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sabato 17 settembre 2022

Natura tombata

 

Inizia il tempo delle piogge.

Le temperature anomale che abbiamo sopportato durante questi mesi estivi hanno dato la possibilità a chiunque e per qualunque scopo e motivo di dire la propria opinione in merito al disagio meteorologico.

Catastrofisti. Ecologisti. Jettatori e scienziati- meteorologi fai date. Gente votata al detto: “ non ci sono più le stagioni di una volta”. Tutti costernati davanti alle catastrofi che per l'occasione hanno nomi nuovi: “bombe d'acqua” e non temporale o acquazzone, alluvione!

Solitamente le bombe, quelle che fanno male volontariamente, sigh, le lancia qualche manina guerrafondaia volutamente! Allo scopo di mietere vittime innocenti che hanno una visione buona, nonostante tutto, della vita e vogliono vivere in pace.

La natura non è cattiva!

La natura è creativa. Aiuta gli esseri viventi. Li nutre! E li fa progredire.

Il problema vero sorge nel momento in cui la manina dell'uomo e la sua ingordigia deturpa e violenta l'ambiente.

È quando l'uomo non si limita a irreggimentare intelligentemente nel rispetto delle leggi fisiche la natura che avvengono le catastrofi.

"Natura nel tombino"




giovedì 29 ottobre 2020

Catanzaro, prevenzione e tutela del territorio

Pioviggina. A dispetto delle previsioni meteo le nuvole si addensano all'orizzonte e qualche goccia cade. Osservando bene il cielo non dovrebbe durare molto. Ma si sa le tempeste a ciel sereno sono le peggiori. In un attimo le piogge devastano raccolti gonfiano torrenti e inondano le cementificazioni selvagge.


La continua ossessiva lista della spesa cui gli amministratori sono chiamati a osservare spesso provoca incurie per mancanza di fondi.


I pochi soldi in bilancio dei comuni non bastano mai anche se i contribuenti pagano salatissime bollette comunali che nel loro insieme dissanguano le famiglie.

In ogni bolletta, gas, luce, tari, acqua, imu ci sono accise e ammennicoli varie che gonfiano il dovuto reale che vanno a implementare le casse comunali e regionali, nonché statali. Persino nella tassa di proprietà delle automobili c'è una quota destinata al servizio sanitario nazionale ma la parte più cospicua va nelle casse regionali.


Nel valzer delle tasse i legislatori hanno pensato a ogni minimo problema sociale e i cittadini siamo tenuti a osservare se vogliamo concorrere secondo le nostre possibilità al bene comune.


Già il bene comune...


se usciamo dai centri urbani sembra che tutti i sindaci siano ossessionati dallo stesso problema: il bilancio delle casse comunali, e per questo lasciano alla provvidenza le urbanizzazioni primarie, quindi le manutenzioni del suolo e la regimentazione delle acque.

 

"torrente fiumarella, catanzaro, corvo"

Inondazioni, cataclismi improvvisi visto quanto accaduto e accade sotto questo cielo possono colpire in qualsiasi momento e a qualsiasi latitudine. Che facciamo aspettiamo ancora caro sindaco Abramo e cari assessore regionale al territorio e presidenti delle bonifiche tutte?

mercoledì 31 maggio 2017

Cz. Corvo. Apprezzabili interventi di manutenzione

Civiltà.



Finalmente un po' di pulizia! Sembra di essere rinati. Sarà per effetto delle elezioni?
No ha vinto la gara una ditta di Lamezia Terme. Un dipendente mi ha detto che fanno prima i bordi, le grandi aree e poi attaccano coi marciapiedi.
Si ma se non puliscono bene bene e tolgono la terra che si è depositata lungo le cunette tra un mese rispuntano le erbacce più forti di prima.

Il dialogo tra i due continua. Si aggiunge un terzo e si sente in dovere di citare i temi trattati da un conduttore televisivo circa le esuberanze nelle aziende forestali e il mancato inserimento degli stessi operai in esubero nei lavori di pubblica utilità.

Radio corvo inizia il tam tam. Dopo lunghi mesi, per non dire anni, di degrado e abbandono, finalmente, si respira aria di civiltà.

Il parco giochi dei bimbi torna ad essere fruibile. Le mamme non hanno il terrore che i loro figli possano fare incontri ravvicinati di un certo tipo e i pochi che passeggiano lungo il viale che circonda il quartiere camminano con più serenità. Anche se tutti sperano in una manutenzione programmata e duratura nel tempo a venire, per il momento apprezzano il lavoro svolto e poco importa se a svolgerlo è una ditta privata o le maestranze in esubero negli enti pubblici. Per il futuro si auspica una manutenzione intelligente che anticipi le emergenze e tolga dall'indecente stato di degrado cui è costretto dall'assalto ciclico della natura il quartiere corvo di Catanzaro.

venerdì 6 novembre 2015

Dopo l'allerta meteo

Necrologio al vegetale che non c'è più e all'insipienza umana.


dopo l'allerta


La sua presenza silenziosa continuava a proporsi tra le auto parcheggiate. E nonostante fosse secca da anni si ergeva obliqua tra il vecchio maestoso eucaliptus cresciuto nell'asfalto della Catanzaro periferica e le canne selvagge a bordo strada di via Magenta.

Monumento vegetale pietrificato nel regno dei morti viventi, il cui monito non impressiona nessuno, nonostante la vita fosse fuggita, coi suoi aghi e pigne arrugginite ha resistito a intemperie e degrado ambientale fino all'ultima, ennesima, notizia di allerta meteo di questi giorni.

L'esemplare di pinus pinea mediterranea, piegata dal vento e dalla pioggia, crebbe storta; fu casa e appiglio per uccelli e colombe che si rifugiarono tra i suoi rami forti odorosi di linfa e che, addormentatosi definitivamente, rimase trespolo per volatili e punto fermo per cani alfa bisognosi di marcare i propri confini territoriali.

Simile a una bella favola per bambini, abbellita poeticamente, potrebbe assurgere a metafora educativa, esemplare ciclico di morte e vita con un intrinseco valore esistenziale colma di aneddoti con un suo perché ma, al momento, vista la congettura, evitando di mistificare la realtà, può avere una qualche valenza utilitaristica solo se proiettata nelle imminenti feste natalizie e nel consequenziale, tradizionale falò.

Per il momento rimane lì, adagiata nell'asfalto tra le macchine in sosta. … a questo punto, bando alle ripetute segnalazioni fatte dai cittadini, qualcuno, i ragazzi certamente, confida nelle difficoltà organizzative degli organi preposti al decoro urbano così da potere assistere ad un magnifico poetico falò di fine anno.

domenica 27 settembre 2015

Lavoro e riscatto sociale

L’ODORE DEI GIORNI.


L’odore dell’erba tagliata di fresco riporta ai mesi estivi, a quando è necessario intervenire sovente per mantenere in salute il manto erboso dei prati e dei giardini sia pubblici che privati. Riporta la mente a rivisitare quell'angolo celato gelosamente nel  cantuccio dei ricordi a quando si andava a giocare nella Villa Trieste dove i giardinieri facevano anche da guardiani e stavano attenti che nessuno giocasse a pallone o entrasse nelle aiuole.

Tutto era in ordine. Superato il maestoso cancello in ferro battuto, nella piazzetta ovale, il calessino trainato dal pony Jolly aspettava mamme e bambini per il consueto giro panoramico. Più in là l’omino dei semi offriva ceci, fave secche e, appunto, semi di zucca salate in cartocci per cinque e dieci lire.

domenica 20 settembre 2015

L'uomo e la natura

catanzaro, periferia,


Sembrava fosse arrivata la fine del mondo. Il vento ha soffiato forte. Nuvoloni neri carichi di poggia si sono addensati sopra gli alti palazzoni della eternamente degradata periferia catanzarese. Gli alberi hanno ceduto alla forza del vento nei punti in cui l’uomo non è intervenuto per tempo con le dovute e necessarie potature.

Ancora una volta laddove non ci ha pensato l’uomo ha provveduto la natura!

Ma l’uomo è scaltro. Se ne è lavato le mani: ha dichiarato lo stato d’allerta.
Che dire? Se piove o c’è il sole l’ unico colpevole dell’incuria provocata dal passaggio barbaro dell’uomo scellerato è da trovarsi altrove e non in chi avrebbe dovuto intervenire in tempo. Un altrove impalpabile ma concreto: il destino.
È questa forza sconosciuta ma potente che decide chi  deve rimanere sotto una slavina scivolata su una strada priva di protezioni o sotto i rami falciati dalla bufera.

Questa volta il destino è stato buono. Non ci sono stati morti o feriti e il vento si è placato dopo avere spazzato via le nuvole nere che si erano accumulate sopra i palazzoni della periferia.

Buona giornata a tutti e che la buona sorte e il bene accompagni quanti hanno necessità di trovare la serenità.

giovedì 21 novembre 2013

Patto di stabilità e coercizione della politica Europea

La quasi totalità degli amministratori politici nazionali e locali danno la colpa dei mancati interventi di bonifica del territorio e dei danni causati dalle piogge delle ultime ore al famigerato “patto di stabilità nazionale”.

Ma cos'è sto patto di stabilità?

Il Patto di Stabilità Interno (PSI) nasce dall'esigenza di convergenza delle economie degli Stati membri della UE verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a livello europeo in seno al Patto di stabilità e crescita e specificamente nel trattato di Maastricht (Indebitamento netto della Pubblica Amministrazione/P.I.L. inferiore al 3% e rapporto Debito pubblico delle AA.PP./P.I.L. convergente verso il 60%).

Detto in parole semplici significa che in base all'accordo stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell'Unione Europea per mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione Economica e Monetaria dell'Unione Europea(Eurozona) e rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht anche se ci sono soldi a disposizione delle pubbliche amministrazioni, quindi comuni province regioni e stai, non si possono impegnare neanche per lavori importanti come mettere in sicurezza l'ambiente e la vita delle persone.

Insomma, anche se i comuni hanno risorse e sono virtuosi, per effetto del Patto di Stabilità, non possono spendere e nemmeno programmare investimenti per migliorare le infrastrutture.
Quindi non ci resta che piangere, a secco!, sennò le lacrime si vanno ad aggiungere alle piogge e chissà quali altri guai andranno a provocare.

Ma veramente è così? O qualcuno si nasconde dietro al dito?

Comunque, il patto di stabilità si è dimostrato un ostacolo enorme che deve essere, se non abbattuto, modificato.

martedì 1 ottobre 2013

Puru i pulici hannu a tussa!

BUONSENSO E LEGGI. 

Si deve dare atto al sindaco Abramo che, nonostante le difficoltà nel conferire i rifiuti urbani nelle
http://aore12.blogspot.com
discariche, Catanzaro sembra non soffrire dei problemi delle altre città.

Superata la prima fase, quella dei rifiuti che sommergevano cassonetti e strade, possiamo affermare senza ombra di dubbi che la città è pulita!

Stamane, di buona ora, un nutrito numero di netturbini ha preso d'assedio persino Corvo, un quartiere abbandonato a sé stesso per quanto concerne il verde pubblico e l'incuria delle strade.
Gli sterpi sovrastano marciapiedi e in certi punti bucano anche l'asfalto.

Oggi, di buon mattino, meraviglia delle meraviglie, un numero indefinito di uomini e mezzi hanno diserbato e pulito marciapiedi e strade.

Ma deve venire qualcuno? Qualche pezzo grosso a visitare qualcosa? Chiede una signora alla sua compagna di footing.
Mah non so... ma chi vuoi che venga qui e per vedere cosa!?

Il cane trotterella affianco alle due podiste e poi va a depositare i bisogni corporali a bordo strada nell'erba.

Signora! Signora! Grida uno dei netturbini. Signora un po' di rispetto per chi lavora... ce l'avete la paletta e la busta per gli escrementi del cane? C'è la legge che lo prevede!

La signora lo guarda incredula e: “Scusate, io ho tutto il rispetto per voi che lavorate. Ma ditemi: è peggio che un cane faccia la cacca nell'erba dove non da fastidio a nessuno e che col tempo si assorbe e diventa concime o lo scempio urbano in cui siamo costretti?”. Che voi tagliate l'erba e non togliete la terra e le radici che si sono formate nei cumuli tra la strada e i marciapiedi tra due giorni saremo punto e accapo. Dove siete stati tutti questi mesi?

Come dire: è più facile vedere il capello negli altri che la trave nei nostri occhi!

martedì 30 agosto 2011

Archeologia, questo non è un aratro

Oltre lo steccato e le fazioni. 


Suggerimenti gratuiti per migliorare l’esistente.



aore12
QUESTO NON è UN ARATRO!

Qualcosa non ha funzionato nell’evoluzione della specie e la passività con la quale gli eventi sono messi in campo e accettati dalla massa, allorché investe i sensi in sintonia con una prassi ben consolidata, prende allo stomaco oppure suggerisce ipotetiche possibilità per accrescere gli averi personali, dimostra il declino culturale in cui versiamo.

aore12Certo, la politica, poiché espressione alta nella gestione del sociale, ha la sua dose di responsabilità in merito agli ordinamenti divulgati e acquisiti dalle giovani generazioni. In effetti, sembra che il sociale si divida in campi netti; società, rapporti interpersonali, filosofie di vita sono vissuti in funzione di progetti che ne identificano l’appartenenza: da una parte i guelfi e dall’altra i ghibellini.

Non sono ammesse varianti!, chi canta fuori dal coro è ritenuto nemico della fazione, anche se la sua voce critica suggerisce possibili scenari innovativi e magari vantaggiosi per entrambe le parti. Ciò dipende dal fatto che spesso ci s’innamora delle proprie idee ma anche perché, accettare pensieri altrui, significa per alcuni soccombere, non avere peso specifico in quel determinato campo, insomma, perdere credito e di conseguenza potere e denaro nel caso si tratti di gestione economica di eventi culturali o folkloristici.

È anche vero che la grande industria del business, le multinazionali, le banche hanno indotto i popoli ad economia avanzata a consumare sempre di più inventando nuovi prodotti e nuove forme di crediti personalizzati per acquisirli. Anche l’oggetto artistico entra nel mercato economico e si trasforma in bene rifugio al pari dei gioielli o dell’oro prescindendo dal suo reale valore poetico e intellettuale.

Oggi chiunque può essere innalzato a grande artista da qualche potente lobby che vuole speculare sulle debolezze umane.

E' sufficiente un poco di maestria e un pizzico di talento guidate da un suggeritore attento agli umori contemporanei e alle propensioni di chi governa i territori.
Un signore con staff a seguito che prepara pacchetti e li propina in tutte le salse, sicuro di non essere contestato o incoraggiato a fare meglio perché l’ignoranza impera ovunque. La superficialità con la quale sono sviluppati e paracadutati determinati eventi danneggia l’evoluzione culturale delle generazioni non avvezze alla riflessione perché figli del tempo veloce e del fast food.

aore12A tal proposito, già ci siamo espressi ma poiché le risposte sono state evasive e a volte impertinenti, repetita iuvant, chiediamo a chi gestisce gli eventi culturali denominati “intersezioni” nel parco archeologico di Scolacium e il “marca”, sovrintendenza ai beni culturali e archeologici della Calabria, teorici dell’arte, amministratori locali, fondazioni che sponsorizzano le contaminazioni del sito archeologico di Roccelletta di Borgia durante le vacanze estive con opere prevaricanti per la cui stabilità si deve necessariamente intervenire sull’esistente,

perché installare le pur pregevoli monumentali concretizzazioni contemporanee sui resti inibiti per antonomasia al leggero calpestìo dei visitatori e non porli, invece di fianco alla storia così da sviluppare un percorso che interagisce ma non compromette il foro romano, l’anfiteatro, il teatro e la basilica di santa Maria della Roccella?

domenica 24 luglio 2011

dopo la notte in discoteca

Scopelliti: erogati fondi ai comuni per depurazione acque

Mezzanotte e mezza. Superata la galleria di Copanello, la ss106 si anima. Lunghe file in entrambi i sensi di marcia inducono a dimenticare la recessione e la manovra economica che stritola gli italiani medi alle prese con i conti giornalieri, le utenze da pagare incrementate, appunto, dall'ultima manovra economica di Tremonti. E la gente che scende dalle macchine parcheggiate ai bordi della ss106 è un campione ben assortito della gente in questione. Ciononostante non perde l'opportunità di trascorrere la notte del sabato in discoteca, forse allettati dalla possibilità dell'ingresso gratuito dopo le 2.
Invitanti labbra rosse dischiuse, simili a quelle di Marilyn sovrastano la collinetta a strapiombo sul mare jonio ai piedi di Stalettì, indicano l'ingresso al luogo del piacere musicale. I sensi e forse anche la carne per questa notte saranno soddisfatti. Ma domani?
Domani saremo nuovamente alle prese con i soliti problemi di balneazione, depuratori mal funzionanti o mal gestiti, abusivi che scaricano rifiuti in mare e l'accoglienza approssimativa lasciata alla buona volontà dei gestori di lidi che offrono un ombrellone e la sdraio per 10/20€ al giorno piuttosto che ai professionisti dell'industria turistica e dell'indotto.
Per ovviare agli scarichi fognari in mare denunciati da goletta verde e dai bagnanti la giunta Scopelliti destina un bel tesoretto ai comuni affinché facciano funzionare bene i depuratori e tutelare quindi il mare calabrese che dovrebbe portare ricchezza all'industria del turismo e al territorio.
Ora il problema passa a i comuni. Speriamo che le municipalità interessate sappiano gestire le risorse e sollevino la Calabria e la gente che usa le strutture costiere dall'annoso incivile problema depurazione e bonifica delle acque.

domenica 10 luglio 2011

periferie verdekaki a Catanzaro

Michele Traversa: detto tanto e fatto poco!
Forse perché le periferie non interessano a nessuno politicamente o perché non ci sono attività commerciali da difendere, sta di fatto che, a parte Giovino e la sua pineta, la ex scuola agraria, il centro storico, il resto della città è come prima!
Dopo l’abituale e agognata rasata sommaria delle erbacce, lasciate a ingiallire laddove tagliate, nient’altro è stato fatto per la manutenzione e il decoro della città e dalle zolle di terra, anch’esse lasciate sui marciapiedi e lungo i bordi stradali, rispuntano i teneri germogli di canne e erbacce.
Adesso il colore cachi dell’erba secca trascinata dal vento ammanta le aiuole e le strade. La fontana dei giardini è divelta mentre quelle del parco giochi sono sigillate. Va bene che l’acqua, a sud di Catanzaro ha una durezza tale da cementificare elettrodomestici e stomaci, ma se un bambino si sbuccia un ginocchio non ha neanche la possibilità di lavarsi la ferita. Bèh non sono questi i problemi seri, lo so, ma incominciamo a risolvere questi, visto che gli altri sono talmente seri e irrisolvibili che ce li tiriamo dietro da anni e li lasceremo in eredità ai posteri, semprechè non s’incazzino, i posteri, e risolvano tutto loro, compreso il nostro letargo e il verdekaki delle periferie. 

lunedì 4 luglio 2011

detto fatto! dopo Giovino, Corvo


Stamattina di buon'ora, il silenzio corviano è interrotto da insoliti rumori. Vetri che si frantumano insieme a plastica e rovi, canne e erbacce ormai allo stato di arbusti. In alcuni tratti, laddove qualche mano improvvida appiccò il fuoco, un polverone nerastro inghiotte l'uomo e il suo trattore.
Ah! è davvero un sollievo vedere il verde comunale bonificato! Sembra che respiri anche la terra e gli alberi privi degli infestanti stagionali. Pure i topi sono stati costretti a traslochi d'urgenza.

Detto fatto! Il neo sindaco Michele Traversa ha mantenuto fede alle parole! Speriamo solo che non sia “sgrusciu e scupa nova” traduco per i forestieri: rumore di scopa nuova, ovvero l'enfasi del neofita!
Anche se c'è da chiedersi: come mai fino ad ora è stato così difficile programmare la bonifica del territorio catanzarese? Non è un evento imprevedibile la rasatura delle erbacce o la potatura degli alberi come non lo è la manutenzione delle strade e delle fogne o dell'acquedotto. Eppure nel quartiere periferico catanzarese risiedono numerosi esponenti politici appartenenti a tutti i colori istituzionali, ma visto lo stato di degrado degli anni precedenti, dobbiamo constatare con rammarico che fino ad ora sono stati poco attenti, comunque, di sicuro non sono stati in grado di risolvere le problematiche quotidiane dei cittadini.
Oggi dobbiamo dare atto a Traversa per essersi mosso quasi tempestivamente per ripristinare le condizioni fondamentali per l'igiene e il decoro del territorio, che tradotto in soldoni significa prevenzione e salvaguardia della salute pubblica!

martedì 23 novembre 2010

troppe bugie e poche verità

Mentre qualcuno (Roberto Saviano) dice con parole semplici cosa sta accadendo in Italia e racconta della tresca tra politica, imprenditori, e criminalità organizzata, quindi giro di soldi per lo smaltimento dei rifiuti e, di conseguenza, interramenti che avvelenano la terra e provocano i tumori alle persone, che, stremati ma arrabbiati e determinati, si oppongono alle decisioni del governo e ai commissari per l’emergenza rifiuti, una certa quantità, indefinita perché non pubblicata, viene sversata in Calabria; Scopelliti, presidente della regione Calabria, corre in aiuto a Berlusconi, forse perché ligio al giuramento fatto sul palco in campagna elettorale, e apre un varco verso la discarica di Pianopoli con il benestare del sindaco. Unica voce contraria, quella del sindaco di Lamezia terme, Gianni Speranza, che firma un’ordinanza per vietare il transito nel territorio comunale dei camion provenienti dalla Campania, non per egoismo campanilista ma per avere più notizie in merito all’accordo Scopelliti-governo centrale e tutelare al meglio la salute pubblica.

Pochissimi giornalisti e media, ma anche politici della giunta precedente, hanno chiesto chiarimenti o posto l’accento sulla questione rifiuti. Anzi, Speranza è rimasto quasi isolato. Mentre il sindaco di Pianopoli, in un secondo momento ha emesso un’ordinanza analoga a quella di Speranza.
Tutto ciò è allarmante! Non si può giocare con la salute dei cittadini! Quando è necessario si deve avere il coraggio di scindere giuramenti di fedeltà e lavorare per il bene e la tutela dei cittadini che hanno votato gli amministratori. Un plauso va al sindaco Gianni Speranza per la correttezza usata nei confronti dei lametini e della Calabria. A Scopelliti chiediamo chiarimenti, anche perché non tutti possono comprare l’acqua minerale. E perché l’unica ricchezza dei calabresi è la Calabria!

per Bocchino e Berlusconi, i problemi (gli ultimi) si condensano nella proprietà del simbolo del PDL e di chi lo può usare.

mercoledì 21 aprile 2010

3,4,5 maggio a Catanzaro, quinta conferenza nazionale delle bonifiche


Lunedì 3 maggio, presso il teatro politeama di Catanzaro, il presidente dell’urbi Calabria, Grazioso Manno, aprirà i lavori della quinta conferenza organizzativa dell’associazione nazionale delle bonifiche e delle irrigazioni.

“Celebreremo la giornata con fatti concreti !” Così il presidente Grazioso Manno annuncia i tre giorni di lavori che vedranno impegnati gli oltre 400 dirigenti nazionali dell’Anbi, acronimo di “Associazione nazionale delle bonifiche e delle irrigazioni”; in Calabria, nel villaggio porto roca di Squillace lido nei giorni 3, 4 e 5 maggio, per la Conferenza organizzativa nazionale dei Consorzi di Bonifica per discutere e valutare strategie concrete per mettere in sicurezza il territorio e far decollare le eccellenze produttive legate al territorio regionale, dal turismo all’agricoltura.
“Il 3, 4 e 5 maggio avremo l’onore e l’onere di ospitare 400 dirigenti, provenienti da tutta Italia, che si confronteranno sui modelli organizzativi necessari per affrontare le complicate sfide della difesa del suolo e la gestione delle acque. Tre l’altro, temiamo che la scelta di lanciare, ancora una volta, proposte concrete per la tutela del territorio nazionale dalla Calabria, si giustifichi, anche, dalla oggettiva presa di coscienza che nonostante tutti i 409 Comuni calabresi siano stati classificati a rischio idrogeologico dal Ministero dell’Ambiente e dall’Unione delle Province Italiane già nel 2003, ancora poco sia stato fatto. Crediamo che questa situazione emblematica, e non esclusiva, della nostra regione possa e debba essere interpretata come una opportunità per l’intero Paese; crediamo che l’agricoltura ed il turismo calabresi, eccezionali, se non esclusive infrastrutture produttive, possano e debbano decollare solo attraverso coerenti scelte di politiche attive di tutela del territorio. Sono state queste convinzioni che ci hanno permesso di avviare e concludere una fase di autoriduzione dei costi di gestione dei Consorzi calabresi che abbiamo sempre considerato un “semplice” ed indispensabile presupposto per una legittima proposta dell’attuazione di un serio piano di messa in sicurezza della Calabria e di una gestione oculata delle acque. Crediamo che sia stato particolarmente significativo che questo processo di autoriforma si sia consumato con e grazie alle due ultime giunte regionali guidate dal centrodestra, prima, e dal centrosinistra, poi”. “Siamo certi - ha concluso il presidente dell’Urbi calabrese, Manno - che, con e grazie a questa Giunta appena insediata, si possa e si debba avviare e concludere la conseguente fase operativa di un cambiamento di cultura gestionale che sarebbe, una volta per tutte, veramente emblematico: è questo il migliore degli auguri possibili che sentiamo di rivolgere a tutti i calabresi per tramite del presidente Scopelliti e di tutti i neo-consiglieri ed assessori regionali”.

sabato 3 ottobre 2009

Grazioso Manno: acqua come risorsa non disgrazia



Acqua come risorsa, non disgrazia! Queste le parole di Grazioso Manno


Le notizie che arrivano dalla Sicilia fanno accapponare la pelle: decine di dispersi e 435 sfollati nel messinese. Giampilieri; Scaletta Zanclea; Santo Stefano di Briga; Molino e Messina sud, le zone più colpite dal nubifragio. I soccorritori cercano di salvare i sopravvissuti nel fango e tra le macerie di una ventina di edifici crollati. Le vittime accertate alle 16,00 di oggi, 3 ottobre 2009, sono 21: un vero bollettino di guerra. Una guerra fatta dalla natura in risposta alla cementificazione selvaggia; all’abusivismo edilizio; all’incuria degli amministratori che non hanno saputo gestire il territorio.
Anche la Calabria ha avuto le sue vittime negli anni scorsi, non dissimili da quelle della vicina Sicilia. Tragedie per lo più annunciate dall’azione sconsiderata dell’uomo; dalle piogge incessanti e dai consequenziali smottamenti dei terreni in declivio, privi della vegetazione arborea e sprovvisti delle necessarie canalizzazioni torrentizie.
Stamane, nel centro congressi del villaggio Guglielmo in Copanello di Stalettì, Grazioso Manno, presidente del consorzio di bonifica Jonio Catanzarese, è raggiante per i traguardi raggiunti nel brevissimo tempo di commissariamento dell’U.R.B.I. calabrese che l’ha visto impegnato nella riorganizzazione dei consorzi di bonifica dello Jonio e tirreno catanzarese e nella gestione delle acque del territorio regionale.
“Questo è il giorno del ringraziamento! Un ringraziamento di cuore a tutti i convenuti, alle maestranze che hanno lavorato sotto le intemperie per mettere in sicurezza i corsi d’acqua! Perché l’acqua è una risorsa! Una ricchezza di tutti priva di colori politici”. E, Agazio Loiero, presidente della regione Calabria ha aggiunto: “Spesso le catastrofi son il frutto delle logiche politiche sbagliate del governo nazionale e locale”. E ancora: “Noi, come giunta, abbiamo deciso di deliberare un impegno di spesa di 800mil.€ circa dei fondi comunitari, per la cura del territorio e la diga sul Menta così da dare l’acqua pulita ai reggini.”. Anche Wanda Ferro, presidente della provincia di Catanzaro, ha condiviso quanto esposto da Manno e Loiero, rilevando il concetto di lavoro collegiale per la messa in sicurezza del territorio per il benessere collettivo.

martedì 2 giugno 2009

Catanzaro, emergenza allergie


L’arrivo della primavera segna l’inizio di un nuovo ciclo annuale: con la nuova stagione la natura rinasce a nuova vita in un’esplosione crescente; di conseguenza gli arbusti diventano alberi, le erbacce li soffocano, i marciapiedi diventano impraticabili ed i profumi scatenano le relative allergie. Per i soggetti allergici questo momento non è vissuto con gioia, la nuova stagione rappresenta il ritorno puntuale di un fastidioso e spesso invalidante problema. Almeno dal dieci al quindici per cento della popolazione italiana è colpita da fenomeni allergici e si calcola che nel nostro Paese circa sette milioni di persone soffrano di questo fastidiosissimo disturbo.
Considerando che:
la salute pubblica è un diritto, gli organi preposti hanno il dovere di tutelarla!, d'altronde, basta poco per
1) eliminare gli sterpi e le erbacce
2) rendere praticabili i marciapiedi
3) potare i rami bassi degli alberi; insomma:
attuare un piano di bonifica delle aree urbane interessate dal fenomeno esposto.

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