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giovedì 9 maggio 2019

Dall'Africa all'Europa

Molti nodi sono al pettine e nessuno sembra possa essere sciolto.

Dall'Africa giungono notizie allarmanti. I profughi che tentano di scappare dalle guerre e dalla fame sono trattenuti in campi di detenzione simili ai lager della seconda guerra mondiale.

Già. La seconda guerra mondiale! Quell'evento drammaticissimo che fece pensare ad una Europa Unita. Le menti illuminate che lavorarono alla costituzione dell'unione degli stati europei pensarono ad una sorta di alleanza che potesse tenere lontani gli oltranzismi nazionalisti e le guerre che ne derivano dagli scontri ideologici ed economici dei governi offuscati dalla miope convinzione che debba innanzitutto essere preservato il benessere nazionale a scapito della solidarietà tra i popoli.

Infatti, per la ricostruzione nel dopoguerra di opere e cervelli, i Padri fondatori della Costituente che scrissero, appunto, la nostra costituzione, ch'è fondamenta di democrazia e rispetto per tutti, contempla e promulga una serie di articoli in merito alla solidarietà e all'accoglienza ad iniziare dalla tutela delle minoranze linguistiche presenti sul territorio.

"un sogno chiamato Europa" ©


Ed è grazie alla potenzialità dei principi espressi che si è tenuta, anche con difficoltà, la barra dritta e abbiamo goduto anni di pace.
I problemi non sono mancati in questi 74 anni. Anche la costituzione dell'unione è stata sofferta. È vero!, qualche rappresentante di governo degli stati membri ha saputo “raccogliere” meglio e gestire i fondi dell'UE. Qualcun altro ostenta disprezzo e noncuranza nei confronti delle classi meno abbienti.
Ma possono queste pastoie inibire le nostre coscienze e indurci a chiudere porti e democrazia?
No! contro la democrazie e l'accoglienza solidale che ispirò le menti illuminate e spendersi per il federalismo degli stati europei? Tra cui, Altiero Spinelli? Dobbiamo impegnare la parte migliore di noi stessi. Dobbiamo pensare a quanti soffrono per le ingiustizie sociali; per le guerre imposte dai despoti; per la miseria culturale che governa le menti dei capipololo e delle pecore al seguito.

Sì! ora più che mai è necessaria l'Unione tra i popoli. Quindi è necessario l'impegno costante perché l'Europa Unita funzioni davvero non solo per quanto concerne i mercati ma, principalmente, per una solidarietà fattiva.
Per fare questo non servono gli oltranzisti, i nazionalisti o i super eroi in generale. Basta semplicemente un minimo di comprensione e di laica lucidità.

Solo così si possono sconfiggere i dissidi e le guerre fratricida. E contribuire alla nascita di una Europa solidale che possa porgere una mano disinteressatamente agli stati membri e non solo. Che sia anche d'aiuto concreto all'Africa e al resto del mondo.
In due parole: etica e globalità, non per necessità ma per scelta ponderata.

sabato 2 marzo 2019

Sogno l'Europa solidale di Altiero Spinelli

Le parole di Altiero Spinelli da qualche giorno mi tornano in testa. E mi inducono a rileggere il manifesto di Ventotene scritto insieme ad altri prigionieri politici confinati dal regime fascista. Sorprende la sua lucida analisi sul federalismo degli stati uniti d'Europa che a distanza di anni risultano essere di estrema attualità e in alcuni momenti persino rivoluzionari. È rivoluzionario il modo di intendere l'essere umano al centro della vita sociale e culturale non solo dell'Europa.

Il suo pensiero antinazionalista è da studiare e prendere ad esempio, divulgarlo tra i giovani e quanti sembrano avere dimenticato o disconoscono la storia del ventennio oscurantista.

L'Europa di Alterio Spinelli è la mia. La nostra! Un'Europa solidale che guarda ai singoli non come sudditi ma cittadini attivi. Donne e uomini portatori di cultura e non numeri o merce sui quali lucrare.

Confido che questa Europa solidale nasca al più presto perché “Le baracche di cartapesta non resistono a lungo”.

“Oggi si cercano e si incontrano, cominciando a tessere la trama del futuro, coloro che hanno scorto i motivi dell’attuale crisi della civiltà europea, e che perciò raccolgono l’eredità di tutti i movimenti di elevazione dell’umanità, naufragati per incomprensione del fine da raggiungere o dei mezzi come raggiungerlo. La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà! (Spinelli – Rossi)”

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