sabato 22 dicembre 2012

Melfi, fiat, Monti, che Italia è?

Monti? meglio se sta in Cattedra!


Mario Monti si prende il Natale per riflettere se candidarsi in politica e passare da tecnico super partes a politico schierato in una coalizione e c'è chi invece riflette sul Natale e su come fare per superare indenne le feste malgrado la crisi.

il rag.Ugo Fantozzi riuscirà ad andare
in PENSIONE?
Fino ad ora si è detto e capito che le azioni di Monti erano obbligate. Non si è capito invece la sua presenza a Melfi accanto a Marchionne e Elkan tra gli operai fiat. L'evento fa venire in mente le adunate aziendali raccontate da Villaggio e vissute dal suo personaggio Fantozzi.
Il prof. L'avrà forse fatto per dare fiducia agli operai e alle imprese italiane nonché al resto del mondo attento alle politiche aziendali nostrane?

In merito non so cosa rispondere.

Certamente, al posto di Monti, avrei tenuto la neutralità necessaria sia in Fiat che in politica. Non per codardia ma per tenere fede alla figura neutrale del tecnico chiamato per porre rimedio agli sbagli della politica populista e arraffona e lavorato affinché tutti i rag. fantozzi potessero vivere le feste e la vecchiaia serenamente

giovedì 20 dicembre 2012

il fascino dei soldi ammalia tutti tranne...

Amedeo Modigliani

La cupidigia dei parassiti, attaccati al corpo vivo della cultura, ammazza gli Artisti e la loro poetica visionaria sempre, prima durante e dopo il successo.

Nella tarda serata di ieri mi è stato chiesto di leggere e commentare l'articolo che vede implicati in un losco affare un noto mercante d'arte e un più noto “esperto” d'arte che in virtù delle sue qualità di conoscitore e estimatore dell'arte del primo 900 ha retto nelle vesti di presidente gli “Archivi legali di Amedeo Modigliani”.

Mentre leggevo la turpe vicenda che vede implicati il mercante Matteo Vignapiano e il “fine acculturato intellettuale” Christian Gregori Parisot, la vita di Modì mi è passata davanti come se fosse un film. Ho visto la sua vita dissoluta da ubriacone bohémien che gli ha attaccato addosso l'etichetta di pittore maledetto. Ho vissuto insieme a lui le cocenti delusioni inflitte dalla critica miope e dalla cultura visiva pilotata e confinata nelle quattro pennellate gradite al mondo accademico e pennivendolo a lui coevo. Ho ripercorso le vicende di critici e mercanti che hanno coccolato la bruciante insulsaggine di certi artigiani del pennello e tenuto fuori dai giochi culturali i veri artisti. Personaggi ambigui, sempre pronti a schierarsi contro i pionieri della ricerca segnica intesa e vissuta come missione.
Passioni che conferiscono agli artisti veri, quelli che sentono dentro la certezza di offrire col proprio lavoro un servizio alla cultura e quindi alla società, la forza di proseguire nonostante le avversità sprigionate dalla grettezza di certa nomenclatura. Ho letto l'amarezza negli occhi neri di Modì per un mondo costruito a misura dei lestofanti che della poetica non sanno che farsene e avversano le spregiudicate forme linguistice fuori dal comune senso estetico perché non tesaurizzano nell'immediatezza gli sforzi.

mercoledì 19 dicembre 2012

False opere sul mercato dell'arte


La cupidigia contamina la cultura, l'arte, la poesia da sempre.
L'avidità dei faccendieri violenta la vita dei geni anche a posteriori.

Bastano due righe scritte da una persona rispettabile e la veicolazione di un altrettanto rispettabile mercante per piazzare prodotti eseguiti da abili falsari con le tecniche usate dai maestri del passato consacrati dalla storia e posti nell'olimpo dell'arte a futura memoria per imbastire un mercato peccaminoso che grava sulla memoria di qualcuno che pur di estrinsecare sentite poetiche va controcorrente, soffre la fame, magari la derisione altrui, di sicuro la povertà o l'incertezza economica. Amedeo Modigliani è stato uno di questi: ha sofferto per la sua coerenza.

I falsari hanno goduto della sua notorietà postuma: hanno beneficiato della vita del pittore livornese, ma qualcuno ha giocato, gettando delle pietre nell'arno ... goliardie di ragazzi burloni.

Monti...zemolo e casini nelle minestre riscaldate

Amare la politica.

Ha ragione Benigni! Non si deve rimanere indifferenti davanti alle questioni sociali. La Politica si deve amare!


aore12
E in base a come si stanno mettendo le cose in campo nazionale e europeo, secondo i ben informati, più che di amore si tratta ancora una volta di tattiche già conosciute e ampiamente sfruttate dai vari schieramenti che assediano le Istituzioni.

Secondo voci di corridoio, pare che il professore non abbia ancora deciso se impegnarsi apertamente in una campagna politica come chiesto da alcune frange cospicue italiane per tenere buone le cancellerie internazionali.
“Ormai non posso più tirarmi indietro”, pare abbia confidato, per assicurare continuità “all’agenda di governo” e tranquillizzare le cancellerie internazionali e quella fetta di Italia che lavora e produce.
Anche il Vaticano avrebbe inviato la benedizione.

aore12Se queste voci fossero fondate sarebbe necessario sprigionare uno tsunami d'amore nei confronti della classe dirigente attuale. Uno tsunami catartico! Un'onda d'amore dalla forza spropositata, che nasca dal basso, però purificata dalle piccole furberie popolari che fin'ora hanno fatto sì che la melma coprisse quanto di bello c'è in Italia.
Senza questi presupposti è inutile declamare i Principi Fondanti della Carta Costituzionale della Repubblica, commuoversi e recriminare; pretendere, se fino ad ora abbiamo pietito.
Il cambiamento deve partire dal basso. Ma dall'alto devono anche arrivare segnali positivi che dimostrino coi fatti sobrietà e rigore consone al momento attuale.

martedì 18 dicembre 2012

clic fantasma e disattivazione account AdSense

aore12
e-mail AdSense che comunica la disattivazione di
 account a publisher per clic criminali

Non c'è peggiore infamia!, essere accusati di qualcosa che si ignora di avere fatto e non potersi difendere è davvero allucinante.


Mi spiego, non per amor di polemica ma con l'intima speranza che mi venga chiarito il vero motivo che ha indotto il team di Ad Sense a disattivare l'account.
Sia ben chiaro: per me è una questione di trasparenza e non di profitti!, vista l'esiguità della cifra in ballo che secondo AdSense “è stata carpita con l'inganno” e che dovrebbe aggirarsi attorno ai 60-70€ di pubblicità ospitata sul mio blog e cliccata in modo subdolo da chi?

Nonostante i chiarimenti chiesti, AdSense non dà risposte precise ma puntualizza la conferma della disattivazione dell'account. Insomma non c'è scampo. Per Adsense siamo dei malfattori, dei ladri di polli che cliccano selvaggiamente sulle pubblicità dei beneamati clienti ai quali, secondo la mail del team saranno rimborsati i centesimi incriminati e no. Ma dico siamo su scherzi a parte?

Si può chiamare società di servizi pubblicitari web una entità che, pur ben organizzata tecnologicamente, non sa tutelare seriamente il buon nome dei publisher affiliati?

Benigni magister

un sorriso vi sommergerà

aore12
roberto benigni spiega la costituzione
"la più bella del mondo"

quando la satira sale in cattedra


Roberto Benigni calza le vesti degli antichi oratori e fa della quotidianità evento indimenticabile. La sua verve trascina. Si commuove e commuove mentre “spiega” i principi fondanti della Repubblica Italia.

Personalmente non so se ridere o piangere nei momenti in cui legge i primi 5 articoli della Carta Costituzionale. Il primo impulso è senz'altro di rabbia a causa dello scempio che gli sciacalli faccendieri travestiti da Rappresentanti della Repubblica ne hanno fatto. Con i loro intrallazzi hanno reso legge le bugie. Certo, se solo avessero un briciolo di quei valori propositivi dei Padri Costituzionalisti e non avessero gestito così le alte questioni sociali adesso non staremmo a parlare di Politica e antipolitica. E non ci sarebbe stato bisogno che un comico come Benigni vestisse i panni del saggio e tenere una lezione magistrale sui principi fondamentali dello Stato italiano.

I banditi hanno isolato i giusti. Censurato la cultura. Inibito la satira fatta contro di loro anche se platealmente di una veridicità inoppugnabile. Ma forse non tutti sono così.
L'empatia trasmessa da Benigni ha mandato in visibilio la rete. Ed è di questi sentimenti che ancora vivono nelle coscienze dei cittadini che si deve discutere da ora in avanti!

domenica 16 dicembre 2012

Monti, il silenzio del Saggio

courtesy Mario Iannino©
courtesy M. Iannino, "linguaggi metropolitani"
Che i media abbiano un potere enorme è risaputo.
I miti creati dai critici e magnificati dai giornali che traggono i maggiori benefici dalla bramosia dei voyeur si imboccano l'un l'altro le notizie. Progettano scoop. Tessono trame più o meno torbide per catturare l'attenzione dei lettori e di quanti seguono morbosamente gli idoli così creati, forse, pur sapendo che la vita reale è differente da quella narrata.
Sarà il tormentone contemporaneo che reca instabilità nelle menti della maggior parte di noi che induce a cercare rifugio nelle visioni patinate e tra le righe delle parole non dette?

Le persone accorte pare lo sappiano da tempo. E Mario Monti, che è una persona accortissima, non fa eccezione. Evita il contatto con i giornalai di strada e quando programma una conferenza stampa misura tempi e luoghi.

«Buon Natale, tanti, tanti auguri». Con queste parole Mario Monti ha liquidato i cronisti all'uscita dal Senato, dove ha assistito al tradizionale concerto di Natale insieme alle più alte cariche istituzionali.
Il professore non ha volutamente rispondere ai giornalisti che esplicitamente chiedevano se il colloquio con il Presidente Napolitano fosse servito per fare chiarezza sulla sua possibile candidatura alle prossime elezioni politiche. Interrogativo diventato un tormentone da dare in pasto a ogni ora dopo che Berlusconi, con la sua ridiscesa in campo e le plateali esternazioni, ha tolto la fiducia e fatto cadere il Governo dei tecnici.

... comunque, meglio tacere che vomitare cazzate! l'esperienza insegna e abbiamo già dato.

venerdì 14 dicembre 2012

pubblicità AdSense sul blog? No, grazie!

Per carnevale manca ancora tempo. Quindi ritengo che non sia uno scherzo la mail appena inviatami dal team di Google AdSense che mi comunica la disattivazione dell'account adsense per irregolarità
ma non sanno indicare quali siano e da chi siano state fatte.

Considerando che da quando ho aperto il blog e, contemporaneamente, l'account, ho maturato un solo assegno di circa 70€ in quattro anni!!! (stranamente, nonostante le numerose visite) che sono la soglia minima per ricevere la somma relativa all'ospitalità degli spot AdSense sul blog. Suppongo che: o c'è stato un errore grossolano da parte del team oppure... qualcuno è in malafede.

Di sicuro non io! pertanto, vista la tracotanza dimostrata dal team che in maniera unilaterale ha reciso un contratto senza preoccuparsi di inviare alcun preavviso non intendo perdere altro tempo. Da questo momento sono io che disattivo tutta la pubblicità AdSense dal mio blog.
Senza rancore, Buon Anno nuovo e buona vita a tutti!

ps.
Capisco e vorrei che anche voi capiste che settanta euro non cambiano la vita di nessuno ma se sommate, per chi dovrebbe sborsarle, pesano.

Comunque, cari amici del team di google AdSense, sento la necessità di concludere dicendovi che questa esperienza è stata deludente, oltre che mortificante, non solo per me ma per quanti, publisher o blogger in buona fede, ricevono simili comunicazioni. 

giovedì 13 dicembre 2012

l'ira di Grillo fa bene al movimento?

aore12

Cos'è che attira l'attenzione dopo la bellezza e il sesso?

Il pettegolezzo che sfocia in lite. Ovviamente!
E in questi giorni di surriscaldamenti preelettorali le pagine dei giornali e il web sono pieni di notizie inutili, definite comunemente pettegolezzi o gossip.

Diventa una manfrina lunghissima l'esternazione di Berlusconi. Populista Grillo se enfatizza o da voce alle lagnanze dei cittadini comuni. Pragmatico di destra Bersani perché adotta relazioni incrociate con Casini e i moderati non disdegnando di corteggiare Vendola e la sinistra.

Insomma è un girandola di false notizie che non si quieta mai, a danno della vera informazione che è il sale della democrazia. Ed ha proposito di democrazia, la sparata di Beppe Grillo, contro i due dissidenti del movimento 5 stelle, ha messo altra carne sul fuoco. Con l'espulsione epurativa di Salsi e Favia, Beppe Grillo mostra lo stesso atteggiamento dei padri padroni che dice di voler combattere e eliminare dalla scena politica italiana riconoscibili dal loro nome sui simboli perché non confacenti alle idee di un movimento privo di statuto che lasciava intendere ( appunto, proprio perché privo dei fronzoli del politichese, e cioè statuto e organigrammi) democrazia e partecipazione dal basso.
Però, Grillo, aggiunge: “siamo in guerra!” Vero! Ma la guerra la vinci solo se dimostri di essere all'altezza di quello che è la cultura contemporanea; giusta o sbagliata che sia è il cibo ingerito dal dopoguerra ad oggi. E se il corpo cresciuto in questi decenni non è di tuo gradimento, da leader, devi comprendere che certi atteggiamenti non sortiscono gli effetti desiderati.
O forse l'hai capito e non ti interessa?

mercoledì 12 dicembre 2012

Brunetta l'IMU e lo spread

Brunetta "medita" aiuto!
Qualcuno ci ha riso su, altri hanno fatto satira ma nessuno ha saputo cogliere e spiegare il vero dramma che sta attraversando Brunetta.

Oh ragassi non si schersa. Stiamo mica contando caramelle? Questi son soldoni! Non si schersa mica!
Il poverino nell'anno passato ha sborsato una cifra...
279.129,00 euro dichiarati lo scorso anno da Brunetta sono stati usati tutti per pagare i mutui delle numerose case che ha in giro per l'Italia: una a Venezia, dove possiede anche un magazzino ereditato al 50%, e poi altre a Roma, in provincia di Perugia e a Ravello, sulla Costiera Amalfitana.
Un tesoretto in immobili che al consigliere di Berlusconi, Brunetta, è costato di Imu "per la prima rata quattromilanovecento euro e settemila per la seconda". Insomma, le stesse identiche preoccupazioni della "stragrande maggioranza delle famiglie italiane"!

Brunetta è indignato per le battute apparse sul web e risponde così: "Sono una persona perbene, dico la verità e non rubo. Sto pagando la seconda rata dell'Imu e i soldi non li ho, li ho dovuti chiedere in banca, in prestito. E come me, che sono un medio reddito, un medio-alto reddito, penso si trovi la stragrande maggioranza delle famiglie italiane".

Glielo diciamo ch'è fuori dalla realtà? O lo lasciamo dormire? Per il nostro bene e quello di Berlusconi è meglio che glielo diciamo và, altrimenti continua a liberare stronzate a ruota libera come quella apparsa su un'ansa di oggi che titola così:

''Spread grande imbroglio anche per due premi nobel'' .

''In 13 mesi ho preparato 238 slide di Power Point, facendo le pulci a tutto quello che faceva il governo: non ho mai ricevuto una sola smentita. Berlusconi ha seguito il mio lavoro, l'ha studiato, metabolizzato. E poi si e' convinto che non si poteva continuare con Monti''. Lo spiega Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica Amministrazione, in un'intervista al ''Corriere della Sera''.

Berlusconi ha definito lo spread ''un grande imbroglio, proprio il titolo del mio libro. Ci parliamo quasi tutti i giorni e l'ho convinto. Del resto due premi Nobel gli hanno detto lo stesso. Tutto comincia per causa della Duetsche Bank che, oppressa da titoli tossici, ha venduto otto miliardi di debito pubblico italiano''.

Quanto alle elezioni, conclude, ''dall'altra parte ci sono Bersani e Vendola: ho parlato con un ambasciatore europeo ed era molto piu' preoccupato di loro che di Berlusconi e Maroni''.

Ora tirate voi le conseguenze. ammia mi para ca sa tira! Anche se sullo spread potremmo essere d'accordo; vista l' influenza che ha sul welfare, sulle reali esigenze delle persone in difficoltà e degli stati membri asserviti alla politica imposta dall'Europa e dalla Germania che, di fatto, è un cappio al collo di tutti.

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