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giovedì 7 marzo 2013

i resort di Grillo. Inizia la merda mediatica?

courtesy archivio M. Iannino, 2006, "NO" 
Mi stavo quasi meravigliando del ritardo mediatico del “metodo boffo” nei confronti di Grillo. Che, ricordiamolo, è il metodo in uso dai “nemici” per eliminare chi è scomodo perché sta rompendo le uova nel paniere.

Ed ecco arrivare puntuale un'inchiesta che a leggerla per intero non dice niente di criminoso ma che getta discredito su Grillo, i suoi collaboratori e sua cognata.

Di fatto più che un'inchiesta sembra il sussurrio delle comare di paese che non hanno niente da fare se non spettegolare dietro a qualsiasi cosa che cade sotto la loro morbosa attenzione- ecco uno stralcio:

A pochi giorni dalle elezioni, un’inchiesta del settimanale “L’Espresso” svela l'esistenza una serie di società in Costa Rica, stato considerato uno dei cosiddetti "paradisi fiscali", i cui soci rimangono anonimi e che sono tuttavia riconducibili a collaboratori di Beppe Grillo. Il nome più ricorrente è quello di Walter Vezzoli, “angelo custode” di Beppe Grillo e autista del camper dello Tsunami tour.

Le società hanno tutte capitali irrisori, di poche decine di migliaia di dollari e hanno aree di interesse molto ampie. Una di queste, la Investments Nosrad si occupa di “commercio, agricoltura, allevamento, turismo, attività immobiliari e fiduciarie, import export e costruzioni”. Tuttavia, una delle 13 società, rileva “L’Espresso”, ha un progetto molto preciso che si chiama “Ecofeudo”; un’utopia in cui sono presenti ti i punti programmatici di Beppe Grillo: rifiuti zero, connettività wi-fi gratuita per tutti e assoluta compatibilità con l’ambiente circostante.”

Dove sta lo scandalo?

mercoledì 6 marzo 2013

Italia, verso la terza Repubblica

aore12

E Monti ritorna a ordire trame al riparo da occhi e orecchi indiscreti.

Finito il tempo della campagna elettorale e presa la batosta, il prof nasconde i suoi pensieri alla stampa e ai cittadini italiani; tenta incontri con i maggiori leader delle forze politiche a lui consone ma nulla è dato sapere. Dopo Casini e Renzi dovrebbe toccare a Bersani, Berlusconi e infine a Grillo quale esponente della “pancia” degli italiani.
Dal canto suo, forse, il Presidente Napolitano, visti i risultati delle urne e le intenzioni nebulose dei partiti presenti, potrebbe pensare a un governo del Presidente. Ma Lui, come si sa, termina il settennato tra due mesi e non può imbarcarsi in una avventura simile. Quindi?
Si potrebbe ipotizzare una proroga nei suoi confronti fino alla soluzione politica del problema, anche perché sarebbe impensabile un altro governo tecnico che, come si è abbondantemente visto, quello di Monti non ha avuto niente di tecnico ma moltissimo di politico (basta pensare agli interventi fatti dalla Fornero contro le classi deboli e i dipendenti tesi a “migliorare mobilità e carichi di lavoro” da ciò l'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori). In merito è opportuno ricordare i tagli traumatici operati dal governo tecnico di Monti in maniera unilaterale, tagli che hanno abbattuto il potere d'acquisto di dipendenti e pensionati ma non hanno per niente intaccato gli stipendi d'oro di dirigenti e parlamentari. Restrizioni che, viste e documentate dai media e che bruciano sulla carne viva dei più poveri, hanno di fatto amplificato le paure collettive.

Il compito del prossimo governo è arduo. Senz'altro i sacrifici aumenteranno. E a questo punto, è improrogabile una presa di posizione netta per chiunque andrà a governare: equità e parsimonia! Queste le linee guida se si vuole dare un segnale politico e ripristinare la fiducia tra cittadini e istituzioni.

martedì 5 marzo 2013

cosa risponde il "signor" Grillo a Monti e all'UE?

aore12
tutela dei gruppi di potere ad oltranza
o tutela dei cittadini che li hanno fatti
crescere?
Monti è ancora per pochi giorni presidente del Governo italiano e in occasione del prossimo consiglio europeo invita con una lettera gli onorevoli Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e il “signor” Grillo a palazzo Chigi per discutere e fare il punto
in modo di trovare “elementi di consenso, accanto a possibili divergenze, sulle tematiche all'ordine del giorno del vertice”.

La riunione del Consiglio Europeo è fissata per il prossimo 14 marzo e verterà sulle priorità per la politica economica europea per l'anno 2013.

considerando i malumori provocati dalla politica economica recessiva portata avanti dall'Europa e viste le manifestazioni di dissenso che assediano i paesi membri nonché i “populismi” sbandierati dai partiti di potere arroccati sulle loro posizioni disattendendo il volere dei cittadini, che valore darà a una lettera del genere il “signor” Grillo?

Il 14 marzo prossimo - si legge nella lettera - avrà luogo a Bruxelles la riunione del Consiglio Europeo di primavera, dedicata alla discussione delle priorità per la politica economica dell'Unione Europea e degli Stati membri nel 2013.
Il Consiglio farà inoltre il punto sui progressi compiuti nel percorso di completamento dell'Unione economica e monetaria e affronterà il tema delle relazioni strategiche tra l'Unione e la Russia. Compete al presidente del Consiglio in carica, ancorché limitatamente agli affari correnti, di rappresentare l'Italia a tale riunione. Poiché, data la particolare situazione attuale, non è possibile svolgere il preventivo scambio di opinioni con il Parlamento - prassi introdotta dal governo che ho l'onore di presiedere - riterrei opportuno supplirvi mediante incontri con ciascun leader delle coalizioni o forze politiche che sono rappresentate nel nuovo Parlamento.

SUPPLIRVI!” Supplire per mantenere fede alla sua famigerata agenda? O per farsi carico, finalmente, dei problemi reali dei cittadini messi nella più nera miseria economica e morale dallo spread dei banchieri asserviti al potere economico?

Nel frattempo, però, il professore e il "miglior perdente" Casini si sono incontrati a pranzo.

Mario Monti e Pier Ferdinando Casini si sono incontrati. Tema del pranzo di lavoro: la costituzione dei gruppi parlamentari. E ipotesi di strategie future. Che tradotto significa: nell'eventualità che si vada al voto a giugno o al massimo a ottobre prossimi è importante attrezzarsi e aprire una discussione preventiva sulle alleanze.


venerdì 1 marzo 2013

basta caste, Italia, Repubblica dei cittadini

courtesy archivio M. Iannino "la mia Calabria" 1998
In un post precedente, quando ancora non si era alzato il polverone di chi deve salire al colle, dato l'esito elettorale, avevo suggerito di formulare una proposta e far salire un esponente del m5s dal Presidente Napolitano (perché Grillo, per poter salire dovrebbe essere investito direttamente dal Presidente in quanto non candidato eletto dal popolo ma leader e ispiratore del movimento 5 stelle). Non per amor di primogenitura, ma adesso tutto 'sto casino inizia a fomentare liti e lascia liberi tutti di dire cose intelligenti ma, visto che piuttosto che su queste cose la piazza del villaggio globale ama indugiare sulle cazzate!, ritorno sull'idea del governo a 5 Stelle.
Puntuale, lo schiaffo in faccia a mo' di sberleffo di Grillo, ancora una volta spiazza tutti. E allora tutti giù a ricamar sopra.

Sul web, commenti e polemiche figliano come le cagne dopo essere state fecondate nel periodo del calore ma la base è con Grillo che dice ai vecchi colonizzatori della politica e della società: date la fiducia a noi oppure continua il governo Monti!

Impensabile fare pastelle con PD e PdL! Senza entrare nel merito di entrambi, tanto per ricordare le grandi coalizioni, e neanche in quelle dell'UdC con Casini e Cesa. Questo è il tempo giusto! Basta caste e basta privilegi. Se c'è da lavorare e sudare facciamolo tutti, insieme, ognuno per la propria parte, per quello che gli compete. Senza tirare la coperta da una parteall'altra e lasciare i deboli allo scoperto. Lo abbiamo visto con lalegge sulla riduzione degli stipendi degli alti funzionari dellapubblica amministrazione.

E per ultimo, non che la cosa mi faccia chissà quale dispiacere, la forza del nemico, perché di nemico dobbiamo parlare visti gli esiti dei governi regressi, è enorme. Ne sanno qualcosa i trombati Fini, Bocchino e compagni. Ma ne sappiamo qualcosa tutti noi, destra sinistra centro e aree limitrofe che siamo rappresentati nelle sfere alte della Repubblica da graziati e “premiati” per l'infimo servilismo.

mercoledì 27 febbraio 2013

Italia, la vedo dura! forza Grillo


aore12
"quanto sei choosy"
Dice Grillo:
«Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle». «Se Bersani vorrà proporre l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni - aggiunge - lo voteremo di slancio (il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano), se metterà in calendario il reddito di cittadinanza lo voteremo con passione».

Napolitano è preoccupato per l'ondata di populismo che sta invadendo l'Europa.

secondo alcune fonti, avrebbe detto nel corso di un incontro con intellettuali tedeschi di essere “molto preoccupato per il populismo”, “conseguenza degli errori della classe politica”. in merito alle elezioni, ai giornalisti che lo hanno avvicinato al suo arrivo a Monaco dove è iniziata la sua visita di Stato nella Repubblica Federale di Germania ha detto: “Il Presidente della Repubblica può solo attendere con eguale rispetto per tutti che le forze politiche rappresentate in Parlamento facciano le loro riflessioni alla luce del risultato delle elezioni e gliele riferiscano in occasione delle consultazioni al Quirinale”.

Monti sta studiando le contromosse «Non perché il professore voglia per sé una poltrona» , dicono i suoi, «ma per rassicurare i mercati ed evitare una nuova tempesta finanziaria contro l’Italia, non basta di certo un governo del Pd con l’appoggio esterno o interno dei grillini. Ci vuole ben altro».
MA, MASS MEDIA E POLITICI, L'HANNO CAPITO CHE E' IN GIOCO LA VITA DELLE PERSONE? E che se siamo arrivati a questo punto di non ritorno lo dobbiamo ai burattinai della finanza creativa e ingegneristica delle banche e ai politici che li hanno lasciati fare? Abbiamo per caso dimenticato l'Argentina di qualche anno fa? I bond argentini, la parmalat,il banco ambrosiano e lo ior etc etc?

martedì 26 febbraio 2013

Italia, fine dei giochi

aore12
cadono le ideologie

QUALCOSA SI E' ROTTO.


Le prime reazioni agli esiti elettorali vedono un Vendola scuro in volto parlare di deriva populista e di vittoria del populismo più becero. E questo stupisce. Spiazza quanti vedevano in lui un attento osservatore dei bisogni umani tradotti in politica. Eppure, a ben pensarci, cos'è in definitiva l'uomo?, l'uomo è una macchina complessa fatta di corpo e cervello che sta in piedi grazie a una cosina piccola e semplice: il pane! E se non c'è il pane si può tradurre ogni cosa ai livelli più alti dello scibile ipoteticamente corretto secondo il pensiero politico espresso da Bersani, suo compagno di viaggio in questa tornata elettorale?
Le urne hanno detto di no! I cittadini hanno detto: ma che cazzo state facendo!, al centro sinistra che ipoteticamente dovrebbe tutelare gli ultimi e farli crescere in tutti i sensi.
Monti ha sbagliato. E le urne lo hanno bocciato. Un brutto colpo per un docente tecnico e politico.
Casini, non ne parliamo nemmeno. Ma lui da vecchia volpe se l'aspettava.
Fini, dopo le tante cazzate fatte da lui e dai parenti, l'epurazione di una donna pulita come Angela Napoli, ha avuto quello che si meritava.
Berlusconi ha saputo ancora una volta, aiutato dalla sinistra conservatrice che ha messo sottonaftalina la Bindi, Minniti & C. in Calabria ma anche altri vecchi fachiri della politica, sconvolgere gli schemi. Ha promesso e inveito contro il governo Monti che ha attuato il programma lasciato dalla sua coalizione di destra. E la lega si è dimezzata!

Gli osservatori attenti hanno capito benissimo che non si tratta di ideologie di destra e sinistra. In gioco c'è il presente e il futuro. E per uscire dallo stallo ci vogliono forze nuove. Nuovi progetti. Nuove idee. Idee per gli ultimi. E Grillo lo ha saputo dire meglio degli altri. Ha parlato nelle piazze e al cuore della gente.
Manterrà la promessa?

Populisti? Scoglionati!

I come Italia e Ingovernabilità?


Beppe Grillo e Dario Fo
Politiche 2013:
Calabria, la regione più disaffezionata. La Puglia di Vendola va a destra e...
E la casta, a livello nazionale, continua a fare melina!
La strategia dei partiti che fin ora hanno assediato le istituzioni ha partorito disgusto e sconcerto nei cittadini. La vittoria del centro sinistra alla Camera è risicata. Di fatto vince la protesta. Vincono i cittadini che hanno votato il movimento 5 stelle alla camera e al senato. Però il pd si sente autorizzato di andare sul Colle e proporre il programma di governo.
Si contano i primi nomi influenti trombati: Fini, Buttiglione, Binetti, Storace e Casini è il miglior perdente ripescato.
Italia ingovernabile?
Dipende!
Dalle urne esce un verdetto chiaro che dice basta ai giochi di potere della casta. Dice no a Monti e alla sua agenda. Dice no a Bersani che l'appoggia e ai sacrifici imposti ai cittadini meno rappresentativi.

I numeri dicono che il primo partito è il M5S di Grillo. Quindi, dovrebbe essere uno di loro a salire al Quirinale e proporre al Presidente della Repubblica una strategia di Governo e la relativa squadra. (Sempre ché i marpioni della politica lo consentano). In caso contrario, salvo inciuci, si tornerà alle urne quanto prima.

sabato 23 febbraio 2013

le Grillo co-no-scienze

aore12
aspettando Grillo, ore 17,10 roma, s. giovanni,
giovani davanti al chiosco dei panini
Ho conosciuto due tipi di grilli. Uno, quello che faceva da “coscienza” del burattino Pinocchio per farlo crescere bene e trasformarlo in bambino. E, un altro meno coscienzioso; burlone che urla alle masse e dice quello che vogliono sentire.
Tutti a casa! Taglio ai finanziamenti pubblici, anzi abolizione totale dei finanziamenti ai giornali. Eliminazione dei rimborsi ai partiti politici. E via tagliando.
È vero, come dissentire e negare il declino della più alta espressione della civiltà tradotta in Politica dagli uomini e dalle donne che fin ora l'hanno rappresentata?

Il grillo in questione dimentica forse che il finanziamento ai partiti è stato abolito ma ripristinato con altra legge truffa e questo non va bene!, ci potrebbe però stare il finanziamento ai giornali istituito in un momento di grande crisi che avrebbe messo alla porta moltissimi lavoratori della carta stampata se il governo di allora per tutelare il lavoro e la dignità a tantissime persone non avesse fatto quello che la Costituzione garantisce: rimuovere gli ostacoli!
E ora lui che fa? Alza muri. Vieta il diritto di cronaca. Non dà la possibilità di commentare, scrivere, parlare. Insomma: toglie il lavoro a una categoria! Ma solo agli italiani, tutelando la troupe SKY e la stampa straniera.

Questo episodio mi ha turbato. mi ha fatto conoscere un grillo diverso da come me l'ero immaginato e creduto di conoscere. Ho visto un grillo che distrugge invece di modificare l'esistente per formare e creare nuove coscienze. Un grillo che si rivolge agli scontenti. E chi più dei giovani lo è in una società che preclude ogni possibilità di lavoro, studio, merito e futuro? Ovvio, quindi, che le aspettative siano immensamente volute e condivise.
E siccome i giovani che lo seguono, ai quali auguro tutto il bene possibile, sono come delle spugne che assorbono e somatizzano ogni espressione e insegnamento, con ogni probabilità subiranno il processo inverso del burattino di Collodi.

Il grillo pensiero, fin qui formulato e testimoniato dai numerosi spettacoli, non lascia presagire altro epilogo se non quello sintetizzato nello tsunami tour. Dimenticando o disconoscendo che tutte le peggiori forme di governo dittatoriali sono partite con la censura e l'eliminazione fisica di nemici e pensieri differenti da quelli del capo popolo.

venerdì 22 febbraio 2013

Grillo il censore non fa per me!

aore12
roma, piazza s.giovanni, 
Piazza San Giovanni è piena. 80.000 connessioni streaming. Molte piazze collegate con maxi schermi. Un ragazzotto parla dal palco di S. Giovanni. Ricorda le gesta del condottiero Beppe. Però nessuno dice e spiega come mai hanno deciso di non dare gli accrediti ai giornalisti italiani. Hanno paura o è un'altra furbata di Grillo e compagnia bella?
Perché? Per paura che stravolgano la verità? Ma se è sotto gli occhi e le orecchie di tutti persino dei sordi vista la presenza delle traduttrici della lis.

No! io difendo la democrazie e la libertà d'opinione. E Grillo non me la garantisce! Perciò ciao Grillo. Non fai per me!

mercoledì 20 febbraio 2013

Dario Fo: non mollate!

aore12
milano, 19.2.13 Grillo insieme a Dario Fo sul palco
Grillo. E se ci trovassimo davanti a un'incognita storica coraggiosa come lo fu Gandhi?

Anche Gandhi era deriso dal sistema e, a volte, compatito dai suoi stessi connazionali. Osteggiato dal sistema imposto dalla “civiltà imperiale” che aveva colonizzato l'India. Una nazione che dava mani e schiavi sottomessi alle leggi che oggi non esiteremmo un attimo a definirli incivili.

Prima della rivoluzione pacifica in India il mondo era diviso in due. In uno i padroni predoni, riveriti e temuti. Nell'altro i sottomessi e declassati che non potevano frequentare gli stessi spazi dei “bianchi”. Persino camminare sullo stesso marciapiede degli europei era vietato dalle leggi, agli indù.

Noi non abbiamo queste forme retrogradi di schiavitù ma quelle dell'economia e dello spread tanto caro a Monti, Casini, e quanti esaltano l'agenda del prof come unica fonte di verità per il presente e il futuro.

Eppure abbiamo assistito all'esortazione di un nobel come Dario Fo che, salito sul palco in piazza del duomo a Milano, ha urlato alla fiumana (quarantamila persone) accorsa per sentire le parole di Grillo:
sembra di essere tornato indietro di molti anni, alla fine della guerra mondiale e questa piazza era piena di gente come voi, accorsa, non dico con speranza, la speranza lasciamola da parte, di certezza!, ma non ci siamo riusciti. FATELO VOI, FATELO VOI PER FAVORE! Ribaltate tutto per favore! (…) Si ricomincia daccapo!

E se uno come Dario Fo dice: non mollate per favore, non mollate! C'è da meditare a fondo sul momento storico-politico che stiamo vivendo.

giovedì 13 dicembre 2012

l'ira di Grillo fa bene al movimento?

aore12

Cos'è che attira l'attenzione dopo la bellezza e il sesso?

Il pettegolezzo che sfocia in lite. Ovviamente!
E in questi giorni di surriscaldamenti preelettorali le pagine dei giornali e il web sono pieni di notizie inutili, definite comunemente pettegolezzi o gossip.

Diventa una manfrina lunghissima l'esternazione di Berlusconi. Populista Grillo se enfatizza o da voce alle lagnanze dei cittadini comuni. Pragmatico di destra Bersani perché adotta relazioni incrociate con Casini e i moderati non disdegnando di corteggiare Vendola e la sinistra.

Insomma è un girandola di false notizie che non si quieta mai, a danno della vera informazione che è il sale della democrazia. Ed ha proposito di democrazia, la sparata di Beppe Grillo, contro i due dissidenti del movimento 5 stelle, ha messo altra carne sul fuoco. Con l'espulsione epurativa di Salsi e Favia, Beppe Grillo mostra lo stesso atteggiamento dei padri padroni che dice di voler combattere e eliminare dalla scena politica italiana riconoscibili dal loro nome sui simboli perché non confacenti alle idee di un movimento privo di statuto che lasciava intendere ( appunto, proprio perché privo dei fronzoli del politichese, e cioè statuto e organigrammi) democrazia e partecipazione dal basso.
Però, Grillo, aggiunge: “siamo in guerra!” Vero! Ma la guerra la vinci solo se dimostri di essere all'altezza di quello che è la cultura contemporanea; giusta o sbagliata che sia è il cibo ingerito dal dopoguerra ad oggi. E se il corpo cresciuto in questi decenni non è di tuo gradimento, da leader, devi comprendere che certi atteggiamenti non sortiscono gli effetti desiderati.
O forse l'hai capito e non ti interessa?

martedì 11 dicembre 2012

tutti in fila a supplicare Mario Monti

Tutti in fila davanti al Santo. Eppure, secondo le notizie più accreditate pare che questo prof. Sia l'emanazione tangibile dei poteri forti. Quei poteri che manipolano soldi, ricchezze e uomini della terra. Anche Silvio Berlusconi è uno di questi! Un uomo che si è fatto da sé con l'aiuto del vecchio psi, sempre secondo le fonti ben aggiornate.

Quindi, cosa cambierebbe tra Monti e Berlusconi? (se consideriamo che Monti è stato appoggiato anche da Silvio?).
Insomma, cosa cambierebbe per i poveri afflitti che non hanno un cazzo da perdere più di quanto hanno già perso?

Senza tirarla troppo per le lunghe: questo modello di società crea pochi ma grandi imperi economici e moltissime sacche di povertà. Allora, dobbiamo chiederci tutti!; è giusto continuare su questa strada? Non è forse meglio mandare tutti a casa e tentare la strada del “castigamatti populista Grillo”? Almeno lui lascia intravedere uno spiraglio... e poi, se non và neanche lui, tra cinque anni, se non prima, si vedrà!

lunedì 3 dicembre 2012

da Monicelli a Nannarella: rivoluzione!

Primarie? No grazie! meglio passione e cultura per una rivoluzione che risvegli le coscienze.


La voglia di cambiamento si vede solo nelle facce sofferenti dei pensionati, dei cassintegrati e dei nuovi poveri che pur lavorando non riescono a tenere a posto le spese di casa.

I partiti hanno deluso. I sindacati hanno deluso. Il Vaticano ha deluso! Gli altri organismi che assediano lo Stato non li nomino perché è inutile. Chiamo in causa questi tre soggetti perché, secondo quanto hanno sempre cianciato, la loro vocazione li avrebbe dovuti spronare per far migliorare la condizione sociale degli ultimi, i poveri, i deboli senza bandiere. Invece l'evidenza è sotto gli occhi di tutti e mostra povertà materiali e spirituali che mai avremmo pensato di toccare.

E chi altri avrebbe dovuto vigilare per evitare la caduta catastrofica se non i guardiani dei deboli?
Non è successo! Pare che anche i guardiani si siano visti e curati gli affari propri. E la puntata di Report di ieri ha scoperchiato un altro bel pentolone colmo di privilegi per la casta dei politici e i suoi amici im/prenditori.

C'è una sola manovra da fare e certamente non riguarda l'alta finanza, il lavoro, o peggio l'intrusione di nuove tasse che servirebbero solo a gonfiare le tasche già piene dei soliti lestofanti di professione ben inseriti nei posti di comando. L'unica manovra da fare nell'immediatezza è quella sulla cultura! La cultura visionaria predicata da Gesù Cristo con la parola e l'esempio. La cultura dei filosofi laici che mettono al centro l'uomo e non la materia.

Ecco perché la colpa maggiore la do ai partiti di sinistra che accettano mazzette chiamate finanziamento privato ai partiti dalle grandi aziende. Do colpa ai sindacati perché anche loro si sono assoggettati alle logiche del potere economico e commerciale produttivo e ceduto su punti qualificanti dell'organizzazione del lavoro peggiorando così la qualità della vita in fabbrica e fuori come successo all'ILVA di Taranto, Porto Marghera, Bagnoli.

Bersani fa finta di non capire e insieme ai dirigenti del PD gongola con la farsa delle primarie. Anche il PdL pare che debba farle non appena si saranno chiariti i ruoli e chi comanda.
Oggi è il turno del movimento cinque stelle. Nel blog di Grillo ci sono date orari e modalità per votare i candidati.
Pare che anche Nannarella, la nonnetta combattiva nota per come tratta i politici davanti a Monte Citorio.
Destra e sinistra, secondo le opportunità o le scempiaggini che fanno, sono apostrofati energicamente da questa nonnina combattiva che, dopo avere strappato la tessera del PCI nel 1991, adesso, con i suoi venerabili 98 anni, pare voglia dare fiducia al movimento di Grillo.
Nannarella, col suo piglio simpatico, come riporta una nota sul blog di Beppe Grillo afferma seccamente:
"Nun me faccio grandi illusioni eh, ma speramo de mannà via tutti sti delinguenti e de vedé quarche cambiamento pe' la povera ggente! Stavorta ce vojo ariprovà a cambià le cose cor voto, altrimenti ce resta solo a rivoluzzione!".

In un'Italia senza dignità ci vuole solo la rivoluzione (cit. Mario Monicelli)

lunedì 12 novembre 2012

chi ha paura di Grillo?

Grillo? Un genio! Parola di creativo!

Come altrimenti può essere definito uno che da assente è (suo malgrado?) ospite d'onore in una trasmissione della 7?
Pochi hanno capito la genialità di questo guitto che, forte del suo mestiere di comico, ha fatto della satira un'arma micidiale contro la cattiva classe dirigente politica italiana.
Molti lo temono!
Politicanti e giornalai annaspano nell'aria fritta dei loro discorsi inconcludenti che nel tentativo di delegittimarlo e renderlo ridicolo agli occhi dei “colti” definiscono lui e il M5S un branco di ignoranti antipolitici che pensano solo ed esclusivamente a loro stessi.
Certo fa senso, in una società appiattita sulle cazzate dei massmedia, regno incontrastato dei cloni al silicone un tempo definiti servi sciocchi, sentire che un leader politico invita i suoi di non partecipare ai talk show televisivi. E poi, quella falsa ritrosia moraleggiante nel sentire parole comuni volare in e per ogni dove nella vita di tutti i giorni di ognuno di noi, è davvero ridicola!

La verità? È che Grillo e il suo manipolo fanno paura.
Questa, finalmente, la vera rivoluzione dal basso carica di cultura popolare che non è fatta solo di pancia.

sabato 10 novembre 2012

Vergogna! l'altra faccia della politica

Sperano di prenderci per stanchezza. E forse non hanno torto.
courtesy Mario Iannino, 2012, "cultura,conviene"
Ad ascoltare le liti dei soliti noti, da ricovero saremmo noi, se continuiamo a dare retta alle loro tattiche farneticanti.
Come si fa a stare dietro alle scempiaggini della politica italiana per tutti questi anni senza collassare o reagire?
Ancora una volta siamo costretti ad assistere all'assurdo! Non si smentiscono! E invece di trovare soluzioni logiche e positive per il bene dell'Italia, i parlamentari giocano una bruttissima partita:

Schifani, presidente del senato, quando crede di non essere ascoltato dai giornalisti parla a ruota libera: “Ce la sto mettendo tutta e ce la facciamo, altrimenti Grillo dal 30 va all'80%»,dice a Fiorello a margine di una visita all'associazione Andrea Tudisco che ospita bambini oncologici. Spero che il mio ottimismo - aggiunge Schifani - a breve si traduca in certezza. Ci sono notevoli margini per pensare che a breve si arrivi ad un'ampia intesa tra le forze parlamentari”.
Bersani:
Chi pensa che con questa riforma elettorale si arrivi al Monti-bis è da ricovero. Ci sarebbe la palude e l'ingovernabilità. Lo tsunami, non per il pd , ma per l'Italia», ha aggiunto stroncando così l'ipotesi di riforma della legge elettorale.

Casini: Noi non siamo stati sudditi di Berlusconi, non lo saremo di Bersani. Siamo abituati a stare a schiena dritta, non chiniamo la schiena. Lui (Bersani) ci accusa di tatticismo io capisco che sia nella foga della campagna elettorale ma il Pd deve abituarsi a parlare con rispetto.
Bersani dice che pensare ad un Monti-Bis è da ricovero?Allora anche io sono da ricovero e con me molti del Pd che pensano ad un Monti-Bis», ha replicato Casini. Non si può tornare alle cattive abitudini del passato, inviterei Bersani ad essere un po' più cauto perché vicino a lui ci sono molti che sono da ricovero. Facciamo le persone serie.

Appunto! Fate le persone serie almeno adesso, visto che grazie a voi abbiamo dovuto ricorrere a un Governo Tecnico per risollevare l'immagine della Repubblica Italia!

Che ben venga Grillo! E tutti quelli che la pensano come lui.


sabato 3 novembre 2012

Di Pietro Presidente, parola di Grillo


Dopo le polemiche, le accuse mosse a Di Pietro, dai suoi ex amici di partito ai quali si sono associati altri giacché in politica tutto è ammesso pur di mantenere il potere, ho voluto capirne di più. Ho girato e navigato nel web con l'intento di trovare voci fuori dal coro in modo da poter confrontarle con quelle apprese dai giornali dopo la bufera causata dall'inchiesta della nota trasmissione televisiva “Report”.

Ho letto in primis le giustificazioni dello stesso Di Pietro sul suo blog personale e quelle del figlio Toto che ha seguito le orme del padre e che si trova nell'occhio del ciclone.

Ho letto i giornali di destra e sinistra; nessuno mai ha scritto e reso noto con maggiore veemenza parole di stima e solidarietà verso “l'accusato Di Pietro”, anzi, tutt'altro! Ma, si sa, la rete ha radici anarchiche e tra la spazzatura mediatica si trova sempre qualche bel fiore cresciuto spontaneo sul letame:

Nel blog di Beppe Grillo c'è un post col titolo “Antonio di Pietro Presidente”

“... se abbiamo potuto votare contro il nucleare di Casini, Bossi, Fini e Berlusconi lo dobbiamo a lui che ha raccolto e validato le firme necessarie. Solo per questo dovremmo dirgli grazie.

Il Lodo Alfano, che anche un bambino avrebbe dichiarato incostituzionale, ma non il presidente della Repubblica, fu criticato e osteggiato in solitudine da Di Pietro nel silenzio dei Bersani, dei D'Alema e con il plauso dei Cicchitto e dei Gasparri.

L'uomo ha un caratteraccio, non ascolta nessuno, ma è onesto. Quando ha dovuto affrontare il giudizio di un tribunale lo ha fatto senza esitazioni e ne è sempre uscito prosciolto.

Quanti in Parlamento possono dire altrettanto? Chi può scagliare la prima pietra? Nessuno. Nel 2013 Napolitano decadrà, per ora è l'unica buona notizia certa. Il mio auspicio è che il prossimo presidente della Repubblica sia Antonio Di Pietro, l'unico che ha tenuto la schiena dritta in un Parlamento di pigmei. Chapeau!”

Chapeau!, a quanti non si fermano davanti alle apparenze iniziali.

martedì 30 ottobre 2012

quel pasticciere di Bersani

caro Karl, il tuo pensiero è superato.
Con quasi il 31% Crocetta diventa presidente della Trinacria. Nasce il PDUC (partito democratici unione di centro) composto da Bersani e Casini in versione cannolicchi alla siciliana. Ma per governare il nostro Crocetta deve comporre un vassoio con tanta glassa un po' di zeppole, cannoli e ossicini di marzapane al pistacchio e pasta di mandorle.
La rinomata pasticceria siciliana ha, da ieri, un nuovo ingrediente, forte, rivoluzionario, innovativo che fermenta subito e raccoglie la maggior parte dei gusti (il 18%) di quel 47% di buongustai che non hanno voluto mancare all'appuntamento.
Adesso i due grandi chef, Bersani e Casini, sono ai fornelli. Vediamo cosa riescono ad inventare con ingredienti simili:
PD-UDC Rosario Crocetta 30,5% Seggi totali 39. PDL Nello Musumeci 25,7% Seggi totali 21. M5S Giancarlo Cancelleri 18,2% Seggi totali 15. G. SUD Gianfranco Micciché 15,4% Seggi totali 15.
Comunque vadano le cose, a questo punto, le primarie tra Bersani e Renzi sembrano inutili. La nascita del nuovo grande centro che ha preso forma nelle officine culinarie siciliane, composto da PD, UDC, API e PSI, esige un duello tra Bersani e Casini affiancati da Rutelli & C. con buona pace di SEL e quanti ancora conservano i semi del pensiero marxista.



martedì 8 maggio 2012

Grillo vs Napolitano, polemica strumentale

Non trovo costruttivo chi cerca lo scontro a qualsiasi costo! Democrazia significa libertà di espressione e non tutti possono vedere cose che per altri sono grandiose.
Mi riferisco alla polemica spicciola di Grillo sulle parole del presidente Napolitano che sta incendiando la rete e i giornali.

“Polemica a distanza tra il presidente della Repubblica e Beppe Grillo. Commentando l'esito del voto di ieri l'inquilino del Quirinale ha parlato di un risultato che non è una rivoluzione, ma piuttosto, offre motivi di riflessione. Per tutti, "per le forze politiche e per i cittadini sui rapporti con la politica e sui problemi di governabilità". Quanto al "boom" del comico-blogger il parere di Napolitano è secco: "Boom? Ricordo solo quello degli anni '60...".” (da Repubblica)

non vedo cosa c'è di offensivo o che abbia potuto ledere la credibilità del movimento 5 stelle in queste frasi. Anzi, tutt'altro! Napolitano dice grazie a questi cittadini perché la loro veemenza è motivo di riflessione.
Se poi, si deve fare casino perchè questo paga, allora va bene; mettetevi sullo stesso piano della lega.

''L'anno prossimo si terranno le elezioni politiche e, subito dopo, sarà nominato il successore di Napolitano, che potrà godersi il meritato riposo. Se il Movimento 5 Stelle fara' boom (come quello dei favolosi anni '60), il prossimo presidente non sara' un'emanazione dei partiti, come la Bonino, e neppure delle banche, come Rigor Montis''. Così scrive Beppe Grillo sul suo blog.”

In effetti, Grillo usa esternazioni irriguardose, politicamente scorrette! Peccato perché alcune cose le condividevo... ma non condivido chi manca di rispetto o vuole imbavagliare quanti la pensano diversamente da lui!

venerdì 20 aprile 2012

Grillo e grillini osteggiati dalle forze politiche

beppe grillo
A Palermo negano la piazza a Riccardo Nuti, candidato a sindaco della città nella lista del movimento 5 stelle e nel resto d'Italia i partiti guardano dall'alto in basso Beppe Grillo, leader del movimento, che sta minando i poteri costituiti delle oligarchie politiche.

Anche Michele Santoro, in un certo qual modo silura la supremazia carismatica di Beppe Grillo. Nel suo programma “Servizio Pubblico” Santoro lo dice espressamente : Lui decide chi espellere e le linee guida del movimento ...

In effetti la visione del monarca che tutto può, nella gestione di in un movimento o partito che dir si voglia, è espressione dispotica che fa a pugni con la decantata libertà corale degli aderenti al progetto di Grillo.

Personalmente non credo negli eroi e neanche in quelli che gridano dalle pagine dei giornali i peccati degli altri.
Credo nella coralità che assomma intelligenze divergenti, esigenze culturali e esistenziali umane affini e non che si coalizzano in progetti mirati per migliorare la società, ma non si deve però dimenticare che il movimento 5 stelle è nato dalla contestazione che Grillo, da tempo, porta sul web e nelle piazze forte della sua popolarità.

Cosa contesta Beppe Grillo?
Contesta le scelte scellerate delle lobby e della cattiva politica che lavorano per garantire il benessere di pochi, gli intrallazzi innalzati a legge.

È vero, le uscite di Grillo sono un miscuglio esplosivo e a volte il passaggio tra il cabaret e i proclami politici sono talmente repentini da smorzare la risata in gola. Purtroppo non dipende da lui, è realtà. Una realtà amara costruita anno dopo anno dai personaggi che ora gli danno addosso, lo assediano e tentano di delegittimarlo paragonandolo al fallimentare Bossi e al suo partito.

Ma l'assunto è ovviamente riduttivo! per comprendere davvero la forza che sta alla base delle contestazioni si deve rivedere il concetto di democrazia partecipata e convenire che in una democrazia avanzata è impensabile strutturare la politica in associazioni rette da cerchi magici e relative strutture piramidali che decidono sulle teste degli ignari sostenitori. Ed è inconcepibile l'assedio perenne delle Istituzioni da parte dei soliti noti.
Per questo le loro paure aumentano a dismisura ed è quasi legittima la reazione che provoca il Grillo Parlante negli ambienti politici sponsorizzati da nomi personaggi e lobby.

Non pagare il debito e uscire dall'euro e' una ipotesi che si puo' valutare, dice Grillo ''Sono per valutare una seria proposta di rimanere in Europa e, con il minor danno possibile, uscire dall'euro, non pagare il debito pubblico o pagarne solo una parte''.
Poi, durante un comizio a San Donato fa l'esempio dell'Ecuador e dell'Islanda che hanno deciso di non pagare. ''Non possiamo passare la nostra vita a pagare gli interessi di un debito non fatto da noi ma da loro''... ''vogliono saldare il debito pubblico con il patrimonio personale, con la casa''.

E' un fiume in piena fermato solo da un inviato delle Iene che fa un fuori programma sul palco e gli si avvicina. Lui scende dal palco dal retro dicendo ''lo lascio a voi'' ma Angelo Duro lo segue. Pochi momenti e poi torna sul palco a dire che ''il paese e' morto'' con ''150 mila aziende chiuse in tre mesi'', a criticare ''Rigor Montis'' e i partiti che ormai sono finiti e lo sanno. Il nuovo partito della Nazione del Terzo Polo? ''Gente fuori dalla storia con Casini che si fa un colpo di sole'' ai capelli. Rosy Mauro che apre al Movimento 5 stelle e lui che si chiede se sia una minaccia. D'Alema che lo ha ''offeso e continua ad offendere'', Formigoni che non dovrebbe piu'' fare il presidente di Regione perche' e' al quarto mandato e Vendola. ''L'ho aiutato - ha detto - e mi sparerei nei coglioni''. ''Loro hanno percentuali bassissime - ha aggiunto -. Sono morti, cercheranno di fare brogli, sondaggi finti, di spostare le elezioni, ma con un Paese così non so ... Non posso proteggere nessuno''.

Un esempio del clima? Un ex militare che ha proposto di fare un plastico per Vespa ''ma con il plastico che usavamo noi - ha riferito Grillo - in Afghanistan''. Ironia ma non solo. A suo dire quello che ci vorrebbe e' una ''norimberghina. Non devono andarsene. Se ne andranno quando saranno processati da un tribunale pubblico e avranno restituito con gli interessi quello che hanno rubato. Non e' vero che l'Italia e' nei guai perche' la maggior parte della gente non paga le tasse, a suo dire. Pagare le tasse e' ''giustissimo'' ma ''se pagassimo il doppio - ha concluso - ruberebbero il doppio''.

Ed ecco che Il Grillo Parlante, quello che dà fastidio ai burattini, conclude con uno show da cabarettista e lascia un po' d'amaro in bocca.

domenica 15 aprile 2012

Nichy Vendola l'antipolitica di Grillo e la paura dei politici

Nell'intervista di Maria Latella, Nichy Vendola così risponde alla giornalista in merito al movimento 5 stelle di Beppe Grillo:

“Il rischio è che i voti della Lega vadano nel fiume sporco dell’antipolitica. Il rischio è che come nelle più brutte stagioni della nostra storia possa prevalere il peggio. Grillo è un fenomeno di populismo che non ha caratteristiche di prospettiva da offrire al Paese.” Così il governatore pugliese e presidente di Sel, Nichi Vendola, commenta a SkyTG24 i sondaggi favorevoli al Movimento 5 Stelle. “Il nostro problema è ricostruire la democrazia” – aggiunge Vendola – “il Movimento 5 Stelle è un fenomeno di populismo, io considero il populismo un nemico. Quando negli anni ’30 è crollata la democrazia, il populismo ha fatto nascere un’avventura drammatica”

bene, diamo per scontato che ciò che dice Nicky è giusto ma in tutto questo tempo il mondo della politica cosa ha fatto per evitare che la gente si rompesse i coglioni?
Si può dire o anche questa esternazione è sintomo di un populismo figlio di quell'antipolitica che fa paura ai professionisti della politica? Gli stessi che hanno portato l'Italia allo sfascio completo e che lascia i deboli col culo per terra mentre continua a reggere il moccolo ai partiti che nonostante le porcate combinate ai danni della collettività continua a mantenere privilegi e posto fisso?

Così, tanto per rinfrescare la memoria, in Calabria e non solo, i cittadini sono vittime sacrificali della casta. Una classe dirigente che del clientelismo fa strumento di potere. Ma inutile ripetere quanto già noto! Sarebbe utile, invece, conoscere i sacrifici o la solidarietà effettiva che questa gente è disposta a fare per superare la crisi e evitare che altri disperati si suicidano per la vergogna di non poter pagare le tasse imposte dai governi che antepongono freddamente i fattori economici alla dignità degli uomini.

Dignità calpestata dalle gestioni allegre degli Istituti Pubblici da parte dei nominati che hanno arricchito alcuni e impoverito il Paese.

Certo Beppe Grillo non ha la finezza culturale e politica di Niky Vendola, d'altronde lui è un comico! Un comico incazzato come i cittadini stufi di questo andazzo!

Già la cattiva politica ha portato Mario Monti e i prof al governo, quando 'sti signori che ricevono regali e soldi pubblici capiranno che il Paese non li vuole più vedere?

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