Ragazzi. Esserlo è una questione
anagrafica? Oppure è una sorta di stato mentale che nonostante il
tempo e le legnate subite, (quindi: delusioni per i risvolti sociali
e i tradimenti degli ideali di chi sostiene di parlare per te dalla
“rivoluzione studentesca e operaia” ad oggi), ti fa sentire
ancora vivo? Pronto a spendere, nonostante il marciume giornaliero
testimoniato dai mass-media, energie fisiche e mentali nel tentativo
di scongiurare la deriva intellettuale a cui sembriamo essere
inesorabilmente destinati viste le teorie strumentali, usate dai
capipopolo imperniate sui nazionalismi, tendenti al razzismo, forti
della paura popolana dettata dall'autoconservazione giacché, una
dopo l'altra, sono crollate le tutele e l'assistenza sociale ai più
deboli?
domenica 24 marzo 2019
venerdì 22 marzo 2019
Gratteri o Oliverio chi ha ragione?
Gratteri ha toppato?
Se per Mario Oliverio dopo il responso della Cassazione è iniziata la
primavera è logico pensare che le
accuse mosse a suo discapito non erano fondate. O, perlomeno, non
avevano quel carattere estremamente fuorilegge che l'inchiesta gli
aveva incollato addosso.
Quindi, c'è qualcosa che non funzione nell'inchiesta e nella giustizia in generale.
Ricordiamo che:
La Direzione distrettuale antimafia aveva riscontrato illeciti e irregolarità per gli appalti relativi all'ammodernamento dell'avio superficie di Scalea e degli impianti sciistici di Lorica. E considerato il ritardo del completamento di piazza Bilotti a Cosenza un «tornaconto politico». Coinvolti tecnici, funzionari regionali e un imprenditore ritenuto vicino al clan di Cetraro, ma per il quale è decaduta l’aggravante del metodo mafioso contestata dai magistrati inquirenti.
Le motivazioni saranno rese note tra un mese. Intanto la cronaca si nutre di supposizioni e illazioni ed i cittadini qualunque non sapranno a chi assegnare, parafrasando Trilussa, il trofeo della "lumachella". Per il momento il vassoio dorato della vanagloria rimane in sospeso (non se ne abbia a male nessuno. vuole essere soltanto una ingenua e ilare battuta per concludere una opinione che, dati i risvolti, sembra avere del grottesco). Lalumachella sta in attesa, e noi sapremo, forse tra qualche tempo chi avrà lasciato una traccia indelebile nella storia effimera.
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
martedì 19 marzo 2019
la legge del mare
Fuori le mura del porto oltre i bracci
di cemento il mare è gonfio. Il peschereccio placido entra nel grembo marino da poco restaurato. I pennelli di cemento
proteggono dalla furia degli elementi pescherecci e pescatori che, tra le acque
calme, scaricano il pescato.
Sulla banchina c'è ancora qualche
marinaio e un discreto andirivieni di curiosi che sbirciano nelle stive.
“Questo pesce non è in vendita al dettaglio. È destinato alla ristorazione.” dice un marinaio rivolgendosi ai passanti. Gli avventori scuotono la testa in segno di disapprovazione e mestamente lasciano il molo.
“Questo pesce non è in vendita al dettaglio. È destinato alla ristorazione.” dice un marinaio rivolgendosi ai passanti. Gli avventori scuotono la testa in segno di disapprovazione e mestamente lasciano il molo.
Lo specchio d'acqua piatto e
trasparente trasmette serenità nonostante il fragore e gli schizzi
che s'intravedono al di sopra dei blocchi di cemento frangiflutti.
È un pomeriggio qualunque qui in
Italia. Un pomeriggio di sole. Molti pensionati o presunti tali
approfittano per fare due passi, respirare aria iodata e prendere un po' di sole tiepido. Oggi la temperatura è mite. E pensare che solo
ieri faceva freddo! E il vento gelava il naso.
Pensa a quei poveretti che sono bloccati al largo. 49, sono 49! Dice un signore al suo compagno di passeggio.
Pensa a quei poveretti che sono bloccati al largo. 49, sono 49! Dice un signore al suo compagno di passeggio.
Certo, col mare mosso, costretti su una
imbarcazione senza potere approdare in un qualsiasi porto perché
qualcuno ha deciso così, non è una cosa che faccia stare allegri.
Il fine giustifica i mezzi?
Non so se Machiavelli avrebbe coniato comunque l'infelice frase se si fosse trovato
in un barcone col marchio di migrante tatuato sulla pelle . O se fosse costretto a
fare da scudo umano... Però ancora c'è qualcuno che rispetta e onora la legge del mare:“I migranti sono i benvenuti a Lampedusa”. Questo il commento del sindaco Totò Martello.
Salvi?...ni. mah. ancora non sappiamo...
Intanto i gabbiani volano liberi. E le barche stanno in rada.
Salvi?...ni. mah. ancora non sappiamo...
Intanto i gabbiani volano liberi. E le barche stanno in rada.
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eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
venerdì 15 marzo 2019
sulle spalle dei ragazzi
Ancora una volta i vecchi volponi hanno
girato la frittata e fatto buon viso a cattivo gioco. E sì!, perché
dei danni causati all'ambiente dalle fabbriche, ma più che dal
progresso dall'ingordigia degli uomini che stanno a capo delle
baracche di cartapesta, hanno dovuto prendersene carico i giovani!
È da qualche giorno che i mass-media
coccolano la notizia della sedicenne svedese e del suo impegno a
favore dell'ambiente. Greta Thunberg è riuscita a fare
scendere in piazza i ragazzi di tutta l'Europa per dire basta agli
inquinamenti e alla salvaguardia dell'ambiente.
"sulle spalle dei ragazzi" |
Questa è senza alcuna ombra di dubbio
una sonora sconfitta per i vecchi e per tutti noi che abbiamo
permesso il degrado dell'ambiente attraverso il depauperamento delle
materie prime e la loro trasformazione indiscriminata allo scopo di
creare benessere e ricchezze per pochi.
Chi ci ha governato ha prestato il
fianco abtorto collo. D'altronde c'era il ricatto sociale: lavoro o
disoccupazione!
Ma quando l'inquinamento indiscriminato
e criminale (ma remunerativo per i vertici aziendali, perché
preservare e munire le fabbriche di sistemi efficaci per la
depurazione e il trattamento dei fumi e delle scorie prodotte dal
ciclo di lavorazione è costoso) è causa di malattie e morti a chi
serve il lavoro?
Lo sapevamo tutti! Ci ha multato anche
l'Europa. Eppure doveva incazzarsi una ragazzina per alzare il
polverone e porre sotto i riflettori il problema ambientale che noi
abbiamo fomentato giorno dopo giorno. E se lei è riuscita a smuovere
le coscienze significa solo una cosa: siamo degli inetti. Inutile
proporla per il nobel. Facciamo un mea culpa sentito. Pensiamo prima
alle conseguenze dei nostri famelici intrecci affaristici senza
lasciare che il tempo passi e demandare il problema sulle spalle
delle generazioni future.
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
martedì 12 marzo 2019
Prospettive future per i giovani
È nato un bambino. Poverino!, ha già
un debito di 35milioni di lire... Questo di diceva nella prima
repubblica. Però, in compenso il nuovo nato poteva sperare nella
scalata sociale. Sì, perché lo Stato ancora garantiva alcuni punti
fermi sanciti nella Carta della Repubblica Italiana.
Il diritto allo studio per i meno
abbienti e la possibilità di salire qualche gradino della scala
sociale grazie alla preparazione e alle attitudini dei singoli
cittadini.
Insomma, quello che adesso è sotto la
voce “meritocrazia”, altra parolaccia coniata dal politichese ma
che difficilmente è attuata davvero.
"In Europa" |
E oggi?
Oggi ci sono altre regole da
rispettare!
Il diritto allo studio è solo sulla
carta. E i mestieri non sono spendibili sul mercato se appresi nelle
botteghe dei “mastri” maestri artigiani. Serve una qualifica, un
attestato rilasciato da uno dei tantissimi corsi professionali
istituzionalizzati dai sistemi e dagli organismi locai regionali e
statali.
E i nuovi nati? Trovano ancora il
debito pubblico ad attenderli ma non la fiducia del futuro. Le nuove
mansioni richieste dal mercato del lavoro vedono i lavoratori ridotti
a semplici numeri sottopagati e per niente tutelati. In compenso, se
sono davvero poveri, vivono da soli con un reddito ISEE da fame,
insomma al limite dell'indigenza, raggiunta la maggiore età possono
provare ad accedere al reddito di cittadinanza. ...
sabato 2 marzo 2019
Sogno l'Europa solidale di Altiero Spinelli
Le parole di Altiero Spinelli da
qualche giorno mi tornano in testa. E mi inducono a rileggere il
manifesto di Ventotene scritto insieme ad altri prigionieri politici
confinati dal regime fascista. Sorprende la sua lucida analisi sul
federalismo degli stati uniti d'Europa che a distanza di anni
risultano essere di estrema attualità e in alcuni momenti persino
rivoluzionari. È rivoluzionario il modo di intendere l'essere umano
al centro della vita sociale e culturale non solo dell'Europa.
Il suo pensiero antinazionalista è da
studiare e prendere ad esempio, divulgarlo tra i giovani e quanti
sembrano avere dimenticato o disconoscono la storia del ventennio
oscurantista.
L'Europa di Alterio Spinelli è la mia.
La nostra! Un'Europa solidale che guarda ai singoli non come sudditi
ma cittadini attivi. Donne e uomini portatori di cultura e non numeri
o merce sui quali lucrare.
Confido che questa Europa solidale
nasca al più presto perché “Le baracche di cartapesta non
resistono a lungo”.
“Oggi si cercano e si incontrano,
cominciando a tessere la trama del futuro, coloro che hanno scorto i
motivi dell’attuale crisi della civiltà europea, e che perciò
raccolgono l’eredità di tutti i movimenti di elevazione
dell’umanità, naufragati per incomprensione del fine da
raggiungere o dei mezzi come raggiungerlo. La via da percorrere non è
facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà! (Spinelli –
Rossi)”
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venerdì 22 febbraio 2019
Toponomastica dei saperi
Bi/sogni.
Ogni volta che
cadi
ti rialzi e riparti.
ti rialzi e riparti.
Non importa quante volte
quando devi sopravvivere.
quando devi sopravvivere.
Bisogni impellenti inducono
all'azione
all'azione
Raccogli le esigue forze
e vai!
L'impone
Il diritto alla vita!
La
Necessità di
Sopravvivere!,
Spinge a sognare,
attraccare in terre nuove.
attraccare in terre nuove.
Terre lontane popolate
dalla cultura del bello
di gente
già esule
di gente
già esule
che si spera
accogliente
giacché tutti
i popoli
vittime di
vittime di
ambagi
hanno subito migrazioni forzate.
hanno subito migrazioni forzate.
Sogni fragili.
Barchette di carta
dove far navigare pensieri e storie.
Poetiche.
Sogni ad occhi aperti
che fanno di necessità
virtù.
Bi/Sogni dimenticati
Sconosciuti all'opulenta
viziosa
cinica
giostra del consumismo
che governa gli istinti più bassi
dell'umano ego
nonostante la
toponomastica
dei saperi contemporanei che rende virtuale e minimizza
rilegando nel mondo altro dei like
fame e speranze degli ultimi.
nonostante la
toponomastica
dei saperi contemporanei che rende virtuale e minimizza
rilegando nel mondo altro dei like
fame e speranze degli ultimi.
martedì 12 febbraio 2019
Oggi come nel '38?
Il novecento è stato un secolo
di cambiamenti sociali e culturali. Alcuni eventi drammatici mutarono
completamente le vite e i destini di intere famiglie.
Quando le ideologie ammorbano le menti
confondono fino ad annientare l'intelligenza emotiva.
L'empatia è violentata, annullata dal
credo comune che pone e teorizza barriere facendo leva tra le paure
della gente . Le leggi razziali scritte appositamente per
creare falsità e persuadere i deboli hanno generato oscurantismo e
terrore; hanno creato brutture inimmaginabili nei giovani di oggi
abituati alle realtà e alle guerre virtuali.
Nel 1938 si scrisse una indegna
pagina di storia che calpestò la dignità degli italiani e del
genere umano.
Solo dopo l'armistizio e con
l'intervento delle Nazioni Unite tornò la libertà e la democrazia.
Il 25 aprile del 1945 segna
l'inizio di una nuova era: la liberazione (fisica) dell'oppressore
delle sue farneticanti idee.
La guerra fu strumento di sopraffazioni
e vendette personali che resero possibili biechi e oscuri interessi
economici anche nei piccoli centri. Invidie e vecchi rancori furono
contrabbandati e venduti al nemico per codardia o mero tornaconto.
Dopo i disastri della guerra ebbe
inizio la restaurazione. Anche la cultura ebbe grandi e entusiastici
slanci. Nelle teste degli europei c'era voglia di cambiamenti.
Chiunque, in Francia o in Italia, in Spagna come in Grecia aveva un
sogno da realizzare ed era convinzione comune di poterlo attuare. Le
paure erano state esorcizzate! Il boom economico prometteva
tranquillità e benessere e le lotte degli operai e studenti del 68
intendevano porre le basi alle ingenue teorie inneggianti ad una
società più giusta e solidale per creare un mondo migliore.
Che dire oggi a chi teorizza la
chiusura dei confini, innalza muri, vende donne uomini e bambini?
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venerdì 11 gennaio 2019
Una storia affidata al web
Il ragazzo incappucciato guarda fisso
in camera. Chiede consiglio ai follower s. Racconta agli ipotetici
seguaci una storia. La sua storia. E chiede cosa fare nel caso
qualcuno si trovasse nelle sue stesse condizioni esistenziali.
Il dilemma del ragazzo consiste se
andare a conoscere oppure no i consanguinei che lui non ricorda di
conoscere. Eppure uno zio, per quanto mi è stato detto, fratello del padre defunto quando lui,
Carletto, era piccolo, questo il nome di fantasia che do al
postulante, per i primi anni andò metodicamente a fare loro visita.
Ma la situazione che di volta in volta lo zio trovava non era delle
più gradite.
Non sto a spiegare nei dettagli cosa o
chi vedesse. Fatto sta che non l'approvava! Così iniziò a diradare
le visite pur mantenendo il legame attraverso le notizie portate dal
vento.
Ma il vento, si sa, non sempre è lo
specchio veritiero dell'animo umano.
Anch'io ho vissuto di riflesso storie
di vite vissute e anche se accanto ai protagonisti diretti molte
sfumature non le ho sapute cogliere.
Ora, per rispondere al quesito iniziale
del ragazzo del “confessionale”, dico che: se fossi in lui andrei
a scovare la verità interrogando e venendo a conoscenza di fatti e
fattori che hanno definito la storia di chi gli ha dato la vita.
Anche col pericolo di fare scoperte scomode, poco edificanti e per
niente romanzate o mediate dalle volontà di chi gli è stato accanto
fisicamente per tutti questi anni. Perché la vita è dura e a volte
crudele. Per questi motivi mi sento di suggerire un concetto
semplice: vivi la tua vita e cerca di trarre il meglio seguendo i
canoni della bontà e della correttezza. Il resto lascialo alle
spalle. E se ci tieni a conoscere le persone che tu pensi ti abbiano
“abbandonato” fallo ma accostati senza pregiudizi. Chissà, forse
può nascere qualcosa di buono.
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mercoledì 19 dicembre 2018
Jenni è pazza
Vasco ancora una volta ha saputo
declinare le nostre sensazioni, il nostro stato mentale trasducendo
il malessere sociale che tocca tutti in poesia.
Gli Artisti penetrano le barriere
temporali, anticipano i tempi, leggono gli stati mentali, sospendono
in un eterno presente le emozioni e tutto quanto concerne il vissuto
quotidiano e ne fanno poesia.
Jenni è pazza, del 1998, Vasco ce la
ripropone in video con una nuova veste grafica animata, elementare ma
non scontata, poeticamente accattivante, scaturita dalla matita di
Rosanna Mezzanotte e per la regia di Arturo Bertusi, art director di
Vasco, siamo, nello stesso tempo, spettatori e attori introspettivi
delle contraddizioni concettuali contemporanee.
Complimenti Vasco!
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