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martedì 14 aprile 2020

Virus e ecosistema, contaminazioni e alimenti

“Non ho fatto le scuole esagerate” Ciro lo diceva in napoletano e, com'è noto, la cadenza napoletana rende l'espressione simpatica. “I' nun aggiu fatt'e scole esagerate..”.

Questo era l'intercalare di un ex collega quando si trovava davanti a una questione leggermente superiore alle sue conoscenze. Aveva fatto le scuole medie arrancando come quelle macchine che, sfruttate al massimo, si trovano ai piedi di una salita ripida e la devono scalare. Non era impossibilitato dal punto di vista intellettivo, anzi, in alcuni argomenti pratici era abbastanza ferrato. Il suo limite era la teoria. L'elettronica non era il suo forte neanche a imboccargliela col cucchiaio.

Non ci vuole un'arca di scienza, come si suol dire, per ricordare lo schema elementare che forma la catena alimentare del nostro pianeta e rispettarlo.

L'ecosistema. Questo in/visibile miracolo che permette agli esseri viventi di potere continuare a sopravvivere è corrotto dalla vorace azione dell'uomo.

Allevamenti intensivi e colture pompate con organismi geneticamente modificati fatti crescere in modo abnorme somministrando prodotti industriali e farmaceutici discutibili e, comunque, tutti disapprovati dalla ricerca scientifica etica, sono all'origine delle maggiori malattie che aggrediscono gli organismi viventi.

La sperimentazione avviene nel tempo.

Buono o non buono. Salutare. Provvidenziale, in base alle mode del momento oppure nocivo nel medio e lungo termine, non ha importanza. Conta il progetto economico mirato all'esigenza del mercato alimentare e al soddisfacimento della richiesta anche questa pilotata dalla pubblicità martellante o subdola dei messaggi subliminali.

Alcuni studi dimostrano da tempo che gli allevamenti intensivi producono più danni che benefici. Non a caso l'inquinamento maggiore ammanta le aree contaminate dalla presenza eccessiva di mega-capannoni industriali dove sono ammassati animali di piccola, media e grande taglia.
In queste zone la produzione di gas, percolato e ammoniaca, è sopra i livelli di guardia.

Antibiotici.
Il problema della resistenza ai farmaci è stato da tempo segnalato dalla medicina. Più vengono usati, più gli agenti patogeni si evolvono per resistergli, più diventa difficile per i ricercatori crearne di efficaci. Sono state lanciate molte campagne di comunicazione per limitare l’uso degli antibiotici, ma il problema è che la maggior parte viene utilizzata negli allevamenti intensivi per evitare malattie e perdite in termini economici.
Solo in Italia si calcola il 70% sul totale venduto. E proprio dagli animali si trasmettono agli umani molti dei virus letali che hanno riempito le pagine di cronaca degli ultimi anni e giorni.
L’antibiotico resistenza è diventata una vera e propria priorità di sanità pubblica a livello mondiale.
E il covid-19 è l'ultimo esemplare di virus con cui dobbiamo fare i conti.
Conti salati e penosi.
Il conteggio dei morti è ormai una cantilena che si ripete in tutti i notiziari.

mercoledì 8 aprile 2020

Operatori del s.s.n. lavoratori o eroi?

Lavoratori abbandonati a sé stessi non eroi! Questa è la dizione giusta. 

Non sono eroi i lavoratori del comparto sanità. Eroi si è per altre azioni. Azioni in cui si rischia la vita per empatia e non per esigenze contigue createsi per inadempienza o dabbenaggine. E qui siamo davanti alla punta nascosta dell'iceberg formatasi egli anni dalle decisioni sbagliate della politica manovrata dalle lobby di potere.

Che poi i lavoratori attuano, deontologicamente, con rigore e serietà le giuste prassi per portare a termine nel modo più congruo le ore di lavoro in sintonia alle mansioni di ognuno, questo è gioco forza. Lo dimostrano le immagini della oss della casa di cura colpita dal virus e dalle sue parole rotte dal pianto.

Assurdo. Inumano chiedere di più al personale medico sanitario di tutta Italia. Mancano gli ausili? Che questo episodio rimanga tale! Appunto, un episodi sporadico.

 I dirigenti politici e amministrativi devono farne ammenda e programmare misure idonee affinché non accada mai più. Perché è vomitevole vedere mascherine fai da te assemblate coi salva-slip delle donne. O ipotetici e improbabili caschi dal riciclo di bidoni di plastica . Va bene che siamo un popolo di creativi ma quando necessita un ausilio serio specialmente in ambito sanitario che salva la vita non si può e non si deve delegare alla creatività dei singoli operatori sanitari.

Non eroi ma lavoratori costretti a espletare le proprie mansioni con ausili improvvisati. E per questo è da premiare l'appassionata propensione al lavoro svolto cui sono chiamati a espletare nonostante tutto.


domenica 29 marzo 2020

Hiv, aids, corona virus qualcosa li unisce e non è il terrore

Complottista per caso.


Trasportata dal vento la pagina stampata si ferma sull'erba. Tra la natura sbocciata s'intravede qualche lettera. Le frasi sono frammentate: “virus elaborat... laborato den SARS-2... Cin... Us..”. Curiosamente avvicino le lenti e tento di decifrare la scrittura per rendere accettabile lessicalmente la notizia.

Tutto falso! Chiarisce l'autore dell'articolo. …

Intanto il terrore avanza! S'insinua quieto e scava tra le fobie nostrane. Si fanno, anche involontariamente ma sorrette dalla paura, similitudini con altre pandemie ormai messe sotto controllo medico dalla ricerca scientifica. Tra queste la trasmissione attraverso il contatto genitale del temibile e mai del tutto debellato virus che secondo alcuni studi sarebbe generato dalle scimmie, mi riferisco all'Aids! O hiv.
L'aids propagatosi con l'attività sessuale indiscriminata e non protetta!

Il sesso! Ricordate il sesso nella infezione saltata alla ribalta qualche anno addietro? Si diceva che la spregiudicatezza dei costumi sessuali, il turismo sessuale che cert'uni praticavano in vaste aree geografiche depresse dalla povertà e dai bisogni primari, trasformati, appunto, in facili oasi a basso costo per il piacere altrui.
Certo, se avessero saputo che andando a “caccia del piacere” avrebbero contratto e propagato una peste simile, definito con l'acronimo di Sindrome da Immunodeficienza acquisita, si sarebbero premuniti a dovere. Ma non avrebbero desistito!


È bene ricordare, fare il punto e ribadire cosa siamo stati capaci di generare:

l’AIDS è una malattia cronica, potenzialmente letale, causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Questo microrganismo, una volta entrato nel corpo, agisce sul sistema immunitario danneggiandolo e impedendogli di difendere il corpo dalle malattie. Da ciò l'immunodeficienza. La debilitazione e l'esposizione priva di difese anche al virus più elementare.

Il virus dell’HIV si trasmette da persona a persona prevalentemente attraverso i rapporti sessuali non protetti o il contatto diretto con il sangue, inoltre una madre infetta può contagiare il feto durante la gravidanza, o il bambino durante il parto o l’allattamento. Il virus dell’HIV anche senza trattamenti farmacologici può impiegare diversi anni prima di indebolire il sistema immunitario al punto da sfociare nell’AIDS conclamato.

Non esiste ancora una cura o un vaccino definitivi contro l’AIDS, ma esistono farmaci in grado di rallentare in modo decisivo il decorso della malattia permettendo in questo modo di condurre una vita normale per tantissimi anni.

L'assurdo è che diverse persone sono state contagiate da partner occasionali, intollerabile, invece è, per quanti non siano andati a cercarsela perché fedeli e monogami ma che si sono trovati nella situazione di dovere convivere con la malattia.

Sta accadendo la stessa cosa con il covid19!

Laboratorio o no!, il virus che attacca i polmoni porta alla morte i pazienti debilitati, privi cioè degli anticorpi che lo fronteggiano e annientano.

Hiv, aids, covid-19, qualcosa li unisce. Il massimo comun denominatore terrorizza i più.

Che fare?
Niente! Per il momento non esistono vaccini. Unica difesa è la prevenzione indicata dai sanitari.

venerdì 27 marzo 2020

Corona virus e masturbazioni mentali

Qualcuno dice di sclerare a causa dell'isolamento forzato. Dice di non farcela più ad essere sottoposto ai “domiciliari” dal virus covid19 e dalle scelte che i governi stanno mettendo in campo per minimizzare il più possibile il propagarsi del contagio.

Vediamola così:

non per voler essere pessimisti o ottimisti a prescindere, ma il momento è quello che è. Dobbiamo adattarci alle misure preventive imposte. Ne va del nostro benessere.

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? quindi? 

Mezzo pieno!
Mezzo pieno se consideriamo la possibilità che abbiamo difronte al contagio virulento. Dobbiamo pensare positivo. E meditare, ripensare alle priorità fin ora impilate nelle scale dei valori soggettivi ed eventualmente ribaltarle.

Lo so, è difficile ripensare la gestione caotica delle metropoli e del formicaio laborioso di cui facciamo parte nel bene e nel male. Ma questa fermata obbligata ci offre l'opportunità di farlo. Anzi ce lo impone!

Quando lessi “Cecità” di Josè Saramago era il 1998.
Lo scenario che lo scrittore offrì riga dopo riga, pagina dopo pagina, era terribile ma alla fine, come in tutte le letture d'autore, dopo avere viaggiato con la mente e vissuto in prima persona i disagi e le possibili soluzioni suggerite, la soluzione arriva. Una soluzione catartica. Liberatoria e densa di nuovi interrogativi. Nuovi propositi.

Corroborati da punti di domanda personalissimi che, se contestualizzati con le notizie apprese dalle news di questi giorni, generano in noi ulteriori analisi.

Al momento rimane una sola alternativa:
Dare per buona la smentita proveniente dal mondo scientifico. E cioè che il virus micidiale non è stato creato in laboratorio e usato come arma batteriologica per sovvertire i poteri.

Anche se gli interrogativi, legittimamente affiorano,
chiediamo :
sperimentazione? E perché? 

Se è vero che gli studi si attuano per anticipare malattie e arginare pandemie. Evitare, appunto, scenari apocalittici, all'umanità. Chi ha commissionato la ricerca? Perché è stata sospesa senza generare un vaccino e dare concretezza alla sperimentazione? Troppo semplice concludere che lo studio voleva evidenziare la nocività del consumo di carne di pipistrello per l'uomo. Tanti altri alimenti animali gonfiati con estrogeni e antibiotici fanno male alla salute ma mai nessuna cordata scientifica si è premurata di fare studi.

Bando alle masturbazioni mentali. Il dato concreto è che siamo tenuti a rispettare le linee guida dettate dal governo!
la cosa migliore, al momento è:
Menarcela di meno e magari sfruttare il tempo con qualche buona lettura. Avremo tempo in seguito, quando saremo usciti dall'emergenza per chiedere spiegazioni più pertinenti a chi di competenza.


domenica 22 marzo 2020

Pandemia e solidarietà

In trincea.


Ci ha costretti un microbo piccolo piccolo. Un essere vivente microscopico invisibile ad occhio nudo è riuscito a farci riconsiderare il tempo, il suo valore e la necessità reale degli uomini.

Anche i grandi capi e i piccoli portatori d'acqua che hanno gridato, sbraitato sconcezze si sono dovuti ricredere. Finita la chiassosa quanto inutile messa in scena politica anche i più facinorosi hanno dismesso la maschera opportunista, hanno fatto meno selfie e postato meno cazzate sui profili.

Davanti alla necessità di sopravvivere letteralmente alla pandemia esternano allarmanti sensazioni amplificate dall'emergenza quotidiana che tocca chiunque nel mondo.

Trump dall'USA finalmente ha capito. Capitola anche lui e inizia una terapia d'urto. L'America si isola! E adotta misure drastiche lasciando per il momento da parte i problemi connessi alla borsa.
Finalmente anche Trump pensa un po' alla ricchezza che è la VITA. E il rispetto della stessa.

La pandemia è riuscita laddove gli Stati più industrializzati e inquinanti del globo terrestre a porre uno stop seppure strumentale alle emissioni di gas serra.
Il covid-19 ha mietuto vittime. Ha bloccato le attività non prettamente necessarie. Ha imposto un'austerità comportamentale necessaria al mantenimento della VITA.

Nella novella “Arca di Noè” c'è posto per tutti. Viaggiamo insieme verso nuovi orizzonti fisici e nuovi bagagli mentali sfrondati dai personalismi egoistici, almeno si spera!

Questa volta non è un Dio sovrannaturale a farci imbarcare, stare accorti e uniti nell'ambage, e portare con noi il perpetrare della vita. C'è una selezione naturale che determina la vita e la morte dei contagiati a volte pilotata dalle necessità degli uomini. È amaro a dirsi ma è così.

L'immunità di gregge evocata da Johnson non c'entra. E non è attuabile! Sarebbe disumano!
E la scienza, la ricerca scientifica deve essere al servizio della VITA! Sempre.


lunedì 16 marzo 2020

Dio protegga gli inglesi

Immunità di gregge. Per Boris il barbaro.

Ognuno ha la guida che si merita. In questo caso il pastore è amico del lupo.

Il popolo britannico si fida di Boris Johnson? Sembrerebbe di sì!

Allora tanto vale seguirlo direttamente sulla rupe e, lui per primo, gettarsi a testa in giù sulle rocce.

Sembra assurdo. Ma ormai non c'è più niente che faccia sorprendere. Il popolo caprone segue a testa bassa le direttive dei pastori ciechi e sordi.

O forse anche in GB c'è la crisi. Non hanno soldi da destinare allo stato sociale ed eliminano il problema all'origine. Tanto, di sicuro a rimetterci le penne sono i più poveri e indifesi. Le classi sociali prive di blasoni.

Che Dio protegga gli Inglesi. 


sabato 14 marzo 2020

A metà strada

Ore 18. flash mob dai balconi.

Esorcizziamo? Va beh, esorcizziamo. E poi? Finito di cantare a squarciagola l'inno d'Italia. Abbassato il volume dell'amplificatore girato verso l'esterno. Smorzato il ritornello di Celentano. Appesa la bandiera dell'Italia, il tricolore, ai fili del bucato. steso al sole e all'aria come un panno appena strizzato e messo lì per asciugarsi. Insomma, Smorzati i toni che si fà?

un'altra considerazione è d'obbligo per capire il mio sbalordimento, la mia sorpresa davanti a scene simili:

A dire il vero non pensavo di avere dei vicini così chiassosi. Eppure nel mio quartiere la gente, di solito, è molto riservata. Ma questa sera no! Quelli del palazzo di fronte al mio sono tutti, la maggior parte, per essere precisi, nei balconi. Ballano. Si sbracciano in saluti mai esternati, anzi quando ci si incontra per strada a tu x tu neanche ti guardano in faccia. E adesso sono lì e lanciano saluti. Si aspettano risposte. Un cenno. Qualche cenno che li faccia sentire meno soli, probabilmente.

Vuoi vedere che la paura della morte ci ha reso un po' migliori, più umani? Almeno noi italiani, che siamo un popolo di filosofi, pensiamo spesso al dilemma della vita e della morte. E spesso nei momenti critici pensiamo:
chi ce lo fa fare ad essere egoisti e stronzi coi nostri simili. D'altronde abbiamo sempre pensato da generosi e sviluppato un sistema nazionale sanitario che guarda con occhi benevoli anche i poveri. Cioè a noi stessi, che siamo la maggior parte, quelli che non possiamo pagare una botta di soldi per essere curati. Lo sapevano bene i Padri Costituzionalisti che hanno scritto la Carta della Repubblica. Anche se dopo il benessere economico, il cosiddetto boom economico, alcune forze politiche si sono impegnate tantissimo a tagliare e cancellare i successi ottenuti dai lavoratori e dalle forze di sinistra.

Voglio sperare che questa ondata di terrore che ci fa guardare al prossimo come una opportunità di vita e di stimoli sociali,
Che questa situazione sanitaria e sociale sia la spinta per recuperare il terreno perso! Speriamo!
In barba ai sovranisti che guardano alla fuga della Gran Bretagna dall'Europa e inneggiano alla brexit che deve fare i conti con le demenzialità dei leader che l'hanno voluta fuori.

Boris Johnson.

Questa volta l'hai detta davvero grossa! un po' di più rispetto agli inglesi che ti hanno seguito come pecore al macello. Adesso hai fatto un teorema assurdo!
Devono morire i deboli a costo sociale zero per rafforzare chi è lontano dalle fatiche e dalla fame.
Hai teorizzano un'ipotetica reazione antibatterica di gregge al covid-19. Hai detto ai tuoi: preparatevi al contagio. Preparatevi a morire!

Boris Johnson non si preoccupa di esortare alla cautela gli inglesi. Invitarli di stare a casa, proteggersi dal virus. No! Lui teorizza un contagio doveroso affinché si possa sviluppare l'immunità di gregge. E affinché ciò avvenga devono infettarsi almeno il 60% degli inglesi.

Ma chissu è scemu 'nta capu!


giovedì 5 marzo 2020

Corona virus. Pandemia? manteniamo la calma

Il paziente 1 di Monaco, 33 anni, aveva mostrato i primi sintomi il 24 gennaio, dopo aver incontrato una collega proveniente da Shangai, poi risultata positiva. Nei quattro giorni seguenti sono risultati positivi anche molti dipendenti della stessa azienda tedesca. Il caso, diventato noto a fine gennaio, è l'esempio della capacità del coronavirus di trasmettersi anche in assenza di sintomi.

I primi contagiati sono giovani! Sfatato perciò lo spauracchio che attanaglia gli anziani. Ovviamente gli over 65 devono stare in guardia specialmente se sono immunodepressi o hanno patologie serie tali da rendere le difese immunitarie deboli.

Ben ha fatto Conte e il governo nel rendere pubbliche le preoccupazioni avvalorate dagli studi scientifici e porre restrittive misure di socializzazione superflue, chiudere scuole, evitare manifestazioni ludiche, concerti e altre forme se pur più importanti quali sono le lezioni o le visite culturali in musei e siti istituzionali dedicati.
Anche il referendum del 29 marzo è rinviato!

In Calabria come in tutta Italia sono sospesi i concerti. Scuole chiuse. Ma, per una sorta di “contenimento emotivo” per evitare di fare la notte più buia di quanto non lo sia, restano aperti i super mercati, i mega agglomerati commerciali e la cittadella regionale che di per sé è una potenziale fucina batteriologica.


Coronavirus 1° contagio in Germania e da lì al resto d'Europa

Secondo l'analisi delle mutazioni genetiche del virus covid-19 pare che l'inizio del focolaio sia avvenuto in una azienda di Monaco dopo la visita di una collaboratrice proveniente da Shangai.

La ricostruzione mostra una sorta di albero genealogico del virus e indica il focolaio tedesco come probabile alimentatore silenzioso della catena di contagi che s è propagata in tutta Europa.

Molti casi sono collegati in Europa e in Italia.

Analizzando il percorso e le mutazioni genetiche del coronavirus, gli studiosi hanno rilevato che è entrato in Europa più volte.

"Dal primo febbraio circa un quarto delle nuove infezioni in Messico, Finlandia, Scozia e Italia, come i primi casi in Brasile, appaiono geneticamente simili al focolaio di Monaco".
Il paziente 1 di Monaco aveva mostrato i primi sintomi il 24 gennaio, dopo aver incontrato una collega proveniente da Shanghai, poi risultata positiva. Nei quattro giorni seguenti sono risultati positivi anche molti dipendenti della stessa azienda tedesca.

Il caso, diventato celebre a fine gennaio come esempio della capacità del coronavirus di trasmettersi anche in assenza di sintomi, è reso pubblico dagli studi scientifici.
Sebbene la sede dell'azienda fosse stata chiusa dopo la comparsa dei primi casi, i ricercatori ritengono che il focolaio di Monaco possa essere collegato a una buona parte dell'epidemia in Europa, compresa l'Italia. "Il messaggio importante - rileva Bedford - è che il fatto che un focolaio sia stati identificato e contenuto non significa che questo caso non abbia continuato ad alimentare una catena di trasmissione che non è stata rilevata finché non è cresciuta al punto da avere dimensioni consistenti".

Lo studio della mappa genetica è pubblicato sul sito Netxstrain, fondato e diretto dal gruppo guidato da Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle.

Non per questo dobbiamo lasciarci andare a facili isterismi né tanto meno dobbiamo sentirci autorizzati apuntare il dito accusatorio contro qualcuno. Dobbiamo solo prendere atto che il momento è serio! Dobbiamo seguire le direttive sanitarie dettate dai governi e dagli specialisti.
Senza allarmismi! Prendiamo coscienza che non si tratta di un semplice raffreddore o broncopolmonite. Dobbiamo attenerci alle regole elementari dell'igiene personale e stare in guardia fintantoché la scienza non sarà in grado di produrre il vaccino.

sabato 29 febbraio 2020

Matrimoni e alleanze durevoli

Ipocondrie e costumi sociali.

Dalla peste di manzoniana memoria ai giorni nostri le psicosi rimangono intatte. Il raziocinio è l'antidoto ai mali oscuri che attaccano le membra e possono condurre alla morte.
D'altronde lo spirito di sopravvivenza acuisce l'ingegno; crea alleanze politiche e sociali. E il matrimonio è un ufficio che, nonostante i repentini cambiamenti sociali, mantiene vivo il mutuo soccorso tra donne e uomini.
Le tradizioni popolari e la storia c'insegnano strategie e comportamenti sociali adeguati:

Non è trascorso moltissimo tempo da quando si organizzavano i matrimoni per procura.

Le trattative iniziavano tra le famiglie già dalla nascita dei figli. I genitori che, per lignaggio, cultura e conoscenze, intendevano mantenere e, a volte, accrescere i propri beni economici e allargare laddove possibile la cerchia amicale, davano la parola e impegnavano la prole reciprocamente.

E l'amore? Si chiederà qualcuno. L'amore dove lo mettiamo?
Beh, quello veniva col tempo.
In una società pragmatica e maschilista nell'aspetto esteriore del termine giacché difatti a comandare era ed è sempre la donna si pensava principalmente al benessere materiale così da garantire ai figli e nipoti serenità economica e vita priva di ambagi.

Il contratto:

La donna aveva degli obblighi ben definiti: la buona salute, la dote; quindi il corredo, la casa ed eventuali terreni nonché la cura dei figli e la conduzione della casa.
L'uomo: il casato, le proprietà, il lavoro e le relative conoscenze sociali, gli “agganci” che non guastano mai per implementare scambi di beni materiali e immateriali quali la cultura e gli accessi nella società che conta.

Il tutto era basato sulla parola d'onore.
"Van Eyck, i coniugi Arnolfini"

Viene da sé che la “sapienza” di una figlia femmina, la sua la cultura cognitiva era imperniata sull'economia familiare. L'economia domestica insegnata nei collegi privati e nella scuola pubblica delle classi elementari doveva dare i primi rudimenti.
Quindi cucina, cucito e riciclo delle risorse. E chi non poteva permettersi le discipline scolastiche le apprendeva dalla “maestra” dalla comare sarta. Ma la dote più importante per le donne era il corredo genetico, la buona salute!

Certamente non era oggetto di vanto propagandare uno stato di salute cagionevole per la figlia in età da marito e neanche prima visto che le trattative e gli impegni “contrattuali” erano promesse da mantenere da entrambe le famiglie già in fasce fin dalla culla e a volte anche prima.

Riservatezza e saggezza erano, dunque, all'origine dei rapporti umani. Donne e uomini di ogni ceto ricorrevano con pudore alle cure mediche e proprio quando non potevano farne a meno ricorrevano a esperti dottori di città ma anche ai decotti di persone sagge che avevano acquisito dalla cultura popolare le giuste dosi per lenire le infreddature stagionali e i malanni di stagione.

U tempu de' mali vestuti”.
Nel gergo popolare quando iniziava l'inverno era definito “il tempo dei poveri, cioè di quelli che non avendo da coprirsi, e che inevitabilmente si ammalavano facilmente.

Polmoniti e semplici raffreddori decimarono, e continuano a farlo, molte persone dagli anticorpi deboli. Oggi non più! O perlomeno con maggiore difficoltà visti i traguardi scientifici raggiunti.

Buonsenso, quindi! E non lasciamo che il panico si impadronisca di noi.  

martedì 25 febbraio 2020

Corona virus e strumentalizzazioni

Sgarbi leghista vecchio stampo?

Che del virus influenzale covid.19 se ne sia fatta una questione di terrorismo psicologico non v'è dubbio. I dati tracciano una linea in netta ascesa nel diagramma delle probabilità che fa la differenza tra il più domestico raffreddore, che miete più vittime tra la popolazione esposta e con difese immunitarie più deboli, e il corona virus.

Detto ciò, per invitare alla calma e razionalizzare il momento che stiamo vivendo mettendo in atto le dovute e corrette norme igieniche, ieri nella trasmissione di Lilly Gruber il prof Vittorio Sgarbi ha fatto il punto della situazione elargendo consigli e improperi a destra e a manca.

In parte ha detto bene! Si è demonizzato troppo, eccessivamente, l'aspetto contagioso del virus che ha fatto la prima comparsa tra popolazioni orientali. Ovviamente è saggio non prestare il fianco, esporsi al possibile contagio. Insomma comportarsi come quando si è di fronte a persone portatrici di malattie. Quindi raffreddori e malattie contagiose come il morbillo, la rosolia etc. senza lasciarsi prendere dal panico e fare incetta di derrate alimentari, mascherine e disinfettante.

Allarmismo inutile? Sì!

Mettere in quarantena paesi, regioni, ha fatto crollare gli impianti produttivi ed economici di intere nazioni. E questo dato Sgarbi l'ha colto. E anche se non ci voleva una lungimiranza da veggente lui è andato oltre. Ha ipotizzato la caduta, il crollo economico delle regioni del nord a favore delle regioni a sud di Roma. Cioè ne fa una questione di supremazia territoriale, economica e culturale tra nord e sud.
E se ricordiamo a noi stessi le immense ricchezze ambientali che la natura ci ha donato, il mare trasparente, le montagne salubri e il clima mite, il cielo che sta sopra immensi giacimenti storici e archeologici, beh, volendo fare il gioco dei campanilisti possiamo affermare che al sud c'è ricchezza sempre e comunque. Peccato che la nostra terra sia stata da sempre terra di conquista.

Le nostre bellezze sono rimaste alla mercé dei faccendieri locali e forestieri. Noi calabresi non abbiamo saputo difendere e valorizzare la cultura nostrana fatta di gente buona, tradizioni, natura, storia e, perché no, miti e leggende cantate e narrate da menestrelli di tutto rispetto e da poeti antichi e moderni.

venerdì 21 febbraio 2020

Coronavirus, 14 casi in Lombardia

Corona virus, 14 casi in Lombardia.

In Cina il mercato dell'auto ha una perdita del 90% circa.


Il virus decima persone e economia. Fabbriche, strutture connesse l'un l'altra. Bar, punti ristoro, supermercati, piazze d'incontro e socializzazioni, per sicurezza sociale sono messe in quarantena.

In Lombardia il cerchio sanitario si chiude attorno ai comuni del lodigiano.

Un'ordinanza che vieta ogni attività di aggregazione in 10 comuni del Lodigiano. La ha annunciata l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera durante la conferenza stampa sulla diffusione del coronavirus. I comuni interessati sono Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda, Maleo, Fombio, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, San Fiorano, Castel Gerundo. Per una settimana i residenti sono invitati a restare in casa.

Nessun allarmismo!
Siamo preparati e ci stiamo muovendo per contenere il contagio. Lo assicura il ministro Speranza presente al vertice lombardo.

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