in macchina, aziono il climatizzatore e scappo dalla spiaggia di Montauro verso i Castagni di Palermiti dove c'è una sorgente d'acqua freschissima.

La strada è stretta, una vecchia provinciale che collega la ss106 jonica coi paesi dell'entroterra calabrese: Squillace, Vallefiorita, Amaroni, Maida, Girifalco, Chiaravalle, Serra San Bruno....
Superato Squillace, la mandria di pecore invade la carreggiata. Sulla sinistra, il cane segue il mandriano, entrambi spingono il gregge per lasciarmi passare... ma io sono già negli anni 60.

sabato 6 settembre 2014

Se anche i bagnini fossero dei promotori culturali

Calabria. Ieri e oggi. Storia. Turismo. Luoghi

La ripresa economica in Italia non c'è. E, diciamo la verità, non c'è neanche nel resto d'Europa.

Il boom economico è imploso con l'avvento della politica dell'euro che ha l'assurda, prepotente tendenza di rimettere i conti in ordine laddove la classe politica (che ha consentito ai meno abbienti di coltivare il miraggio dell'uguaglianza e dei diritti allo studio e al lavoro) ha elargito costantemente nel tempo risorse pubbliche in cambio di lavoro e voti.

Il tanto auspicato boom culturale non c'è mai stato. E chi ha ancora qualche soldo da spendere cerca su internet le offerte migliori per fare un fine settimana a prezzi da grandi saldi nei bed & breakfast, negli agriturismo e negli alberghi che, in funzione della crisi, abbattono i prezzi e anche i servizi.

In certi ambienti, gli operatori turistici sono talmente depressi da limitare consigli e suggerimenti ai villeggianti. Capita, quindi, non di rado, di sentire gigantesche corbellerie svolazzare tra gli ombrelloni che, ignoranza a parte, fanno sprofondare ulteriormente l'economia del territorio.

vasche di Cassiodoro. Scorcio, ph dai ruderi della chiesetta di S. Martino, Stalettì, Caminia

Nonostante la letteratura classica e turistica esistente sulle coste calabresi, per esempio, può capitare di sentire argomentare negativamente, con sufficiente apatia, il noleggio di un pedalò o la gita in barca nel golfo di Squillace perché, secondo la villeggiante “non c'è niente da vedere”.

“Non c'è una scogliera. Non ci sono cose da vedere. Non ci sono piattaforme con giochi in mare”.

È vero!, non ci sono giochi in mare ma la signora non sa, e forse non lo saprà mai, di avere fatto perdere al figlioletto un'escursione che, accompagnato da un operatore turistico ben documentato, gli avrebbe fatto vivere mille emozioni e lo avrebbe arricchito culturalmente.

E, rimanendo nella quotidianità del turismo di massa, la signora mamma ha negato al figlioletto la possibilità di stupirsi per i panorami a strapiombo sul mare, scialarsi nel fare il bagno nelle acque cristalline della scogliera dove Cassiodoro praticò il primo allevamento di acquacoltura per sfamare i monaci e gli studenti del Vivariense, prima università europea istituita proprio nella terra dei Bruzi.

Scogli contro i quali s'infransero le navi di Ulisse per risalire, in un secondo tempo, un po' più su, nella terra ferma, dove Ulisse e i suoi marinai costruirono un villaggio con i resti delle navi e vedere un sovrapporsi di popoli e storia nel parco archeologico Scolacium.

Ma non è mai troppo tardi. Confidiamo in un futuro prossimo migliore.

sabato 16 dicembre 2023

Aria di Natale tra gli stands di Campagna Amica

 


La lunga estate in Calabria sembra essere giunta al termine. D'altronde siamo a ridosso delle feste di Natale, lo rammentano gli odori tipici della cucina mediterranea che tiene alta la tradizione e accompagna le feste invernali condizionate da un accenno di bassa temperatura. ma non fa molto freddo qui!

L'odore di frittura è impercettibile. La signora Lina ha usato l'olio extra vergine di ulive per cuocere le crespelle. L'impasto biancastro fatto con farina tipo 00 è messo a riposare su una teglia sul banco del mercato coperto. Solitamente il ripiano, come del resto tutti quelli che formano l'arredo del locale del piano terra del palazzo prospicente il mare, è adibito per accogliere i prodotti della terra che i soci di “campagna amica” espongono e vendono ogni martedì e sabato. Più in là, affianco alla porta d'ingresso in una pentola bassa posta sul fornello elettrico a induzione

la signora Lina tuffa le ciambelle che gira con un utensile di legno e in brevissimo tempo assumono l'aspetto dorato: pronte per la degustazione! appena dorate le deposita in una teglia che rimane vuota nell'immediato. Gli avventori in fila aspettano con una sorta di malcelata pazienza di poterle assaporare.



lunedì 28 giugno 2010

da Villa San Giovanni a Messina

Racconti di vita in Calabria 1
©archivio M.Iannino
stretto di messina

Calabria Sicilia andata e ritorno, da villa san giovanni a messina.

All’estrema punta dello Stivale, quasi accostata alla Calabria, un fazzoletto di terra in mezzo al mare, un’isola dalla forma triangolare che gli abitanti chiamano Trinacria, aspetta da tempo che si realizzi quel cordone ombelicale con la terraferma promesso da quasi cent’anni dagli uomini politici di turno: il ponte sullo stretto!

Nell’attesa che ciò si realizzi, i pendolari s’imbarcano a Messina per Reggio Calabria o Villa San Giovanni e viceversa. L’autostrada del mare è frequentata da traghetti e aliscafi privati; anche lo stato ha il suo parco nautico ed entrambe le compagnie, pubblica e privata, fanno la spola tra le due sponde; insomma, il sistema marinaro dei traghetti, consolidato,  recupera egregiamente il gap con la terraferma e tanto basta. Non è così, purtroppo per l’entroterra siciliano; infatti, superate Catania e Palermo, direzione Agrigento, poco manca, a chi non è abituato a paesaggi brulli e stradine anguste, dichiarate pomposamente “strada a scorrimento veloce”, di cadere nell’angoscia, specie se decide di viaggiare con i mezzi pubblici. Va un po’ meglio a chi conosce il tragitto e fa incetta di libri e letture varie, carica l’iPod e ascolta musica sonnecchiando per impegnare le lunghe ore di viaggio. Girgenti e il suo territorio ricco di storia, enfatizza la valle dei templi, la festa del mandorlo, il teatro greco e, grazie a Camilleri e il suo Montalbano, le spiagge da favola ma soffre per la carenza di una rete viaria degna del nome e la siccità perenne.

Ciononostante i nativi amano l’isola e sono ancorati alle tradizioni ma riescono a destabilizzare quanti arrivano al loro cospetto con la testa piena di pregiudizi. I siculi sono tradizionalisti emancipati dai pregiudizi sciocchi, inutili e dannosi.
Forse, perché isolani visitati da popoli e culture differenti, hanno saputo assorbire quanto di buono i greci, i turchi e i nord africani in genere hanno sbarcato e contaminato insieme alle mercanzie. Culture propagate nel vicino territorio calabrese anch'esso contaminato dagli stessi popoli.
Le due città gemellate Messina e Reggio, oggi con sedi universitarie e importanti corsi di studi, facoltà frequentate da studenti di entrambe le regioni, conservano i segni delle continue scorrerie ottomane, nelle fortificazioni e nelle architetture di palazzi storici.

Insomma, tra Calabria e Sicilia c’è un interscambio continuo di menti, mezzi e risorse; la movimentazione attiva in quei pochi nodi di mare che dividono le due regioni non necessitano di pericolose quanto inutili strutture che deturperebbero la terra ferma e il fondale marino. È, invece, necessario implementare cantieri per adeguare la mobilità interna di Calabria e Sicilia alle esigenze vocazionali delle due terre ricche di storia.

(segue: miseria e nobiltà)

mercoledì 9 novembre 2022

Calabria e Sicilia divise da appena 3 km di mare

 

50,45 km di cui 39 sotto il mare, misure che lo rendono il tunnel con la parte sottomarina più lunga al mondo e il terzo per lunghezza complessiva. Questa opera faraonica di alta ingegneria unisce due nazioni: Francia e Inghilterra.

Le gallerie all'interno del tunnel sotto il canale della Manica, progettate per il trasporto merci e passeggeri, hanno abolito l'ostacolo frapposto tra le coste francesi e inglesi ovviando all'utilizzo delle navi senza erigere ponti.

La distanza tra le due coste è di circa 40 km.

A pensarci mette quasi paura un viaggio del genere. Forse sarebbe molto più suggestivo, se riuscissimo a bandire la frenesia del tempo perso nell'attesa di arrivare all'agognata meta, un viaggio in mare con tanto di calda accoglienza nelle navi. Ma gli affari non amano le vacanze leziose; spingono impellenti. Le merci devono raggiungere prima possibile i mercati e gli acquirenti!

giovedì 25 agosto 2011

Praia a Mare, personale di Mario Naccarato

con piacere divulgo il comunicato stampa inviato dall'amico Mario Naccarato:

Mostra personale “Cerco terre” di Mario Naccarato
20 agosto – 20 settembre 2011
Museo d'Arte Contemporanea di Praia a Mare CS


Mondocultura Athena prosegue la sua ricca attività presso il Museo d'Arte Contemporanea di Praia a Mare, presentando la personale “Cerco terre” di Mario Naccarato. L'artista nato a Cosenza nel 1956, è già da giovanissimo attratto dalla pittura. Inizia come autodidatta e successivamente frequenta il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, conseguendo il diploma di scenografo. Nel corso degli anni la sperimentazione lo porta a misurarsi con diversi aspetti delle arti applicate, quali la fotografia, la grafica, la decorazione, tutti linguaggi che si riveleranno di grande stimolo per la sua ricerca.
“Il rapporto fra arte e natura, viaggio e scoperta del sé come identità unica ed irripetibile nel sistema di vita che la nuova società ci impone, è tangibile e ben delineato nelle opere di Mario Naccarato. Intrise di spunti argomentativi molto attuali e profondi, ispirate al senso di appartenenza alla natura e agli equilibri che i suoi elementi tentano di mantenere, le opere della mostra “Cerco terre” si propongo come ricerche di un nuovo linguaggio che possa risvegliare gli animi ad un dialogo e verso un analisi che riporti ad un rapporto rigenerato fra l'essere e l'avere un mondo che sembra sfuggirci nei colori, nelle forme e negli animi che appartengono ad esso. Il senso di appartenenza ad un unica terra, la volontà di superare le diversità imposte da vani egoismi, la caparbietà di cercare nuovi lidi per nuove vite e opportunità di sognare, sono temi che Naccarato sfuma tra fotografia e pittura senza mai essere scontato, violento o sfacciato. La sua delicatezza nell'affrontare tali importanti tematiche è proprio nel comunicare con discrezione l'intensità dei suoi significati, la sua volontà di rivolgersi al mondo per invitarlo a riflettere e ad agire”(Antonia Palladino).
L'inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 20 agosto 2011 alle ore 21.00, seguirà il concerto dell'Accordeon's duo (duo di fisarmoniche) T. Arena e L. Colantonio, a cura dell'Associazione Foyer des Art.
La mostra è curata da Lara Caccia e dall’Associazione MondoCultura Athena.




giovedì 16 agosto 2012

Ambiente, volano di ricchezza per la Calabria

Cozzare contro la realtà fa male!
Specie se a pagare i conti è una regione abituata a farlo, che si porta dietro un bagaglio pesante di buoni propositi e tantissimi soldi pubblici spesi male nonostante i proclami dei dirigenti locali e nazionali.
Soldi pubblici per le infrastrutture viarie erogati a fiume ma con le strade che sembrano bersagli di guerra; soldi per mantenere efficiente il demanio, quindi foreste, spiagge, acque e aria arrivati in Calabria a cascata nella ex cassa per il Mezzogiorno anche per sollevare la “questione meridionale”, lo scippo storico del nord nei confronti del sud.

Eppure, nessuno di questi “progetti sociali”, stando all'evidenza, è stato attuato. Sia ben chiaro la colpa, se proprio dobbiamo cercare un colpevole, è prima di tutto nostra, dei calabresi! Perché non abbiamo saputo interagire con i tecnici e politici impegnati nelle imprese di “restauro” in regione; anzi abbiamo delegato con indolenza; abbiamo abdicato per un tozzo di pane e dato la possibilità agli scaltri di gozzovigliare.

Risultato?
Anche se non c'era bisogno di Goletta verde o analisi particolarmente mirate visti gli stronzi che galleggiano nel mare della Calabria, l'amara realtà è puntualmente segnata nel rapporto che Legambiente ha diramato in questi giorni:

Centoventi punti inquinati, uno ogni 62 km di costa: sul podio del mare meno pulito salgono, nell'ordine, Calabria, Liguria e Campania mentre le acque più incontaminate sono quelle di Sardegna e Toscana.

Questa la fotografia del laboratorio mobile della Goletta Verde di Legambiente di quest'estate che ha condotto 205 analisi microbiologiche scoprendo ben 100 prelievi fortemente inquinati, con concentrazioni di batteri di origine fecale pari ad almeno il doppio dei limiti di legge.

L'86% dei campioni "positivi" sono stati prelevati alle foci di fiumi, torrenti e canali, ma anche nei pressi di scarichi di depuratori mal funzionanti. E anche quest'anno, come nel 2011 nella top del mare meno pulito ecco la Calabria con 19 punti (uno ogni 38 km di costa) su un totale di 24 campioni prelevati.

Al terzo posto la Campania con 14 prelievi fuori norma su 20 (uno ogni 34 km di costa): la regione campana quest'anno cede il secondo posto alla Liguria che guadagna in negativo ben 3 posizioni rispetto allo scorso anno, con 15 punti inquinati su un totale di 18 e una media di un campione inquinato ogni 23 km di litorale. Il Lazio conferma la quarta posizione dello scorso anno con 13 punti inquinati su 15, uno ogni 28 km di costa.

Meglio Sardegna e Toscana, seguite dall'Emilia Romagna: l'isola con un solo punto critico ogni 433 km di costa precede la Toscana, che ne conta uno ogni 200 km, e l'Emilia Romagna, dove i biologi di Goletta Verde hanno registrato solo un valore fuori norma in tutta la costa.

Insomma, la mancata o inadeguata depurazione dei reflui fognari sta diventando un serio e preoccupante problema ambientale e sanitario ma anche economico, vista la condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia europea e relativa multa milionaria arrivata a fine luglio perché 109 agglomerati urbani medio grandi, distribuiti in 8 regioni, non si sono ancora adeguati alla direttiva europea sul trattamento delle acque reflue.

Sicilia e Calabria ospitano il maggior numero di comuni fuori legge: 59 comuni siciliani (pari al 54% del totale dei comuni oggetto nella sentenza) e 18 calabresi (pari al 17% del totale). A seguire Campania (con 10 comuni) e Liguria (9).






domenica 20 agosto 2017

Sera d'estate

Sulla ampia terrazza c'è un via vai continuo di gente. Donne e uomini di tutte le età s/vestiti d'estate con panni leggeri e trasparenti sorridono alla notte ammiccante.
Amanti. Amici. Comitive pronte come ai nastri di partenza di una lunga e gratificante maratona vanno incontro alla notte. Rifocillati e adrenalici per trascorrere la notte allegramente e, perché no!, senza pensare al domani, lasciano volare i propri sogni nel buio della notte, sul mare, oltre gli ombrelloni ben allineati sulla spiaggia di sabbia fine color nocciola del golfo di Squillace.

Un pizzico di trasgressione si nasconde e fa capolino nei pensieri di giovani e meno giovani.

I camerieri con fare professionale accolgono gli avventori del sabato sera. I maestri di sala controllano sui tablet: la prenotazione è d'obbligo!

Tavoli per due, tra, quattro persone e tavoli predisposti per grandi comitive occupano lo spazio della terrazza sul mare illuminata lampioncini. Sul passamano, che funge da barriera tra la spiaggia e il ristorante, piccole lingue di fuoco rosa danzano nel buio emanando un gradevole odore di citronella.


Paolo, giovane e attento gestore del locale, parla con due camerieri. Lo scontro è stato inevitabile. Alcuni anelli di calamari fritti cadono a terra. “Attenzione!” Esorta Paolo ai clienti che passano vicino scusandosi per l'accaduto.
Anche il cameriere si scusa e va per muoversi verso i tavoli per continuare il suo servizio.
Paolo lo blocca. Gli sfila di mano il piatto con la frittura: “Che fai? Porta questo in cucina e fatti fare la giusta porzione!, -intima ad una ragazza che fa parte dell'imponente stuolo di camerieri impegnati a prestare la loro opera lì- ”.

Nessuno sembra essersi accorto dell'incidente. La musica accompagna le parole e i sorrisi dei commensali. Un uomo versa del vino fresco alla sua compagna. Parlano e sorridono mentre portano i bicchieri alle labbra.

No! mi dispiace. Non è possibile. Senza prenotazione non so dove farvi sedere. Dice il maitre attorniato da un gruppo di ragazze e ragazzi.
La mora, ben in tiro, dice ai suoi amici: “raga' nessun problema! Facciamo un salto alla pizza al taglio. Prendiamo qualcosa e poi andiamo a ballare”.

Non si perdono d'animo i giovani.


venerdì 18 agosto 2023

Senza rete, a spasso per sagre e sottoboschi culturali

 

Estate. Tempo di mare, sole, montagna e … sagre.



Dagli anni sessanta in poi l'estate è sinonimo di tempo libero e vacanze. Chi va al mare e chi in montagna per ricaricare le pile e preparare corpo e mente ad affrontare un nuovo anno di lavoro intenso. Molti tornano al paese natio. Il fenomeno dei migranti di ritorno a casa e nei territori che hanno accompagnato i primi passi e visto crescere è stata, negli anni della post-industrializzazione, un'onda comune per quasi tutto il sud Italia e può essere considerato il periodo d'oro per molti piccoli centri calabresi. 

La spiegazione è semplice!, 

La campagna non bastava più per soddisfare le nuove esigenze suggerite dal nascente consumismo.

Gli spot pubblicitari invitavano al consumo di nuovi prodotti, costosi e non reperibili in loco; chi non ha sentito parlare in famiglia della commercializzazione a cambiali della televisione e del grammofono, della lavatrice e del frigorifero tra una canzone e l'altra irradiata dalla voce gracchiante delle radio a valvole? e chi non ha visto almeno un parente mettere i pochi indumenti nella valigia di cartone assicurata con tanto di spago e cartellino abbracciare parenti e amici prima di salire sul postale?

domenica 14 agosto 2016

Estate sul Golfo


Oggi ho cercato il sole! Contrariamente agli altri giorni in cui il sole rendeva incandescente la sabbia e tutto ciò che baciava, oggi, il vento che arriva dal mare rende l'aria fredda.
Esco dall'ombra. Riparo gli occhi con le rai-ban e mi espongo ai raggi benefici di Febo. Per la prima volta, quest estate, faccio come le lucertole.
Il mare non mi attrae. È mosso e il suo andirivieni agita i fondali. La sabbia fine infastidisce le consuete trasparenze. L'acqua sembra torbida e sporca ma non lo è.
Siamo abituati bene noi calabresi. Amiamo bagnarci in acque limpide.

Tag: estate in calabria, Squillace

giovedì 30 aprile 2009

Calabria: energie e risorse culturali



aore12
reperti in mare
Calabria:
sole, mare, cultura.
Greci, normanni, bizantini, romani, spagnoli… sono popoli che hanno lasciato impronte nel territorio Brutio; lo hanno colonizzato, depredato,  arricchito di manufatti e saperi differenti; hanno importato leggi ed esperienze indesiderate, se si pensa alla violenza che i vincitori operavano sui vinti. Ma oggi, possiamo sfruttare al meglio i tesori nascosti e quelli riesumati.

Dai bronzi di Riace ai resti del tempio di Hera Lacinia a Capocolonna, nei pressi di Crotone, passando per il parco nazionale archeologico della Roccelletta di Borgia, quindi Squillace, Lamezia Terme, la Sibaritide, Castrovillari; insomma tutto il territorio Calabrese.

Su queste peculiarità si devono spendere le energie calabresi e nazionali!

mercoledì 23 agosto 2017

Accanto è il posto migliore.

Stalettì (Cz). Vasche di Cassiodoro. Ph e testo: Manuela Iannino. ©


Guardare le cose e le persone dirimpetto, talvolta rassicura. Ma prima o poi potrà farti sentire impotente o non così tanto forte come pensavi. Quando si cambia prospettiva e ci si affianca, il mare non ha fine, ha solo qualche ostacolo ornamentale.
Il mare nasconde in sé, piccoli inciampi e alghe scivolose. Ma che fai, solo per questo non ti butti?
Mica puoi saperlo prima se cadrai, potrai stare attento quanto vuoi e farti un sacco di problemi, ma a volte bisogna buttarsi e vedere cosa succede.
Che magari non succede niente, succede solo che sorridi. E magari qualcosa,quel "qualcosa" tanto sperato, accade.

martedì 8 agosto 2017

da Soverato a Torre di Ruggiero

La Calabria è bella! Ha un territorio e un clima invidiabili e che dire dei calabresi? Gente accogliente che fa dell'ospitalità cultura d'accoglienza.
La sua geografia si presta a repentini escursioni: mare e monti sono a portata di mano. Si può passare dal caldo della marina al piacevole fresco dei monti in una manciata di minuti. Basta conoscere le strade (giacché la segnaletica, a volte, lascia molto a desiderare)!
 

La trasversale delle serre collega agevolmente la costa e quindi il mare jonio del soveratese ai boschi di castagni e pini delle preserre. Conifere e macchia mediterranea vegetano tra i comuni di Torre di Ruggiero, Chiaravalle fino a Serra San Bruno e Mongiana col suo parco ben curato dal corpo forestale in cui vivono in libertà anche numerosi animali selvatici. E poi sull'Aspromonte, guardando a sud in direzione Reggio Calabria, sembra di poter toccare Scilla e la costa degli dei. E ancora la Sila, a nord nel catanzarese che si estende nel cosentino.

Ma rimaniamo sul versante delle serre calabresi. Su a nord di Soverato, fatti pochi chilometri e, lasciata la vecchia sede della strada provinciale, imboccata la statale 713, il nuovo tratto della trasversale delle serre, l'aria inizia ad essere più fresca. Il cambiamento climatico si avverte subito dopo Gagliato e risulta piacevole.

Qualche km ancora ed ecco Torre di Ruggiero, immersa nei castagni. Aria e acqua fresca leggerissime sono un toccasana per il corpo accaldato. Fatta una puntatina al Santuario Mariano dedicato alla Madonna delle Grazie si prosegue verso l'entroterra.
La segnaletica verticale indica una serie di attività dedite all'agriturimo che spesso prendono il nome del territorio in cui sorgono oppure dalle peculiarità autoctone: “cretarossa”, “torello” “limini”, “la vitusa” e vi si accede dalle bretella della ss182; a nord est di Torre.

Castagni, nocciole, amarene, pere, pesche e allevamenti di bestiame riportano la mente indietro nel tempo di qualche decennio a quando ancora le attività contadine erano fonte primaria del sostentamento. Poi il grande esodo spopolò paesi e campagne. Molti andarono in cerca di fortuna al nord, Francia, Germania, Svizzera.

Non v'è dubbio alcuno. La Calabria è bella! È una meta da raggiungere e da vivere!, consigliata per quanti amano la tranquillità, il ritorno alla natura e andare alla scoperta di antichi sapori e mestieri. Le attività commerciali recenti come gli agriturismo e i b&b sono sovente gestiti da persone del posto che hanno fatto la gavetta all'estero. Migranti di ritorno, costretti dalla crisi ad inventarsi di che vivere ritornando alla terra e ai suoi prodotti. Gente di Calabria assai gentile. Educata dai mestieri svolti all'estero e che adesso mettono al servizio degli ospiti forti delle lingue apprese durante i lunghi e difficili anni vissuti in Germania o altrove.



La Calabria è una terra meravigliosa tutta da scoprire.

martedì 1 marzo 2011

verità contemporanee e sprono nell'azione degli artisti


©archivio iannino
installazione di Michelangelo Pistoletto al parco archeologico "Scolacium" roccelletta di borgia, catanzaro

Nelle anime sensibili arde il fuoco sacro della donazione. La donazione dispensatrice di gesti formali e informali tesi ad accomunare gli esseri. Inutile buttare la cenere dell’oblio sulle sensibilità con l’intento di sopire le forze vitali della creazione propositiva perché se pur sommerse le fiammelle silenti dell’amore continuano a produrre pensieri azione che gli artisti sono testimoni e guardiani assidui, divulgano. L’azione artistica rimane indelebile e sopravvive alla distruzione materiale dell’opera stessa.
Michelangelo Pistoletto, nell’ambito della biennale di Venezia del 2003 presenta “love difference” amare le differenze. Pensiero semplice in sé ma complesso se rapportato agli egoismi contemporanei e no. L’uomo se preso singolarmente forse riesce a esprimere bontà, altruismo e amore. Concetti inariditi dalla condotta consumistica di una società contemporanea drogata dai mercati e dalle banche. Ciononostante, Pistoletto si sofferma su certi aspetti fondamentali dell’essere umano e li propone sottoforma di un grande tavolo specchiante che riproduce, nella forma, il bacino del mare mediterraneo e quindi le coste dell’Africa e dell’Europa e, attorno, le sedie provenienti dai paesi bagnati dal mare nostrum. nelle intenzioni dell’artista, è chiaro il concetto della comunione e la comprensione delle culture differenti tra terre lontane impregnate di religioni, lingue e visioni diverse.

Mai come adesso l’azione culturale di Michelangelo Pistoletto è attuale nel rispecchiare i problemi dell’universalità dell’arte che anticipa e denuncia conflitti terribili come quelli tra il tiranno Gheddafi e il popolo libanese e il ritardo politico delle nazioni democratiche trattenute da interessi economici ed energetici.

Per maggiori informazioni su Love Difference si rimanda a www.lovedifference.org
“Love Difference è un nome, uno slogan, un annuncio programmatico. Il movimento unisce l'universalità dell'arte all'idea di transnazionalità politica e focalizza la sua attività nell'area mediterranea in quanto in essa si rispecchiano i problemi della società globale. Da una parte la differenza tra etnie, religioni e culture è, oggi, causa di terribili conflitti; dall'altra vi è una drammatica situazione prodotta dalla supremazia dei poteri che producono l'uniformità e il livellamento delle differenze”.

mercoledì 7 ottobre 2015

Tra inferno e paradiso

Catanzaro, vista dall'alto

Nel limbo delle chiacchiere


La città si addormenta. Un altro giorno è trascorso e tutto scorre.
Oliverio continua nei suoi proclami rassicuranti. Scura si attiene alle direttive ministeriali della Lorenzin mentre alcuni, spero lo facciano per scherzo, dibattono e raccolgono firme per tagliare in due la Calabria: vorrebbero riportare indietro nel tempo la sua morfologia e rendere navigabile il fiume Amato per “facilitare” la navigazione ai mercantili come succedeva ai tempi della “magna graecia”. 

In sintesi questi signori non soffrono dei comuni problemi che arrovellano la quasi totalità dell’umanità: la salute e il modo per curarsi i malanni oppure trovare un lavoro e guadagnare i soldi per sopperire ai tagli imposti dal governo e dalla politica economica europea. No!

Per loro è di primaria importanza l’autostrada del mare tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme: quindi, tra Jonio e Tirreno.
Questi scienziati vorrebbero scavare un canalone navigabile tra le due coste calabre mentre infuria il dramma della povertà pilotata.

Vista da quassù la città sembra non curarsi delle parole. Tutto è ordinato. Lo sguardo sorvola la vecchia scuola agraria, adesso, diventata un parco ben curato e arredato con opere d’arte inserite nel verde della macchia mediterranea; sfiora i tetti dei palazzi fino a posarsi tra le nuvole e da lì sfiorare monti e valli fino a giungere al mare.

Da qui ogni cosa sembra prestabilita. Anche le nuvole sembrano ricordare gli affanni umani e il loro superamento.
“Avanti il prossimo” invita l’infermiera. Distolgo la mente dai pensieri e lo sguardo dal panorama ed entro nello studio del medico specialista …

martedì 25 ottobre 2022

Innamorati della propria terra

 

È ancora presto. Sono circa le 7 del mattino. Il sole spunta dal mare e inizia l'ascesa nel cielo. Sarà visibile pienamente fino a mezzogiorno, circa, fino a quando, cioè, la luna non gli si metterà davanti e darà origine all'eclissi.


L'aria è piacevolmente fresca, tonificante per chi si appresta a fare del sano jogging.

Tra i cespugli una figura cerca di catturare con l'android i primi bagliori del giorno nascosta dietro un giovane melo selvatico. Cerca di filtrare i riflessi eccessivi attraverso i rami e le foglie del melo per ottenere un'immagine suggestiva e poterla postare su qualche social-media.

Da lassù lo sguardo abbraccia il mare e parte dei palazzi anonimi del quartiere Corvo, un agglomerato urbano sorto negli anni '80 nelle campagne di S. Maria, una frazione a sud di Catanzaro.

Spostandoci a nord di qualche centinaio di metri arriviamo a vedere Pistoia, non la città Toscana ma, il quartiere popolare dove si è consumato un dramma sociale impossibile da accettare: l'incendio al 5° piano di un edificio popolare in cui sono morti 3 fratelli giovanissimi e 4 sopravvissuti: i genitori, una ragazzina e un ragazzino ricoverati nei centri grandi ustionati.



domenica 10 settembre 2017

Gladium Symphony: Un primato da 30 e lode in tutta Italia.

La bellezza delle cose semplici sta nel benessere che arrecano col minimo sforzo personale e il massimo risultato rilassante.
Una birra sulla spiaggia e la vista del mare che sbattendo sulla riva  mi culla l'anima è di valore inestimabile. La musica che proviene dai lidi e che muove il mio corpo, e culla la mia mano e la mia birra è un connubbio magico.
NB: La fedeltà che date é solo un regalo a voi stessi.

Una sera d'estate, 27 agosto, una cena alternativa sulla spiaggia: letteralmente mare a due passi, rosticceria come se non ci fosse un domani e birra rigorosamente artigianale. Quali? Due Gladium: La Symphony e la Hera.
La prima, rossa Belgian Dark Strong Ale; la seconda, bionda Golden Ale.
Io ho bevuto la Symphony, una birra spettacolare dall'aroma di caramello e note fruttate di luppolo, e un intenso sapore malto e caramello con retrogusto persistente.
Una bella birra davvero, ne avrei bevuta a litri, e una grafica troppo carina, tanto da decidere di non buttarla e  collezionarla dopo finita.  E per di più, la scoperta in data 6 settembre, che la calabrese Symphony (prodotta a Zagarise, CZ) , ha ricevuto il premio di eccellenza Cerevisia 2017 con premiazione ufficiale.
Abbiamo eccellenze calabresi,e nello specifico catanzaresi, che per fortuna vengono valutate e apprezzate per come realmente meritano, divenendo primato d'Italia.
Complimenti alla Gladium, avanti così e grazie della magia!




mercoledì 2 settembre 2020

Emersioni

 Catanzaro, sala concerti, Max & friends

 Potremmo titolare così l'avventura artistica di un gruppo di amici appassionati di musica che calcano la scena da diverso tempo. Ognuno con le proprie specificità dà il meglio di sé nella vita e sul palco.

L'ultimo concerto è stato annullato a causa del blocco delle attività imposto a tutela della salute pubblica.

Lockdown o confinamento fisico ma non mentale, citando un altro grande artista, il pensiero non lo puoi incatenare non lo puoi ingabbiare il pensiero è libero libero come i pesci...

E come pesci nel mare della vita durante il “confinamento fisico” causato dalla pandemia da coronavirus un gruppo di amici appassionati musicisti hanno creato una sublime ballata rock: SEI TU!

Una “storia” d'amore contemporaneo tra mare e cielo nata sulla terra di Calabria.

Il video narra per immagini girate in Catanzaro una favola. Una bella e struggente favola da vedere e ascoltare in ogni momento.


Parole e musica narranti che si insinuano e rimangono ancorati nella testa. Atmosfere magnetiche rese ancor più accattivanti dalla voce di Max che insieme ai suoi compagni d'avventura hanno lavorato sodo in questi giorni di chiusura forzata. E ora il video! Il primo inedito di una ben augurante serie, perché i presupposti ci sono tutti.

https://youtu.be/ZB25tSJYMc4


"un momento della presentazione con Rossella Galati e Alessandra Lobello"

E' un percorso parallelo quello di Max che dopo un proficuo decennio come fronteman e voce della nota cover band che si ispira al mitico Vasco: la Vasco Rock Show, si presenta in veste di paroliere e convince!

In bocca al lupo ragazzi!



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