domenica 11 ottobre 2015

Passione politica e ...

Quattro moschettieri, tre uomini e una donna, pentastellati, rispondono alle incalzanti domande del mastino di rai tre. In mezz’ora chiariscono alcuni interrogativi posti da Lucia Annunziata e fanno luce sul sistema adottato fino ad oggi nel campidoglio.
Viene fuori il solito gioco di potere dei partiti e dei loro affiliati. Altro che questione morale teorizzata da Enrico Berlinguer. C’è moltissimo da lavorare sulle regole e sulla gestione politica del sociale.

A Roma come in altre città italiane le clientele politiche si autoalimentano e, di volta in volta, gli attori cambiano ruoli a seconda della forza che sono riuscite a quantificare attraverso i comitati elettorali e, in base agli scambi di favori (do ut des,) si possono trovare da una o dall’altra parte del tavolo a trattare affari.
Sarà per questo che il dottor Marino si trova imbrigliato in un guazzabuglio fatto di piccole cosucce che lo inducono a dimettersi?
Cioè, mi spiego meglio: non ha saputo o avuto la forza di rompere col passato e ha continuato a fare cose  che hanno consentito, comunque, di tenere in piedi un sistema spregevole  composto da figli e figliastri?
(questa, mi è sembrato di capire, l’accusa politica avanzata dai consiglieri comunali dell’opposizione capitolina a Marino, al pd e a chi lo ha preceduto).
Intanto, stando alle notizie diramate anche dalla Annunziata, circa trentamila cittadini romani hanno sottoscritto una richiesta al sindaco di non dimettersi, di ripensarci perché a lui, a Ignazio Marino ridarebbero il voto ancora.
Conclusione. Viene fuori il marcio di una classe politica fatta di espedienti con tutte le debolezze di noi italiani e qualcosa di più quando siamo al potere se non fermamente convinti e supportati da alti ideali forgiati nella cultura della cosa pubblica e del rispetto assoluto dell’altro che vive in difficoltà rispetto a noi.

Marino scivola e il PD barcolla

C’è qualcosa di poco chiaro nella vicenda che riguarda Marino, il sindaco voluto ed eletto dal PD e dalla maggioranza degli elettori romani.
Un vecchio adagio così recitava: abbiamo perso la vista ed ora ci preoccupiamo delle ciglia. E sì, perché di questo si tratta. Dopo che Roma è stata annichilita dai saccheggi di gente priva di scrupoli, adesso il PD che si dice garantista e per questo tiene in parlamento e nei posti di potere della pubblica amministrazione periferica  persone inquisite, adesso, dicevo, il partito democratico si scandalizza per due scontrini. Due ammanchi nella finanza capitolina perché il sindaco ha pagato con la carta di credito destinata alle spese di rappresentanza due pasti consumati con la famiglia. Ma non è finita qui.

Il disegno in atto inizia con la questione della sua panda che il sindaco guidava o parcheggiava nei posti destinati alle macchine di servizio.
Ma i puritani del pd non ammettono che si faccia uso del potere per scopi personalistici. Che grandi uomini! Sì, è veramente ridicolo.
È ridicolo pretendere le sue dimissioni. È ipocrita non sostenerlo dopo avergli imposto la candidatura mostrandolo ai romani come il volto pulito della società impegnata in politica vantandone la sua qualità di scienziato e apprezzato  chirurgo.
Contro Marino si è mossa la stampa e i poteri forti che hanno le mani e gli interessi  economici sulla capitale, ma forse sarebbe corretto invertire l’ordine dei fattori: i poteri forti hanno messo in atto tutto ciò che è in loro potere. Sono riusciti a coinvolgere anche il papa con la vicenda del viaggio in America: Papa Francesco, ingenuamente ha risposto alla domanda del giornalista: non ho invitato il sindaco di Roma. E da qui è partita la manipolazione mediatica sulle bugie del sindaco.
Bugie ingenue che non dovrebbero incidere sull'operato politico di un primo cittadino se guardiamo alle inchieste aperte e archiviate dalla politica in merito alla questione morale e dalla magistratura.
Il PD sbaglia a lasciare solo Marino. Sempre ché non ci siano scheletri nell'armadio che non ci è dato conoscere.

mercoledì 7 ottobre 2015

Tra inferno e paradiso

Catanzaro, vista dall'alto

Nel limbo delle chiacchiere


La città si addormenta. Un altro giorno è trascorso e tutto scorre.
Oliverio continua nei suoi proclami rassicuranti. Scura si attiene alle direttive ministeriali della Lorenzin mentre alcuni, spero lo facciano per scherzo, dibattono e raccolgono firme per tagliare in due la Calabria: vorrebbero riportare indietro nel tempo la sua morfologia e rendere navigabile il fiume Amato per “facilitare” la navigazione ai mercantili come succedeva ai tempi della “magna graecia”. 

In sintesi questi signori non soffrono dei comuni problemi che arrovellano la quasi totalità dell’umanità: la salute e il modo per curarsi i malanni oppure trovare un lavoro e guadagnare i soldi per sopperire ai tagli imposti dal governo e dalla politica economica europea. No!

Per loro è di primaria importanza l’autostrada del mare tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme: quindi, tra Jonio e Tirreno.
Questi scienziati vorrebbero scavare un canalone navigabile tra le due coste calabre mentre infuria il dramma della povertà pilotata.

Vista da quassù la città sembra non curarsi delle parole. Tutto è ordinato. Lo sguardo sorvola la vecchia scuola agraria, adesso, diventata un parco ben curato e arredato con opere d’arte inserite nel verde della macchia mediterranea; sfiora i tetti dei palazzi fino a posarsi tra le nuvole e da lì sfiorare monti e valli fino a giungere al mare.

Da qui ogni cosa sembra prestabilita. Anche le nuvole sembrano ricordare gli affanni umani e il loro superamento.
“Avanti il prossimo” invita l’infermiera. Distolgo la mente dai pensieri e lo sguardo dal panorama ed entro nello studio del medico specialista …

venerdì 2 ottobre 2015

Souvenir

“Donne avvicinatevi. Da adesso potete mettere l’aglio nelle vostre pietanze senza impuzzolentirvi e non è finita qui! Con questo attrezzo  potete desquamare il pesce togliere il nocciolo degli ulivi (dalle olive). Venite a vedere. Guardare non costa niente. Basta con l’odore dell’aglio tra le mani… lo mettete qui dentro con tutta la buccia e, voilà, fatto!”.
Conviene vedere, tanto tocca sempre a noi sbucciare l’aglio. Mi dice Attilio strattonandomi verso la bancarella.
Non ricordo in quale festa patronale eravamo capitati. Insieme ai miei amici ci trovavamo forse a Caraffa o in qualche paese limitrofo. Era domenica. E curiosavamo tra le bancarelle allestite in piazza.
Attilio comprò immediatamente l’attrezzo sublimato dall'imbonitore e spinse anche me a farlo. Lo comprai e, come supposto, rimase nel suo involucro intonso per lunghi anni infondo ad  un pensile della cucina.


mercoledì 30 settembre 2015

Catanzaro, 'nte l'orticeddhu e tutti

E stamattina mi è crollato un altro ricordo piacevole.
 Lo custodivo gelosamente insieme alle cose belle della mia infanzia. Era il luogo dei giochi spensierati e delle ore trascorse all’aria aperta in compagnia dei miei amici e compagni di classe dopo l’espletamento delle lezioni.

Villa Trieste mi si è presentata ostile fin dall’ingresso di viale dei normanni: erbacce, cassonetti colmi e divelti lungo le scale ristrutturate e con passamani imponenti.
Un tempo le scale  immettevano ai “cento metri”, un rettilineo pianeggiante lungo cento metri, oggi sfociano in una area definita in gergo dialettale “l’orticeddhu”, l’orticello. Differente, oggettivamente, dall’orticello curato da mani esperte e sapienti  che dona frutti, " ‘nte l’orticeddhu e tutti" regna l’abbandono e il degrado. Il vandalismo non è maggiore rispetto ad altri spazi comuni imbrattati e violentati dalla goliardia pruriginosa ma si vede, e non è un bel vedere.
Catanzaro, villa trieste

martedì 29 settembre 2015

Docenti da espellere per crimini contro l'umanità

È vero! Al peggio non c’è limite!
Credevo fosse una balla inventata da qualche burlone, invece, a fine giornata, la notizia si è rivelata vera ed è rimbalzata dalla carta stampata al web e alla radio:
Espulso dalla classe e costretto a seguire le lezioni dal corridoio perché è gay. E' la brutta esperienza subita da un giovane brianzolo che frequenta l'Istituto cattolico professionale Ecfop di Monza. Secondo quanto riporta Il Giornale di Monza, infatti, il ragazzo sarebbe stato cacciato di classe dal preside della scuola perché con i comportamenti “influenza negativamente gli altri ragazzini e vanno protetti gli altri bambini”.
Secondo quanto riportano i mezzi di comunicazione di massa pare che il preside abbia risposto alla madre del ragazzo: "Nessuna discriminazione, seguiamo i dettami della Chiesa" …
Commentare quanto accaduto in un luogo preposto all'educazione e alla preparazione dei futuri cittadini è facile  e può trasformarsi in una ennesima battaglia contro l’omofobia o altre impalcature mentali innalzate per fronteggiare paure e rafforzare certezze comportamentali dettate da manichei frustrati.
Secondo me è semplice ignoranza. Una immensa mastodontica indefinibile stupidità da circoscrivere e isolare che impone categoricamente di mettere in quarantena docenti e mura in linea con simili provvedimenti.

lunedì 28 settembre 2015

Cara Beatrice Lorenzin auguri ... ma

Bene. La Lorenzin è mamma di due gemelli: Lavinia e Francesco.

Solitamente si pensa che essere mamma amplifichi la sensibilità e che la maternità in sé oltre a creare una rivoluzione nel corpo femminile induce a guardare con occhi nuovi il mondo: si è più protettive e inclini alla comprensione. Ma Stando alle notizie diramate dai giornalisti pare che dopo il parto Beatrice si sia vestita con una corazza d’acciaio spessa chilometri dai bisogni reali della gente che vive di stipendio o sopravvive barcamenandosi tra mille espedienti per arrivare a sera e portare un pasto ai figli, comprare qualche jeans e, perché no ormai non ne possiamo fare a meno, regalare una carica da 5 euro.
Sia ben chiaro: Vivere lo stato materno non significa essere forzosamente caritatevole o commiserevole ma quantomeno ricordarsi di essere lì al governo per salvaguardare lo stato sociale dei cittadini.
Invece, l’ultima pensata del ministro alla salute getta scompiglio nelle classi sociali (che la costituzione dice di essere abolite, nella realtà dei bisogni esistono) che hanno problemi di salute fisica e mentale.
Il ministro dice a sua discolpa che le analisi, alcune analisi sono inutili, quindi impone per legge ai medici di non prescriverli.
Non sottoporre i pazienti ad analisi che potrebbero salvare la vita o migliorarne la qualità?
Ma dove siamo arrivati! Già in condizioni “normali” quando si è costretti ad entrare in farmacia tra ticket e medicine definite da banco si lasciano tra 10 e 20 euro. Certo, per chi incassa oltre tremila euro al mese non è una spesa eccessiva ma quando si è costretti ad eseguire analisi di una certa rilevanza e il ticket sale oltre i duecento euro anche a chi incassa cifre importanti inizia a pesare se sommate alle tasse.
E fin qui siamo nella “normalità”!
Non è normale sconvolgere i meccanismi studiati e messi nella Carta Costituzionale dai Padri per la tutela della persona, nell'espressione ampia del termine, lo stato sociale, il welfare, per una mera questione economica imposta dalle lobby economiche. 

domenica 27 settembre 2015

Lavoro e riscatto sociale

L’ODORE DEI GIORNI.


L’odore dell’erba tagliata di fresco riporta ai mesi estivi, a quando è necessario intervenire sovente per mantenere in salute il manto erboso dei prati e dei giardini sia pubblici che privati. Riporta la mente a rivisitare quell'angolo celato gelosamente nel  cantuccio dei ricordi a quando si andava a giocare nella Villa Trieste dove i giardinieri facevano anche da guardiani e stavano attenti che nessuno giocasse a pallone o entrasse nelle aiuole.

Tutto era in ordine. Superato il maestoso cancello in ferro battuto, nella piazzetta ovale, il calessino trainato dal pony Jolly aspettava mamme e bambini per il consueto giro panoramico. Più in là l’omino dei semi offriva ceci, fave secche e, appunto, semi di zucca salate in cartocci per cinque e dieci lire.

martedì 22 settembre 2015

Inside out e i 4 volti emozionali.


Inside out è un vero capolavoro firmato Disney Pixar. Non è “solo” un film per bambini, o meglio, è un film animato per adulti e bambini (non sotto gli 8 anni di età a parer mio). Ben intesi,l’animazione ci sta tutta ma i bambini più piccoli rispetto a tale fascia d’età trascorrono la maggior parte del tempo del film a chiedere ai “grandi” cosa stia succedendo. (come mi successe in sala)

Non a caso la protagonista è una ragazzina di 11 anni, la quale vede nascere pian piano nel corso della sua età varie emozioni #Gioia, #Tristezza, #Rabbia,#Disgusto e #Paura.
Gli esserini che d'altronde albergano e coabitano in ognuno di noi.

Quando la libertà di pensiero nuoce

Erri de Luca
Enrico De Luca, poeta, giornalista e scrittore, conosciuto come Erri, è un fine e attento intellettuale italiano che deve fare i conti con la legge italiana. Per lui il pm ha chiesto otto mesi di galera per avere “istigato” quelli che sono contrari alla costruzione dell'anacronistica linea ferrata tra Lisbona e Kiev a “sabotarla”. “le cesoie servono per tagliare la rete”. Aveva detto...

“Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto - aveva osservato De Luca all'apertura del processo, il 28 gennaio 2015. "io ho usato la parola “sabotaggio”, che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da solo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un 'buco interrotto', un 'bucus interruptus'".

Per sommi capi ricordiamo le motivazioni delle contestazioni: la linea passa e deturpa irrimediabilmente valli e monti nel tratto tra Lione, Torino e Novara fino a Trieste.
A nulla sono valse le proteste e gli studi di settore condotti da esperti per scavalcare le alpi e proseguire la tratta utilizzando un corridoio esistente.
Dagli studi e dalle osservazioni dei “no tav” emergono informazioni inquietanti quali perforazioni rocciose contenenti amianto o altro materiale nocivo, deviazioni fluviali, cose che arrecano danni alle colture senza apportare ricchezze, scambi di merci culturali o migliorare la mobilità e la qualità della vita ai residenti e non solo.

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate