Ho sentito dire a Bersani: non sono
Robespierre! Io non vado a tassare i grandi patrimoni; c'è l'imu
come tassa patrimoniale...
Parla a ruota
libera il leader del pd, attento a non
impaurire i moderati.
Certo, è furbo il nostro che fa
l'occhiolino alla vecchia borghesia e ai capitalisti che affiancano
l'agenda Monti; con questo non si vuole puntare il dito accusatorio
su Bersani o altri che si definiscono “moderati” per arrivare al
potere ma neanche fare l'apologia di una rivoluzione sociale
impossibile in Italia.
Impossibile per cultura e mentalità
inculcata negli anni dalla cattiva politica, che non dice basta fino
a quando non tocca il fondo. Ed è solo quando ha toccato l'abisso
che scatta la molla della rivoluzione, la stessa scaturita dalla
rabbia dei cittadini francesi che ha terrorizzato la nobiltà e fatto
assurgere a capo temuto l'avvocato Maximilien Robespierre.
Da noi è difficile che avvenga una
sommossa sanguinaria e neanche lo vogliamo! Vogliamo una rivoluzione
culturale; un giro di vite delle coscienze che risvegli il meglio
della scienza filosofica e non generi altri personaggi nefasti.
Quindi, tutto sommato, siamo d'accordo! Non serve un novello
rivoluzionario che sparga lacrime e sangue tra i “ricchi” ma
qualcosa che guidi l'idea cara ai sogni socialisti.
Anche se, Maximilen de Bersanì non
suonerebbe male. :)
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