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martedì 20 maggio 2014

Italia > Europa 2014, che aria tira?

"come pietre" gent.le conc.ne M. Iannino

Parole come pietre. Tra stracci che volano, ruberie e denunce si corre per l'Europa. Sono queste le persone giuste? Si sacrificano per noi o c'è dell'altro?


È difficile, se non impossibile, lasciarsi prendere dal clima elettorale e parteggiare. Il clima è incandescente e i leader delle tre forze maggiori, pd, pdl e m5s, si lanciano accuse al vetriolo. Volano stracci sporchi, molto sporchi! E non è necessario avere la puzza sotto il naso per dissentire da certe affermazioni velenose e cattive.
Ma cerchiamo di stare ai fatti!

Ieri sera, con molta professionalità la giornalista Milena Gabanelli, insieme al suo team, ha fatto il punto della situazione sull'eredità immobiliare della DC. Tra intrallazzi e giri di parole è venuto fuori un quadro allarmante. Da nord a sud sembra che tutti abbiano escogitato qualche stratagemma per appropriarsi delle sedi dell'ex partito democristiano.

Qualcuno degli ex dirigenti è sembrato cadere dalle nuvole e qualcun altro ha parlato di “sacrificio” personale nell'intestarsi l'immobile che un tempo era sede di partito comprata e manutenuta coi soldi dei tesserati e dello Stato vedi alla voce finanziamento pubblico ai partiti.
La tresca, come ha affermato uno dei dirigenti intervistati, è stata necessaria per non pagare i creditori. NON PAGARE I CREDITORI?!

La Gabanelli, ha sì aperto una scatola con tantissimi doppifondi. Una di quelle scatole cinesi che lasciano intendere, a chi vuole intendere, di che stoffa sono fatti i vari dirigenti politici italiani e quindi il naturale, conseguenziale, epilogo a cui è destinata la Nazione diretta da simili soggetti.
Cioè, qua, comunque la si possa pensare, il giornalismo è notizia, apertura mentale che fa crescere!

Altra cosa sono i talk show giornalistici che non intendono guastarsela con l'ospite allorché è un leader pesante e gli si affiancano, a latere, seduti, per via della spending review(così dice Myrta), su due poltrone rosse e scomode, dei giornalisti timorosi.

Come altro definire dei giornalisti loquaci e critici, agguerriti e determinati nei confronti di Grillo o Renzi ma muti e ossequiosi al cospetto del Nonno che racconta le prodezze del nipotino seduttore?

Però, in un impeto di giornalismo puro, qualcuno ha osato ricordare i lunghi anni di governo e le delusioni per le promesse non mantenute agli elettori ma non le cazzate fatte ad personam.

Questo secondo modo d'intendere il confronto politico potrebbe essere nell'ordine delle cose se fossimo nel bar del quartiere a discutere di calcio e politica....

A proposito, chi consiglia Berlusconi di portarsi dietro quei fogli bianchi e sventolarli in faccia a chicchessia? È forse una nuova strategia mediatica gestuale?

Nel frattempo, mentre i ciuchi litigano le otri si squassano

mercoledì 15 gennaio 2014

Boccia DeGirolamo Coppia d'assalto?

boccia de girolamo
In questi mesi di governo Letta non è cambiato niente per i cittadini.
Le aspettative sono state tutte disattese: la squadra dei quarantenni al potere ha calcato la peggior politica degli ultimi tempi.

Continuano le inchieste della magistratura sui rapporti ambigui tra malaffare e politica accattona.
Continuano ad aumentare i sacrifici per i cittadini mentre sono salvaguardati i privilegi di chi sta benone.
Senza farla lunga, la sensazione è che i comitati d'affari continuano ad esistere come prima se non meglio.
È inammissibile l'arroganza della giovane ministra (Nunzia esponente di destra moglie di Boccia esponente del pd) nella vicenda che la vede coinvolta nell'abuso di potere a Benevento. (Pisapia, ex direttore amministrativo dell'Asl di Benevento, parla di "Proselitismo politico utilizzando la pubblica amministrazione e gli stipendi. E' voto di scambio". L'affare delle ambulanze e la società amica che assicura fondi al congresso del partito. Sempre secondo il manager:
Una società gradita agli uomini di Nunzia De Girolamo è stata favorita nell’appalto milionario del 118 di Benevento mentre un’altra, sgradita al “direttorio politico–partitico” (come lo chiama il gip dell’indagine sulla Asl di Benevento che non vede indagata la De Girolamo) è stata penalizzata con pagamenti ritardati. La ragione? La società amica aveva sponsorizzato il congresso del Pdl.)  

Anche i quarantenni hanno imparato come eludere le leggi se si difendono, anzi attaccano, invocando il diritto alla privacy.
Vorrei chiedere alla Nunzia: la registrazione fatta a tua insaputa ha leso i diritti di altri?
Cara Nunzia, governare significa non dover mai dire “mandiamogli i controlli così capisce chi comanda qua!”.

Eno, caro Boccia, non si tratta di falsi moralismi. Tu a sinistra e tua moglie a destra, in senso lato, governate le sorti del Paese. Quindi dimostrate nei fatti di essere all'altezza!

mercoledì 11 dicembre 2013

Matteo Renzi, la chiocciola rossa

Chi va piano e persevera ...
la @rossa, gentile concessione M. Iannino

Matteo Renzi piace! Piace anche alle suore che, pazientemente, hanno fatto la fila alle primarie, pagare i 2 euro e dargli il voto.

Che c'è di strano?
Nelle preghiere delle donne e degli uomini di fede, insieme al Paese e gli italiani compreso chi risiede e lavora in Italia senza cittadinanza, dopo Bergoglio c'è Renzi!

C'è poco da scherzare! La situazione è grave.

Non si comprende l'apertura di un partito ai non iscritti che, a cuor leggero, in un impeto eccessivo di democrazia dà la facoltà di determinare la figura del leader mediante elezioni aperte che, pur avendo effetti sociali importanti, graveranno sulle linee politiche e sull'esistenza del partito stesso.

Quanti degli ex pci o semplicemente quante persone che militano e reggono le cariche nel pd ancorate alle vecchie tesi correntiste abbracceranno il nuovo corso?

Se è vero che ha vinto la corrente dell'area ex dc, le molte anime interne, cancelleranno le vecchie regole, i proseliti, le appartenenze e, di conseguenza, le poltrone in sintonia con quanto dice Renzi?

Oppure, c'è da aspettarsi una scissione silenziosa?
Una scissione non necessariamente indolore per le sorti del Paese; che scivola via e rema contro come è successo alle presidenziali in barba ai cittadini.

giovedì 5 dicembre 2013

Primarie Pd, raccolta fondi e trasparenza.

Civati. Cuperlo. Renzi. Domenica uno dei tre sarà alla guida della segreteria politica del pd. Allora, mi chiedo, perché il più esposto mediaticamente è uno solo: Renzi?

Matteo Renzi lo si dà già per vincitore. Giornalai e giornalisti gli danno spazi e importanza da leader. Eppure, non gode delle stime di buona parte dei “reggenti”del partito. Lui personalizza molto la politica e per certi aspetti sembra che calchi orme lasciate da certi padroni di partiti. (metterà anche lui il nome sul simbolo in caso di vittoria?).

Gianni Cuperlo è l'intellettuale cresciuto dietro le quinte ma nei primi banchi della scuola del partito. Calmo, ponderato, contestualizza e espone concetti a vasto raggio. Gode dell'appoggio di Dalema, Bersani e della maggior parte dei probiviri.

Pippo Civati è più diretto. Naviga nei post dei cibernauti. È sostenuto dai giovani e dalle persone di sinistra che non hanno apprezzato il guazzabuglio delle intese extralarge. E chissà che...

Ma andiamo al conquibus che serve per le primarie. (ormai si parla solo di soldi. Persino per esprimere il voto pare che siano necessarie all'incirca 4 euro a persona).

I numeri sono importanti:

Ottomila gazebo. Una media di 100mila volontari che si prenderanno cura dei seggi, nonché dei permessi comunali per piantare i gazebo, gestire le sezioni. Poi ci sono le spese vive per il materiale propagandistico, manifesti, locandine e altro. E c'è da mettere in conto anche il sostentamento dei 100mila volontari ( un tempo ogni volontario pensava a non pesare sulle risorse del partito, anzi, era il primo/a a procurare fondi specialmente se ricopriva incarichi istituzionali. I parlamentari, lasciavano il 5o% circa della diaria al partito e la prima azione che facevano in via delle botteghe oscure consisteva nel firmare la dichiarazione di donazione, senza tener conto dei fondi segreti sovietici. va beh che oggi ci sono quelli trasparenti degli industriali (Riva & altri)).

Com'è cambiato tutto! Oggi dobbiamo sbirciare nei siti dei candidati per sapere le donazioni che ricevono dai sostenitori.

Al momento Renzi raggiunge circa quota 88mila€. Civati 89, quasi 90,000€. e Cuperlo non pervenuto. In compenso sul sito di Cuperlo ci sono le coordinate bancarie.

Ad occhio e croce se domenica 8 dicembre i votanti versassero una media di 4/5 euro e fossero sopra la soglia del milione e mezzo nelle casse del pd entrerebbe un tesoretto ragguardevole. Moltiplichiamo 4€x1.500.000= seimilioni di € in una giornata. però...

sabato 30 novembre 2013

Voltagabbana della politica, chi sono e chi li sostiene

In questi ultimi giorni sono successe molte cose:

"Allegorie" 1982, courtesy M.Iannino

la decadenza di Berlusconi da senatore per effetto della condanna che supera i due anni di detenzione;
la spaccatura del popolo della libertà;
la rinascita di forza italia;
e la corsa di Renzi, Cuperlo e Civati per la segreteria del pd.
Poi ci sono le relazioni internazionali: Putin in Italia e Letta altrove per tessere rapporti politici e economici che dovrebbero migliorare l'andamento e la vita dei cittadini degli Stati interessati.

E mentre questi fatti fermentano e ravvivano la vita, tra gli italiani e non, c'è chi fa fatica a mettere qualcosa sotto i denti e coprirsi degnamente.

Nel frattempo il governo continua a propinare purghe col sorriso sulle labbra. Letta continua a dire che le cose stanno migliorando nonostante le tasse aumentino e il lavoro continua a essere un utopia inarrivabile.

E poi ci sono le esternazioni. Condivisibili o no:
La Belfiore a modo suo dice una verità e cioè che tutti si piegano (ci pieghiamo?) davanti al dio denaro. In parole povere si vendono. Si prostituiscono! (ci?)

Quanti sono i venduti nelle istituzioni? E quanti di noi li sosteniamo, (giustificandoci e auto assolvendoci), motivando le scelte e i repentini cambiamenti di casacca dietro discorsi di mera sopravvivenza?

venerdì 1 novembre 2013

Cancellieri: saggia decisione!

Siamo tutti bigottamente dei complottisti ad oltranza?

La scarcerazione di Giulia Maria Ligresti, condannata a 2 anni e 8 mesi per l'inchiesta FONSAI che vede coinvolto il padre Salvatore Ligresti, perché in prigione non mangiava più sta infervorando gli animi e le pagine dei giornali. Alcuni esponenti politici si stracciano le vesti, altri gridano allo scandalo. Me è davvero così prepotentemente illegale l'azione della Cancellieri?

I fatti dicono ben altro!
aore12blog

"Mio dovere evitare gesti autolesivi, ho fatto come in altri casi, pronta a riferirne in Aula". Chiarisce la Ministro, accusata di essere amica dello zio di Giulia M. ligresti. E chiarisce, con una lettera ai capigruppo che: “Non appena avuta conoscenza, per via diretta, delle condizioni psicofisiche della ragazza era mio dovere trasferire questa notizia agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria per invitarli a porre in essere gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti autolesivi. Mi sono comportata, peraltro, nello stesso modo quando sono pervenute al mio Ufficio segnalazioni, da chiunque inoltrate, che manifestassero preoccupazioni circa le condizioni sullo stato psicofisico di persone in stato di detenzione. Intervenire è compito del Ministro della Giustizia. Non farlo sarebbe colpevole e si configurerebbe come una grave omissione. Non c’è stata, quindi, né poteva esserci, alcuna interferenza con le decisioni degli Organi giudiziari”.

Luigi Manconi, senatore del PD, presidente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama, afferma con onestà intellettuale:
“OK CANCELLIERI SU SCARCERAZIONE GIULIA LIGRESTI.
«Di fronte a una detenuta che rifiuta di nutrirsi è buona prassi e indice di una elevata sensibilità istituzionale e umana attivarsi per capirne le ragioni e verificare che non stia maturando una incompatibilità con lo stato di detenzione». «Questo ha fatto, opportunamente, il Ministro Cancellieri - sottolinea - quando le è stata segnalata la gravità delle condizioni di salute di Giulia Ligresti. E questo hanno fatto, opportunamente, i funzionari dell'Amministrazione penitenziaria e i sanitari. La decisione di scarcerare Giulia Ligresti non è stata certo presa dal Ministro o dai suoi uffici, ma, da un giudice che ha ritenuto di poter attenuare le misure cautelari a suo carico». «Analogo comportamento è stato adottato in passato a favore di detenuti privi di nomi e cognomi importanti».”

domenica 29 settembre 2013

Ministri pdl dimissionari davvero?

ITALIA, CRISI DI GOVERNO? MA MI FACCIA IL PIACERE!


Sembra parlare di preistoria. Eppure sta accadendo quanto molti di noi abbiamo scritto e detto nei giorni e mesi addietro dopo aver assistito all'ennesima deplorevole macchietta nelle alte istituzioni per l'elezione del Capo dello Stato che, come sappiamo, si è conclusa con la rielezione di Giorgio Napolitano.

Eccezionalità! Si era detto. E anche Giorgio, il compagno Giorgio, si è dovuto adeguare. Ha accettato l'investitura per la seconda volta, questo s', caso eccezionale per una Repubblica come l'Italia, che gli è valso il soprannome di re Giorgio.

Ebbene, Giorgio Napolitano, dopo vari tentativi di formare un nuovo esecutivo a guida Bersani, tira il coniglio dal suo cilindro pieno di strategie e gli dà nome Letta con mandato dalle larghe maggioranze.

A quel punto, chi osava dire, alla luce di quanto è accaduto negli ultimi 20 anni, che la cosa non poteva reggere e che, praticamente, impossibile fintantoché si metteva ancora il “partito azienda” alla guida di uno sgangherato Paese per lo più ad appoggiare riforme che andavano nel verso opposto al loro modello di vita sociale e politica, chi affermava e sosteneva queste elementarissime argomentazioni era tartassato dai media e oscurato.

Oggi, il capo dell'azienda ha deciso di fare un colpo di mano. Proprio come il pifferaio magico, si mette a suonare il flauto e tutti i topini che fin ora hanno infestato le istituzioni gli vanno dietro. Lo seguono in mare aperto e ubriacati dalla musica suadente del potere carismatico(?) del pifferaio affogano... ma questa è una storia a lieto fine. La realtà è ben diversa!

Strategia dopo strategia rivolteranno la frittata e a farne le spese, come sempre, saremo noi, cittadini divenuti sudditi di un sistema affaristico ripugnante e pagarne il conto.

venerdì 13 settembre 2013

Caro Compagno Giorgio, ti scrivo

Molto si è detto sulle recenti nomine del Presidente. La più chiacchierata è quella di Giuliano Amato a giudice della corte costituzionale. Le chiacchiere sono circostanziate a tal punto da diventare termometro del malcontento popolare non perché pilotato dai giornalai partigiani ma dai fatti regressi del signor sottile.

Moltissimo si sta dicendo (non però sulla rottura di gabasisi di quanti hanno problemi più seri che stare ad ascoltare le cazzate politiche dell'affaire B&C, come direbbe Montalbano), con Vespa in prima serata, Porro e altri nuovi traghettati sulle reti televisive a dar man forte sulle questioni giudiziarie di uno a discapito dell'interesse di tutti gli italiani.

i deputati m5s sulla terrazza in difesa della Costituzione
Poco, si è detto sulla sospensione dei deputati grillini per aver manifestato e srotolato striscioni dalla terrazza di Montecitorio a sostegno della Costituzione. (ma questi, sono reazionari, lo fanno apposta (?) per creare casini e inzupparci il pane del malcontento popolare).

Chissà quanti non c'hanno capito una cippa di tutto 'sto casino!

E, io, tra questi, gradirei un po' di chiarimenti dal mio Presidente Giorgio.
Se potessi, gli chiederei come mai ha firmato un incarico così importante e prestigioso a Giuliano Amato e non ad un altra figura meno invisa agli italiani non certamente per ideologia ma per il suo passato alla guida delle sorti nazionali dai risultati, ahi noi, catastrofici.

Ma, al caro Comp. Giorgio, chiederei anche conto del governo Monti per aver tagliato il diritto alla dignità dei cittadini, alla protervia dei suoi tecnici che hanno operato tagli degni della più bieca macelleria sociale di tutti i tempi.

Tante altre cose vorrei chiedere a Napolitano, ma mi astengo.
Voglio credere che presto, le strategie, che sfuggono ai più, possano dare i frutti sperati e che le decisioni prese da re Giorgio, unico uomo al secondo mandato presidenziale, (chissà se il compianto Sandro Pertini avrebbe approvato o mandato a cag...re pd pdl e quanti stanno giocando sulla pelle degli italiani incolti e indifesi) siano quelle giuste.

sabato 27 aprile 2013

Letta fa il Governo e Grillo s'incazza

Senz’altro, quanto sto per scrivere farà incazzare ancora di più Grillo e i grillini. Ma la mia intenzione non è questa. Bensì ripetere che quanto accaduto è la conseguenza dei ripetuti no alle proposte fatte da Bersani e Letta ai rappresentanti a cinque stelle.

Certo non fa una piega e non si può contestare chi dice di sentirsi tradito dal PD per aver fatto un governo con il PdL.
 All'interno del nuovo esecutivo ci sono giovani esponenti dei vecchi partiti politici con qualche vecchio nome tipo Alfano, Lupi, Cancellieri e altri nomi non tanto nuovi.
questo governo è quasi la riedizione dei 10 saggi di Napolitano che di saggio non hanno portato niente se non le solite prese di posizione degli schieramenti politici.



Che abbiano l'accortezza di guardare attentamente nelle basse sfere sociali e adottino un poco di buon senso nel distribuire il debito nazionale.

Adesso Grillo grida allo scandalo per essere stato messo alla porta. Ma perché ci voleva un veggente per capire che la sua linea lo avrebbe portato fuori dai giochi?

Caro Beppe, in democrazia il sistema si cambia dall'interno Ora è inutile che scrivi e urli che hanno trattato gli elettori e il M5S come dei coglioni.

venerdì 19 aprile 2013

Prodi lascia. C'è Rodotà?

Terremoto nel PD.


Romano Prodi lascia. Rosy Bindi si dimette da presidente del partito.

Sarà per colpa dei numeri della quarta chiama senza il PDL?

Prodi 395, molto meno di previsti dai dirigenti del PD.
Rodotà 214, molto di più dei grillini che l'appoggiano.
Cancellieri 78, 9 in più rispetto ai votanti di Scelta Civica.
D'alema 15.

Prodi in una nota al PD dichiara: “lascio, non ci sono le condizioni.” e aggiunge “chi ha portato a questo se ne assuma le conseguenze”.

È una strategia della "classe dirigente che dirige" oppure è la vittoria del buon senso sull'insipienza che livella e fa giustizia?

lunedì 8 aprile 2013

il PD marcia su Roma contro la povertà

Ecco un esempio lampante di demagogia che sa di presa per il culo:

pier luigi bersani, segretario pd
Il partito Democratico è vicino a tutti i cittadini che in questo momento stanno vivendo momenti difficili. Per questo i circoli territoriali del Pd di Scampia, San Salvario, Corviale, Torbellamonaca, San Basilio e Laurentino hanno promosso per sabato 13 aprile a Roma una manifestazione 'Contro la povertà, per un governo di cambiamento.' La manifestazione si svolgerà in un quartiere della periferia romana e sarà conclusa dal Segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani".”

Proprio mentre l'ennesimo sondaggio pubblica le percentuali altissime di disoccupati e di aziende che chiudono nell'ordine di un migliaio al giorno e ci si accorge persino dell'esistenza degli sfiduciati che neanche tentano più di cercare lavoro, cosa ti s'inventa il PD? Una bella manifestazione liberatoria dei poveri con o senza lavoro da fare sabato prossimo in una periferia romana.

A Pier Luì' non è questo che vogliamo!
Da un partito che dice di guardare al sociale ci si aspetta qualcosa di meglio che una scarpinata a Roma. 
Non è facendo casino su un problema così grave, conosciuto e "studiato", che è diventato l'origine di ogni malessere e suicidi per quanti hanno vergogna a manifestarlo, che si risolve la piaga della povertà.

Pensate a lavorare davvero come poter dare dignità alle persone emarginate da questo sistema economico. Solo così si potranno evitare i suicidi degli ultimi tempi e non proponendo inutili e dispendiose stronzate come la marcia su Roma contro la povertà.

sabato 30 marzo 2013

la vera foglia di fico è il M5S

Fico, il portavoce del M5S alla Camera, scrive che dal 27 marzo la camera e quindi noi cittadini dobbiamo affrontare un carico in più di 400mila euro per il nuovo gruppo della Meloni e di La Russafratelli d'italia”. E fin qui niente di sconcertante. La cosa che fa rabbrividire consiste nel numero dei parlamentari, 9 in tutto, molto al di sotto, quindi, dei 20 che sono necessari per formare un gruppo.

Come si è addivenuti a questa decisione? Semplice! Hanno votato tutti i presenti, pd e pdl compresi, tranne il m5s. Ma questo non sarebbe stato sufficiente se non ci fosse stato il parere favorevole espresso col voto dell'ufficio di presidenza.

400.mila euro, specie di questi tempi non sono noccioline!

Allora mi scappa da chiedere al M5S e al suo capitano Grillo: perché state ancora lì?
Perché non avete dato dei nomi e consentito a Bersani di fare un governo conforme alle vostre richieste di cambiamento?

No, cari amici. Così non và! Voi del movimento ricordate tanto le grancasse di risonanza che portavano a sfilare nei cortei i lavoratori scoglionati dai vecchi sistemi di potere. Anche voi, come loro, li portate in piazza a scaricare le tensioni senza però esigere il cambiamento culturale che ci si aspettava.

D'altronde, che aspettarsi da uno che ha fatto i soldi sparando puttanate, che, anche se vere, rimangono tali, vista la conclusione. 

Rigor Mortis, come lo chiama il Grillo urlante, il Professor Monti, rimane a dettare le sue convinzioni che guardano da tutt'altra parte rispetto alle esigenze dei cittadini e specialmente dei giovani che, ancora una volta, grazie alle inventive urlate nelle piazze e sul suo blog, rimangono legati al palo dell'ignoranza; catturati dall'elegante eloquenza del paladino dei poveri: Beppe Grillo!
aore12
l'immagine che gira in rete su Casaleggio.

E che dire del suo socio Casaleggio?, che stando a quanto circola in rete, pare sia stato,  candidandosi in una lista civica che appoggiava il sindaco del suo paese in quota pdl, fiancheggiatore di forza italia nelle elezioni del 2004.

ps: ma si sono resi conto Beppe e Gianroberto che grazie alla loro lungimiranza politica siamo stati "commissariati" (nel senso che stiamo appesi ad un filo fino a quando non si troverà una comoda quadratura del cerchio) dai " due gruppi di lavoro"  voluti da re Giorgio?
Gruppi di lavoro che, a leggere i nomi la dicono tutta
(neanche fossimo alle prese con una riforma istituzionale impellente, C'è solo da formare un governo serio. e non inventare formule magiche per giustificare l'assedio dei nominati).

lunedì 11 marzo 2013

soldi ai partiti ecco come li spende il PD

Quanto ci costa il PD?

Incominciamo col dire che tutti i partiti non disdegnano i finanziamenti e il PD è tra questi.

Detto ciò, chiariamo:
Non è intenzione giustificare o criminalizzare aspetti che porterebbero il discorso lontano dalle esigenze attuali. E prima di continuare è necessario ricordare le origini, la storia di un certo partito vicino alle esigenze dei lavoratori: il Partito Comunista Italiano, ora Partito Democratico (la stessa cosa vale per il vecchio Partito Socialista Italiano, data la comune radice ideologica).
Un tempo i vecchi dicevano di tesserarsi al “partito” perché tutelava i diritti degli operai e dei contadini.
In alcune sezioni si faceva a gara e i deputati lasciavano il 50%, la metà del loro compenso di Onorevoli Parlamentari e Senatori al partito.
Non si accettavano lasciti dagli industriali e dai padroni che schiavizzavano i dipendenti men che mai dagli schiavisti che guadagnavano sfruttando la salute di chi sudava sangue.
Ergo: impensabile vedere assegni da aziende come ILVA e FIAT attuali.

Ma perché Bersani e tutto il PD non vuole cedere sul finanziamento pubblico ai partiti?

Semplice: il Pd senza questi soldi rischia di fallire!
E ci sono almeno 200 tra giovani e meno giovani da tutelare. Anche Livia Turco è stata "riassunta" dal Pd che, però, dopo le polemiche per il suo compenso ha rinunciato allo stipendio. Ma gli altri no.

Tra questi due parlamentari in aspettativa dalla vecchia Margherita e sette dai Ds.

naturalmente i soldi per pagare gli stipendi sono quelli dei rimborsi elettorali.
E il pd, per queste ultime elezioni dovrebbe ricevere 45 milioni di euro. Impossibile rinunciarvi!

Il Pd senza questi soldi rischia il fallimento!
Pagare 200 dipendenti non è facile.
I democratici, secondo quanto scrivono sul sito, riescono a sopravvivere grazie ai soldi dei rimborsi.

venerdì 1 marzo 2013

Casaleggio dice no, Napolitano a Berlino: Europa equa

aore12
Giorgio Napolitano in una storica foto, sul palco
in piazza prefettura
 a Catanzaro insieme a Franco Politano
Più chiaro di così:

Il Movimento 5 Stelle non prenderà parte in alcun modo al processo di formazione di un governo. L'ha detto oggi in un’intervista al quotidiano britannico “The Guardian”, Gianroberto Casaleggio, cofondatore del M5S.
Non appoggerà in modo stabile nessun governo e non darà la fiducia al buio!
“Il presidente della Repubblica deciderà a chi dare il mandato”, ha detto. Lui “deciderà se ci sono le condizioni per formare un governo e se un tale governo abbia ottenuto la fiducia della Camera e del Senato. Noi non vogliamo entrare in quel processo. Se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 Stelle voterà per tutto ciò che formi parte integrale del suo programma”

Il Presidente della Repubblica Napolitano è in Germania, all'università Humboldt, in Berlino, la sua lectio Magistralis sull'Europa ricorda Monnet, Adenauer, De Gasperi, Brandt e tutti i padri della costruzione europea. E rileva che "non c'è da meravigliarsi se sia riaperto il discorso sull'unione politica come sbocco del processo di integrazione avviato nel 1950. La politica è l'agire nella società di moltitudini di uomini e donne secondo regole di solidarietà, è costituire istituzioni e governarle, è coltivare relazioni tra popoli e stati. Perciò la costruzione europea è stata e rimane un processo politico che esige guida e leadership politica!".

Napolitano ha anche denunciato le responsabilità "dell'inaridimento di leadership che ha portato al disincanto delle giovani generazioni verso l'Europa". Non parla esplicitamente di qualcuno ma rileva che la "questione su cui interrogarci è quella delle motivazioni per stare insieme. Quanto hanno prevalso motivazioni nazionali ristrette? Quanto si è perso l'orizzonte più ampio dell'Europa?".
Beh, che dire? Da un Presidente simile, che bacchetta e chiarisce con estrema energia e onestà chiunque si trovi a cavalcare malcostumi, ci si può aspettare solo un ulteriore azione di responsabilità per un incarico mirato del Governo italiano dopo aver consultato i leader delle nuove formazioni politiche, espressione dei cittadini votanti.

Il resto è solo crusca di giornalai.



basta caste, Italia, Repubblica dei cittadini

courtesy archivio M. Iannino "la mia Calabria" 1998
In un post precedente, quando ancora non si era alzato il polverone di chi deve salire al colle, dato l'esito elettorale, avevo suggerito di formulare una proposta e far salire un esponente del m5s dal Presidente Napolitano (perché Grillo, per poter salire dovrebbe essere investito direttamente dal Presidente in quanto non candidato eletto dal popolo ma leader e ispiratore del movimento 5 stelle). Non per amor di primogenitura, ma adesso tutto 'sto casino inizia a fomentare liti e lascia liberi tutti di dire cose intelligenti ma, visto che piuttosto che su queste cose la piazza del villaggio globale ama indugiare sulle cazzate!, ritorno sull'idea del governo a 5 Stelle.
Puntuale, lo schiaffo in faccia a mo' di sberleffo di Grillo, ancora una volta spiazza tutti. E allora tutti giù a ricamar sopra.

Sul web, commenti e polemiche figliano come le cagne dopo essere state fecondate nel periodo del calore ma la base è con Grillo che dice ai vecchi colonizzatori della politica e della società: date la fiducia a noi oppure continua il governo Monti!

Impensabile fare pastelle con PD e PdL! Senza entrare nel merito di entrambi, tanto per ricordare le grandi coalizioni, e neanche in quelle dell'UdC con Casini e Cesa. Questo è il tempo giusto! Basta caste e basta privilegi. Se c'è da lavorare e sudare facciamolo tutti, insieme, ognuno per la propria parte, per quello che gli compete. Senza tirare la coperta da una parteall'altra e lasciare i deboli allo scoperto. Lo abbiamo visto con lalegge sulla riduzione degli stipendi degli alti funzionari dellapubblica amministrazione.

E per ultimo, non che la cosa mi faccia chissà quale dispiacere, la forza del nemico, perché di nemico dobbiamo parlare visti gli esiti dei governi regressi, è enorme. Ne sanno qualcosa i trombati Fini, Bocchino e compagni. Ma ne sappiamo qualcosa tutti noi, destra sinistra centro e aree limitrofe che siamo rappresentati nelle sfere alte della Repubblica da graziati e “premiati” per l'infimo servilismo.

giovedì 28 febbraio 2013

rimborsi elettorali M5S rinuncia a 42,7mln€ e gli altri?

In momenti di crisi e con molte famiglia sul lastrico, con quasi 160 milioni di euro spesi per rimborsare i partiti, si potrebbe pensare di sfamare molte bocche e concorrere a cacciare dai guai un po' di contribuenti con l'acqua alla gola.
C'è da chiarire subito che, in linea coi suoi principi, il movimento cinque stelle pare abbia rinunciato ai suoi 42,7 mln che , secondo la legge in vigore, gli spetterebbero.
Più arduo pensare che anche il PD (45,8 mln€); Monti e liste collegate (15mln), PdL (38 mln€) e gli altri che sono riusciti a far eleggere almeno un rappresentante in lista per la corsa al senato o al parlamento, possano prendere la stessa decisione o destinare i “nostri” involontari contributi per lenire le reali sofferenze dello Stato Sociale.
Dunque, salvo ripensamenti alla Grillo, i partiti si spartiranno proporzionalmente in base ai voti ottenuti alla Camera e al Senato una cifra considerevole.
Senza contare le indennità astronomiche di fine rapporto dei parlamentari e le pensioncine da seimila e passa euro.
Populismo? No disuguaglianza sociale da abbattere! 

venerdì 1 febbraio 2013

il bacio

SA TIRA. ( fa il vago e tira diritto, consapevole del fascino che emana)

con la partecipazione straordinaria di Pierluigi nel ruolo dello sciupafemmine

dopo il fotogramma dedicato alle lacrime della Elsa eccone uno dedicato a Pierluigi, il condottiero dallo sguardo diritto, fiducioso del futuro

giovedì 31 gennaio 2013

l'Italia giusta negli spot del pd

"il bacio", con la partecipazione straordinaria di
Elsa nel ruolo dell'innamorata abbandonata.
 libera rivisitazione dello spot della campagna politica PD 2013

chi di lavoro ferisce ...


Il PD ha fatto degli spot per attrarre voti. Ovviamente i temi trattati riguardano il futuro dei giovani, il lavoro, il matrimonio, la famiglia, i figli.

Gli spot hanno titoli significativi.
Uno è “il bacio” e narra degli interrogativi che si pongono due fidanzati mentre osservano il mare, sotto un ombrello, come a volersi riparare più che dalla pioggia dai cattivi pensieri.
Il regista suggella temerariamente la storia, nonostante le analisi che nascono spontanee vista la crisi.
I due ragazzi si baciano e vanno fiduciosi incontro al futuro.

Il secondo spot li vede già sposati. Lei in sala travaglio e lui fuori. Ognuno immerso in pensieri attinenti al momento: aspetto fisico del nascituro, speranze e costi di pannolini, latte, pappine, indumenti... condite da tanta demagogica retorica.

venerdì 25 gennaio 2013

Monti in campagna, prima tappa Milano

mario monti proof dj
Monti, dalla cattedra in piazza! In tv e radio a caccia di voti.
Inizia il tour elettorale.
"Girerò per l'Italia con i limiti che derivano dal fatto che sto gestendo un governo ancora in carica. Domani sarò a Milano, anche nelle strade e nelle piazze". Dopo aver vestito i panni del più navigato dei politici nostrani ecco sfatato anche il pensiero di quanti lo paragonavano al rocker Mick Jagger per il suo impeccabile aplomb.
“Se penso che Monti ha la stessa età di Mick Jagger”... sempre compassato, mai trasgressivo. Attento nel misurare le parole. Vestiti, atteggiamenti e conferenze sempre dosate; diplomatico e dottorale nel suo loden un po' retrò.

Ecco, appunto! Ora inizia anche lui a girare per le strade, stringere mani (forse) e menare parole pesanti come pietre che, se pur rivestite di spugna, intontiscono quando arrivano in faccia agli avvversari, a destra e sinistra.
Adesso, con lo scandalo dei derivati in MPS è il turno di Bersani e del pd senese che, secondo Monti, dopo aver invitato a non mettere nelle discussioni elettorali il crollo in borsa dei titoli mps, ci ripensa e dice:
“la commistione tra banche e politica è una «brutta bestia» e «va sradicata». L'ha esternato questa mattina a «Radio Anch'io», Radio Rai 1. Nella vicenda Monte Paschi «c'entra quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su quella banca». «Io - ha aggiunto - non sono mica qui per attaccare Bersani ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato. Poi lascio ai partiti puntare l'uno l'indice contro gli altri».
Però, che furbaccchione questo proof!

sabato 5 gennaio 2013

Monti, garante e simbolo della nuova destra

monti svela il suo simbolo
Il Professore sceglie un hotel romano del centro per promuovere la sua lista. E dopo circa 45 minuti di ritardo inizia la presentazione del simbolo  sottraendosi alle domande dei giornalisti. 
Dà, però, chiare indicazioni sui criteri delle candidature che dovranno affiancare le sue liste:
alla Camera sarà composta solo da esponenti della società civile e non da parlamentari. Mentre al senato sarà mista ed i parlamentari con un massimo di due deroghe affiancheranno gli esponenti civili.

Monti, in serata, su la 7, ospite di Otto e mezzo, ha precisato "non sono candidato e non è nato un mio partito personale", ma si tratta di "un tentativo di avvicinare i cittadini alla politica", osservando che ora "c'è uno scollamento fra cittadini e politica insano. Spero con la mia lista di poter servire all'Italia". E ha spiegato i motivi della sua salita in politica: "mi sarei sentito a disagio andando nella mia dorata nicchia al senato e vedere dissipare buona parte di quello che l'Italia ha costruito in quest'anno".

"Non sentivo la necessita' personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per migliorare le cose".

Nelle due affermazioni c'è una contraddizione inverosimile: sale in politica ed è già senatore a vita. Dà il contributo per migliorare le cose solo ad una piccola nicchia di potere che schiavizza con le sue politiche la maggior parte degli italiani.

Lo si evince anche dalle alleanze. Tutte con la testa girate a destra. Una destra, questa, sì, conservatrice che non guarda a chi sta veramente male ma è affianco ai grandi capitali. E, d'altronde, cosa propone il prof? una lista della società civile senza parlamentari, una dell'Udc (col nome di Casini?), una di Fli (col nome Fini?)" ed ha enfatizzato

l'apporto di Italia Futura di Montezemolo, che vede ancora in scena Casini, Fini, Riccardi e di tantissime espressioni della società civile" ed ammicca anche all'interesse dimostrato, oltre, come già detto ai parlamentari di Udc, Fli, a quelli del Pdl e del Pd. Insomma, strizza l'occhio a tutti. Forse spera nella rinascita della balena bianca?

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