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martedì 17 marzo 2015

La truffa arriva via e-mail

Ciao,

ho recentemente acquistato un metodo molto costoso per guadagnare su Internet. Il metodo funziona davvero!!!

Ora, in un giorno guadagno più denaro di quanto molti ne guadagnano in un mese.

Le mie statistiche per oggi. Ho guadagnato €570 in 40 minuti. Fico, vero?

Questo metodo funzionerà per circa 2 mesi. Io ho 2 inviti gratis; vorrei condividerne uno con te, solo non dirlo a nessun altro.”

Che cuore! Hai visto mai un amico così altruista? Mi dà l'opportunità di guadagnare 570€ in poco più di mezz'ora! E solo a me personalmente!
Però adopera il condizionale. Mi scrive “vorrei condividerne ...”. che faccio? Lo assecondo? Seguo il link o lo mando a fare in culo?
Beh, io lo lascio perdere. Lo ignoro e segno la mail come spam.

Buona giornata anche ai piccoli patetici imbroglioncelli che smanettano in internet.



giovedì 21 agosto 2014

Visibilità e protagonismo in rete

Web, sinonimo di libertà o nuova Babilonia?
basta un pc.

Ormai la maggior parte degli internauti si sente in dovere di dire la propria opinione su tutto. Argomenta sui social; vede complotti, vuole chiarezza e trasparenza sulla gestione pubblica della politica. Sindaca e giudica persino l'ignoto. Parteggia per questo o quel leader e fa sue le fantasiose parole dei venditori di fumo.
Insomma, nel mare della comunicazione e della cosiddetta democrazia liquida si fa presto a sconfinare. Innamorarsi. Odiare. Schierarsi.

La tentazione di assurgere a leader di un qualche gruppetto è forte. E la citrullaggine fa il paio con la piacioneria.

Vecchi e nuovi comunicatori fanno a gara per raggiunge il maggior numero di follow.
E, contemporaneamente, nel mondo della comunicazione tradizionale si coniano definizioni ad effetto per vedere rimbalzare sui social network le notizie.
Parlano di bomba d'acqua piuttosto che di un temporale o un acquazzone. Fiume killer.
Catastrofi ambientali che sono sempre accaduti e che adesso diventano più pericolosi per la mascalzonaggine umana visto che si fa a costruire sugli argini dei corsi fluviali e si erode spazio alla natura.

Insomma, ne più ne meno che come nel calcio. Il web! Siamo tutti direttori tecnici e strateghi infallibili, ma solo a fine partita.

Oh! sia chiaro. Questa non è una reprimenda a quanti analizzano seriamente e pacatamente gli effetti prodotti dalla cattiva gestione di certa classe politica. È un richiamo a chi fa la ruota attorno al pavone di turno. A chi si riempie la bocca di inutili e dannose frasi roboanti perché consapevole che solo così riesce ad avere un nutrito seguito.

E quella che una volta si definiva “maggioranza silenziosa” che fa? Sta affacciata alla finestra per vedere crollare la Babilonia tecnologica piuttosto che schierarsi e sminuirne gli effetti devastanti della disinformazione?

sabato 9 agosto 2014

I mi piace su facebook

L'arte e gli artisti al tempo dei social network.


ma sarà il vero Buren?


Non so cosa intendano gli altri per arte ma so bene cosa intendo io.
Per me l'arte è il linguaggio dell'anima. Cioè la forma di comunicazione più alta che l'uomo abbia mai potuto intuire e realizzare.

Fare arte non è un lavoro. E chi la fa seriamente ne è consapevole e sa cosa intendo dire.
L'artista non si alza al mattino e timbra il cartellino nella sua stanza da lavoro, anzi a volte non ci va per niente se non sente la necessità d'intraprendere il dialogo creativo.

L'artista è una persona comune. Uomo o donna di qualsiasi età che ciclicamente, dopo avere accumulato sensazioni, esperienze di vita vissuta, sente la necessità di comunicare agli altri la sua visione del mondo.
C'è chi lo fa in versi e chi con la musica. Chi predilige la provocazione per scuotere l'apatia che ci ammanta e chi preferisce l'azione concettuale, ostica per alcuni.

Pittura. Graffi. Immagini statiche o in movimento. Scrittura. Performances. Sono alcuni aspetti conosciuti e consacrati dal mercato dell'arte.

Il mercato, appunto!, la notorietà; il gossip, i “mi piace” sono aspetti variabili che, gestiti oculatamente con un pizzico di determinato arrivismo, fanno lievitare le quotazioni e conferiscono importanza personale e autorità per chi firma.

Indubbiamente è gratificante sapere che il proprio lavoro è apprezzato da una grande platea di pubblico colto e raccogliere consensi per l'onestà intellettuale che muove il fare creativo dell'artista senza escamotage.

Personalmente guardo al lavoro artistico e lo valuto per quello che mi trasmette ed in seguito, se lo ritengo interessante, cerco notizie sull'autore.

Da qualche tempo su facebook, uno dei maggiori socialweb, è in atto una sorta di campagna pubblicitaria nei confronti di qualche artista da parte di grossi nomi dell'arte.

Per primo Cattelan e dopo Pistoletto dal loro account su facebook, dopo avere accettato le richieste d'amicizia dei tantissimi cultori dell'arte presenti sulla piattaforma, hanno suggerito un artista all'attenzione dei nuovi amici. Peccato che il sodalizio amicale non sia durato molto. Il loro account è stato disattivato subito.

Adesso è la volta di Buren. Morto per facebook anche lui dopo avere invitato a cliccare “mi piace” sul solito artista che ometto deliberatamente per evitare pubblicità indotta. Lo stesso sponsorizzato da Cattelan (?) e Pistoletto(?).

Premesso che la mia curiosità intellettuale mi porta a scandagliare le fonti ed i soggetti suggeriti, tralascio volutamente ogni giudizio e lascio agli altri ogni considerazione sul valore dei numeri e sulla qualità delle operazioni culturali nel web.

martedì 21 gennaio 2014

Cuperlo lascia Renzi sfascia la destra esulta

Renzi sfascia tutto.

L'infiltrato mina dall'interno i valori fondanti del PD. La sua concezione padronale è un deja vu pericolosissimo che non ha nulla a che fare con la sinistra. Va be' che anche nelle sigle che si sono succedute l'ultima parola era sempre del segretario ma Renzi ha volutamente ignorato quanto la base vorrebbe che fosse e quali sono le differenze con la destra.

Listini piccoli e nominati a parte (di fatto ci sono sempre stati), premio di maggioranza e soglia minima elevata per varcare la soglia di Monte Citorio non sono di certo sinonimo di rappresentanza democratica.

Beghe e litigi personali a parte, salta all'occhio quanto e come i cittadini sono tenuti in considerazione dai nuovi manovratori quarantenni al potere.

Il dramma dei cittadini sudditi ha un nome preciso: LAVORO! E in nome di questo feticcio irraggiungibile si stanno consumando le peggiori porcate.
C'e chi impone tessere di partito e chi donazioni. Imprenditori collusi con la politica faccendiera “suggeriscono” ai propri dipendenti chi votare.

C'è chi si vende un rene e chi la dignità, ovvero la libertà di scegliere i propri rappresentanti politici, pur di portare il pane a casa.

Oltre le strategie per mantenere il potere decisionale, Renzi e compagnia, hanno pensato come rompere, anzi, rottamare definitivamente questo stato di cose?

Intanto le nuove tecnologie, la robotica virtuale sta per fare il suo ingresso nelle abitudini reali dei consumatori. Quanto prima avremo macchine guidate completamente da un sistema sensoriale che permette di evitare ostacoli, parcheggiare e portare a destinazione gli utenti.

Il web ha rivoluzionato usi e costumi, ha persino coniato una moneta virtuale con la quale poter comprare beni reali. Secondo alcuni la bitcoin (la moneta del web) cambierà in meglio le abitudini, forse, ritengo io. Per me è meglio rimanere con i piedi per terra. Contare con mano quanti spiccioli si ha in tasca e guardare in faccia il commerciante.

sabato 21 dicembre 2013

Webcam, finestra aperta sulla nostra privacy

Sicurezza e privacy sul web, c'è chi ci spia dalla webcam del nostro pc. 

Lamentarsi per la mancanza di privacy è diventato un ossimoro, per non dire, una barzelletta raccontata a chi non vuole sapere delle possibilità e delle restrizioni di chi naviga in rete e tratta il web come una grande piazza o una passerella dove esporsi.

Visti i numeri, siamo tutti esibizionisti. Altrimenti che staremmo a fare sui social network a postare foto, scrivere cazzate con qualche spunto ludico di empatia mirata?

Ma, forse non tutti sanno che finora, a contrastare le intrusioni massicce nei nostri computer da parte degli spioni informatici hanno pensato i LED. Quelle lucine luminose che si accendono quando qualcuno s'intrufola nel nostro pc per curiosare.

I led dovrebbero lampeggiare non appena l'apparecchio si accende ma in agosto la loro efficacia è stata messa in discussione dalla testimonianza di Cassidy Wolf, la Miss Teen Usa, vittima di un ricattatore che, controllando il suo pc, è riuscito a scattarle delle foto mentre era nuda nella sua stanza.
"Non ero consapevole che qualcuno mi stesse spiando", ha dichiarato Cassidy al The Today Show. "Non ne avevo idea, la luce della webcam non si è mai accesa".

Ora una ricerca dimostra pubblicamente che tutto ciò è possibile !

Per la prima volta due ricercatori della Johns Hopkins University, Stephen Checkoway e Matthew Brocker, hanno dimostrato che si può controllare da remoto la telecamera di un MacBook e accenderla senza attivare la luce che segnala che è in corso una registrazione.

Come? riprogrammando un chip contenuto nel dispositivo, il micro-controller, e sfruttando un software chiamato Remote Administration Tool (RAT) che permette a chiunque di gestire un computer attraverso la Rete.

Come ovviare agli “sguardi indiscreti”?

Basta mettere un bel cerotto sulla webcam del proprio pc. Rimedio empirico ma, per adesso, efficace.

martedì 10 dicembre 2013

Marpioni in rete

Più che saggezza, 

Presunzione e arroganza navigano nel web.

Internet ha insegnato ad essere diretti. Bandire le parole e i concetti elaborati nei post. Essere chiari e elementari; velocissimi!, anche a scapito delle regole grammaticali imparate a scuola.

Ci tento! Ed espongo qualche considerazione che per alcuni avrà l'effetto di un pugno nello stomaco (sempre ché si riconoscano) ma per questo ci vuole un minimo di modestia e acume, “saper leggere tra le “rughe” dei pensieri esposti, spogliarsi delle convinzioni che hanno fortificato l'ego e aprire alle possibilità del non detto. E per altri la possibilità di tacciare me di presunzione.

La supponenza è spesso la dimostrazione esatta, piuttosto che la fotografia sociale, della dose di ignoranza che s'impasta con rabbia e si spamma in rete. (che domina tutti e trova il suo momento di massimo splendore nei social network).

Per piacere agli altri ed essere subissati di “like” si cavalca l'emotività. Si schiacciano bottoni di contatti che potrebbero e si spera essere favorevoli alle nostre aspettative. Magari si scrive un bel AHAHAHAH seguito dalla faccina ammiccante anche quando non c'è niente di simpatico.

Questo ha fatto scappare chi potrebbe dire cose interessanti.
Così facendo, i social network, sono diventati terra di conquista di mediocri fake, che pur esibendo la vera identità, adoperano le opportune strategie dei subdoli marpioni paraculo.

sabato 12 ottobre 2013

Picasa Web Album, maneggiare con cura

Cari amici ho combinato un bel casino!
elaborazione dgt courtesy Mario Iannino©
sto lavorando per me


Sì, però la colpa non è tutta mia, della mi sbadataggine. È che ho un mouse turbo che basta sfiorarlo per farlo partire!!!

E' bastato che sfiorassi il tasto sinistro mentre guardavo l'album web picasa di Kairos che ho combinato o' 'nguacchio: HO CANCELLATO TUTTE LE FOTOGRAFIE CARICATE sul blog e di conseguenza sull'album web DAL 2009 AD OGGI! Ergo, tutti i post a sua firma sono orfani di immagini!

STO ANCORA A LAVORA' PER RECUPERARE QUALCOSA. ABBIATE PAZIENZA...

nel frattempo ho inserito nel blog il gadget + di google così vi ho tutti vicini. Grazie per la pazienza che avete e benvenuti. Vi aspetto copiosi nelle cerchie che più vi piacciono (sennò lo caccio! ;-) )

... in compenso la lezione mi è servita: MAI GIOCARE CON WEBPICASA

comunque, sto lavorando x ripristinare quanto più possibile fino a quando la pazienza mi aiuta.

domenica 26 maggio 2013

Risolto il mistero dei post fantasmi

Alcuni vecchi post non comparivano più sul blog perché contrassegnati come bozze (!?)
Questa mattina, casualmente mi sono accorto del disguido tecnico(?) e li ho riproposti.
Buona lettura.

questi i link: 


venerdì 3 maggio 2013

con Laura Boldrini contro la stupidità nel web

aore12
Laura Boldrini, Donna e Mamma impegnata nel sociale
C'è una notizia, battuta oggi dall'AGI, che lascia molto amaro in bocca. 
Si tratta delle battute poco felici e dai fotomontaggi che hanno il sapore crudele della stoltezza piuttosto che della satira propositiva nei confronti delle alte istituzioni. Questa volta pagarne lo scotto è Laura Boldrini, donna, mamma e persona impegnata nel sociale.

Pare che qualche emerito stupido l'abbia “sgozzata virtualmente” e con la stupidità che c'è in giro, effettivamente, non si valuta quanto male può provocare una simile raccapricciante goliardia. 

Ma da questo a voler fare una crociata contro la libertà in rete, ce ne vuole davvero. Anche perché i più popolari social network sono corredati di appositi sistemi di censura.

Piuttosto si dovrebbe puntare il dito sul disagio sociale. Sul mancato decollo Culturale, questo sì, imposto ad arte dai dirigenti nazionali e locali. E non mi riferisco ai tagli alla cultura o alla scuola in generale. Penso alla crisi dei valori alimentata dai mass media tradizionali, quali la televisione e i giornali.

Ed è in questi giorni che in prima serata va in onda una sorta di pubblicità demenziale sulle maggiori reti televisive.

È la pubblicità ad un giornale di infimo gossip che vanta di dare le migliori e approfondite delucidazioni sui casi più torbidi della cronaca degli ultimi anni andando, suppongo per come dice la voce narrante, a scavare nel passato di povere ragazze trucidate, vittime della pazzia dei grandi. 
Spesso familiari che avrebbero dovuto proteggerli e instradarli lungo il cammini della vita e che invece sono stati i loro carnefici.

Ci sarebbe molto da dire in merito alla distorsione mentale di certa pubblicità. Ma è campo proibito. Il motivo è chiaro ma nessuno ne vuole parlare o porre rimedi.

Il web è libertà d'espressione! E come tale deve essere rispettato. 

Ovviamente, la libertà individuale, fraintesa da quanti sono cresciuti guardando la tv gossippara brava ad elevare a miti i furbi e gli arroganti, si fa essa stessa sentinella delle libertà altrui nel rispetto della persona prescindendo dalle ideologie e dalle cariche sociali.

giovedì 25 aprile 2013

OKNOtizie fa le bizze

Che sta succedendo su OKNOtizie?

È da ieri che tento di postare una notizia ma è impossibile accedere.
Ho controllato e ricontrollato password e codici ma la riposta della pagina di OK Notizie è sempre la stessa: codice di sicurezza errato. Si prega di riprovare.

Una forma sottile di censura oppure mi si è abbassata la vista?
Non saprei, però...

 a me non sembra....

Blogger, Scritori di realtà, fantasmi del web

la nuova pagina del blog aore12
BLOGGER, FANTASMI CHE SCRIVONO REALTA'.

In effetti ci si sente dei fantasmi, altro che democrazia liquida! Qualsiasi argomento trattato in rete, se non è suffragato da personalità accreditate dall'intellighenzia istituzionalizzata e inserita nei poteri forti, qualsiasi cosa scritta e gettata nelle maree dei blog è considerata spazzatura quando non è gradita e strumentalizzata dai grandi nomi.

Stiamo vivendo tempi tristi. La sfiducia tra i cittadini monta ogni secondo che passa. L'insoddisfazione e la protesta aumenta sempre di più ogniqualvolta chi dovrebbe rappresentarci si macchia di illegalità. Non dell'illegalità raffigurata in chi ruba per necessità e fame. Ma delle tantissime ruberie consentite o peggio fatte da chi ha carpito la buona fede dei cittadini, da quanti li rappresentano indegnamente perché affamano una larga fetta di famiglie per mantenere i privilegi delle caste.

I cittadini s'incazzano e vorrebbero che qualcosa cambiasse veramente, che ci fosse più equità tra la gente comune e dirigenti specialmente quando non sanno più che fare per superare gli ostacoli messi davanti a loro dai governanti che per uscire dalla crisi aumentano tasse e balzelli su beni già ampiamente pagati.

La classe dirigente è consapevole o no della situazione di sfascio reale che sta attraversando il cittadino medio?

Spesso ne abbiamo parlato su questo blog. Non per amor di polemica ma con l'intima speranza che il grido di dolore gettato in un post possa aiutare a capire quanti sono lontani dalla realtà delle famiglie e apra loro le menti.

Purtroppo sembriamo tanti fantasmi che si aggirano nel mare del sospetto. Gost writer's che scrivono sotto dettatura, per compiacersi o compiacere qualcuno, una porzione politica o sociale.

Non è questa la nostra intenzione. Perciò abbiamo deciso di cambiare la pagina del nostro blog.

giovedì 18 aprile 2013

a nostra insaputa, ci HANNO COPIATO!

Per tutti i copioni, siate più oculati e rispettosi del lavoro altrui

Da qualche giorno si è notato un calo di visite.

Ecco svelato l'arcano: digitando svogliatamente su Google aore12, con sorpresa, trovo dei link che portano a siti diversi dal mio blog ma con le stesse notizie e opinioni dei post pubblicati su aore12.

È chiaro che come amministratore del blog sono lusingato, però c'è un però.

A parte che non c'è nessun indirizzo mail dove poter scrivere le proprie rimostranze in merito, ed è per questo motivo che scrivo ai signori di cocomind sul mio blog per dire loro di non farlo più nei termini fin ora adoperati.

Ripeto, sono onorato, anzi onorati visto che si scrive a più mani, ciò non toglie che una cosa è estrapolarne un pezzetto, citare chi lo ha scritto e allegare un link di rimando alla fonte. Anche perché, spulciando nel sito ho avuto la sensazione che loro ci guadagnino qualcosa sul lavoro degli altri. Mentre chi ha realizzato il pezzo non riceve nessun beneficio o gratificazione giacché nulla rimane sul blog a testimonianza del copia e incolla fatto da cocomind in totale elusione dei principi di salvaguardia del copyright 

Garzie a coco & mind per "la mirata lusinghiera" attenzione prestata al nostro blog che senz'altro eviterà di riproporre ai suoi lettori un vergognoso copia e incolla all'insaputa dei diretti interessati e rispetterà il lavoro intellettuale altrui! 

Sia ben chiaro: il web è libertà, ma un conto è essere liberi di scrivere le proprie idee e un altro “rubare” e prendere in prestito all'insaputa degli autori.


sabato 9 febbraio 2013

come cosa e perché scrivere sul blog

courtesy  "intervento dgt" M. Iannino
Per alcuni il blog è una sorta di diario on line sul quale scrivere opinioni o parlare delle esperienze vissute, dire la propria visione su quanto accade in politica e nella società. C'è chi lo fa in maniera pungente, magari ricorrendo a una stira più o meno velata e chi urla rancori, lancia slogan, cerca accoliti (che sul 2.0 si chiamano followers = seguaci). Per me il blog è un giocattolo duttile che posso modificare in ogni momento. Cambiare il titolo del post, rivedere strafalcioni dovuti all'instabilità della connessione internet, ai virus che bloccano o rallentano il mouse, o molto più semplicemente perché dopo pubblicato, il post, che deve essere sintetico ma efficacemente dialogante, non lo è!, o per lo meno lo è in parte. A volte mi rendo conto che il titolo non è molto accattivante. E siccome sul web vige la regola dei 3 secondi, anche se è scritto discretamente, quando non acchiappa la curiosità dei naviganti casuali ogni buona scrittura diventa inutile.
D'altronde, perché cristallizzare la scrittura, mummificarla come se fosse parte inalterabile di un blocco litoide sigillato e protetto da uno scrigno quando sulla terra ogni azione è in divenire? E poi chi non ha ripensamenti? Il mondo dell'arte e della creatività sono pieni!

martedì 29 gennaio 2013

l'ha detto la televisione, censuriamo il web

courtesy archivio M. Iannino "attualità" 2006, t.m.

L'ho sentito in tv stamattina intorno alle 7,30, su rai 1.


Caffè amaro questa mattina! Amaro, non perché senza zucchero ma per le cazzate che ho sentito mentre lo sorseggiavo. Che, come al solito, uscivano dalla bocca di alcuni esponenti della cosiddetta dirigenza ospite negli studi di rai 1. tra questi, l'hanno sparata grossa un signore di mezza età paffutello, con i capelli radi e bianchi, che rappresenta l'agcom e un altro signore mezzo calvo, sempre di mezza età. Convinti entrambi che si debba “morigerare” la libertà sul web specie in campagna elettorale in ossequio alla insulsa legge sulla par condicio in quanto, le esternazioni dei politici in tv rimangono visibili per pochi minuti mentre su internet godono dell'immortalità.
Di altra opinione, invece, un docente universitario che esponeva con dovizia di particolari le differenze esistenti tra il web e la televisione intesi come media.
Ma, cazzate a parte, ci si vuole togliere anche la possibilità di esprimere le personali opinioni sul comportamento di certa gente che fa della politica terreno di arricchimenti illeciti piuttosto che impegno civico?
Politicanti dotati dell'immoralità perpetua che troviamo puntualmente, “finché morte non ci separi”, ad ogni campagna elettorale? Teatranti dalle maschere multiformi. Che sanno commuoversi e convincere giusto il tempo di risalire in carrozza.

C'è rabbia in questo post? Oppure diffamazione?
Ritengo di no! A mio avviso c'è solo una opinione dettata dalla lettura dei fatti prodotti dalla gente che sale, scende, entra in politica e fa i propri interessi una volta raggiunto il potere decisionale.

martedì 18 dicembre 2012

clic fantasma e disattivazione account AdSense

aore12
e-mail AdSense che comunica la disattivazione di
 account a publisher per clic criminali

Non c'è peggiore infamia!, essere accusati di qualcosa che si ignora di avere fatto e non potersi difendere è davvero allucinante.


Mi spiego, non per amor di polemica ma con l'intima speranza che mi venga chiarito il vero motivo che ha indotto il team di Ad Sense a disattivare l'account.
Sia ben chiaro: per me è una questione di trasparenza e non di profitti!, vista l'esiguità della cifra in ballo che secondo AdSense “è stata carpita con l'inganno” e che dovrebbe aggirarsi attorno ai 60-70€ di pubblicità ospitata sul mio blog e cliccata in modo subdolo da chi?

Nonostante i chiarimenti chiesti, AdSense non dà risposte precise ma puntualizza la conferma della disattivazione dell'account. Insomma non c'è scampo. Per Adsense siamo dei malfattori, dei ladri di polli che cliccano selvaggiamente sulle pubblicità dei beneamati clienti ai quali, secondo la mail del team saranno rimborsati i centesimi incriminati e no. Ma dico siamo su scherzi a parte?

Si può chiamare società di servizi pubblicitari web una entità che, pur ben organizzata tecnologicamente, non sa tutelare seriamente il buon nome dei publisher affiliati?

venerdì 14 dicembre 2012

pubblicità AdSense sul blog? No, grazie!

Per carnevale manca ancora tempo. Quindi ritengo che non sia uno scherzo la mail appena inviatami dal team di Google AdSense che mi comunica la disattivazione dell'account adsense per irregolarità
ma non sanno indicare quali siano e da chi siano state fatte.

Considerando che da quando ho aperto il blog e, contemporaneamente, l'account, ho maturato un solo assegno di circa 70€ in quattro anni!!! (stranamente, nonostante le numerose visite) che sono la soglia minima per ricevere la somma relativa all'ospitalità degli spot AdSense sul blog. Suppongo che: o c'è stato un errore grossolano da parte del team oppure... qualcuno è in malafede.

Di sicuro non io! pertanto, vista la tracotanza dimostrata dal team che in maniera unilaterale ha reciso un contratto senza preoccuparsi di inviare alcun preavviso non intendo perdere altro tempo. Da questo momento sono io che disattivo tutta la pubblicità AdSense dal mio blog.
Senza rancore, Buon Anno nuovo e buona vita a tutti!

ps.
Capisco e vorrei che anche voi capiste che settanta euro non cambiano la vita di nessuno ma se sommate, per chi dovrebbe sborsarle, pesano.

Comunque, cari amici del team di google AdSense, sento la necessità di concludere dicendovi che questa esperienza è stata deludente, oltre che mortificante, non solo per me ma per quanti, publisher o blogger in buona fede, ricevono simili comunicazioni. 

lunedì 3 dicembre 2012

il Papa su Twitter con l'account @pontifex

Il Papa dal prossimo 12 dicembre modulerà il suo primo cinguettio su twitter. Dalle immagini apparse, però, s'intuisce che non sarà lui personalmente a perdere il tempo sul tablet ma i suoi segretari. Comunque, dal 12 dicembre, giorno dedicato alla Madonna della Guadalupa, Joseph Ratzinger comincerà a inviare tweet con l'account @pontifex, che in questo momento conta già 115.989 follower e i follower continuano a crescere secondo dopo secondo in maniera esponenziale.
I primi messaggi saranno risposte a domande inviate con l'hashtag #askpontifex, chiedi al Pontefice. Per il momento i tweet saranno in spagnolo, inglese, italiano, portoghese, tedesco, polacco, arabo e francese. Ma c'è la volontà di aggiungere altre lingue in seguito.
Intanto il Vaticano fa sapere di aver preso precauzioni per evitare che l'account del Papa venga dirottato dagli hacker. Mentre la bonomia degli uccellini devoti al Papa si fa sentire, tra satira e devozione, il web è, in questi momenti, un cinguettio assordante di messaggini per l'85enne capo della chiesa cristiana.

sabato 1 dicembre 2012

anche Grillo fa le primarie, ma sul web

Ho simpatia per chi ha coscienza civica e si spende per migliorare la politica e quindi la società.
Tra i tanti che popolano i mezzi di comunicazione di massa, internet compreso, Grillo e la sua invenzione, il movimento a cinque stelle è un soggetto da tenere in osservazione. Dico “è” perché l'uno è l'appendice dell'altro in quanto senza Beppe Grillo non sarebbe sorto alcun movimento e senza il movimento Grillo non avrebbe tanta risonanza sul piano politico italiano.

Oggi, la politica di “sinistra” è catturata dalla sagra delle primarie e dai veleni della vecchia cattiva classe dirigente che ha saputo allevare diligentemente una nuova generazione a propria immagine.

A proposito di cloni e copie, anche il rivoluzionario M5S si è dato al gioco delle primarie. Ma, Grillo, il gioco lo vuole condurre sul suo blog e sul portale del movimento. E questo ha il sapore del marketing oltre che di una falsa democratica affluenza se consideriamo il corpo elettorale al completo e le possibilità che ha di accedere e navigare nel web.

Ho avuto la sensazione che chi ha escogitato il metodo partecipativo non ha considerato molti aspetti oltre a quanto accennato in precedenza e tra questi la famigerata tutela della privacy. Ma ecco cosa ho letto sul blog di Grillo:

“Le votazioni per il Parlamento si terranno da lunedì 3/12/12 a giovedì 6/12/12 dalle 10.00 alle 17.00 di ogni giorno. Da lunedì sarà presente sul portale del MoVimento 5 Stelle e qui sul Blog il link che ti porterà all'area del voto. Per accedere all'area dovrai usare l'email e la password che utilizzi per accedere al portale del MoVimento 5 Stelle. Se non ricordi la password puoi crearne una nuova qui.
Qualora dovessi avere problemi con le votazioni compila questo form.”

giovedì 25 ottobre 2012

vendesi verginità, altro modo di lavorare

vendono all'asta la propria verginità, e ci riescono!
Che per disperazione e fame si potesse vendere un rene l'abbiamo già visto! Che per finire gli studi si facessero piccoli lavori si è sempre saputo! Ma vendere la propria verginità col beneplacito dei genitori... che dire? Lascia sconcertati!

Eppure è successo!
Una studentessa brasiliana di origini italiane si è messa in vendita su un sito e la sua verginità è stata venduta per appena 780 mila euro ad un giapponese che andrà a riscuotere la vincita a bordo di un aereo e “consumerà” in un luogo sconosciuto.
Sempre sullo stesso sito, ma in netto ribasso, è stata venduta la prima volta di un ragazzo. Ad acquistarla una signora brasiliana per la modica cifra di 3 mila dollari.

A chiusura dell’asta le due immagini dei ragazzi sono apparse sul sito con l'etichetta “venduti”.
Secondo i media australiani, Catarina Migliorini, questo il nome della ragazza, è estremamente contenta. Ha parlato con la sua famiglia in Brasile ed erano tutti felici per lei.
Così perlomeno ha spiegato Jason Sisely, la regista che realizzerà un documentario sulla storia di Catarina e del ventunenne russo Alexander, anche lui “venduto” in questa singolarissima asta.
«E’ solo un lavoro», ha affermato la ragazza alla stampa brasiliana, «in questo modo riesco a viaggiare, a girare un film e a guadagnare denaro. E poi se lo si fa una sola volta nella vita non divento mica una prostituta».
La Sisely ha sottolineato che l’incontro avverrà in modo sicuro, l’acquirente Giapponese, identificato con il nome di “Natsu”, dovrà utilizzare un profilattico e sottoporsi ad analisi mediche.

mercoledì 17 ottobre 2012

la disinformazione ai tempi del web

Navigando nel web mi sono imbattuto in un articolo di Carlo Formenti pubblicato sul Corriere della sera il 28 febbraio del 2011 dal titolo:
La “Disinformazia” ai tempi del Web
sottotitolo:
Identità Multiple per Depistare.
Articolo interessante! Ed è per questo motivo che lo ripropongo ai lettori del blog e all'attenzione di quanti credano che la delazione sia un'arma da usare con disinvoltura nei confronti dei concorrenti più “bravi”.
Internet, si dice, è un medium più democratico di quelli tradizionali perché non può essere usato come strumento di manipolazione dall'alto  le opinioni si formano liberamente attraverso un dibattito in cui tutti possono prendere la parola per confrontarsi «alla pari».


Ma le cose non vanno sempre così. Lo sa bene George Monbiot, blogger e firma del Guardian, impegnato in una crociata personale contro le pratiche di disinformazione messe in atto da governi e corporation per inquinare i dibattiti che si svolgono su forum, mailing list e social network fra cittadini, consumatori e utenti.

La tecnica più in voga usata, fra gli altri, dal governo cinese per attaccare i blogger dissidenti e dall'industria del tabacco per screditare le campagne contro i danni del fumo passivo, consiste nell'arruolare squadre di agenti provocatori per far degenerare in rissa le discussioni, spargere false informazioni, diffamare le persone e le istituzioni che si vogliono screditare, ecc.
Sembra tuttavia che queste strategie stiano per compiere un salto di qualità:

Un noto e prestigioso blog politico americano, il DaiIy Kos, scrive infatti di avere ottenuto da una «gola profonda» alcune mail (delle quali pubblica stralci) sottratte alla società HB Gary, che fornisce servizi a varie agenzie governative Usa, come la Cia e il ministero della Difesa, dalle quali si scopre che l’azienda in questione sarebbe dotata di software di «persona management», cioè di programmi che consentirebbero a un soggetto impegnato in una campagna di disinformazione di assumere contemporaneamente fino a 70 identità (profili di social network, account in forum, ecc.) gestendole in parallelo;
il tutto senza che si possa scoprire chi tira i fili di queste marionette virtuali. E’ normale, si dirà, la «disinformazia» è antica come il potere.
Ma la rapidità con cui il potere ha saputo reinventarla nell'epoca di Internet suscita una certa rabbia: «bombardare» le masse dall'alto con false informazioni non è bello, ma infiltrarsi in un ambiente dove la gente credeva di poter finalmente mettere liberamente a confronto le proprie opinioni è molto più vile e disgustoso.


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