Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query corvo. Ordina per data Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di pertinenza per la query corvo. Ordina per data Mostra tutti i post

sabato 10 settembre 2022

Vivere in Catanzaro, anzi al Corvo

 



Solitamente si dice: “ Catanzaro è la mia città, Corvo è il mio quartiere... amo catanzaro...”; molti personaggi della politica nonché partiti politici, nuovi e vecchi, durante la campagna elettorale da poco conclusa hanno promesso la luna. Sono stati nelle periferie. Hanno constatato le realtà; hanno elargito ricette e soluzioni. Stessa minestra delle attuali promesse pre elettorali nazionali che vede emeriti forestieri imposti per un posto sicuro in parlamento dalle segreterie nazionali. Tutti a promettere e giurare in nome del popolo.



Catanzaro non è la mia città: non me l'ha regalata o data in gestione nessuno, anche perché è da sempre governata da eminenze grigie da dietro le quinte, ciononostante le teste d'ariete in lizza si sono cimentati nella singolare tenzone e quindi non posso dire: Catanzaro o il quartiere tal dei tali è la stessa cosa per due ordini di motivi: 1° i miei natali demografici sono altrove; 2° nel quartiere in cui ho casa si bivacca, è un enorme dormitorio privo di attrattori sociali e centri di socializzazione pubblici.

A parte il palazzetto dello sport, che magari non è un luogo d'attrazione per tutti e il parco giochi dei bambini, di fatto non esiste altro.

Chi ha detto che la socialità deve essere organizzata e sponsorizzata in centro e nei salotti buoni cittadini come Marina?

Spiace elencare le negatività di una città e di un luogo che dovrebbe ritenersi del cuore. Un luogo in cui si vive, si cresce e si fa famiglia: comunità!

Qui regna l'individualismo. Uno stato di cose dettato dalla diffidenza mai superata dai singoli residenti nei confronti delle istituzioni, quasi sempre assenti.

La periferia non è solamente geografica.

La lontananza dal centro cittadino è un dato tangibile. E mentre in città si discute sul posizionamento di arredi urbani, strisce blu, parcheggi per i consiglieri comunali e quant'altro, nelle periferie si convive con la selva e la fauna nascosta.

In altri luoghi d'Italia il maltempo ha causato danni inimmaginabili.

Tempeste, bufere, trombe d'aria, slavine, inondazioni si sono abbattute sui centri abitati. Condizioni atmosferiche che possono abbattersi anche qui da noi. Se ciò avviene siamo fottuti! A causa dell'abbandono dei canali di raccolta delle acque reflue ostruiti dagli arbusti e dei tombini intasati dal fango.


Esiste un comitato di quartiere, si dice. Esiste un assessorato alla gestione urbana? Un urbanistica che non si cura solo di imporre divieti e multe ma di un ufficio tecnico che sappia impiegare le maestranze per tempo affinché le naturali precipitazioni invernali e quelle improvvise estive siano adeguatamente manutenute?

mercoledì 31 agosto 2022

A spasso per il quartiere, immagini di una periferia

 


È un bel quartiere il Corvo. Nome a parte. Ché lascia presagire funeste realtà, quasi sempre ossimori, spero, nel nostro caso. 

Il nuovo giorno sveglia col canto degli uccelli quanti non accendono i climatizzatori e lasciano le imposte aperte. L'aria fresca penetra all'interno degli appartamenti sulle sgraziate armonie di colombe e gazze ladre. E fin qui niente da eccepire. Il trauma avviene quando entrano i … ladri!


In compenso gli spazi urbani non mancano. Anzi abbondano.

Alcune aree sono transennate ma non dal comune.

I meglio informati asseriscono che sono stati concessi dall'amministrazione comunale a privati e associazioni per finalità socializzanti. Infatti da moltissimi anni ormai tra le porte di calcio arrugginite e con le reti a brandelli non rotola alcun pallone. E le reti esterne delimitano e inibiscono l'accesso a tutela del bene agli estranei.

Gli estranei! Chi sono?

Forse sono i ragazzini che vorrebbero sgambettare e fare 4 passaggi col pallone tra i piedi. Ragazzini che vorrebbero dribblare anche i cespugli che nel frattempo sono cresciuti e moltiplicati da un capo all'altro del rettangolo di gioco.

Dai Fiorita dove sei? Se ci sei batti un colpo! Fatti un giro e magari vedi di porre rimedio. Fai in modo che gli spazi siano destinati davvero a scopi socializzanti, utili alla comunità. Ché non diventino altro...

Buongiorno dal Corvo, quartiere a sud di Catanzaro, caduto per errore tra Marina e S. Maria.












mercoledì 12 aprile 2023

Catanzaro e il nuovo stadio Ceravolo

 ho vissuto parte della mia infanzia nel quartiere che ospita lo stadio Ceravolo.

Ho partecipato agli eventi connessi e correlati alle vicissitudini della squadra giurata dall'avvocato Nicola Ceravolo. E anche chi è rimasto pietra miliare nei cuori e nella storia della città dei tre colli ha dovuto subire le altalenanti fasi umorali dei tifosi.

 

martedì 28 marzo 2023

Il coraggio sta altrove

 

Ci vuole una buona dose di coraggio per vivere in una realtà come quella di Corvo.


Per chi non la conoscesse “corvo" è una periferia di Catanzaro nata sul finire degli anni settanta, rimasta immutata e immutabile nel tempo nonostante il proliferare di casermoni condominiali popolari spuntati come funghi grazie ai crediti agevolati erogate dallo Stato per i lavoratori che non possedevano casa e che volevano farsene una per diventare “proprietari “ di una prima casa: sogno di tutti gli italiani.

giovedì 4 gennaio 2024

Corvo, cz, lavori di pubblica in-utilità

 

Fervono i lavori nel quartiere corvo di Catanzaro. 

E sì sono ripresi i lavori dopo le vacanze di fine anno per la gioia dei bimbi che hanno ricevuto in dono tricicli e biciclette.  Le aspettative degli amanti del pedale non sono state deluse!

Adesso rimane da capire come poter apprezzare la pista ciclabile.

venerdì 8 gennaio 2016

tentato stupro o tentata rapina?

Catanzaro. Ore 16,30 circa. Una breve nota di cronaca dalla periferia:
Catanzaro, quartiere Corvo.

Il pianto isterico proviene da una “punto” ferma al margine del vialone di via magenta, a pochi metri dalla società dilettantistica bocciofila “corvo”, all'ombra del canneto.
Lì, solitamente è rifugio di qualche coppietta in cerca di privacy. Ma questa volta, dai lamenti, non sembra essere il luogo di un convegno amoroso.
I lamenti si fanno più intensi. La portiera si spalanca. Una figura di donna si catapulta all'esterno in preda ad un pianto isterico e grida “aiuto”.

Con voce stridula continua a gridare: aiutatemi aiutatemi. Alcuni passanti le si avvicinano. Lei stringe a sé la borsa e racconta che stava aspettando il bus cittadino e che lo sconosciuto le aveva offerto un passaggio.

Dal timbro della voce sembra straniera. Una delle tante donne che si sono spostate dall'est Europa per cercare riparo e sostegno in Italia come badanti o collaboratrici domestiche.
Prede facili per piccoli sciacalli senza scrupoli.

Mai abbassare la guardia!

giovedì 8 giugno 2017

Catanzaro, atti di vandalismo

Vandalismo o microcriminalità? 

Corvo, stamane. Tra via Magenta e viale Isonzo.


Credevo fosse stato il vento a buttare giù la rete di recinzione che gli operai stanno erigendo in questi giorni nell'area in cui avrebbe dovuto esserci da tempo un centro polifunzionale sportivo medico dedicato all'handicap. Ma i paletti in ferro sradicati e contorti dicono che il vento, forte per quanto possa essere, qui a corvo, non centra nulla. 


La chiave di lettura dell'azione vandalica, per quanto cruenta, rimane al momento incerta.
Potrebbe essere inserita nella sfera della stupida goliardia o nell'azione ideologica di qualche gruppo verde che tende alla tutela del bene comune visto che:
Il fantomatico centro avrebbe dovuto essere operante già da molto tempo, ma da che ne so, questa non è terra di coltura per estremisti.

Escluderei altre matrici, tipo quelle mafiose o 'ndranghetiste, care alla stampa d'effetto.
Giacché, di fatto, l'intera area è stata abbandonata a se stessa per una decina di anni o giù di lì.
Cosa che ha dato sostentamento a molti. Il campo selvatico in questione ha offerto piante autoctone e lumache; alimenti ben graditi nella cucina mediterranea vista l'assidua raccolta che se ne è fatta durante le stagioni indicate alla proliferazione delle specie.
Tornando al tema:
Il progetto originario prevedeva una piscina riscaldata coperta con ausili medici per la cura e il superamento della disabilità. Progetto nobile e ambito dal quartiere che pur esistendo, a tutt'oggi, solo sulla carta, non decade. La mancata edificazione attuativa del progetto non è una pregiudiziale e neanche motivo di annullamento della concessione, visto che l'area è stata assegnata per la seconda volta dal comune, di recente, agli stessi imprenditori catanzaresi.

Nel bel mezzo del campo selvatico, attualmente c'è eretto uno scheletro in cemento flagellato dai venti e dalle intemperie... in sintesi del progetto iniziale rimangono in piedi solo un rudere e le intenzioni.
Dell'opera di pubblica utilità ancora neanche l'ombra.

Sarà questo uno dei tanti interrogativi da anteporre a discolpa dell'azione vandalica?

venerdì 17 marzo 2023

Catanzaro, intervento di manutenzione al corvo

 



Maltempo, danni in città.

È risaputo: Catanzaro è la città del vento, e in questi giorni è soffiato forte. Da nord a sud ha soffiato forte ed ha provocato danni. Nel quartiere Corvo ha divelto alberi e rotto vetrate di infissi. Il palazzetto dello sport è stato interdetto alle società sportive fino a data da destinarsi. Stamane una squadra di operai è intervenuta per riparare il tetto, rimuovere le lamiere, tappare i buchi con l apposita guaina e riparare gli infissi divelti.

mercoledì 27 maggio 2020

Lettera al sindaco Abramo dal quartiere corvo

Non si era mai vista tanta gente per le strade di corvo.

Il fermo forzato delle attività sociali, la chiusura delle porte di accesso delle case, che qualcuno ha definito “domiciliari” a causa dell'emergenza della pandemia, hanno lasciato però qualche piccolissimo spiraglio e imposto, con le dovute precauzioni, di camminare a piedi entro il circondario di casa per portare i cani a fare i bisogni e comprare qualcosa di necessario, il che ha giovato fortemente all'ambiente e alle tasche di tutti noi. E nel contempo notare alcune piccole ma importanti sfumature che nel breve termine fanno la differenza.

Per esempio, da qualche giorno siamo entrati nella fase 2 del piano nazionale anti-covid. Il comune di Catanzaro ha fatto pulire le erbacce infestanti che invadevano i percorsi pedonabili e, finalmente, i marciapiedi del quartiere sono fruibili. Cioè si possono calpestare senza incontrare ostacoli. Ci si può camminare sopra com'è naturale che sia, però, facendo sempre attenzione ai mattoni saltati e a quelli messi di traverso ormai fuori sede completamente. Si può deambulare! Ma sempre guardando bene dove si mettono i piedi...
I cordoli esterni sono inghiottiti dai detriti, a tratti ingrossati e livellati dalla terra e dai cespi inspessiti delle erbacce cresciute negli anni. Mentre all'interno dell'area delimitata dai marciapiedi la vegetazione continua a crescere.

In una società evoluta questa testimonianza è intesa come un atto comune di civile e democratica interazione tra cittadino e istituzioni. Un documento da tenere in considerazione per migliorare gli interventi,. Pulire bene il terriccio per evitare che diventi la base sicura di germogli e animaletti infestanti. Togliere la terra influirà di certo nella spesa per l'intervento del taglio dell'erba ma di sicuro, oltre che igienizzare le strade, la manutenzione non sarà necessaria nell'immediato perché adesso già si vedono i primi germogli spuntare. Eppure sono trascorsi pochissimi giorni!

Sindaco, prenda questa mia esternazione come un suggerimento spassionato e incondizionato, un atto civico privo di ogni polemica: un atto d'amore per la nostra città, nonostante i numerosi disagi a cui andiamo incontro specialmente noi che viviamo nelle periferie. Buon lavoro!


giovedì 18 giugno 2009

Aspettando il 30: Catanzaro, fermata Corvo



10 e 34, la strada è vuota. Il barometro segna 28°. Inizia la stagione calda!
Nulla di nuovo. Persino le imprecazioni si ripetono ciclicamente; accompagnano le stagioni e sottolineano le tipicità: caldo, freddo, umido, scirocco… Non siamo mai contenti!
Giudici implacabili con gli altri, -guarda quello lavora cinque minuti e si ferma uèh noi paghiamo le tasse…- ma permissivi con noi stessi: va beh tanto che ci fa se sorpasso a destra, non sono furbo vado solo di fretta… È vero! Sembra che ormai non esista nulla all’infuori del nostro micromondo. Ritagliamo regole e leggi che possano soddisfare tranquillità private, personali; anche a discapito delle libertà altrui. L’altro non esiste! Non ci sono fratelli o amici esiste l’altro. L’estraneo che si trasforma in nemico nell’attimo in cui rivendica gli stessi diritti. Diritti inderogabili per me, per noi del gruppo ma non per gli estranei. Gli estranei sono da controllare; arginare, e sopprimere. Sopprimere fin dalla nascita, voglie e pretese di uguaglianza: sottomettere, far capire chi comanda, specie agli immigrati!...
Fremo alla fermata del bus, non per l’attesa ma per i discorsi che, ancora, sono costretto a sentire. Sì, rispondo determinato all’oratore panzuto che non smette di dire la sua,…Invece, gli altri godono a fare la fila, a soffrire il caldo, non mangiare e non vedere i figli sorridere perché solo tu hai il diritto di vita!

sabato 9 gennaio 2021

Catanzaro il Presepe di via Magenta

La periferia, sia essa di città o nazioni, è sempre problematica. Le occasioni per essere e sentirsi lontani dai sistemi centrali decisionali del potere e quindi dalle attenzioni mediatiche ma prima ancora sociali e strutturali non mancano mai. Del degrado che regna sovrano inutile parlarne. Puntiamo invece le attenzioni laddove c'è positività e grazie alla passione di pochi si riesce ancora a far rivivere il clima del S. Natale. 

Attraverso le tradizioni e mettendole in atto con scenografie che fanno parte del bagaglio culturale cristiano anche quest'anno le luci della Natività ricordano il lieto Evento nel quartiere Corvo in Catanzaro.



È pura passione devozionale che mette insieme alcune persone. E li fa operare da professionisti per realizzare il presepe entro i confini del complesso condominiale “calabria” in via Magenta.

Iniziano a lavorare mesi prima del lieto evento. e ancora col caldo della bella stagione, ognuno, in base alle competenze adeguate, stila un programma e, poi insieme, lo rendono operativo: disegnano, tagliano sagome e le dipingono. Comprano il legname utile e quant'altro serve per costruire la stalla e assemblare case. il progetto plastico prende forma:

Il risultato finale è gradevole. Bello! “ è bello o presepe---Te piace o' presebbio... Nennillo ...” (il tormentone è d'obbligo e risuona nella testa): 

davanti alla Natività la magia del Natale riverbera nella mente la scena più significativa della creatività che il grande drammaturgo Eduardo De Filippo mise in scena per la prima volta nel 1931”

Ma non siamo in casa Cupiello.

Ci troviamo nell'estrema periferia a sud di Catanzaro e non c'è la regia del prestigioso Eduardo de Filippo ma la passione di tre persone, forse quattro: Mario Muccari, Tonino Sanfili e Carmela Bonati per la parte decorativa e artistica.

Grazie alla abnegazione di queste persone anche quest'anno se pur gravido di tristi eventi si è potuta respirare l'aria delle tradizioni cristiane.

venerdì 15 maggio 2020

Catanzaro, quartiere corvo, la storia si ripete con qualche incidente

L'urlo della sirena annuncia l'arrivo dei soccorsi. L'ambulanza si ferma. I sanitari prestano i primi soccorsi all'anziana donna che è inciampata ad un mattone sconnesso del marciappiede che costeggia via magenta.

le macchie di sangue, uscito copioso, imbrattano il marciappiede.
Sembrano schizzi di vernice. 


Questo episodio è accaduto ieri: racconta una signora.
La giornata era buona. Il sole di primavera invogliava a fare due passi sotto casa. I pini danno ossigeno e rilassano la vista. Gli alberi sono cresciuti insieme al quartiere e nel tempo hanno messo radici forti che hanno fatto saltare la pavimentazione urbana. Qualcuno ha potato alla meno peggio alcuni rami che avviluppavano il traliccio dell'enel. L'erba, però, è alta! I gatti si acquattano tra i cespugli e a olte fanno paura. Ma c'è anche una nuova visita: cinghiali! ne ho visto uno enorme l'altra mattina!

Pecore e mucche al pascolo tra le vicine colline. Qualche rettile che si nutre di topi, e questi non ce li facciamo mancare neanche!

Colpa della chiusura imposta dal dpcm Conte?
Ma forse anche no! Visto che la storia si ripresenta puntuale ad ogni stagione.

lunedì 22 giugno 2020

A scuola di pittura per empatia

Dopo anni di volantini fotocopiati e affissi sui portoni del quartiere ecco che arriva provvida e gratificante la sponsorizzazione mediata dall'indimenticabile Vassilis Vassilakakis padre di Pandelis e caro amico fraterno.
Paolo Ruggiu apre una fantasiosa e invitante “cartoregaleria” alla fine di via Daniele in Catanzaro. Lo vado a trovare su invito di Vassilis e lui. Paolo Ruggiu, si presta con entusiasmo. Stampa e sponsorizza la mostra degli allievi del 1990, tenutasi nel palazzo della provincia di Catanzaro dal titolo “Periferie”.


La presentazione, preparata da una cara amica che dovetti quasi stalkerare per convincerla a scrivere qualcosa, è a firma ARC (Angela Rotella Carlino), che ringrazio per avere impreziosito il primo “catalogo” dei ragazzi dello studio d'arte del quartiere corvo in Catanzaro.
Dovetti insistere molto con Angela non perché non fosse convinta ma per un estremo senso di pudore che la faceva desistere dall'apparire tant'è che dovetti inistere anche per farle mettere le iniziali a fondo pagina.

Venne allo studio insieme a Franco, suo marito. Interagì coi ragazzi. Chiese lumi. Volle sapere e comprendere il perché dell'impegno “sedentario e riflessivo” di ragazze e ragazzi nel pieno della turbolenza adrenalinica che li vorrebbe meglio sui campi di calcio, in palestra o a basket secondo un sentire comune teso al culto della personalità carnale. Ma all'epoca nel quartiere non c'era molto da scegliere. Non perciò loro scelsero di cimentarsi nella estrinsecazione poetica dell'essere. I ragazzi erano e sono mossi dalla sensibilità riflessiva che fa grande l'essere umano.

Ricordo l'incontro con Paola.
Una bambina delle elementari in compagnia del padre entrò nello studio mentre sistemavo alcuni lavori sulle pareti. Luigi mi chiese se potevo occuparmi di lei. Ci pensai un po' ma lei, Paola, me lo chiese con tanta veemenza che non seppi dirle di no.

Come ogni anno era un appuntamento imperdibile quello di organizzare una manifestazione ed esporre i lavori degli allievi.

Organizzammo la prima mostra nei locali condominiali della cooperativa copaca in via Bezzecca, con rinfresco preparato dalle amorevoli mamme dei ragazzi e inviti vergati a mano. fu un indimenticabile inizio...

venerdì 23 giugno 2017

25 giugno, Abramo o Ciconte?

Sergio Abramo “il” sindaco.


Qualcuno ha fatto della facile satira sulla scelta strategica operata da Abramo e sull'autodeterminazione nel definirsi, senza se e senza ma, “il sindaco”, come se fosse designato da potenze divine, per condurre la sua campagna elettorale nel capoluogo di regione. Alla luce dei fatti pare sia davvero così: il sindaco, dopo il ballottaggio di domenica 25 giugno non potrà risultare che lui!

Dato che Ciconte, il cardiologo, nonché consigliere regionale, ha pensato di defilarsi dal confronto diretto preferendo alle schermaglie dialettiche, surrogate dai progetti politici e dalla fattibilità degli stessi, il soliloquio e ripetere il poco convincente refrain.

Nicola Fiorita, unica novità, simile ad un marziano, rimane fedele al suo assunto: farà opposizione. Definizione desueta nello scenario politico italiano ormai da molti decenni, ma necessaria!
Figura intellettualmente onesta, la immagino presente e attenta ai temi legati al vivere civile e alla crescita culturale della città in ogni aspetto amministrativo e decisionale.
Non potrà decidere. A prendere decisioni sarà il sindaco e l'assise che lo affiancherà, però, sicuramente potrà apportare una visione differente, propositiva rispetto all'attuale modo di pensare.

Sergio Abramo ha dimostrato di saperci fare. Forte dell'esperienza imprenditoriale sa come muoversi nei meandri burocratici e come far fruttare le leggi per il bene della città.
È un buon manager! E se a questo suo essere lascerà spazio alla voce cuore e si accosterà ai problemi senza calcolatrice, alcune pecche causate dal “bilancio” comunale potranno essere corrette. Una tra tutte “la questione corvo”, la sua vivibilità igienica e ambientale, la cui soluzione potrebbe risultare semplice ed elementare mediante una più attenta presenza sul territorio.


lunedì 29 giugno 2009

ricordando Franco Politano, uomo politico calabrese



Davanti l'ufficio del cantiere, un gruppo di signore dialoga; più in là, una bambina gioca con la sabbia.
I lavori sono a buon punto. L'impresa ha mantenuto gli accordi e tra qualche mese consegna gli alloggi.

Luglio 1980; finalmente prendiamo possesso: abbiamo la nostra casetta!
La bambina che giocava con la sabbia è la figlia dei miei dirimpettai: persone riservate ed a modo.

La signora gestisce la casa, si occupa dei due figli, Antonio e Maria Giovanna, ed insegna nella scuola elementare del quartiere.
Lui è un parlamentare del pci; gioviale, simpatico e quando è in famiglia stacca la spina: non parla di politica ma la fa, comportandosi secondo i criteri che regolamentano e determinano l'essere comunista.

Franco Politano ha fatto teatro da giovane e di questa sua passione ne parla spesso; è stato compagno e amico di Mario Foglietti, Gianni Amelio, De Seta, Nuccio Marullo,... la lista è lunga e volerli elencare tutti diventa arduo.

Franco, era nato a Conflenti nel 1939; iscritto nel pci dal 1960; tra gl'incarichi è segretario della federazione di Catanzaro, deputato al parlamento, presidente regionale della confcoltivatori, consigliere regionale e vicepresidente della giunta calabrese.
Poi la malattia, la stessa di Papa Wojtyla, che come lui, affrontò dignitosamente, lo indusse al riserbo. Oggi, 29 giugno 2009, il volantino affisso nel portone comunica l'istituzione di una sezione del pd nel quartiere corvo di Catanzaro intitolata a lui.

(mario iannino)

mercoledì 31 marzo 2021

Antichi mestieri: fornai e pasticceri

Sembra ieri.



Sembra ieri eppure sono trascorsi 40 anni da quando ci siamo insediati nelle campagne del corvo.

All'inizio poche cooperative, pochissime casette rurali in cui facevano la loro vita, una dura vita, vecchi contadini che coltivavano i campi e curavano gli uliveti.

Non c'era granché! Ma c'era tantissimo entusiasmo da parte nostra. C'era una piccola bottega; un negozio di generi alimentari che vendeva ottimi affettati e la mortadella emanava un odore invitante specie se messa tra due fette calde di buon pane appena sfornato.

Tra gli ulivi, con le pareti ancora fresche di cemento, un forno condotto da un giovane fornaio e da sua moglie. E due bambini: Cesare e Mariangelo che tutt'ora portano avanti il tradizionale quanto prezioso mestiere dei panificatori.

Due ragazzi solari! Che, col piglio dei giovani e le dovute impostazioni creative inerenti l'imprenditoria di successo, sempre col sorriso e la battuta pronta, servono la città coadiuvati dalle gentili commesse.

Ad maiora semper agli artisti del pane! e a quanti continuano, nonostante gli ostacoli del momento, a fornire generi di prima necessità e non solo.

domenica 11 dicembre 2022

Domotica, musica, società e ricerca

 


Dal prossimo aprile 2023 dovremo nuovamente cambiare tv oppure dotarci di decoder di ultima generazione. Le trasmissioni cambiano ancora una volta e se vogliamo vedere i canali televisivi dobbiamo dotarci di ricevitori idonei. La nuova tecnologia che si avvale del segnale digitale prevede più servizi in alta definizione via etere e/o connessi a internet. Per questo motivo serve una smart tv!

Ma davvero la tecnologia diventa esigenza che aiuta i comuni mortali?

Tentiamo di fare una sintesi: una persona qualsiasi che non è per niente interessata alle ultimissime diavolerie tecnologiche ha l'esigenza di impellente di dotarsi dei terminali in questione? E mi viene in mente mia nonna. Una donna d'altri tempi che guardava in tv le serie d'amore. Le telenovelas di Dallas con Sue Ellen, J.R. Ewing si ricevevano con il vecchio sistema a onde medie e media frequenza ed erano captate da radio e televisori a valvole e transistors soddisfacevano i bisogni di allora? Indubbiamente la qualità del segnale e delle offerte oggi è nettamente di gran lunga superiore ma...

Oggi le passioni diventano surrogati della evoluzione tecnologica e guai a non stargli dietro, rischi di essere antiquato, non adeguato e per niente al passo coi tempi. E questo non accade solo coi sistemi inerenti la comunicazione spicciola generalista. La telefonia è tra queste forme di comunicazione interattive volte sempre alla generazione successiva. Non fai in tempo di adeguare devices e mentalità che ti presentano una altra “g” che, se pur interattiva, comporta sempre qualche difficoltà.

martedì 14 giugno 2011

Traversa e la realtà delle periferie catanzaresi

Vista dall’alto è una bellissima immagine. Il paesaggio è ordinato. Corvo e Aranceto; due quartieri gemelli, nati nello stesso anno con la volontà politica di estendere Catanzaro verso il mare; uno di fronte all’altro divisi dal torrente Fiumarella e dalla ss 106, sembrano posti tranquilli. E lo sono perché ridotti a quartieri dormitori dall’ignavia della politica. Un’apatia che si protrae nel tempo se si pensa che le prime cooperative edilizie datate 1975 hanno consentito l’urbanizzazione della campagna tra S. Maria e Lido e dato vita a sporadici comitati di palazzo più che di quartiere, visto che ognuno pulisce le erbacce attorno al proprio palazzo.

Quartieri popolari che hanno a che fare con i bisogni e le realtà connaturate all’estrazione sociale degli insediati, se si pensa che a pochi metri più a nord, nel quartiere Pistoia, l’insediamento popolare accomuna rom locali e lametini con i cosiddetti italiani in agglomerati invivibili; e questi, gli zingari, sono le uniche persone che animano viale Isonzo.
Cosa manca a questa fetta imponente di territorio catanzarese per essere vivibile anche in relazione alle tasse che si pagano?, presto detto: l’urbanizzazione reale! Fatta di farmacie, sportelli postali, attività sociali, ritrovi per i giovani e gli anziani ma anche per i meno giovani e non ancora anziani che vogliono socializzare. E ancora: la manutenzione degli spazi pubblici quali aiuole, marciapiedi, giardini e parco giochi. Anzi no, nel parco giochi l’erba è stata rasata per metà. Non si capisce il motivo che ha indotto la ditta appaltatrice a sospendere la manutenzione.
Adesso la patata bollente è passata nelle mani del neo sindaco Traversa; il quale, da amante del verde (nel suo programma elettorale c’era la costituzione di altri tre parchi verdi) e della città, deve analizzare e risolvere i problemi annosi che gravano sui cittadini della periferia del capoluogo di regione.
Buon lavoro Sindaco!

sabato 29 settembre 2012

notte delle lanterne a Catanzaro ideata dal comune

Catanzaro, immagine del quartiere Corvo
Avia raggiuna l'anticu. Nci vò pocu ma si pigghjianu lucciuli ppè lanterni! E a li catanzarisi chissu nci sta succedendu!
On ci su sordi on c'è lavoru on ci su strati puliti insomma on c'è nenta e u sindacu chi fa? Mobilita menzu mundu ma fa a notta de lanterni! E guai ma v'azzardati ma diciti ca è a notta piccanta!
Iddu dicia ca è a costu zeru ppo comuna ca i sordi i mintanu latri... latri cu su i latri? E ppoi pecchì sti latri mintanu sordi accussì. Hannu sordi ma perdanu? Mi para stranu! E ammenzu tutti sti stranezzi stamatina mi'nda capitau una: stava pigghiandu u sottopassaggiu da hferrovia da marina quandu arretu e mia dui cu a brigichetta s'azziccaru 'nto scivulu ppe i disabili. U vì! Dissi 'nta menta mia. Accussì evitannu l'incrociu. Ma arrivati all'uscita do sottopassu eppuru e scindira e ma si pigghianu a brigichetta subra i spaddhi ma ponnu nescira ca a la fina nceranu i scali. Vi l'immagginati unu subba a carrozzella chi s'azzicca nto suttapassu ma pigghia u trenu o ma va e latra parta? Nzomma nc'è nu scivulu ma trasi e nessunu chi ti fa jira ali binari o all'uscita e latra parta.
E tornandu a li latri. Comumai non pensaru ma fannu na raccolta pe' i scivuli da ferrovia? Oppuru ma si pulizzanu i strati do corvu ca su chjini e ervazzi?

No i latri sannu duva ma mintanu u cerveddhu e comu ma nci fannu vidira luccioli ppe' lanterni a li cristiani.

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate