martedì 29 marzo 2016
Vasco, data zero + 4x4 a Roma
Nello Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro (Udine) Vasco Rossi farà la prova generale dell’attesissimo LIVE KOM 016 il 18 giugno 2016 e gli iscritti al fanclub Blasco avranno il privilegio di potere accedere gratuitamente. I biglietti in vendita per la data zero il 30 marzo dalle 10 in poi sui consueti canali.
La data zero non è, quindi, esclusivo appanagio dei fans sfegatati del komandante, a trovare biglietti l'ingresso è concesso anche agli altri amanti del rocker di Zocca.
Tranquilli!, altre quattro date, tutte all'Olimpico di Roma, ospiteranno il nostro Vasco.
Queste le quattro volte quattro! Romane: 22, 23, 26, 27 giugno 2016
lunedì 21 marzo 2016
I rischi delle città mercato
Centro commerciale 2 mari: tutti mafiosi?
Certo, siamo bravi a creare eventi e giornate commemorative per non dimenticare le scellerate azioni disumane fatte in passato e tenere alta la guardia affinché non accadano mai più crimini contro l'umanità:
Non dobbiamo dimenticare la guerra
(e siamo perennemente in guerra); le ingiustizie, gli sfruttamenti,
le schiavitù e le diseguaglianze sociali (e siamo a fare i conti per
strappare coi denti la quotidianità più banale in una finta
falsissima democrazia).
Oggi in Italia si commemorano le
vittime di mafia e da sud a nord nelle piazze si scandiscono i
nomi dei morti ammazzati dalle organizzazioni malavitose.
centro commerciale due mari |
Oggi in Calabria lo Stato
sequestra beni per oltre 500milioni di euro ad una presunta famiglia
'ndranghetista lametina e tra i beni confiscati c'è anche l'equivalente economico investito in un centro
commerciale frequentatissimo che, suppongo, dia da vivere a chissà
quante famiglie oneste oltre a quelle malavitose: i due mari, che non chiude per evitare ingenti perdite a quanti lavorano nel e per il Centro Commerciale ma la cui gestione è affidata ad amministratori nominati dallo Stato
Il centro commerciale dei due mari
sequestrato dalle forze dell'ordine è una realtà particolare, sorge
ai margini della strada statale che conduce a Lamezia Terme e
poi si dirama: una bretella s'immette sulla A3, in piena
campagna, e l'altra prosegue per la stazione ferroviaria e l'omonimo
aeroporto gestito dalla sacal.
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
mercoledì 16 marzo 2016
La passione di Rocco
Anche lui riuscì ad avere i suoi cinque minuti di celebrità. Dopo tanta dedizione condivisa era giusto che andasse così.
Accompagnato dal suo originalissimo banjo s'impossessò del palco, si mise comodo sulla sedia e tenne il tempo col piede mentre con le mani sollecitava l'unica corda esistente sullo strumento per evocare il suo cavallo di battaglia: "o sole mio".
E pensare che lui il mandolino lo possedeva e lo suonava discretamente a orecchio ed era pure di un'ottima marca.
Era un autodidatta che amava la musica popolare e masticava anche un pochino di musica da camera. ma non gli bastava. Voleva inventare qualcosa di originale che lo portasse agli onori della cronaca. Insomma voleva realizzare un'impresa fuori dal comune che lo rendesse famoso e importante.
Accompagnato dal suo originalissimo banjo s'impossessò del palco, si mise comodo sulla sedia e tenne il tempo col piede mentre con le mani sollecitava l'unica corda esistente sullo strumento per evocare il suo cavallo di battaglia: "o sole mio".
banjo africano |
E pensare che lui il mandolino lo possedeva e lo suonava discretamente a orecchio ed era pure di un'ottima marca.
Era un autodidatta che amava la musica popolare e masticava anche un pochino di musica da camera. ma non gli bastava. Voleva inventare qualcosa di originale che lo portasse agli onori della cronaca. Insomma voleva realizzare un'impresa fuori dal comune che lo rendesse famoso e importante.
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domenica 13 marzo 2016
Machiavellico Matteo
Il primo e devastante saccheggio in
Calabria è datato unità d'Italia. Non che i Borboni fossero
migliori dei Savoia ma all'epoca dei Borboni, quando l'Italia era
divisa a metà e la Calabria faceva parte del regno di Napoli, il sud era fiorente e ricco.
Nelle serre, nella Ferdinandea, c'era
la ferriera che forniva cannoni e utensili domestici a mezzo mondo.
Tanto per dirne una. Si costruivano rotaie. Era fiorente la coltura
del baco da seta e Catanzaro era la capitale dei damaschi.
Ma, ripeto, non intendo tessere le lodi
inesistenti di una monarchia che manteneva saldi i propri privilegi.
Voglio solo ricordare a chi governa
oggi l'Italia che i tempi sono cambiati e le bugie politiche hanno
gambette cortine.
Destra o sinistra non esistono più da
tempo. Le ideologie hanno mantenuto vive le tensioni sociali,
semplificando, i buoni (?) e sfruttati da una parte e i padroni
cattivi(?) dall'altra. Tutto sommato la semplificazione chiariva dei
concetti elementarissimi e quando si rivendicavano dei diritti il
nemico era definito, aveva un volto e un nome.
Poi, secondo i voleri di re Giorgio, è
sopraggiunto Renzi a guidare il Paese. E anche qui è d'obbligo
chiarire, alla luce delle malefatte della casta politica, che, caduti
i siparietti e svelate le magagne e i privilegi, niente è cambiato
dalla prima Repubblica ad oggi (vedi incarichi di parenti e amici fidati dei politici negli enti pubblici e strade appianate ai fedelissimi).
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giovedì 10 marzo 2016
Renzi e Oliverio: la volpe e il gatto
A3 galleria di Mormanno, Oliverio, Renzi, inaugurazione offensiva |
chef stellati e buffet a Mormanno nella galleria inaugurata da Renzi per il rilancio del sud. |
È un'offesa alla dignità delle
persone che stanno male il pranzo per oltre mille persone organizzato
e consumato nella galleria di Mormanno alla presenza di Renzi
e, suppongo, anche del governatore di tutte le calabrie Oliverio, il
compagno Mario Oliverio, il lupo della sila.
Delusione e rabbia. Sconcerto davanti
alla notizia data dal tgr calabria: la galleria trasformata in
ristorante con tanto di fiori, tavolini, stoviglie e chef stellati.
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eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
Storie e leggende dal sapore antico
Amuleti e credenze nella cultura arcaica contadina
maschera apotropaica (studio del M° M. Iannino) |
L'anziana pacchiana sbiascica parole
incomprensibili mentre segna la fronte della giovane che sbadiglia.
Va va fhora e sta' casa uocchjiu
malignu! Lavati lavati a fhaccia cu acqua e sala e sta sempa cu a
malizia eccussì u maluocchjiu 'on ti pigghjia e quandu ti sienti
muscia vieni ccà eccussì ti sduocchjiu ca si duormi 'docchjiata è
pijeju.
Che ha detto? Mi traduci per favore?
Ha detto:
“vai fuori da questa casa occhio
invidioso e maligno. Lavati la faccia con acqua e sale e stai sempre
allerta così contrasti le energie negative degli invidiosi...”.
Sì sì ma non è ca l'uocchjiu è sulu
de' mmbidja po' essera puru d'ammiraziona. Spiega l'anziana sciamana.
La donna, ricca di antica saggezza contadina, pur non parlando l'italiano interagisce e mi confida la sua esperienza di pratica esorcista che mescola preghiere e amuleti contro il malocchio e per schiacciare le negatività dei maligni.
La donna, ricca di antica saggezza contadina, pur non parlando l'italiano interagisce e mi confida la sua esperienza di pratica esorcista che mescola preghiere e amuleti contro il malocchio e per schiacciare le negatività dei maligni.
sabato 5 marzo 2016
Il fascino dell'argilla
Maschere apotropaiche, folklore e tradizione popolare calabrese nelle ceramiche di Tina e Mimmo Tripodi
Ti ho mandato l'invito su Face l'hai visto? No! Di che si tratta? Questa sera ci sarà una dimostrazione di ceramica. Ti aspetto! Mi raccomando non mancare.
A che ora? Dalle 16e30 fino alle 19.
non so se ce la faccio a venire. Ho dei piccoli impicci da sbrigare.
Però se faccio in tempo vengo volentieri.
16,35. Catanzaro Lido.
Appena cinque minuti di ritardo.
Parcheggio la macchina e entro nella galleria sulle cui pareti rosse sono in bella mostra le tipiche maschere apotropaiche del tirreno
reggino.
La platea è composta da persone adulte
e da una bambina, è proprio la bimba di otto anni a catturare la mia
attenzione: è attentissima, pende dalle labbra della signora Tina
Patamia, moglie del maestro ceramista Mimmo Tripodi,
entrambi presenti in galleria per l'evento organizzato da Antonella
Gentile.
le card, specchietti per le allodole
Le multicard.
Siamo pieni di carte d'acquisti.
Abbiamo quella dei supermercati alimentari: conad, sidis, auchan,
carrefur e a momenti persino quella dei cinesi pur di risparmiare
qualcosa negli acquisti dei generi di prima necessità.
Anche il telefonino e la televisione
sono ormai divenuti generi di prima necessità. Lo certifica il
governo con l'obbligo del canone rai nella bolletta telefonica. Che
poi non sarebbe stato più corretto per lo Stato e quindi per noi,
visto che si tratta di una tassa pubblica che incide sul bilancio
pubblico, farsi dare dall'enel i nomi degli utenti con contratti
residenziali piuttosto che regalare soldi per la gestione e la
riscossione del canone all'enel?
Non divaghiamo. Il telefonino la
televisione e anche il computer, dicevamo, sono entrati nel paniere
dei bisogni. I venditori lo hanno capito e quindi hanno associato una
card da dare ai clienti.
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venerdì 4 marzo 2016
Compagni di viaggio
Trovarsi nei luoghi dell'infanzia è
sempre e per chiunque, credo, un turbinio di ricordi legati ai posti
e alle persone che lì sono vissute. Le relazioni personali, spesso
sono saldate e rese forti da semplici avvenimenti: un litigio da
ragazzini per la squadra del cuore o per qualche bella ragazza
compagna di scuola, un giro con la bicicletta presa in affitto per
qualche ora dal calzolaio di “Madonna dei Coeli”, la colletta di
poche lire e poi tutti dal tabaccaio per comprare le sigarette sfuse,
gli immancabili tassativi giochi che anticipavano il Natale già da
ottobre. La sigaretta fumata di nascosto e le mentine di liquirizia
nello scatolino di latta rotondo per rinfrescare la bocca prima di
entrare in casa.
Ecco, trovarsi in centro e al nord
della città i ricordi riemergono con una certa facilità perché
sono i luoghi della mia infanzia e giovinezza.
Oggi piove. Per entrare dal cancello
devo chiudere l'ombrello prima di fare i pochi gradini che mi
separano dal portone. Il pulsante del citofono è instabile. Lo premo
con attenzione. Una finestra scorre lateralmente. E lui. Pino. Mi
saluta allegro come sempre.
Salgo le scale della palazzina fino al
primo piano. Niente è cambiato!
Pino Pingitore |
Pino Pingitore è impegnato al
computer: sta organizzando le immagini per il suo sito web. Come al
solito parliamo di arte. I tuffi nel nostro comune passato sono
frequenti.
Le partite a stoppa da cinquelire, le
risate e le immancabili incursioni della signora Ortensia che
chiedeva se servisse qualcosa con quel suo accento singolare, tipico
di Spezzano della Sila, e la reazione scherzosa di Pino che la imitava
simpaticamente creando un'atmosfera di ilare serenità.
Erano gli anni della scuola media.
Delle sigarette sfuse che ci facevano sentire maggiorenni e della
conta delle lire per investirle tutte nell'acquisto delle bionde,
cosicché nella bustina di carta biancastra coabitavano le
“nazionali, le esportazioni senza filtro, le alfa”.
giovedì 3 marzo 2016
Le nomine di Oliverio
Pacenza, finirà anche questo
ciclo politico calabrese.
Leggo che Mario Oliverio in una
ristretta politica ha nominato l'ex consigliere e deputato ds Pacenza
suo vice nelle riunioni dove non può esserci con un gettone
onnicomprensivo delle sole spese documentate non superiore ai
2500,00€. e fin qui nulla di strano se non fosse per le altre
cariche, che sempre Oliverio, ha conferito a esterni.
Insomma la calabria è governata non
dalla politica, bella o brutta che sia ma, comunque eletta dai pochi
che si sono recati alle urne, ma, si diceva, dai nominati da O.G.M.
(acronimo che sta per Oliverio Gerardo Mario).
Ora, due sono le cose che ci resta da
pensare:
- che il presidente è l'unico eletto onesto e che risponde a modo suo ai calabresi
- che i consiglieri non sono all'altezza, sempre per OGM (politica e/o morale)
- toh! Anzi tre, ma sarebbero ancora di più se spulciassimo tra i tanti se e ma che condiziona alleanze e inciuci vari, che abbia trattenuti parecchi consiglieri ad accettare il ruolo di assessore dopo la modifica dello statuto regionale voluto da Oliverio? (ricordate? Chi assumeva la nomina di assessore avrebbe dovuto dimettersi da consigliere e siccome la nomina la fa il presidente la può anche ritirare in qualsiasi momento. Ergo, se non mi piaci te ne vai a casa...
mah! Povera Calabria e poveri noi che
abbiamo dato l'ultima speranza e fiducia a chi prometteva di
risvoltare il sistema come un calzino e che invece vive blindato
insieme ai suoi più intimi collaboratori.
comunque Pacenza, come diciamo in Calabria, Finirà anche questo, speriamo bene.
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
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