giovedì 9 agosto 2012

i Vasco rock Show ospiti a Palermiti, Catanzaro

Agosto è il mese che gli emigranti hanno eletto a "tempo del ritorno".
Ritorno nella propria terra. Ritorno agli affetti. Ritorno alla socialità delle radici. Ritorno temporaneo nell'isola che c'è. L'isola che diede i natali, forgiò caratteri e trasmise tradizioni.
Palermiti è una di queste isole!, immersa nel verde dei castagni, a ridosso di dolci declivi, osserva vallate di ulivi. La terra rossiccia anticipa l'entrata alle porte del paese con le sue tre croci poste ai margini della strada per ricordare tre militi uccisi da una bomba nell'ultima guerra.
L'ingresso è sobrio; ali di case costruite con le fatiche emozionali e corporee insite nell'evento sociale dell'emigrazione accompagnano i visitatori fino nella piccola ma accogliente piazza che, per la sua forma, i palermitesi chiamano “cona”, ed è nella conca che da sempre s'impianta il palco per le rappresentazioni musicali dell'agosto palermitese.
Giusto, quindi che Agosto sia interamente dedicato all'emigrante e che a lui, a loro, in senso lato anche a chi è nato altrove ma che ha nel sangue il profumo della ginestra e dei castagni, si presti attenzione.
Il programma dell'agosto palermitese è nutrito e tende, com'è nella cultura contadina, a intervallare usanze territoriali sacri e profani. Processioni ai santuari della Madonna della Luce, concerti, giochi e mostre.
Oggi, 9 agosto, è la volta della band rock catanzarese:
 i VascoRockShow si esibiranno alle 22,00 in piazza Marconi proponendo le più belle canzoni del rocher di Zocca, Vasco Rossi. Gli appassionati conoscono già la band, gruppo composto da sei elementi dediti al rock di Vasco rossi e alla sua arte.


A questa sera, quindi, tutti in piazza “Cona” per stare insieme e divertirci con le più belle canzoni di Vasco eseguite impeccabilmente dalla voce di Massimilano Iannino (il Vasco del gruppo) e dai suoi inseparabili amici, maestri e padroni eccellenti dei singoli strumenti: Gianluca Rossiello, Raffaele Posca, Christian Muccari, Francesco Merante, Andrea Guastella.

mercoledì 8 agosto 2012

tagli e tasse nella manovra di agosto tranne che per la politica

Hai saputo? Il governo ha aumentato le tasse universitarie e non solo!
Con il decreto approvato ieri molte sono le sorprese che ci troveremo davanti al rientro dalle ferie.
Certo, come si può intuire non è bello ricevere una telefonata simile mentre stai sonnecchiando in riva al mare e per non pensare alla spending review e ai tagli che il Governo ha appena varato.
Le novità principali del decreto spending review riguardano l'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità, le tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso, le nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici, il tetto agli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo stato.
Per adesso slitta l'aumento dell'IVA. D'altronde con sto chiaro di luna che tira nelle famiglie sarebbe stato da stolti temerari pensare di aumentare ulteriormente balzelli collaterali che incitano a spendere con meticolosa oculatezza. Anche perché la legnata, le famiglie se la trovano ben grossa specie laddove ci sono esodati, numeri a parte, altri 55.000 esodati, privi sia di lavoro che di pensione, potranno accedere a quest istituto con le vecchie regole.
Mentre le amministrazioni centrali dovranno ridurre dall'anno in corso le spese per acquisti di beni e servizi.

Tra i tagli, gli uffici giudiziari sul territorio dovranno "risparmiare" 30 milioni e non più per 35 milioni, ma sempre tagli sono e, se vogliamo dare senso a magistrati impegnati contro il malaffare che ritengono efficace lo strumento delle intercettazioni ambientali utili, anche se in un Paese veramente Civile si dovrebbe essere oltre, siccome non lo siamo, vale la pena spendere per prevenire piuttosto che curare mali endemici peggiori.
Nelle pubbliche amministrazioni desta preoccupazione non tanto la riduzione del 20% dei dirigenti pubblici, -10% del personale non dirigente, ma il buono pasto che non deve superare i 7 euro. Forse a senatori e deputati sfugge che chi lavora nella P.A. Non ha la mensa come al Senato e anche un euro tolto dal buono pasto fa la differenza!

lunedì 6 agosto 2012

Catanzaro perde altra ricchezza

Lo scippo ai danni della città continua.

ospedale civile vecchio, via acri, catanzaro
Il primo grande imbroglio lo mise in atto il buon Mastella Clemente quando era Ministro, se non ricordo male, nel governo Prodi... o Berlusconi? Certa gente a furia di cambiare casacca ingarbuglia i ricordi. Ma anche chi la cambia e rimane a destra o sinistra non scherza! Tant'è che la spoliazione continua ai danni del capoluogo calabrese per andare, questa volta a arricchire la città di Reggio Calabria. Va beh, che male c'è, almeno questa volta rimane in regione.
Sì, è vero, rimane in regione ma perchè spostare il reparto di cardiochirurgiavascolare, che funzionava benissimo e con ottimi risultati per la salute pubblica, dall'ospedale civile Pugliese-Ciaccio in Catanzaro a Reggio Calabria?
Qualcuno ha detto che a Catanzaro c'è il Sant'Anna Hospital che fa le stesse operazioni ma ha sottaciuto che è una struttura privata.

Quindi, riepilogando, da Catanzaro sono scomparsi: la scuola di Magistratura, programmata e poi dirottata con un colpo di mano dal peone di turno; qualche reparto d'eccellenza come la cardiochirurgia vascolare; le sedi universitarie e quanto prima anche l'Accademia di Belle Arti; il Distretto Militare e l'esercito che alloggiava nella caserma “Pepe”; l'ospedale militare; di teatri e cinema non parliamone affatto; i negozi sono ormai un lontano ricordo; le aziende che davano lavoro a cittadini e ricchezza alla città come l'Azienda dei telefoni di stato, la sip poi telecom e le aziende satelliti operanti nella telefonia pubblica, il cosiddetto indotto. E le banche? Adesso è il turno delle banche! Costrette a ridimensionare gli organici facendo uso della mobilità e accompagnare i dipendenti di una certa età alla pensione (nuovi esodati)...

insomma dove si vuole arrivare?

la casa sul mare

Stalettì, Pietragrande, scogliera
In effetti la signora in prima fila ha un'aria triste. E anche se qualche ruga segnala il suo dolore, il suo portamento elegante avvalora la possibilità di un passato da modella. Non è loquace sulla spiaggia le altre pare conoscano il suo passato.

Certo deve avere sofferto molto per la scomparsa improvvisa del marito. Una scomparsa misteriosa, secondo la versione del “gazzettino della spiaggia”: hanno ritrovato solo le ciabatte e il costume. Nient'altro! Di lui non si è saputo più niente. Si sa solo che è uscito con la barca e dopo il nulla!
Era un benestante, molto ricco e lei una modella ma dopo sposata si è dedicata all'alta moda per volontà del marito che possedeva una catena di negozi ben avviati nelle località più in.
Lei, dopo la scomparsa del suo uomo, si è fatta costruire una casa fronte mare... pare che passi giornate intere a scrutare l'orizzonte.

La casa se l'è fatta costruire davvero ma il resto è meno “romantico”. Me lo ha confidato lei durante un dialogo informale. In uno di quei discorsi estivi che nascono così, per caso, tra vicini d'ombrellone. Qualcosina rimane nell'impianto fabulatorio delle pettegole ma il resto è pura fantasia che la “solita amica ben informata” ha condito e servito alle vicine d'ombrellone per impegnare il tempo e non pensare alla calura estiva.

Sai, Margot, Marco è morto dopo soli tre giorni. Un tumore fulminante se l'è portato via dalla vita lasciando tutti sbigottiti.
Le sue parole sono ferme ma cariche di dolore mentre mi racconta della sua solitudine:
Una vita piena di vuoti impegni in parte riempita da un frugoletto biondo che ha gli stessi occhi e il nome del nonno.

domenica 5 agosto 2012

Vacanza in Calabria sul mar Jonio

UNA GIORNATA AL MARE, IN CALABRIA.
ph courtesy m. iannino, dalle colline di Cassiodoro, Squillace

Meraviglioso! Non c'è mattina che mi svegli e non abbia davanti agli occhi queste esplosioni rosate di albe incredibili! Beh l'alba è l'alba! Dirà qualcuno. Sì ma qua l'alba ha colori e sfumature completamente diverse rispetto alle altre parti. Descriverle equivarrebbe a sminuirne la bellezza della visione... oh ma sono le sei del mattino! Le cinque col vecchio orario! E chi avrebbe mai pensato di svegliarsi accarezzati dolcemente dai primi raggi del sole? Io no di certo! Eppure qui lascio appositamente la persiana alzata. Mi alzo. Preparo un buon caffè e lo sorseggio nel patio fronte mare. Davanti a me una distesa verde precede l'azzurro del mare. Il sole inizia a cambiare tonalità. I riflessi rosati vibrano tra cielo e mare che rimbalzano nello specchio d'acqua e si trasformano repentinamente come fossero battiti d'ali di milioni di farfalle tropicali: rosso fuoco fucsia gialli, oro e infine nell'argento abbagliante del nuovo giorno.

Ore 7 e 25. doccia. Ore 8 e trenta: spiaggia.
Sono mattiniera, ma non è stato sempre così. La colpa è dello spettacolo, che, da quando l'ho visto la prima volta, non riesco più a perdere. Conseguenza? Sto a sonnecchiare sul lettino sotto l'ombrellone...

ore 9,30. la spiaggi inizia ad animarsi. Il brusio dei bagnanti arriva dapprima ovattato e indefinito e man mano che si installa nel cervello, dopo il fastidio iniziale, diventa linguaggio compiuto. Le parole prendono corpo, anche quelle sciocche di chi confida di essersi rasata completamente la topa perché così si sente più sexy.

È sempre la solita scemetta che tiene i conti a chiunque persino alle suore se ce ne fossero! non voglio darle confidenza, per questo faccio finta di sonnecchiare. Non mi va di rovinare quanto ho ancora negli occhi e nella mente. Chissà, forse più tardi, quando il sole renderà insopportabile i suoi abbracci, forse, le darò confidenza in acqua...

sabato 4 agosto 2012

contro astenia, colesterolo, diarrea: fichi di Calabria

Primizie di stagione: i fichi.
aore12


Molte cose nel tempo hanno acquisito valori e collocazioni differenti rispetto a qualche decennio addietro. I fichi sono una di queste cose. E lo sa bene chi ha subito la fame del dopoguerra, quando ancora si lavorava la terra con la sola forza delle braccia. Quando per sfamarsi si mangiavano patate, fichi secchi e ben che andava marmellata di fichi, pesche, more selvatiche e ogni altro frutto della natura che la massaia riusciva a convertire. E quelle che non riusciva a convertire li manteneva tali e quali nel solaio/dispensa per i tempi di magra o per arricchire la tavole nei giorni di festa.

aore12Il fico dottato è un eccellente frutto che ben si presta all'essiccazione e alla conserva di marmellata. La succulenta qualità della sua polpa carnosa fa sì che la sua coltura sia apprezzata in Calabria. E poi, c'è un fichetto piccolo, violaceo, molto dolce che in Calabria chiamiamo “troiano” che cresce spontaneo e non necessita d'innesti o cure speciali. Gli alberi di fico sono in genere piante spartane che resistono alla siccità e a volte compaiono su vecchi muri o pietre. Altra pianta tipicamente mediterranea è il fico d'india. Pure lui svetta spavaldo sui pendii scoscesi affacciati sul mare e, guarda caso, i frutti più polposi si trovano nei posti più impervi. Ma, attenzione! Che non vi tragga in inganno il nome!
I fichi, dottato e troiano, sono morbidi e l'albero ha tronco e rami lignei dotati di larghe foglie palmate.

I fichi d'india, invece, sono piante grasse dall'aspetto carnoso protette da spine e le foglie hanno un aspetto simile alle racchette da ping pong che in dialetto locale chiamiamo “palette” producono frutti grandi quanto un pugno anch'essi corredati da numerose spine, più sottili rispetto a quelle cosparse sulla pianta ma sempre pericolose. Col tempo, l'uomo è riuscito ha produrre, mediante pazienti innesti, una qualità di fichi d'india senza spine e con pochi semi.

altro suggerimento per i golosi, sappiate che: i fichi, mangiati al mattino o a digiuno, sono lassativi, mentre i fichi d'india, all'opposto, "tappano". quindi attenzione agli stitici e ai diarroici. mangiate con parsimonia! e nutritevi intelligentemente perché tra le altre qualità i fichi sono un ottimo rimedio contro l'astenia mentre i fichi d'india combattono il colesterolo cattivo.

ogni riferimento è puramente casuale

mar jonio, golfo di Squillace, copanello
Sarà l'aria di vacanza, i pochi centimetri di stoffa che ricoprono appena le parti intime, l'assenza di regole, appunto, come vestire in giacca e cravatta o tailleur per andare a lavorare che trasformano alcuni luoghi in salottini intimi adatti alle confidenze e la spiaggia è uno di questi.

Si parla, sotto il sole, per ammazzare la noia o la fatica accumulate insieme al freddo. In estate è come se adattassimo un antidoto, una terapia di gruppo per esorcizzare quanto di cupo ci ha vestito fin ora. Sotto l'ombrellone, non devi guardarti le spalle, al massimo può arrivare qualche schizzo provocato dai ragazzi che giocano sulla riva o un pugno di sabbia alzato dal vento o da qualche bagnante maldestro. Ma per il resto non ci sono grandi problemi o strategie da controbattere.

Sarà l'abbassamento o l'annullamento completo delle conflittualità giornaliere che ci rendono permeabili e propensi al dialogo anche con gli sconosciuti. È facile conoscere e confidare piccoli segreti che in città non diresti mai. Magari inventando storie e sognando ad occhi aperti... ed è proprio questo che spesso accade nelle confidenze sotto l'ombrellone.
Come spiegare altrimenti la conoscenza dei fatti privati di un'intera famiglia che abita, che so, a Roma e la si incontra solo nei mesi estivi da parte di una donna pugliese o napoletana?
Oh sia ben chiaro non ho niente contro le pugliesi o le napoletane, anzi sono donne simpaticissime, ma l'altro giorno, proprio una di loro raccontava sulla spiaggia come mai l'ombrellone numero 11 era abitato da altri. Pare, - raccontò la napoletana incalzata dalla pugliese- che la moglie abbia sorpreso lui con un'altra e l'ha lasciato. Si sono separati! Sì, perché non è la prima volta che lui inzuppa il pesce nelle teiere estranee. Anche i figli grandi, ricordate?, li ha avuti con un'altra!
… e quella, vedete quella (quella sarei io che faccio finta di sonnecchiare) quella...

(forse ve lo racconterò la prossima volta)

mercoledì 1 agosto 2012

cittadini attenti o ciarlieri amanti del gossip?

L'impoverimento economico, la miseri, la precarietà ci imbruttiscono.
Nello stato di povertà, la sfiducia avvelena il clima sociale ed è facile incriminare chi, secondo un proprio modello di vita condizionato da precarietà e fame o da semplice innata vena polemica, vede nel benessere altrui il male, anche dove non c'è.

Oggi nel web, un post ha raccolto le curiosità e l'indignazione dei navigatori che lo hanno letto. Anch'io, l'ho letto.

Il post in questione evidenzia la proposta 02-606/2012 e il relativo decreto della regione Calabria n°6649 del 14 maggio 2012 inerente le spese di rappresentanza e la liquidazione delle fatture per un ammontare totale di € 5.555,50.
Le fatture, intestate a organi di governo regionale, assessori, ufficio di gabinetto, presidente e vice, tutte provenienti da ristoranti, alberghi e bar, hanno suscitato facile sarcasmo e indignazione specie in chi deve saper inventare pranzo e cena con i pochi spiccioli disponibili.

Com'era prevedibile, d'altronde!

Ora, dando per scontato che un pochino di morigeratezza e di parsimonia non guastano mai, specie per rispetto a chi sta messo male, viene spontaneo chiedere: a chi servono questi rumori mediatici?
Non si vedono illeciti nelle spese approvate e liquidate nel decreto.
D'altronde, le istituzioni in questione, (non dimentichiamo che stiamo parlando degli organi di governo regionale) utilizzano un istituto contrattuale previsto dalla legge che si chiama “rimborso spese di rappresentanza effettuate dai componenti della giunta regionale, dal presidente e dagli uffici preposti alla cura degli incontri istituzionali”; istituto pubblicato, appunto, nel gazzettino degli atti e delle leggi regionali espletate dagli organismi politici in carica.

Il resto, ove si riscontrassero anomalie, è compito della magistratura. A noi il compito di suggerire saggezza e rispetto delle regole nell'espletare il servizio pubblico per antonomasia: la politica.
Certo, se vedessimo i dipendenti regionali o qualsiasi altro impiegato abbuffarsi al bar con i soldi nostri diventa nostro compito denunciarli ma per il resto le parole gratuite non servono. Anzi sono dannose per l'immagine dell'intera collettività.


Catanzaro, comune svende imbarcazione mai usata

Alle ore 9,00 del 10 agosto del 2012 scade un bando di gara indetto dal comune di Catanzaro. 
Una gara singolare, visto che tratta la vendita di un'imbarcazione nuova nuova. Usata pochissimo, anzi mai usata. È un usato garantito. Un affare per chi ha i soldi per aggiudicarsi il natante che il comune vuole dismettere: un sessa marine che Michele Traversa, l'ex sindaco che si è dimesso dopo neanche 7 mesi di mandato, aveva comprato per la polizia municipale. Nell'idea politica di Michele c'era la volontà di creare un reparto speciale nei vigili urbani per mantenere pulita e monitorare costantemente la coste catanzaresi ed ha munito gli angeli del mare di nuove divise che li distinguessero dagli altri corpi “speciali”.
Istituire “corpi paramilitari” sembra un pallino culturale di Michele Traversa, quella cultura che si porta dietro dagli anni giovanili della sua militanza nel partito di Almirante e Fini. È grazie a Traversa se oggi Catanzaro ha un corpo di polizia provinciale con tanto di parco macchine e “gendarmi”. È sempre grazie a lui se all'interno del parco della biodiversità c'è il MUSMI, il museo delle armi e delle divise storiche militari.
Ma questa volta, il caro Michele, forse, non ha fatto i conti col resto del mondo istituzionale. Forse non ha messo in preventivo l'esistenza ben qualificata della marina e del servizio guarda costiero inclusi nel baget del governo nazionale.

Pazienza. Lui si è visto togliere di mano un inutile giocattolo che è costato circa 20mila euro ai contribuenti calabresi dei quali, forse una decina rientreranno in cassa sempreché qualche facoltoso appassionato del mare deciderà di accaparrarsi il natante. E le divise? Quelle potranno trovare posto nel musmi, o no?!

agosto rock con la band Vascorshow

Agenda piena, quella dei Vasco Rock Show Tribute band.

La professionalità dei sei musicisti inizia ad essere gratificata e apprezzata anche da chi non fa parte della grande cerchia di amici. Sono in tanti a informarsi. Il telefono di Massimiliano, la voce del gruppo, ma anche quello di Raffaele, il batterista, Gianluca, “il maestro”, Christian, non smettono un attimo e quando sembra che diano respiro riecco la sinfonia delle appendici vocali sollecitare le attenzioni dei nostri amici.

Stare con loro è un piacere interrotto, quasi un coito interrotto (direbbe il Vasco nazionale) dai numerosi estimatori che chiedono notizie sulle modalità e sui tempi liberi, il services, la scaletta, le date e, perché no!, anche del meritatissimo compenso.
Appuntamenti e date, aggiornate di continuo, disegnano itinerari e tappe interessanti vuoi per le bellezze dei posti nonché per l'ospitalità dei calabresi che li vivono.

Alcune date di agosto:il 3 si esibiranno in Catanzaro lido; il 4 Montegiordano marina, cs; il 7 li vedremo a Gerace, rc; il 9 (ma questa è una notizia che ho rubato ascoltando una delle tante conversazioni telefoniche che sta per essere pianificata a momenti dai componenti del gruppo) li potremo seguire a Palermiti, cz; mentre il 13, sono nuovamente a Catanzaro lido nel Tonnina's village per la festa della birra; il 16 si esibiranno nell'anfiteatro comunale di Gasperina e il 31 agosto a Cosenza, lungo fiume in festival. Ma, come scrivono loro stessi sulla pagina web: LE DATE SONO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO! Quindi, chi è interessato al tour della band può mantenersi aggiornato visitando la pagina di facebook dei vascorockshowtributeband.

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