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venerdì 3 dicembre 2021

P.A., Poste e telecomunicazioni, i disagi dei cittadini senza app.

 

L'imprevisto.


Sai, quando pensi di ponderare bene il tempo, le variabili incognite cariche di sorprese, gli imprevisti, anche le più improbabili e credi di poterle evitare perché, a differenza degli altri, ritieni di avere giocato d'anticipo sugli eventi e poi rimani fregato da un qualcosa privo di peso?

Ebbene, a me è successo oggi!

Va bene che non padroneggio al 100% le nuove tecnologie mass-mediatiche. In altre parole non ho tanta dimestichezza con le app. cosa che mi fa un certo effetto nell'osservare i bambini ancora non scolarizzate ma sicuri e padroni dei device.

Ecco, dicevo, oggi mi sono sorbito 3 ore di attesa nella sede delle poste italiane di Catanzaro lido per non avere prenotato con l'app il pagamento di un banale conto corrente.

A mia discolpa posso dire che non lo sapevo! E che anche provandoci davanti all'ufficio postale non ci sono risuscito. Va be', mi sono detto: faccio la fila! Non sapendo che le prenotazioni con l'app avessero la precedenza sono rimasto lì a osservare i terminali per ben 3 ore!

I terminali, solo due con relativi operatori, notificavano codici generati in automatico dal sistema informatico in uso nell'ufficio postale di lido. Inutile sono stati i chiarimenti! I dipendenti, con garbo, ripetevano che loro non c'entravano nulla e non potevano eseguire latre operazioni se non quelle imposte dal sistema.

Ma dico, un tempo esisteva il ministero dell poste e delle comunicazioni ed era un servizio sociale! Adesso non più!

In barba alla moltitudine delle persone anziane o non !nativi digitali!” costrette a chiedere i servizi di prima necessità agli sportelli come il pagamento delle pensioni o il pagamento di un bollettino postale emanato dall'ente elettrico o del gas, ritirare una raccomandata o un pacco e che appena appena sanno digitare un numero telefonico.

Siamo nella barbarie più assoluta!

La gentilezza associata al servizio sono prassi bandite dall'azione degli impiegati costretti alla dittatura random dei computer che gestiscono il sistema di uno dei servizi pubblici più utili e dal quale dipendono molte necessità dei cittadini.

Ministro Brunetta niente da aggiustare nel sistema?

sabato 13 febbraio 2021

Draghi, 1° governo gold

Brunetta: chi si rivede

e che dire della Gelmini...  e della Carfagna 

e degli altri politici estratti come da buon vecchio manuale Cencelli? Persone che bene o male abbiamo avuto modo di conoscere.

Personaggi pubblici, data la loro passione per la politica e l'esposizione mediatica guadagnata, anche noi ne abbiamo parlato negli anni. Gente che, secondo un modesto parere comune, non ha brillato in quanto a impegno disinteressato in politica per il sociale.

"Gold" assemblage; courtesy archivio M. Iannino

La prima impressione, dopo la lettura dei ministri, è stata questa:

il buon Draghi non si è voluto scontrare con nessuno. Ha tenuto in piedi vecchi testimonial della scena politica. Ha riconfermato molti personaggi del governo Conte e (forse questo sta a significare che non tutto il lavoro fatto è da buttare ai pesci) nominato tecnici esperti nel loro campo d'azione.

Professionisti e ricercatori sconosciuti ai non addetti ai lavori. I rispettivi curricula sono di tutto rispetto! E prevalgono nel numero sugli esponenti che la politica ha indicato per affiancare il neo presidente del consiglio Mario Draghi.

Le aspettative degli italiani e dell'Europa, e, si può aggiungere con certezza, del mondo industrializzato intero, sono di grande attenzione. Fiduciosi i primi nel guardare al futuro anche grazie al nuovo ministero “verde” per il rilancio ecosostenibile delle energie e delle tecnologie green di cui rivendicano la paternità i m5s, che non è altro se non la rivisitazione, sfumature a parte, in chiave linguistica del vecchio ministero dell'ambiente, e pronti, anzi prontissimi a fare lievitare l'economia i secondi a condizione che... il capitale investito produca profitti...

in sintesi è un governo “gold”. Un governo composto da persone blasonate dal successo e dai mass-media e dagli schieramenti politici.

È un governo che, come ha detto qualcuno, saggiamente: faccio il pane con la farina che ho a disposizione. A chi la crusca?


mercoledì 18 marzo 2020

La vita continua

L'amore al tempo del coronavirus.


Flertare in tempi di pandemia è commovente.

La brunetta, caschetto liscio di capelli appena stirati, tipo fai da te, cammina a passo svelto lungo la strada deserta. Leggins neri, giubetto fuxia e borsetta capiente a tracolla.

Parla al telefono. Qualche decina di metri dopo è ferma accanto ad una macchina. Il ragazzo scende e parlano a distanza di sicurezza come impone il dl governativo varato da Conte.

“Dove vai?”. Oh mamma sto qua sotto! “Sì ma questo tuo amico lavora?!”. Sì lavora. “Mi raccomando fai attenzione...”.

Queste le poche parole che mi sono giunte all'orecchio.


Lei gesticola. Lui la ascolta con le braccia conserte. Sembra leggermente in imbarazzo. Non so se per l'incontro, forse il primo, o per paura del contagio.

Lei è più spigliata. “... una ragazzina di terza mi dice: prof come faccio a connettermi con zoom... Devi fare così...”. Parlano vicini alla macchina ferma al bordo strada.

È una bella giornata di sole. È primavera. Il mandorlo è fiorito. Gli uccelli cantano inni alla vita e gli innamorati sprigionano adrenalina. Sana, contagiosa adrenalina. E la vita continua a scorrere

martedì 11 ottobre 2016

REFERENDUM Sì, NO, PERO'

COSTITUZIONE, POSSIAMO CAMBIARLA? È questo il momento adatto?


Niente è per sempre. Nemmeno i diamanti!

La Carta Costituzionale è uno di quei diamanti da taglaire in due. Lo hanno deciso e si farà.
Ora il problema, per noi che non siamo tutelati granché dai poteri forti (perché loro, i poteri forti, sono attenti a tutelare le loro priorità economiche all'interno del mercato globale) consiste nel capire quanto la guerra del Sì e del NO può nuocere al nostro precario equilibrio economico.

courtesy m.iannino "surrogati"

Qualcuno dice che non sarà un dramma se vince il Sì. Anzi è convinto di snellire i processi burocratici proprio come vuole l'Europa e il mercato globale. Come se ogni secondo si dovesse imbastire una legge o una determinata azione per favorire i commerci e le attività lavorative.

Qualcun altro la butta sul risparmio economico visto che i già eletti nelle regioni andrebbero a prendere il posto degli attuali senatori al Senato trasformandolo così in senato delle regioni e delle autonomie locali... Ma se con la modifica del titolo V le regioni dovessero essere esautorate da una serie di provvedimenti(che passerebbero allo Stato centrale), a che serve mandare lì, a Roma, consiglieri regionali e sindaci in veste di senatori? … per dar loro immunità?

Vogliamo davvero risparmiare e tagliare i costi vivi della politica? Aboliamo completamente il Senato! E lasciamo lavorare, si fa per dire visti gli esiti ottenuti, la deputazione locale sui territori a tutela di infrastrutture e popolazioni. Anche questo passaggio verbale sembra debole da sostenere per chiunque, anche per Renzi.

martedì 27 settembre 2016

Italia America andata e ritorno + smarriti che mai

Tra presidenziali americane e referendum italiano regna il più alto smarrimento, perciò,


Me lo sono perso volentieri il confronto tra Hilary e Donald anche perché in Italia abbiamo il nostro bel problema che non è per nulla trascurabile.

Anche se l'America condiziona la politica di mezzo mondo e quindi quanto accade in USA riguarda per riflesso anche noi non me la sono sentita di aspettare le tre della notte per assistere allo show.
Mi era bastato il servizio dell'inviata di Riccardo Jacona per fugare, semmai ce ne fosse stato bisogno, l'idea di Trump presidente della potenza economica e politica americana.

Impossibile pensarla nelle mani di un fanfarone che sa solleticare l'ombellico delle masse impaurite e incolte.

giovedì 12 marzo 2015

Caso Berlusconi Ruby, in giustizia è fatta?

Berlusconi è stato assolto.

La cassazione ha deciso che Ruby era, all'epoca dei fatti, maggiorenne e parente stretta di Mubarak e che, sempre Berlusconi, non ha approfittato del suo status telefonando alla questura per il rilascio di Ruby e farla affidare alla Minetti ?

Dimenticando la satira mondiale che all'epoca dei fatti ebbe a disposizione tanto di quel materiale di fare ridere anche gli struzzi, potrei anche dire che mi sta bene! sì. Mi sta bene questa soluzione adottata dai giudici della cassazione milanese.

venerdì 6 dicembre 2013

Dopo la bocciatura del porcellum

Camere legittime?
courtesy arch. M.Iannino


Non per girare il coltello nella piaga ma per onestà e buon senso è necessario chiarire che in ambiti diversi dalla politica quando si alterano i procedimenti con azioni ritenute illecite, i risultati finali certificati e sanzionati per scorrettezze sono annullati a causa delle illegalità adottate per raggiungere gli obiettivi. 

Avviene nei concorsi pubblici. Agli esami di qualsiasi genere. Nello sport!

Ma, buon senso vuole che un Paese come l'Italia non può essere lasciato in balìa delle onde. Già con una classe dirigente così va come va. Figurarsi senza nessuno al timone.
Indubbiamente ci si chiede, considerati i regressi, quanto questa classe dirigente è idonea per fare i dovuti aggiustamenti.

Brunetta la spara grossa e intima l'azzeramento dei deputati e senatori che occupano le poltrone grazie al premio di maggioranza voluto da Berlusconi con la legge Calderoli.
Sono 148 i seggi che dovrebbero essere ripartiti. Si potrebbe anche fare sempre ché dall'entrata in vigore del “porcellum” i responsabili risarciscano noi cittadini dei danni subiti.

Bando alle fesserie, il momento è critico! Quindi, meno cazzate, più serietà e rispetto verso i cittadini!!!  

martedì 29 ottobre 2013

Vespa e Fazio. Pagati dalla tv di Stato con 12milioni €

Dopo le polemiche su Fabio Fazio e Maurizio Crozza è il turno di Bruno Vespa.

©courtesy arch.Iannino
"lavoratori, -cit- con affetto"

È scritto su Repubblica: “il nemico degli sprechi Rai, il parlamentare che duella con Fazio per il suo compenso (in diretta tv) e che contesta l'approdo milionario di Crozza al servizio pubblico, Renato Brunetta del Pdl, non dimentica di mettere il naso in un altro contratto da record”; infatti, “in queste ore, la tv di Stato sta completando i bonifici in favore di Bruno Vespa per il suo contratto triennale come conduttore, consulente esperto, ideatore, autore di testi: cifre assurde per chi ha lavorato una vita e ha versato i contributi ma non può avere la pensione per colpa delle leggi degli ultimi governi.


Tra settembre 2010 e agosto 2013, il conduttore di Porta a Porta, si porta a casa sui 4 milioni e mezzo.

Ma non finisce qui! Sempre secondo quanto scritto su Repubblica “Il contratto prevede un primo extra per le puntate di Porta a Porta - tutte già in palinsesto - oltre la centesima. In tre stagioni tv, queste puntate ulteriori (pagate ognuna 12 mila euro) procurano a Vespa un surplus di 901 mila euro”. In più ci sono i compensi per gli "speciali" per un totale di 6 milioni 320 mila euro lordi nei tre anni.”

E Brunetta dice: “Vespa guadagna 6 milioni. Vespa è come Fazio, è inaccettabile. I milioni di Fazio sono come quelli di Vespa”. “Prima di tutto trasparenza poi giudichino gli italiani se quei milioni all'anno sono giustificati o no in tempi di crisi. Questo l'ho denunciato già anni fa prendendomi le ire di Vespa”.
Come dissentire, questa volta, da Brunetta?

lunedì 8 luglio 2013

strana maggioranza, lobotomizzati al Governo?

In condizioni mentali normali i due emisferi cerebrali interagiscono tra loro e quando la parte sinistra del cervello non riesce a trovare soluzioni logiche ai problemi, inaspettatamente, si accende la lampadina. Ecco il lampo di genio partorito dall'emisfero creativo allocato nella parte destra del cranio.

Ma pare che, appunto, una buona parte dei rappresentati del popolo siano stati menomati dalla natura o lobotomizzati dall'egoismo.

Secondo Brunetta il male dell'Italia sta in due punti:
l'IMU e la riforma della Costituzione con in testa i capitoli riguardanti la giustizia.

E in parte è vero!, specie per quanti sono stati già castigati dal mercato del lavoro trovare i soldi per pagare tasse esose su un bene rifugio qual'è la casa più che un castigo è una beffa.

Ma questo non è il caso del Brunetta,anche se lui dice di aver dovuto farsi un prestito dalle banche per poterle pagare. … o forse sta proprio qui il problema! Cioè, chiedo, se il signor Brunetta non avesse proprietà da nababbi si riscalderebbe così tanto?

Il vero nodo da sciogliere per il Governo non sono i metri quadrati procapite, l'aggiornamento catastale e tutte le altre invenzioni tecniche ma la reale possibilità di chi possiede immobili ma non ha soldi liquidi a disposizione neanche per comprare il pane.

martedì 8 gennaio 2013

imu da Monti a Berlusconi, fisco e equità preelettorale

Nessuna tassa è equa! Ma l'imu è ormai l'argomento centrale della campagna elettorale persino di Monti che dopo averla messa per far piacere alla Germania si vede bacchettato dall'analisi del rapporto UE 2012; e, pur ritenendolo argomento di campagna elettorale italiana e quindi materia scottante, senza entrare nel merito suggerisce:  “L'Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo.”
che in soldoni, per il contribuente significa quantificare il valore reale dell'immobile sul mercato e pagare le tasse di proprietà in base a questo e non al suo valore catastale fermo da qualche decennio.

In linea di massima il concetto non fa una piega! Ma vorrei capire come viene definito il piccolo proprietario che dopo anni di sacrifici e rinunce si trova ad essere “padrone” di due o tre immobili di modeste entità e che usa insieme alla famiglia senza guadagnarci su neanche un centesimo. Anzi spende per la manutenzione, paga le tasse locali e nazionali e le forniture di gas ed energia elettrica maggiorate. Insomma, paga sempre nonostante sia un piccolissimo proprietario non benestante ma, date le condizioni attuali, uno dei nuovi poveri che ha dissipato tutti i risparmi messi da parte.

In questo modo i diritti dei cittadini vanno a farsi fottere perché non paga le tasse in ossequio a quanto recita la Costituzione, vale a dire “secondo le proprie possibilità” reali ma in ottemperanza a leggi fatte a cazzo di cane. Per capire meglio l'ultima affermazione basta osservare il valore degli immobili nelle varie città d'Italia e, nelle stesse, la differenza tra centro e periferie.
Detto ciò, Monti o chi per lui deve rivedere tutti i concetti tecnici promulgati fin ora che di fatto aumentano le disuguaglianze tra cittadini e causano ulteriori povertà. La cosa, non riguarda certamente l'ex ministro Brunetta che ha dovuto farsi prestare i soldi dalla banca per pagare l'imu della sua ricca proprietà immobiliare sparsa lungo lo Stivale. e che probabilmente produce ricchezza reale al suo detentore.

mercoledì 12 dicembre 2012

Brunetta l'IMU e lo spread

Brunetta "medita" aiuto!
Qualcuno ci ha riso su, altri hanno fatto satira ma nessuno ha saputo cogliere e spiegare il vero dramma che sta attraversando Brunetta.

Oh ragassi non si schersa. Stiamo mica contando caramelle? Questi son soldoni! Non si schersa mica!
Il poverino nell'anno passato ha sborsato una cifra...
279.129,00 euro dichiarati lo scorso anno da Brunetta sono stati usati tutti per pagare i mutui delle numerose case che ha in giro per l'Italia: una a Venezia, dove possiede anche un magazzino ereditato al 50%, e poi altre a Roma, in provincia di Perugia e a Ravello, sulla Costiera Amalfitana.
Un tesoretto in immobili che al consigliere di Berlusconi, Brunetta, è costato di Imu "per la prima rata quattromilanovecento euro e settemila per la seconda". Insomma, le stesse identiche preoccupazioni della "stragrande maggioranza delle famiglie italiane"!

Brunetta è indignato per le battute apparse sul web e risponde così: "Sono una persona perbene, dico la verità e non rubo. Sto pagando la seconda rata dell'Imu e i soldi non li ho, li ho dovuti chiedere in banca, in prestito. E come me, che sono un medio reddito, un medio-alto reddito, penso si trovi la stragrande maggioranza delle famiglie italiane".

Glielo diciamo ch'è fuori dalla realtà? O lo lasciamo dormire? Per il nostro bene e quello di Berlusconi è meglio che glielo diciamo và, altrimenti continua a liberare stronzate a ruota libera come quella apparsa su un'ansa di oggi che titola così:

''Spread grande imbroglio anche per due premi nobel'' .

''In 13 mesi ho preparato 238 slide di Power Point, facendo le pulci a tutto quello che faceva il governo: non ho mai ricevuto una sola smentita. Berlusconi ha seguito il mio lavoro, l'ha studiato, metabolizzato. E poi si e' convinto che non si poteva continuare con Monti''. Lo spiega Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica Amministrazione, in un'intervista al ''Corriere della Sera''.

Berlusconi ha definito lo spread ''un grande imbroglio, proprio il titolo del mio libro. Ci parliamo quasi tutti i giorni e l'ho convinto. Del resto due premi Nobel gli hanno detto lo stesso. Tutto comincia per causa della Duetsche Bank che, oppressa da titoli tossici, ha venduto otto miliardi di debito pubblico italiano''.

Quanto alle elezioni, conclude, ''dall'altra parte ci sono Bersani e Vendola: ho parlato con un ambasciatore europeo ed era molto piu' preoccupato di loro che di Berlusconi e Maroni''.

Ora tirate voi le conseguenze. ammia mi para ca sa tira! Anche se sullo spread potremmo essere d'accordo; vista l' influenza che ha sul welfare, sulle reali esigenze delle persone in difficoltà e degli stati membri asserviti alla politica imposta dall'Europa e dalla Germania che, di fatto, è un cappio al collo di tutti.

sabato 8 dicembre 2012

sfiducia a Monti? non ce la beviamo!

Togliendo la fiducia al governo Monti pensano di riacquistare la verginità perduta?
Brutta mossa!

Dopo aver fatto fare il gioco sporco ai tecnici i politici si riappropriano del campo per evitare che passi il dl sull'ineleggibilità dei condannati e, peggio, prima che si approvi una legge elettorale che rispetti la democrazia rappresentativa del popolo (parola eccessivamente e impropriamente adoperata dai saltimbanchi della cattiva politica) della Repubblica Italiana.

Questa è la sintesi degli ultimi avvenimenti in casa Italia.

Le accuse si sprecano tra i banchi del transatlantico. E Alfano, fine oratore, lancia affondi chiari e ben strutturati a Bersani e Casini. Rivendica leggi del governo Monti come sue e afferma che i tecnici non hanno fatto altro che mandare avanti il programma di Berlusconi.
Brunetta si riprende gli spazi televisivi e smentisce tutti e tutto, anche l'indifendibile del passato governo Berlusconi.

Grillo, da parte sua ha floppato con le parlamentarie; il sistema da lui scelto per selezionare i rappresentanti per il parlamento e il senato ha dimostrato di avere molte falle che cozzano con il non programma del M5S.

Unico fuori dal coro che ancora mantiene un certo decoro istituzionalmente corretto è Di Pietro.

Ai cittadini che stanno affondando nei debiti, vessati da un sistema balordo di fare cassa e nell'incertezza di vedere rappresentanti degni di nota alla guida del Paese tutte queste sfumature non credo siano sfuggite.  

venerdì 13 maggio 2011

politica: mai così in basso!

Mai lo scontro politico è sceso così in basso!

Gente indegna governa l’Italia e usa toni violenti per imbrogliare la gente indecisa o distratta seppellendo gli avversari sotto tonnellate di bugie.

Da comunisti radical shick in cachemir a lordoni che non si lavano! E quando si lavano, li sporcano nell’immediatezza, li ricoprono con fango mediatico, appoggiati dai giornalai che venderebbero l’anima al diavolo pur di imporre il proprio modello sociale. Un modello sociale che non accetta i deboli, gli operai, i poveri! Anzi, sfrutta le paure dei cittadini per farsi eleggere, promettendo posti di lavoro, meno tasse e gioie terrene, ma solo per gli affiliati, quasi fossimo nel paese di bengodi, fuori da crisi economiche.

Questo è il metodo del pdl. Il metodo di fare una politica contro, a prescindere, contro i nemici che non la pensano allo stesso modo e pur di mantenere il potere e gestirlo a proprio piacimento, spulciano nelle vite altrui per trovare punti oscuri. Accusano gli altri e nascondono le proprie colpe! Denigrano la magistratura e le alte cariche dello Stato.

I dirigenti del pdl, Berlusconi in primis, hanno deturpato le menti dei cittadini, li hanno illusi e imbrogliati e continuano a farlo!

Non è questo il modo di fare politica! La Politica è servizio non vantaggio per la casta o parte di essa!

Auspico che gli italiani diano una dimostrazione di maturità e mandino un segnale definitivo e chiaro alla Santanchè, Moratti Letizia, Gasparri, La russa, Brunetta, insomma a questo manipolo di gente che sta al governo e pur di restare mercanteggia parlamentari come se fossero al mercato delle vacche!

… quanta ingenuità e passione dal basso! Anche se il pdl perderà le amministrative, i suoi dirigenti avranno la faccia tosta di trovare non una ma mille scuse e girare l’esito a loro favore, come la spazzatura a Napoli, le grandi opere, il terremoto, il referendum sul nucleare, la disoccupazione, il malgoverno, le tasse, la sanità…

giovedì 28 ottobre 2010

i misteri d'Italia e il lavoro che manca

La vita degli uomini è costellata di misteri. La storia stessa, è fitta di misteri; le azioni dei governi, ma ancor prima dei politici, che, ineluttabilmente, nascondono qualcosa ai cittadini sigillandola col segreto di Stato sono misteri.
Noi italiani abbiamo assistito al crollo della prima Repubblica; abbiamo costatato come i partiti si autofinanziavano, come gestivano le aziende pubbliche e private. Tutti noi eravamo a conoscenza del fenomeno “lottizzazione” in Rai e negli ospedali, nella scuola e nei comuni. E chi aveva un santo in paradiso, dopo avere dimostrato fede e peso elettorale, stava tranquillo lui e i suoi familiari, perché un posto di lavoro non gli sarebbe mancato.
Anche allora c’era chi issava il vessillo dei puri, nonostante gli scheletri nascosti. D’altronde erano atei per definizione, quindi non si ponevano il problema di scagliare la prima pietra sul peccatore. Tant’è che hanno scaricato tutto il peso dell’infamia su Craxi anche i cristiani.

Chissà, forse ce l’abbiamo nel dna, il raggiro, noi italiani.
Rovistando nella storia ci accorgiamo che l’unità d’Italia non è andata proprio come ce la raccontano i libri scolastici. Apprendiamo, per esempio che i Savoia, che governavano “la padania” e giù di lì, avevano le casse vuote e che si sono risollevati attingendo ai forzieri dei vinti Borboni, perché all’epoca il regno delle due Sicilie era ricco e aveva industrie e mezzi di comunicazione che giù al nord se li sognavano, se solo avessero avuto fantasia per farlo.

Ma la rovina maggiore dell’Italia sono i furbi, quelli che hanno intascato i soldi pubblici e si sono arricchiti senza sudare. I furbi imprenditori che hanno portato i soldi all’estero nei paradisi fiscali, che non hanno pagato le tasse e hanno lasciato gli italiani in braghe di tela.

E mentre i rifiuti della Campania trovano spazi da riempire in Calabria, Brunetta ci dà l’ennesima bella notizia su quanti posti di lavoro si perderanno entro il 2013: 300mila posti in meno nella pubblica amministrazione!
Vedremo mai la luce?
Se i signori a 15/17000 euro al mese, della seconda repubblica, la smettessero di litigare e si mettessero attorno a un tavolo per dialogare serenamente e varare un piano per risollevare l’economia con la creazione di posti lavoro reali, la risposta è Sì!

sabato 11 settembre 2010

a Brunetta, il sud non è il cancro dell'Italia!

Il cancro maggiore dell’Italia non è il sud ma la gente priva di raziocinio che anziché adoperarsi per risolvere i problemi vecchi e nuovi causati dai cattivi governi apre la bocca solo per lanciare accuse folkloristiche.
La cosa inquietante è che queste frasi a effetto sono pronunciate in simposi politici formativi. Proclami faziosi che spingono all’odio piuttosto che alla soluzione dei problemi.
Valutando i fatti, la priorità del ministro brunetta non è la soluzione politica dei problemi, bensì inasprire gli animi.
I cittadini onesti dissentono fermamente da quanto esternato da Brunetta e lo invitano a evitare simili show in futuro. Faccia piuttosto quello che pretende dai dipendenti pubblici!
Onorevole, dia il buon esempio! lavori per migliorare la società!

questa la notizia diramata dall'agenzia ansa:


Brunetta, senza Calabria e parte Campania noi primo paese
Il ministro per la PA, sul 'Giornale', parlando dell'importanza del federalismo: c' è un sistema malato, rappresentato dalla "conurbazione" Napoli-Caserta
11 settembre, 12:22
ROMA - "Se non avessimo la Calabria, la conurbazione Napoli-Caserta, o meglio se queste zone avessero gli stessi standard del resto del Paese, l'Italia sarebbe il primo Paese in Europa". Così si è espresso il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, secondo quanto riporta 'Il Giornale'. Spiegando l'importanza del federalismo il ministro evidenza l'esistenza di un sistema malato ben rappresentato dalla "conurbazione" Napoli-Caserta che è "un cancro sociale e culturale. Un cancro etico, dove lo Stato non c'é, non c'é la politica, non c'é la società". Per dare un'idea, racconta di quando si tenne il primo consiglio dei ministri a Napoli, Per l'emergenza rifiuti in Campania: "La città era vuota. Qualcuno agli angoli delle strade ci faceva il segno con il dito", (il medio). "Gli intellettuali napoletani disquisivano se il termovalorizzatore di Acerra fosse idoneo sì o no. E stavano con la merda sopra i capelli". Mi ricordo "il freddo morale psicologico ambientale di quella giornata. Me lo ricordo. Ed è il segno più tragico, forse più dei mucchi di spazzatura per le strade, di una società, di una cultura e di una classe dirigente se non morte, tramortite". (ansa)

giovedì 9 settembre 2010

rapporti tra impiegati e pubblico nelle amministrazioni

Tra il serio e il faceto.

Fantastica storia, ispirata da una vicenda reale, vissuta in uno dei tanti uffici pubblici.


È raro trovare impiegati motivati e coscienziosi, forse a causa delle sofferenze economiche, oppure per le disparità e le incongruenze in seno all’ufficio d’appartenenza. Sta di fatto che l’utente privo di conoscenze rischia di andare da uno sportello o da un ufficio all’altro senza risolvere granché.

Nonostante il ministro Brunetta ce l’abbia messa tutta per dare un impulso diverso e riorganizzare compiti e dipendenti statali, negli uffici, si continua a vivere la solita aria di decadenza, specie laddove vi sono impiegati che ricoprono cariche istituzionali. Qui, il servilismo dei subalterni è omertoso ai massimi livelli, il commesso sbarra il passo a chiunque motivando che l’orario al pubblico è dalle 10,00 alle 13,00 e se ci si trova nella fascia oraria consentita, è più facile fare un terno al lotto che trovare il funzionario. “è uscito a prendere un caffè proprio in questo momento ma ritorna subito” questa la frase di rito dei colleghi, mentre tu stai lì, dietro la porta semiaperta ad aspettare. Osservi la giacca appesa e l’enorme scrivania linda.
Dopo qualche ora, arriva il funzionario che premuroso si scusa per il ritardo e l’attesa inflitta.

“la giacca non è sua! Ce l’ha addosso!” esclama un utente in attesa.
E a lei che gliene frega? Sentenzia un impiegato in procinto di entrare nella stanza. “È mia! Le dobbiamo rendere conto?”
Che succede? Chiede da dietro la scrivania, il funzionario.
Come che succede! Ha pure il coraggio di chiedere che succede! Ci vuole una bella faccia tosta…
Come si permette! Lo sa chi sono io? Ah, ma io la rovino ti conosco so chi sei ti faccio perdere il posto!
Magari ce l’avessi! Replica il malcapitato. Grazie a gente come te mi trovo qui ma prima o poi qualcosa deve cambiare. E se non basta Brunetta, a da venì baffone!

martedì 20 ottobre 2009

le esternazioni della brunetta, prove di scrittura creativa


Le esternazioni della brunetta.

La brunetta è una donnina di mezza età. Né troppo grande né troppo piccola di statura. Ha un corpo leggermente disuguale: gambe lunghe, bacino prominente, una leggera scoliosi che lascia immaginare un fondoschiena marmoreo all’attaccatura del tronco corto se rapportato alle misure canoniche delle modelle. Solitamente usa indossare dei decolleté generosi da dove si affacciano seni burrosi ma sodi non contaminati dalla chirurgia plastica. È una femmina attraente nonostante la disarmonia corporea; ma detto tra noi, dove sta scritto che una persona per suscitare interesse visivo debba per forza essere perfetta come una statua greca?
Ma tornando al suo essere donna, la brunetta è, se fosse un uomo, potremmo dire un maestro del pensiero critico invece essendo donna, una femminista convinta che fa le sue battaglie per emancipare la società in cui vive.
Nella sua lista delle priorità al primo posto c’è il diritto al lavoro (suo) e chi non lavora non fa l’amore, onde per cui non ha un compagno fisso. Lei concede mente e corpo a uomini duri che hanno costruito con le proprie mani imperi economici, ma anche solidi conti in banca, tutti gli altri, i fannulloni falliti, i senza lavoro e i precari possono solo bearsi delle sue grazie e arrangiarsi da soli. Tutto ciò ha detto dal parrucchiere la brunetta. E quando la signora trinitàdeimonti è intervenuta dicendo che ormai non c’è più la garanzia del posto fisso per cui le famiglie sono allo sbando e gli uomini hanno altro per la testa al posto del fottere lussurioso; la brunetta, da sotto il casco, fa spallucce e risponde: i tempi sono cambiati ora c’è la mobilità devono cambiare lavoro come le mutande, devono emanciparsi diventare intraprendenti come lo siamo noi quando puntiamo gli occhi su un uomo desiderabile!
Così ha concluso la brunetta mentre il parrucchiere le divideva la frangetta…

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