domenica 3 novembre 2013

foto ricetta Sfornato rustico

SFORNATO RUSTICO by ANNUCCIA



procedimento:

lessare 500 gr di spinaci; strizzarli; porli nel frullatore con:

250 gr. Di ricotta;
una noce di burro;
un pugno di pecorino grattugiato;
un cucchiaio di parmigiano grattugiato;
100 gr di prosciutto cotto;
un uovo;
un po' d'olio d'oliva.

Porre in una teglia un primo strato di pasta sfoglia e versare il composto.
Coprire il tutto con un altro strato di pasta sfoglia. Bucare la pasta con una forchetta, spennellare con dell'uovo battuto e infornare a 180°.

E BUON APPETITO!

Ho sbirciato nel forno

Serata lunga e noiosa. Gli amici hanno deciso per l'ultimo film di Checco Zalone. Non sono dell'umore giusto! Me ne torno a casina mia.

Apro la porta. Il silenzio magico sprigiona sensazioni di stabilità. In cucina c'è luce e tanto profumo di leccornia al forno. Sbircio dentro. La nuvola profumata mi annebbia gli occhiali. La crosta della cosa in forno è dorata al punto giusto.

Cosa sarà? L'aspetto è molto invitante. Provo a toglierla dal forno con le presine e una voce perentoria mi fulmina: FERMO! Stai fermo non toccare. Questa è per domani. Tu non hai mangiato? Sì ma un assaggino non guasta...

...che cos'è? È uno sfornato rustico!
Humm dall'odore si presenta bene. Che c'hai messo?
Ho messo spinaci sbollentati e sgocciolati ben bene, una noce di burro, un po' di parmigiano, del pecorino una ricotta e del prosciutto cotto. Il tutto ridotto in poltiglia nel frullatore.

Se vuoi provarci la ricetta completa è quì

sabato 2 novembre 2013

Apri gli occhi e la mente, tutto è Arte

©sottotraccia, Mario Iannino 2013
Nonostante le avanguardie abbiano aperto strade inimmaginabili in quanto a espressività gestuale c'è ancora chi ritiene la pittura veicolo espressivo figurale del bello assoluto.

Una bella pittura,per alcuni, deve essere descrittiva, per altri tecnicamente ineccepibile dal punto di vista cromatico. Non necessariamente figurale ma portatrice sana di un lirismo museale condensato da innumerevoli stratificazioni citazioniste.

La preoccupazione di certi pittori, quindi, non consiste nello studiare, forti dei lasciti dei Maestri del passato, sperimentare nuovi linguaggi adatti alla contemporaneità e alle problematiche coeve, anzi, le disdegnano perché convinti che il pittore, l'artista, debba preoccuparsi del mestiere pittorico in
quanto unico strumento di sublime manualità espressiva

Chissà se sapessero che anche Vermeer fece uso della macchina ottica per realizzare i suoi mini capolavori.

Intanto le leziosità si perdono! Ed esse, nel continuum gioco delle visioni sublimate, diseducano le masse.

Altri ancora portano all'estremo la creatività, giocando e dissacrando con medium e location.

Siamo tutti nella terra dei fuochi

©archivio Iannino

Siamo tutti a rischio tumore dal momento che la storia degli interramenti di fanghi nucleari e rifiuti tossici inizia negli anni novanta.

È un affare di oltre 700milioni di lire al mese (ancora si trattava in lire) che gestivano i clan dei casalesi associati con mafia, 'ndrangheta e sacra corona unita.

L'associazione delle bande malavitose presuppone una dislocazione nelle aree di loro competenza. Quindi Calabria, Puglia, Sicilia, Campania.

La concentrazione maggiore, secondo le testimonianze del pentito Carmine Schiavone, sono nella terra dei fuochi. Così ribattezzata per il perenne fumo causato dall'autocombustione dei rifiuti tossici interrati.

Nel 1997, l'ex boss dei casalesi, pronosticò la morte per cancro agli abitanti del casertano e nello specifico Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e altri.

Rifiuti radiottivi coltivati o destinati a pascolo per le bufale.

Carmine Schiavone nel '97 rivela alla commissione ecomafie segreti allucinanti, che avrebbero causato allarmismi isterici se resi di dominio pubblico. Forse per questo la politica di allora decise di tenerle nascoste.

L'assurdità maggiore, quella che fa venire la pelle d'oca e rende inconcepibile l'azione della politica e dei giudici che hanno indagato, consiste nel silenzio, colpevole a prescindere, e peggio nell'immobilismo totale.
Dal 1997 nessuna azione concreta è stata fatta per bonificare e mettere in sicurezza i siti denunciati dal pentito.

Oggi, per la prima volta nella storia politica italiana, la presidenza della Camera decide, senza pressione alcuna, almeno sembra, di rendere pubblico un documento della Commissione che in passato aveva classificato segreto.
Bene! Adesso urge individuare con certezza i siti inquinati e metterli in sicurezza. Vietare pascoli. Coltivazioni e balneazioni nelle regioni interessate, deflorate dalla malavita organizzata.


venerdì 1 novembre 2013

Cancellieri: saggia decisione!

Siamo tutti bigottamente dei complottisti ad oltranza?

La scarcerazione di Giulia Maria Ligresti, condannata a 2 anni e 8 mesi per l'inchiesta FONSAI che vede coinvolto il padre Salvatore Ligresti, perché in prigione non mangiava più sta infervorando gli animi e le pagine dei giornali. Alcuni esponenti politici si stracciano le vesti, altri gridano allo scandalo. Me è davvero così prepotentemente illegale l'azione della Cancellieri?

I fatti dicono ben altro!
aore12blog

"Mio dovere evitare gesti autolesivi, ho fatto come in altri casi, pronta a riferirne in Aula". Chiarisce la Ministro, accusata di essere amica dello zio di Giulia M. ligresti. E chiarisce, con una lettera ai capigruppo che: “Non appena avuta conoscenza, per via diretta, delle condizioni psicofisiche della ragazza era mio dovere trasferire questa notizia agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria per invitarli a porre in essere gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti autolesivi. Mi sono comportata, peraltro, nello stesso modo quando sono pervenute al mio Ufficio segnalazioni, da chiunque inoltrate, che manifestassero preoccupazioni circa le condizioni sullo stato psicofisico di persone in stato di detenzione. Intervenire è compito del Ministro della Giustizia. Non farlo sarebbe colpevole e si configurerebbe come una grave omissione. Non c’è stata, quindi, né poteva esserci, alcuna interferenza con le decisioni degli Organi giudiziari”.

Luigi Manconi, senatore del PD, presidente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama, afferma con onestà intellettuale:
“OK CANCELLIERI SU SCARCERAZIONE GIULIA LIGRESTI.
«Di fronte a una detenuta che rifiuta di nutrirsi è buona prassi e indice di una elevata sensibilità istituzionale e umana attivarsi per capirne le ragioni e verificare che non stia maturando una incompatibilità con lo stato di detenzione». «Questo ha fatto, opportunamente, il Ministro Cancellieri - sottolinea - quando le è stata segnalata la gravità delle condizioni di salute di Giulia Ligresti. E questo hanno fatto, opportunamente, i funzionari dell'Amministrazione penitenziaria e i sanitari. La decisione di scarcerare Giulia Ligresti non è stata certo presa dal Ministro o dai suoi uffici, ma, da un giudice che ha ritenuto di poter attenuare le misure cautelari a suo carico». «Analogo comportamento è stato adottato in passato a favore di detenuti privi di nomi e cognomi importanti».”

Unione Europea, pensione a due stelle

In molti abbiamo scritto che ci troviamo difronte alla grande guerra economica sferrata in silenziodalla Germania.

Oggi lo conferma anche il Corriere della Sera che  nella sezione “esteri” titola così:
courtesy ©arch.Iannino


“L'AMERICA ORA ACCUSA DI EGOISMO BERLINO”.

È la prima volta che, stando all'articolo citato, il Tesoro USA punta il dito accusatorio contro la politica economica della Germania ritenendola troppo egoista e perciò danneggia gli Stati partner dell'Europa meridionale e soffoca l'economia globale.

L'America, però, dimentica volutamente che la bolla economica è esplosa nel sistema drogato dalle banche americane che ha contagiato immediatamente il resto del mondo. 
E Mentre la Cina, con la politica delle formichine, è riuscita a penetrare nel sistema globale dei mercati, nei Paesi, come il nostro, gestiti dalle lobby affaristiche, lentamente e inesorabilmente l'economia e i diritti acquisiti sono andati in malora per una percentuale quantificabile oltre il 90%.

In mezzo a tutto questo esplodere silente di bombe finanziarie chi ne paga lo scotto siamo noi, gente ignorante, che ancora lasciamo fare a chi ci ha portati sull'orlo dell'abisso e ci ha spinti dentro.

giovedì 31 ottobre 2013

Università: al punto giusto

1970. MANIFESTAZIONE REGIONALE

come eravamo: I Braccianti in Calabria, di Ledda e Veltri

Dicembre 1983; da appena un mese è uscito il libro di Quirino Ledda e Filippo Veltri:
©aore12blog

I braccianti in Calabria” è la testimonianza storica difficilmente fruibile sui media massificati ma circoscritti dagli interessi del capitalismo, dei latifondisti e dalle forze politiche avverse che, in quegli anni, detenevano il potere politico.

La raccolta, con prefazione del prof. Saverio Di Bella, copre uno spazio temporale che va dal 1970 al 1980 raccontati attraverso 140 scatti degli autori, immagini in bianco e nero di vita quotidiana e di lotta per i diritti sociali.

Quirino, all'epoca, ricopriva l'incarico di consigliere regionale del PCI in Calabria, con alle spalle un passato di segretario della federbraccianti cgil calabrese.

Filippo Veltri era un giovane giornalista, redattore dell'Unità. Ha scritto anche per il Giornale di Calabria e il quindicinale “questa Calabria”.

Entrambi appassionati di fotografia regalano scatti pieni di pathos di un mondo ormai, per i più, morto. Consigliatissimo, comunque, alle nuove generazioni ed a quanti hanno resettato la memoria e rimosso sofferenze e sogni dei calabresi contaminati da sano sciovinismo e un pizzico di enfatica demagogica certezza ugualitaria.

mercoledì 30 ottobre 2013

Recessione e microcriminalità vanno di pari passo

courtesy M.Iannino©
courtesy M.Iannino©
Catastrofisti, positivisti e speranzosi si fronteggiano in tv, in radio e sui giornali.
Ieri ho sentito, presumo un imprenditore, lamentarsi con il conduttore radiofonico per le notizie catastrofiste diramate dai mass media sulle aziende che chiudono e sul lavoro che manca ma non evidenziavano le migliaia di nuove aziende che nascono da un momento all'altro.

Anche il Governo è ottimista.

Per Letta a fine anno ci dovrebbero essere i primi segnali di crescita reale.

Intanto, stamane, ho raccolto, mio malgrado e con estremo disaggio la rabbia di un uomo di mezza età. Indossava la divisa di lavoro.

“Mi è arrivato il preavviso. A fine mese non ci sarà lavoro... Andrò a rubare! Non l'ho mai fatto e non so neanche come si fa ma imparo. Devo pagare le bollette. Dobbiamo mangiare a casa. Ho moglie e figli... Loro, i capizzuni, problemi non ne hanno. A loro i soldi arrivano”

caro Letta, vedi di fare presto e che sia vera la notizia della ripresa perché qua rischiamo una sommossa popolare. Uno sbranarsi a vicenda. Una guerra tra poveri (sono ricominciati i furti “vandalici” alle macchine. Scompaiono le ruote, i tergicristalli, la benzina).

martedì 29 ottobre 2013

12mila € dei contribuenti per intrattenimenti televisivi a Fazio e Vespa

In Italia c'è chi si abbuffa e chi muore di fame!


sfortunatamente non è un film
Sono incazzato nero. Non posso pensare che nel momento in cui la maggior parte degli italiani siamo chiamati, anzi ci è imposto con le leggi che hanno fatto Monti e compagni, a stringere la cinghia e assistere impotenti alla cancellazione delle conquiste sociali e, peggio ancora, culturali degli ultimi decenni, possa esistere una zona franca composta da uomini e donne che sguazzano nel lusso grazie agli stipendi o agli ingaggi nei posti pubblici come la RAI o nelle altre aziende in cui il peso della politica determina le scelte aziendali e le nomine.

Inutile che Fazio, Vespa e tutte le menti eccelse che, guarda caso fanno un lavoro non lavoro, non sudano nelle poche fabbriche rimaste e neanche in giro a vendere prodotti vari, dichiarino che il loro lavoro porta utili inimmaginabili alla RAI. Può darsi che sia vero. Non lo metto in dubbio. Ma essere remunerati con tremila euro escludendo le clausole varie che fanno lievitare il conteggio finale è davvero mortificante. È un insulto alla povertà. Uno sfregio alla dignità degli esseri umani! Dei lavoratori esodati, pensionati e dei rinviati a date da destinarsi dai "gradini" della Fornero e dai ministri che hanno messo mano alla riforma pensionistica.

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