Vademecum su ingenuità e fiducia

 

L'ingenuità e la fiducia malriposta sono due facce della stessa medaglia:

da un lato, la capacità di vedere il bene nelle persone e di credere nelle loro intenzioni; dall'altro, il rischio di essere traditi, delusi o manipolati.

L'ingenuità spesso nasce da una purezza di cuore, da una mancanza di esperienza o dal desiderio di credere che il mondo sia più semplice e più giusto di quanto in realtà sia.

La fiducia, d'altra parte, è fondamentale nelle relazioni umane: senza di essa, non ci sarebbero legami autentici, collaborazione o crescita personale. Tuttavia, quando viene concessa senza discernimento, può trasformarsi in un'arma a doppio taglio.

La fiducia malriposta può manifestarsi in moltissime situazioni, soprattutto quando si dà per scontato che l'altra parte agisca con sincerità e buone intenzioni, perciò tendiamo a fidarci di amici, partner e familiari, senza immaginare che possano tradirci o ingannarci. Perlomeno, si mette in conto ma si rifugia dal credere che possa avvenire fino a quando qualcosa o qualcuno fa scattare il campanello d’allarme.

La fiducia in colleghi, superiori o soci in affari è essenziale, ma non sempre viene ripagata. Promesse di avanzamento, accordi non mantenuti e scorrettezze lavorative possono mettere a dura prova la fiducia professionale.

Chi investe denaro o si affida a consulenti finanziari può incappare in frodi o strategie poco trasparenti, perdendo risorse a causa di una fiducia malriposta.

Le truffe digitali si basano proprio sulla fiducia e sulla buona fede delle persone, che possono cadere vittime di inganni, fake news o furti di dati. E che dire delle truffe agli anziani?

Sono situazioni deplorevoli spesso portati avanti per sopravvivere oppure per avidità indotta dai facili guadagni? Entrambi i fattori! Ma la cosa brucia maggiormente quando si ripone fiducia in leader, governi o istituzioni senza una verifica critica, perché si rischia di essere manipolati o di credere a promesse che non verranno mantenute. Perciò, è opportuno evitare di riporre la fiducia nelle persone sbagliate che non significa diventare diffidenti verso tutti, ma sviluppare una sana capacità di discernimento.

In certi casi i segnali di allerta potrebbero essere insignificanti e in altre situazioni lapalissiani.

Attenzione, quindi. Se una persona dice una cosa ma ne fa un’altra, potrebbe non essere affidabile. Le parole possono essere convincenti; sono i comportamenti a rivelare la verità sulla vera essenza delle persone. Quindi, facciamo attenzione.

Se qualcuno evita di condividere informazioni importanti o è sempre vago nelle spiegazioni, potrebbe nascondere qualcosa. E chi eccede nelle adulazioni ed è insistente e cerca di conquistare la fiducia in modo eccessivo e troppo rapidamente potrebbe avere secondi fini.

I rapporti genuini si costruiscono nel tempo.

Si dice che la lingua non ha ossa ma rompe le ossa e le cattive nomee pregiudicano i rapporti, però, come diceva qualcuno. A pensare male si fa peccato ma spesso ci s’azzecca! E se una persona ha già avuto episodi di comportamento scorretto o è stata coinvolta in situazioni dubbie, vale la pena essere prudenti. 

Attenzione! Quando qualcuno tende a scaricare sempre la colpa sugli altri e non si assume mai le proprie responsabilità, potrebbe non essere degno di fiducia.

Un aspetto fondamentale è dato dalla pressione emotiva tracimata in manipolazione e costringe ad agire in un certo modo piuttosto che in un altro per via dei sensi di colpa o dalle intimidazioni.

Essere consapevoli di questi segnali può aiutare a proteggersi senza perdere la capacità di fidarsi delle persone giuste.

I segnali di allerta nelle relazioni personali e professionali possono essere simili, ma si manifestano in modi diversi a seconda del contesto.

Gli esempi non mancano e penso che chiunque abbia avuto scottature nell’ambito del lavoro:

Un collega o un superiore che sembra disponibile e poi prende il merito del tuo lavoro o cambia le carte in tavola all'ultimo minuto. Oppure se un responsabile evita di dare indicazioni chiare e cambia spesso opinione senza giustificazioni. Solitamente, nel lavoro, chi tende a attribuire errori agli altri e non si assume le proprie responsabilità non è un alleato affidabile. In ogni caso, e in entrambi i contesti, fidarsi di qualcuno richiede una valutazione attenta dei comportamenti nel tempo.

La cultura ha un impatto significativo su come vengono percepiti e interpretati i segnali di allerta nelle relazioni. Ogni società ha norme, valori e aspettative che influenzano il modo in cui le persone valutano la fiducia e il comportamento degli altri

In certi ambiti sociali la fiducia si costruisce lentamente e si basa su rapporti di lunga durata. In altre realtà sociali e culturali le relazioni possono nascere rapidamente e con meno formalità. Ad esempio, nelle società collettiviste, come quelle dell'Asia o dell'America Latina, la fiducia è spesso legata ai legami familiari o comunitari, mentre nelle culture individualiste occidentali, le persone possono essere più inclini a fidarsi sulla base di meriti personali.

Le culture ad alta contestualità come quelle giapponese e araba tendono a comunicare in modo indiretto e sottinteso, il che può rendere difficile riconoscere segnali di manipolazione o mancanza di trasparenza. Al contrario, nelle culture a bassa contestualità come quella tedesca o statunitense, il linguaggio è più diretto e i segnali di allerta possono essere più evidenti.

Nelle società dove le gerarchie e il rispetto dell’autorità sono molto radicati le persone potrebbero essere meno inclini a mettere in discussione figure autorevoli o superiori anche quando ci sono segnali di allerta. Questo può rendere difficile identificare comportamenti manipolatori, soprattutto in contesti professionali o istituzionali.

Alcune culture valorizzano l’espressione aperta delle emozioni e della vulnerabilità mentre altre la considerano un segno di debolezza. Nei contesti dove la fiducia si esprime attraverso le azioni può essere più difficile riconoscere i segnali ingannevoli e manipolatori.

Osserviamo, quindi, che in alcune società le relazioni sono fortemente influenzate da tradizioni e ruoli di genere. Ad esempio, in contesti dove ci si aspetta un’elevata sottomissione o conformità alle norme familiari, i segnali di allerta nelle relazioni possono essere più difficili da interpretare e affrontare congruamente.

L’educazione, lo stile di vita e la cultura individuale, in sintesi, potremmo dire che sono determinanti.

La cultura plasma il modo in cui si costruiscono i rapporti e si identificano i pericoli.

Hai mai notato come il contesto culturale influisce sulla fiducia nelle relazioni della tua vita?

Personalmente l’ho notato solo dopo essermi affidato, perché non mi fido, mi affido!, a quello che ritengo essere il contesto socio-culturale e “politico” vicino al mio pensiero.

 

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Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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