martedì 8 gennaio 2013

imu da Monti a Berlusconi, fisco e equità preelettorale

Nessuna tassa è equa! Ma l'imu è ormai l'argomento centrale della campagna elettorale persino di Monti che dopo averla messa per far piacere alla Germania si vede bacchettato dall'analisi del rapporto UE 2012; e, pur ritenendolo argomento di campagna elettorale italiana e quindi materia scottante, senza entrare nel merito suggerisce:  “L'Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo.”
che in soldoni, per il contribuente significa quantificare il valore reale dell'immobile sul mercato e pagare le tasse di proprietà in base a questo e non al suo valore catastale fermo da qualche decennio.

In linea di massima il concetto non fa una piega! Ma vorrei capire come viene definito il piccolo proprietario che dopo anni di sacrifici e rinunce si trova ad essere “padrone” di due o tre immobili di modeste entità e che usa insieme alla famiglia senza guadagnarci su neanche un centesimo. Anzi spende per la manutenzione, paga le tasse locali e nazionali e le forniture di gas ed energia elettrica maggiorate. Insomma, paga sempre nonostante sia un piccolissimo proprietario non benestante ma, date le condizioni attuali, uno dei nuovi poveri che ha dissipato tutti i risparmi messi da parte.

In questo modo i diritti dei cittadini vanno a farsi fottere perché non paga le tasse in ossequio a quanto recita la Costituzione, vale a dire “secondo le proprie possibilità” reali ma in ottemperanza a leggi fatte a cazzo di cane. Per capire meglio l'ultima affermazione basta osservare il valore degli immobili nelle varie città d'Italia e, nelle stesse, la differenza tra centro e periferie.
Detto ciò, Monti o chi per lui deve rivedere tutti i concetti tecnici promulgati fin ora che di fatto aumentano le disuguaglianze tra cittadini e causano ulteriori povertà. La cosa, non riguarda certamente l'ex ministro Brunetta che ha dovuto farsi prestare i soldi dalla banca per pagare l'imu della sua ricca proprietà immobiliare sparsa lungo lo Stivale. e che probabilmente produce ricchezza reale al suo detentore.

sabato 5 gennaio 2013

Monti, garante e simbolo della nuova destra

monti svela il suo simbolo
Il Professore sceglie un hotel romano del centro per promuovere la sua lista. E dopo circa 45 minuti di ritardo inizia la presentazione del simbolo  sottraendosi alle domande dei giornalisti. 
Dà, però, chiare indicazioni sui criteri delle candidature che dovranno affiancare le sue liste:
alla Camera sarà composta solo da esponenti della società civile e non da parlamentari. Mentre al senato sarà mista ed i parlamentari con un massimo di due deroghe affiancheranno gli esponenti civili.

Monti, in serata, su la 7, ospite di Otto e mezzo, ha precisato "non sono candidato e non è nato un mio partito personale", ma si tratta di "un tentativo di avvicinare i cittadini alla politica", osservando che ora "c'è uno scollamento fra cittadini e politica insano. Spero con la mia lista di poter servire all'Italia". E ha spiegato i motivi della sua salita in politica: "mi sarei sentito a disagio andando nella mia dorata nicchia al senato e vedere dissipare buona parte di quello che l'Italia ha costruito in quest'anno".

"Non sentivo la necessita' personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per migliorare le cose".

Nelle due affermazioni c'è una contraddizione inverosimile: sale in politica ed è già senatore a vita. Dà il contributo per migliorare le cose solo ad una piccola nicchia di potere che schiavizza con le sue politiche la maggior parte degli italiani.

Lo si evince anche dalle alleanze. Tutte con la testa girate a destra. Una destra, questa, sì, conservatrice che non guarda a chi sta veramente male ma è affianco ai grandi capitali. E, d'altronde, cosa propone il prof? una lista della società civile senza parlamentari, una dell'Udc (col nome di Casini?), una di Fli (col nome Fini?)" ed ha enfatizzato

l'apporto di Italia Futura di Montezemolo, che vede ancora in scena Casini, Fini, Riccardi e di tantissime espressioni della società civile" ed ammicca anche all'interesse dimostrato, oltre, come già detto ai parlamentari di Udc, Fli, a quelli del Pdl e del Pd. Insomma, strizza l'occhio a tutti. Forse spera nella rinascita della balena bianca?

Calabria, bellezze ambientali a rischio

fino a quando riusciremo a salvaguardare l'ambiente?
Dopo la protesta dei cittadini espressa in vari modi e l'assemblea dei sindaci sull'emergenza spazzatura, avvenuta ieri nella sede presidenziale della regione Calabria per esporre e trovare soluzioni al problema insieme al commissario, stamane i compattatori si sono riaffacciati nelle vie cittadine catanzaresi e, scortati da squadre di netturbini, hanno ripulito e ingerito cumuli di rifiuti urbani.

L'emergenza spazzatura è diventata una consuetudine. Da anni c'è chi ci guadagna sopra e la politica non può negare un suo colpevole coinvolgimento, anche marginale, in merito.
In Calabria i commissari, nominati da destra, centro e sinistra si sono avvicendati negli anni ma niente è cambiato. Anzi, col passare del tempo e senza una strategia chiara, lo smaltimento dei rifiuti urbani, che in altre città è diventato risorsa e ricchezza, da noi è a rischio colera se non si trovano soluzioni adeguate alle nuove esigenze di cittadini e commercianti costretti dal ciclo economico/produttivo a divenire, loro malgrado, i responsabili finali delle scorie ambientali.

giovedì 3 gennaio 2013

Monti vorrebbe "silenziare" conservatori e nemici

Strano modo d'intendere la democrazia parlamentare e partecipativa delle varie anime presenti nei partiti quello di Monti quando chiede a Bersani di zittire, anzi “silenziare” le frange conservatrici del PD. E chi sarebbero questi conservatori radicali e estremisti? Fassina, Camusso e Vendola!

Cioè, Monti, ancora una volta stupisce e tenta di imporre il silenzio a chi dissente dalla sua agenda e pone alternative alla recessione che pagano i lavoratori privati dalle tutele per decreto montiano relazionato dalla Fornero.

Si sarà chiesto il prof se è eticamente corretto risanare le banche e tutelare i grandi imperi economici attuando spending review che gravano sulle spalle dei cittadini appartenenti al ceto sociale più debole?

Con le affermazioni di stamane Monti dimostra di essere intransigente arrogante e presuntuoso. Come fa ad essere certo che le sue riforme siano davvero giuste? Non dico gradite, perché la medicina somministrata fin ora è stata abbastanza amara da mandare giù per il 90% degli italiani. Ma adesso basta! Che la smettesse con le sue convinzioni teoriche.

Le famiglie sono allo stremo e i sessantenni senza lavoro che non possono accedere alla meritata pensione perché il governo dei prof ha innalzato il limite d'età a 66 anni sono praticamente dei derelitti privati della dignità di uomini o donne come dir si voglia o più aggrada ai sostenitori delle quota rosa.
Queste cose Monti le sa? Personalmente credo di sì e se ne frega!

la morte di Melania secondo il gip

I casi di omicidio irrisolti tengono sempre banco. E quello che ha visto la coppia Parolisi-Rea protagonista dell'efferato omicidio è ancora caldo per la cronaca. Secondo l'accusa, si legge su “Il Messaggero” “Parolisi uccise la moglie Melania perché lo aveva respinto”.

Questa in sintesi è l'opinione del Gip di Teramo, Marina Tommolini.
Secondo la ricostruzione fatta dalla Tommolini, una tesi grondante di “forse” e supposizioni che, in base a quanto riportato nell'articolo di Teodora Poeta del Messaggero, non provano niente di concreto e rimangono pensieri in libertà nel campo delle supposizioni fantasiose.

In ben 67 pagine “il giudice ricostruisce l'intera vicenda, evidenziando l'importanza del dato fattuale rispetto alla prova scientifica. Quella mattina del 18 aprile di due anni fa la giovane famiglia è andata a Colle San Marco, ma Melania non gradendo la scarsa igiene delle altalene dei piccoli e trovando il gioco sull'altalena dei grandi pericoloso per la figlia, ha proposto di lasciare il pianoro e di andare al chiosco della pineta, curiosa di conoscere i luoghi dove si addestrava il marito e in cui era già stata, dovendo però desistere per la neve”.
Lì, Parolisi, “munendosi di un coltello a serramanico forse per cercare un albero della cuccagna da portare alla suocera o forse per tagliare un qualcosa da mangiare che Melania aveva portato per la merenda della bambina, senza poter escludere che avesse anche le scarpe ed i guanti militari. Melania deve fare pipì. Va dietro al chiosco. Secondo il giudice suo marito, vedendola seminuda, verosimilmente si eccita, avvicinandola e baciandola per avere un rapporto sessuale. Ma Melania, sia per il problema dell'ernia, sia per il fatto della presenza in auto della figlia, lo rifiuta.”
e ancora continuano i forse nella ricostruzione del magistrato:
“Forse rimprovera anche pesantemente Salvatore che, a quel punto, reagisce all'ennesima umiliazione, sferrando i primi colpi. Melania tenta di reagire e di prendere il cellulare che forse aveva nella tasca del giacchino, ma con la difficoltà dell'avere ancora i pantaloni abbassati cade in ginocchio, e, con le braccia divaricate, si appoggia sulle tavole. Pochi minuti e la sfilacciata relazione finisce nel sangue. Saranno le bugie dette dal caporal maggiore ad incastrarlo.”

Fermo il rammarico per la prematura e violenta scomparsa della giovane Melania, donna e mamma che mai potrà alleviare i momenti tristi della sua bambina, starle accanto e sorridere ai familiari, nel leggere l'articolo inerente la deposizione del gip i dubbi affiorano anche perché
Parolisi continua a dichiararsi innocente. E se, a parte le piccole bugie dette, forse, per pudore, Il caporale Parolisi fosse davvero innocente? (da notare che anch'io uso il condizionale e il dubitativo) ma dietro i miei dubbi nessuno soffre, anzi dovrebbero stimolare chi di competenza per scoprire la verità in maniera inconfutabile.

governo: dopo le speranze, l'amara realtà

rifiuti solidi urbani "periferia del capoluogo di regione"
Catanzaro, 3 gennaio 2013. ore 7,20.

Abbiamo ancora il sapore del cibo e delle bevande beneauguranti di fine anno in bocca e negli occhi il luccichio delle lampade intermittenti degli addobbi natalizi.

Abbiamo la città commissariata e per questo non c'è stata la solita festa in centro e men che meno nelle bistrattate periferie.
I negozianti sono ridotti “mussu e dinocchjia” come diciamo a Catanzaro, che tradotto letteralmente significa “muso e ginocchia”, in posizione fetale, piegati per il mal di pancia causato dalla ristrettezza economica, la mancata vendita e le tasse da pagare.

In periferia, oltre ai consueti disagi, viviamo l'assedio dei rifiuti urbani che giorno dopo giorno aumentano a vista d'occhio. Ma forse la commissaria del governo non bazzica la periferia e non è a conoscenza del disagio dei cittadini. Se così è, sarebbe opportuno che qualcuno glielo facesse sapere affinché intervenga prima che il disagio si trasformi in emergenza sanitaria cittadina.

Per il resto, non so se ribadire gli auguri è opportuno, oppure possono essere intesi come un sberleffo o una presa per il culo, l'ennesima!, presa per il culo residuale del malcostume civico che dormicchia in noi. Comunque: auguroni!!! e speriamo che qualcosa cambi per davvero!

mercoledì 2 gennaio 2013

Italia, baratro fiscale evitato, forse, ma il lavoro?

aore12
50 lire, coniazione d'ispirazione repubblicana:
 il lavoro produttivo

Notizie da palazzo Chigi. 

Sul sito del governo italiano, in data del 31 dicembre 2012, appare l'analisi dell'anno appena trascorso gestito dal Governo tecnico di Mario Monti.

Com'è giusto che sia, l'ufficio stampa e il portavoce del governo curano e pubblicizzano l'operato dei professori. Parlano di spread e di tassi d'interesse. D'integrazione europea. Fisco. Spending review. Riduzione e tagli di enti locali e organismi pubblici. Costi della politica. Rivedere le spese militari per ridurre gli sprechi e migliorare risorse e produttività (produttività? Sembra inappropriato parlare di produttività laddove si spende molto per gli armamenti e pochissimo per la tutela giuridica del cittadino).

E poi si legge anche di competitività del Paese. Secondo il documento, l'azione di governo non è stata impostata solo sul rigore ma anche sulla crescita economica. Peccato che quest'ultima opzione non l'abbia notata nessuno! specialmente i tantissimi che vivono ai margini del sistema balordo improntato sul consumismo sfrenato che non consente ai miseri il sacrosanto lusso di comprare un kg di pane senza dover scegliere tra lo sfamarsi o il ripararsi dal freddo!

Ma poi non sono del tutto incoscienti, e una nota d'incertezza, chiarificatrice della realtà vera di questi ultimi provvedimenti, si riscontra laddove si legge:
“Si è cercato di eliminare i colli di bottiglia che frenano l’economia del paese, aprendo il mercato ad una maggiore concorrenza; si è cercato di creare un ambiente favorevole per le imprese, attraverso le liberalizzazioni e le semplificazioni (come per esempio nel segmento ambientale e nelle procedura di disinquinamento dei poli industriali contaminati); si è puntato sulle infrastrutture per favorire i collegamenti e la mobilità all'interno del paese e da e verso l’estero.”
appunto, si è cercato ma non riuscito!

E ancora parla di produttività e competitività per attrarre investitori esteri. E di liberalizzazione del mercato del gas e dei carburanti. Banche assicurazioni corruzione legalità.
Insomma una logorroica esposizione del normale lavoro attinente alla politica, effetti mai ottenuti!, se vogliamo realmente guardare in faccia la realtà in virtù delle tante famiglie che vivono condizioni di ansie e peregrinazioni giornaliere.
Ma l'ultima chicca, il regalino che il governo tecnico ci ha lasciato sotto l'albero e nelle culle dei presepi è l'innalzamento dell'età pensionabile a sessantadue anni e tre mesi per le donne e sessantasei anni e tre mesi per gli uomini con 42 anni di lavoro e contributi versati. (dimenticando che il lavoro è ormai preistoria).
Quindi si presuppone che abbiano creato opportunità di lavoro. Niente. Niente lavoro, solo parole!
Parole scritte che evidenziano i limiti degli uomini ancorati a numeri, spread, soldi, finanze e affari. che secondo i centristi e quanti appoggiano l'agenda Monti dovrebbero continuare nell'azione risanatrice, anche a costo di sviluppare  nuove sacche di povertà. Ma, un'azione analoga a quella fatta da Obama in America per evitare il baratro fiscale alle famiglie italiane no?

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