mercoledì 21 settembre 2011

quando la passione diventa musica



Vasco Rock'n Roll Show è una Tribute Band catanzarese formata da un gruppo di amici dall'anima rock. Nella loro formazione, come si evince dal nome della band, il mitico Vasco Rossi ha un peso specifico importante.
Il progetto, ideato da Massimiliano Iannino (il "Vasco Rossi" del gruppo, fan del rocher di Zocca) e dal pianista Gianluca Rossiello, amici di vecchia data, (la loro prima interpretazione, eseguita in estemporanea a casa di Gianluca, alla batteria, e Massimiliano al microfono, risale ai tempi della scuola primaria, quando, rapiti dal ritmo incalzante di “vado al massimo”, tentavano di carpire, ascoltando e riascoltando il 45 giri, la magia del rock) vede protagonisti altri amici e compagni di strada quali Christian Muccari e Francesco Merante, due fuoriclasse della chitarra; Davide Andrea Fera al basso e Raffaele Posca alla batteria.
La passione, curata per lungo tempo in sala prove, ha dato i suoi risultati. Ora si sentono pronti per affrontare il pubblico e proporre il repertorio del mitico Vasco. Due ore di buona musica dal vivo, senza l'ausilio di sequencers, dall'effetto scenico strepitoso.
Prima uscita, sera di sabato 24 settembre 2011, in un noto locale di Soverato, cittadina a vocazione turistica della provincia di Catanzaro.

sul 46 verso il campus Magna Graecia di Catanzaro

Inizia l'avventura universitaria. Dopo l'iscrizione, tocca arrivare nel campus, quindi, le notizie che premono riguardano gli orari dei mezzi pubblici. Il sito del comune di Catanzaro pubblica i seguenti orari:

Il servizio di trasporto pubblico per gli edifici del Campus è costituito da due itinerari di corsa ed è stato attivato il 4 ottobre 2004 in concomitanza con l’avvio delle attività accademiche. Il primo itinerario attraversa la parte Nord della città di Catanzaro, percorrendo piazza Matteotti, il viadotto Bisantis, il quartiere Mater Domini, viale de Filippis, la zona del Sansinato e viale Europa a Germaneto.
Il secondo itinerario invece parte dal nodo ferroviario di Catanzaro Sala, passando per il bivio Funicolare, rione Sala, quartiere Santa Maria, viale Isonzo, viale Magna Graecia, nodo ferroviario di Catanzaro Lido, bivio Nalini e quindi viale Europa.
Quattro le fasce orarie previste: dalle 7.30 alle 9.00 e dalle 12.30 alle 14.00 le corse degli autobus vengono effettuate ogni 15 minuti; dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, invece, viene effettuata una corsa ogni 60 minuti.
Vi sono due punti di raccordo con gli autobus extraurbani in entrambi gli itinerari di corsa per garantire un servizio il più puntuale possibile: un primo punto di raccordo sarà in prossimità della Superstrada dei Due Mari ed un altro, invece, presso il nodo ferroviario di Catanzaro Lido. Sono 21 in totale le corse giornaliere previste per entrambi i percorsi.

Sulla carta l'università catanzarese Magna Graecia sembra essere servita bene mentre nei fatti gli studenti e gli altri utenti costretti a servirsi di tali mezzi, data l'affluenza, no. Difatti sembra di essere parte attiva di uno spettacolo circense dove gli artisti, tra mille contorsioni, si siedono l'uno sull'altro, si affiancano, si comprimono, trattengono il fiato e non si capisce a chi appartengono gli arti.

Viene da chiedere al signor sindaco di Catanzaro Michele Traversa: ...ma qualche corsa in più o qualche pullman più capiente no, eh?

martedì 20 settembre 2011

è calabrese miss Italia 2011

Nonostante tutto lo spettacolo continua! Eppure si è visto che le maggiori preoccupazioni odierne riguardanti la credibilità del Paese sono strettamente connaturate ad una concezione culturale improntata sulla mascolinità degli attori principali che rappresentano l'Italia nel mondo. Una concezione che basa le radici sulla donna in quanto oggetto di desiderio sessuale asservita alla supremazia del maschio voglioso piuttosto che compagna di vita, sorella, figlia e madre.

In questo clima si è consumata la gara che proclama fin dagli anni '50 la signorina più bella d'Italia e quest'anno la più bella è una calabrese di Sinopoli in provincia di Reggio Calabria: Stefania Bivone, 18 anni, studentessa del quinto anno al liceo scientifico di Palmi, con la passione del canto, alta, magra e bella quanto basta per essere proclamata miss 2011.

Ovviamente, da calabrese, sono contento per la corona che si presuppone porti in Calabria un po' di luce sviluppata dai riflettori mediatici attenti al gossip. Certo, sarei più contento se non avessi assistito alla mercificazione di esili ragazze e ragazzine pronte a tutto, anche ad andare con «vecchietti», pur di entrare nello showbiz che conta.
Ma la nostra Stefania dice convinta che non si presterebbe mai a porcherie simili, e ci dobbiamo credere! Lo dimostra l'atteggiamento col quale ha accolto la notizia: senza lacrime ma comunque stupita per essere stata proclamata reginetta di bellezza italiana 2011.
Un sentito complimento alla nostra Stefania e un “in bocca al lupo” per il suo futuro di donna.

lunedì 19 settembre 2011

la ricetta Scopelliti per ridurre i costi della politica calabrese

Anche in Calabria si discute del costo della politica e sembra che qui, a differenza di quanto accade a Roma, qualcosa di concreto si muove. Le idee sono chiare e i tagli da proporre pure. A noi non resta che attendere e sperare che alla fine, quando il progetto sarà in discussione nell'Assise regionale, il politichese non trasformi le affermazioni di questi giorni in ipotesi, dinieghi o peggio, in quello che fino ad ora la cattiva politica ci ha abiutati.
Le riduzioni previste nella proposta che Scopelliti e Talarico hanno portato all'attenzione della conferenza dei capigruppo che a loro volta si stanno confrontando con le forze sindacali, sono le seguenti:
Riduzione del numero dei consiglieri regionali dagli attuali 50 a 40.
Riduzione dei componenti della Giunta Regionale. Attualmente il numero massimo è di 12, compresi Vicepresidente e Presidente, a 10.


Non esiste invece un’indicazione sul numero massimo degli Assessori esterni, senza la quale ogni riduzione sarebbe vanificata. Anzi, sarebbe cosa gradita mantenere la squadra di governo tra i consiglieri eletti per una forma di rispetto nei confronti degli elettori che hanno dato la fiducia a nomi e volti candidati.

Soppressione della figura del Sottosegretario del Presidente della Giunta.
Riduzione del numero delle strutture di diretta collaborazione con i membri della Giunta.
Per il Presidente si dovrebbe passare da 6 unità a 5, per il Vice Presidente da 5 a 4 e per gli Assessori da 4 a 3. Gli addetti alle strutture devono essere scelti tra il personale di ruolo di Giunta e Consiglio. Si esclude dunque non solo la possibilità di avvalersi di collaboratori esterni alla pubblica amministrazione ma anche di quelli provenienti da uffici esterni alla Regione. L’unica eccezione rimane per il segretario particolare che può essere, anche con la nuova proposta, scelto tra gli estranei alla Pubblica Amministrazione, anche il responsabile amministrativo della struttura del Presidente della Giunta può essere di nomina esterna.

Tra i tagli proposti sono menzionati gli addetti alle segreterie particolari del Presidente del Consiglio, dei Vicepresidenti e dei Presidenti delle Commissioni e dei Gruppi Consiliari.
Per il Presidente del Consiglio il numero di collaboratori va dagli attuali 5 a 4 e per le altre figure consiliari da 3 a 2 unità. Anche in questo caso gli addetti devono essere scelti esclusivamente tra il personale di ruolo di Giunta e Consiglio Regionale ad eccezione della struttura del Presidente del Consiglio presso la quale è possibile la nomina di 2 esterni. Eliminata inoltre la possibilità per i consiglieri regionali di avvalersi dei cosiddetti collaboratori-esperti.

Le strutture ausiliarie dei dipartimenti sono ridotte da quattro ad una sola (Segreteria del dipartimento) composta da tre unità, scelte tra appartenenti ai ruoli della Giunta o del Consiglio Regionale. Inoltre, le Strutture ausiliarie del segretario generale del consiglio regionale si riducono da 4 a tre componenti. Riduzione di personale anche per l’Ufficio di Gabinetto del Consiglio Regionale (da 5 a 4 unità) e della Giunta Regionale (da 6 a 5 unità).

Altre novità dovrebbero riguardare il numero minimo di Consiglieri utile per la costituzione di un Gruppo Regionale (dagli attuali tre consiglieri si passa a cinque) e la riduzione dell’indennità di carica attraverso la modifica delle percentuali calcolate sull’indennità spettante ai membri del Parlamento nazionale. Stessa cosa si prevede per la diaria mensile. Per i rimborsi si prevede la riduzione del numero degli accessi mensili (da quindici a dieci) che dovranno essere calcolati in base alle effettive presenze e parametrando il rimborso in base alle tabelle Aci riferite ad un’autovettura di cilindrata non superiore ai 1600 cc contro i 2500cc della normativa in vigore attualmente.

Anche l’assegno vitalizio è all'esame del nuovo corso storico che prevede la possibilità di innalzare l'età anagrafica dagli attuali 60 anni a 65 anni.
Con le nuove modifiche l’assegno sarà calcolato in base al sistema contributivo. Dalla prossima legislatura è prevista anche la riduzione del 50% dell’indennità di fine mandato o, in alternativa, l'abolizione dell’assegno vitalizio.
Per i gruppi regionali si parla della riduzione delle risorse assegnate attraverso l’eliminazione della quota fissa e riduzione della quota variabile. Gli stessi gruppi sono obbligati a presentare la rendicontazione da pubblicare sul sito istituzionale della Regione.

E ancora, riduzione dei Consulenti del Presidente e della Giunta Regionale, del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza. Per il Presidente del Consiglio il numero massimo è 3, per il Presidente della Giunta il numero massimo è 4 e per gli Assessori 1.
Non si prevede la possibilità per la Giunta di avvalersi della consulenza di esperti.
Riduzione del numero massimo della commissioni consiliari che dovrebbero passare dalle attuali 9 a 5, di cui 4 commissioni permanenti e 1 commissione esterna, a partire dalla seconda metà della IX legislatura. Mentre le commissioni speciali possono essere istituite con il voto dei 2/3 dei componenti del Consiglio Regionale.

spontaneità e purezza in pittura

Per i giovani che amano la verità, l'arte in ogni sua accezione; per quanti si ritengono artisti.

Il primitivismo è una forma immediata di linguaggio.

Un modo spontaneo di trasmettere nell'immediato i pensieri e gli stati d'animo epurati dalle preoccupazioni per la forma che il comune senso estetico ha conferito al linguaggio figurativo.

L'immediatezza espressiva, riscontrabile nella freschezza del segno, nella scrittura e nella parola private di qualsiasi aforisma e imbellettamenti, evidenzia e libera allarmi sociali repressi dalla razionalità dei falsi linguaggi educativi che per una serie di furbi tatticismi occupano spazi istituzionali importanti e condizionano la crescita delle giovani menti perché tarpa le ali alla fantasia creativa.

È facile fare proseliti e raccogliere consensi difronte a un bel dipinto lisciato e curato nei minimi particolari anche se privo di carattere o proposte che invoglino all'interazione e al dialogo.
Difficile, è soffermarsi davanti al malessere esternato dagli incolti, alle esigenze della comunità che crede nelle parole dei leader carismatici.

Il linguaggio artistico è Denuncia, Proposta, Soluzione che prescinde dal pensiero e dagli interessi della casta dominante. La creatività non scende a compromessi, non transige e non tradisce la vera essenza del pensiero positivo. L'arte è gioco che alimenta la conoscenza.

domenica 18 settembre 2011

si scrive patata si legge gnocchi, fotoricetta

trasformazioni e mascheramenti
Come usare la patata per mangiare bene.

È tutta una questione di patata. C'è chi la vende e chi la compra. Chi la usa bene e chi no. Chi la sa maneggiare con cura e produrre prelibatezze culinarie per la famiglia e chi la dà via al miglior offerente. Tutto dipende dalla qualità della patata, dall'ambiente in cui è cresciuta, oltre che dalla maestria della donna che la maneggia. Secondo alcune scuole di pessimo pensiero le patate vecchie e rattrappite sono solo da buttare. A scanso di equivoci, diciamo subito che stiamo parlando del tubero tanto amato dai bambini quando affettato e fritto, che accompagna arrosti e pizze.

La patata è un tubero che si presta a molteplici usi e i cultori lo sanno bene.
Ovviamente, la coltura della patata e la qualità del terreno sono elementi che determinano la consistenza e il sapore della pasta. Anche la lavorazione con farina e uova migliorano la consistenza e le qualità organolettiche del prodotto finito, per questi elementi dobbiamo fare fondo alla tradizione della cucina casareccia tramandata da madre a figlia nelle case delle famiglie calabresi.

Oggi per la gioia dei buongustai proponiamo gli gnocchi di patata rossa al sugo piccante di pomodori calabresi.
Cosa serve? 4/5 patate di media grandezza; 1 uovo; farina q.b. E tanto amore!
Un amore di Donna che è sinonimo di donazione, frutto maturato nel tempo e tramandato, cibo prodotto da mani sapienti. Mani che impastano ingredienti e li trasformano in alimento prelibato non per soldi (che un altro tipo di patata produce sfrontatamente senza fatica e pudore) ma per amore, rispetto e dedizione verso la famiglia.

Segue foto ricetta

sabato 17 settembre 2011

usi e abusi del sevizio televisivo pubblico

Teresa è una ragazza di 35 anni ha fatto la modella, l’hostess e l’imprenditrice di se stessa. A suo dire si è “conosciuta approfonditamente” con personaggi pubblici dietro compensi sborsati da Tarantini (500€).

Teresa, in arte Terry de Nicolò, optional della ditta Tarantini che la porta come gadget ai suoi potenziali clienti per invogliarli a comprare protesi mediche e materiale sanitario, è il prodotto bacato di una società malata, rozza, che educa alla supremazia personale e al benessere individuale le menti deboli che danno per oro colato le parole dette in televisione, che non sanno o vogliono distinguere il mondo della finzione con la realtà e si nutrono di telenovelas, sognano a occhi aperti un principe azzurro che le porti via dalla mediocrità.

Una società surreale che inculca idee distorte e induce le ragazze a essere di facili costumi, a “vendere la propria madre” pur di arrivare nei pressi dell’olimpo dei ricchi e pascersi delle debolezze dei facoltosi uomini lussuriosi piuttosto che studiare per formarsi una mente personalizzante.

Sia ben chiaro, niente di personale contro le venditrici di sesso: sono sempre esistite!, ma spiattellare in televisione la filosofia di vita delle meretrici che dicono chiaramente: questa è la realtà, se vuoi arrivare devi vendere il tuo corpo agli uomini potenti e le casalinghe racchie devono starsene nascoste dentro casa” è deprimente!

La televisione pubblica farebbe bene ad essere più accorta e modificare piuttosto che censurare le interviste scioccanti di giovani giornalisti d’assalto che pur di fare presa sui telespettatori inscenano uno spot degno della più irriverente soap: salotto buono, luci soffuse, inquadratura sulle gambe, sul bacino, bracciolo della poltrona e mani affusolate che reggono un calice di prosecco, per soffermarsi, infine, sul volto mediocre reso un po’ appariscente dal lavoro di chirurgia plastica e da una estetista volgare che le ha spolverato addosso dei brillantini.

Questo è altro ha osato mandare in onda il programma “l’ultima parola” di Paragone, facendo rimpiangere la professionalità di giornalisti defenestrati che proponevano analoghe inchieste con tagli giornalistici positivi per la crescita dei telespettatori.

Certo i rozzi giornalisti, ospiti del programma, non hanno fatto di meglio! hanno solo saputo fare casino e provocare reazioni negative nei telespettatori che avrebbero voluto assistere ad un programma equilibrato privo di schieramenti ad oltranza.

venerdì 16 settembre 2011

23 settembre: 10 nomi di politici gay sul web

W. Luxuria in corteo per i diritti gay
Il giorno della vendetta gay contro i parlamentari che hanno bocciato la legge sull'omofobia pur essendo loro stessi gay è fissato per il 23 di questo mese.

Il 23 settembre, nelle prime ore del mattino, alcuni giornalisti si troveranno nella posta elettronica 10 nomi di parlamentari italiani gay non dichiarati ma che sono schierati apertamente contro l'omosessualità, così, tanto per smuovere le acque dell'ambiguità in cui nuotano i nostri parlamentari, i primi dieci nomi saranno resi pubblici. L'iniziativa, di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, ha riscontrato l'adesione di volontari internauti che divulgheranno nel web i nomi degli incriminati gay politici non dichiarati.
Inutile dire che l'operazione farà tremare molti volti noti della politica italiana e guadagnare fiumi di denaro a molti legali, ciononostante, salvo interventi censori della polizia postale, è prevista una seconda ondata di nomi che, inizialmente ammontavano ad un centinaio, ora, grazie a segnalazioni esterne provenienti da attivisti anonimi è lievitata.

"Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell'ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia", scrivono. E promettono: "Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell'informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente".
"Attuare l'outing non è una vendetta emotiva, né riguarda un giudizio sulla sessualità occultata di politici, preti, giornalisti. E' invece la proclamazione di un pensiero politico che intende smascherare quell'area politica culturale che accredita ogni giorno il fatto che l'omosessualità sia una scelta di persone con scarsi valori morali. Non ci interessa, né sarebbe moralmente concepibile scivolare nel gossip, quello che vogliamo fare è colpire tutte quelle persone che ricoprendo attualmente incarichi pubblici, utilizzando il proprio potere, offendono, discriminano le persone lgbt, alimentano scientificamente l'odio", dice Mancuso alla presentazione della sua iniziativa.

Ma servirà davvero a qualcosa un'operazione dal sapore gossipparo per la causa gay e l'emancipazione tout court del concetto universale dell'amore?
Non sarebbe forse più opportuno intraprendere altre azioni che facciano ripensare e riscrivere quei concetti ritenuti “devianza” da certa mentalità manichea?

giovedì 15 settembre 2011

si all'isola dei famosi no alla Dandini

Il cda della RAI elimina Serena Dandini e il suo programma satirico “parla con me” dal terzo canale pubblico ma conferma l'Isola dei famosi.

E che diamine! Vuoi mettere l'elevazione culturale e l'incitamento alla riflessione prodotti dalle parole scurrili e dalle liti tra i personaggi in disuso dello spettacolo buttati su un'isola che si muovono dietro i suggerimenti di una regia squallida e le risate liberatorie di un fine humour che trova nei fatti quotidiani nostrani l'ispirazione per le gag televisive?
Certo che no! Meglio annichilire il pubblico, farlo retrocedere e bene che vada addormentarlo culturalmente con programmi spazzatura piuttosto che tenerlo vispo e allegro davanti agli argomenti sciorinati sul divano rosso della Dandini.

lunedì 12 settembre 2011

falsi profeti e brutta politica



La verità non sta mai solo da una parte! 

In ogni conflitto vi è sempre un concorso di colpa tra le parti in causa ma ovviamente il più forte riesce a tirare dalla sua parte un numero maggiore di consensi. Vuoi per la sua leadership, carisma o avvenenza che ne ha determinato l'ascesa e, ovviamente, per la determinazione accusatoria delle forze mediatiche partigiane.

Frastuono mediatico a parte e scrittori asserviti e genuflessi al potere a prescindere dal colore politico dominante, la realtà traduce in terrore destabilizzante le azioni della politica prigioniera delle teorie del mercato finanziario mondiale. Di fatti, i grandi cataclismi causati dall'uomo hanno tutti una radice egoistica basata sul guadagno economico.
Guerre, contaminazioni, esondazioni terremoti e consequenziali vittime definite da alcune correnti di pensiero eroi o martiri a seconda se determinate da religiosità esacerbate o da marketing scorretti che pur di guadagnare seminano povertà e morte, sono fenomeni da evitare a tutti i costi checché ne dica la politica con le sue molteplici facce e bocche.
Ritornare alla sacralità del lavoro e alla sua dignità, quindi, così da emanciparsi dai falsi profeti della brutta politica.

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