giovedì 12 dicembre 2013

Letta, fiducia e bon ton

Il Governo Letta ha ottenuto la fiducia dalle Camere. Quindi può portare avanti la sua politica. Le opposizioni devono contestare e proporre correttivi in sintonia con i regolamenti democratici e i giornalisti devono dare notizie degne di essere divulgate e commentate.

Poi, ci sono le immagini eloquenti, che parlano e raccontano quanto si cela dietro la notizia stessa.

E quando si è davanti a certe notizie inevitabilmente gli interrogativi montano.

Il primo interrogativo potrebbe essere:
Può un Premier liquidare i problemi ritenuti marginali perché rivendicati da una minoranza del Paese e bacchettare chi si oppone malamente?

Non dico di essere d'accordo con la strategia violenta dei “movimenti dei forconi” e neanche con l'opposizione fuorviante che c'è in Paese.
Ritengo che in una società democratica ognuno è libero di manifestare in piazza, urlare, starsene a casa o andare ad aprire l'attività commerciale nel rispetto delle libertà altrui.

Ritengo, altresì, che il compito di un capo del Governo debba essere teso al benessere e alla tutela dei cittadini tutti. Che debba risposte argomentate ai facinorosi così da sedare gli animi. Lavorare per far attuare le riforme che da tempo sono spiattellati sui media. Semplificare le modalità di contribuzione economica dei cittadini al buon funzionamento dello Stato.

mercoledì 11 dicembre 2013

Letta esige rispetto. Anche i cittadini!

Le Camere esigono rispetto. Anche i cittadini che hanno affidato il timone del Paese alle Camere esigono rispetto.

Letta chiede la fiducia! E pone delle condizioni chiare:
Invita a votare la fiducia per il suo esecutivo e si rivolge ai politici che credono nell'Europa.

La politica, strettamente economica europea, a portato drammi e fame nelle famiglie e nelle imprese dell'eurozona ad eccezione della Germania.

Domanda: il Governo Letta è in grado di far cambiare rotta alla dissennatezza dei governanti tecnici alla Monti che hanno anteposto i soldi, il risanamento del bilancio, e le intenzioni dei banchieri alle politiche sociali del welfare?

L'Europa unita è una risorsa da valorizzare senza, però, svendere la dignità che sta alla base del lavoro e delle vite di quanti soffrono per causa di politici e politiche miopi.

Per il resto, buon lavoro! E che sia un 2014 all'insegna della rinascita culturale e politica. Le potenzialità non mancano.

Matteo Renzi, la chiocciola rossa

Chi va piano e persevera ...
la @rossa, gentile concessione M. Iannino

Matteo Renzi piace! Piace anche alle suore che, pazientemente, hanno fatto la fila alle primarie, pagare i 2 euro e dargli il voto.

Che c'è di strano?
Nelle preghiere delle donne e degli uomini di fede, insieme al Paese e gli italiani compreso chi risiede e lavora in Italia senza cittadinanza, dopo Bergoglio c'è Renzi!

C'è poco da scherzare! La situazione è grave.

Non si comprende l'apertura di un partito ai non iscritti che, a cuor leggero, in un impeto eccessivo di democrazia dà la facoltà di determinare la figura del leader mediante elezioni aperte che, pur avendo effetti sociali importanti, graveranno sulle linee politiche e sull'esistenza del partito stesso.

Quanti degli ex pci o semplicemente quante persone che militano e reggono le cariche nel pd ancorate alle vecchie tesi correntiste abbracceranno il nuovo corso?

Se è vero che ha vinto la corrente dell'area ex dc, le molte anime interne, cancelleranno le vecchie regole, i proseliti, le appartenenze e, di conseguenza, le poltrone in sintonia con quanto dice Renzi?

Oppure, c'è da aspettarsi una scissione silenziosa?
Una scissione non necessariamente indolore per le sorti del Paese; che scivola via e rema contro come è successo alle presidenziali in barba ai cittadini.

martedì 10 dicembre 2013

Marpioni in rete

Più che saggezza, 

Presunzione e arroganza navigano nel web.

Internet ha insegnato ad essere diretti. Bandire le parole e i concetti elaborati nei post. Essere chiari e elementari; velocissimi!, anche a scapito delle regole grammaticali imparate a scuola.

Ci tento! Ed espongo qualche considerazione che per alcuni avrà l'effetto di un pugno nello stomaco (sempre ché si riconoscano) ma per questo ci vuole un minimo di modestia e acume, “saper leggere tra le “rughe” dei pensieri esposti, spogliarsi delle convinzioni che hanno fortificato l'ego e aprire alle possibilità del non detto. E per altri la possibilità di tacciare me di presunzione.

La supponenza è spesso la dimostrazione esatta, piuttosto che la fotografia sociale, della dose di ignoranza che s'impasta con rabbia e si spamma in rete. (che domina tutti e trova il suo momento di massimo splendore nei social network).

Per piacere agli altri ed essere subissati di “like” si cavalca l'emotività. Si schiacciano bottoni di contatti che potrebbero e si spera essere favorevoli alle nostre aspettative. Magari si scrive un bel AHAHAHAH seguito dalla faccina ammiccante anche quando non c'è niente di simpatico.

Questo ha fatto scappare chi potrebbe dire cose interessanti.
Così facendo, i social network, sono diventati terra di conquista di mediocri fake, che pur esibendo la vera identità, adoperano le opportune strategie dei subdoli marpioni paraculo.

lunedì 9 dicembre 2013

l'incognita Renzi

Su quasi tre milioni di elettori alle primarie del pd Renzi ha ottenuto il 68%; Cuperlo 18%; Civati 14%.


Appunto, suffragi per designare il segretario nazionale del Partito Democratico.

È logico chiedersi cosa c'entravano i non iscritti in questa selezione elettorale?
Tra l'altro, quando mai si è visto che per esprimere un parere è necessario pagare?
Sono stati loro a bombardarci, a rompere e insistere con la necessità della partecipazione democratica!

Altra cosa sarebbe stata se la cittadinanza tutta avrebbe dovuto esprimere una preferenza per il Presidente del Consiglio.

Di sicuro Renzi Civati e Cuperlo hanno rimpinguato le casse del partito democratico: tutti e tre valgono all'incirca, euro in più euro in meno, 6,7milioni; che entrano nelle casse del PD.

Polemica a parte, prendiamo per buono l'evento.
Renzi, inutile negarlo, buca lo schermo. È un ottimo comunicatore. Adesso, vediamo cosa e quante delle promesse fatte riuscirà a concretizzare.
Sempre Renzi afferma “basta con le correnti, i privilegi e le carriere politiche e sindacali! La prima corrente a non esistere più da questo momento è la renziana.”. mah! 

... e col governo, come la metti?

Buon lavoro Matteo!

domenica 8 dicembre 2013

Il cemento della 'ndrangheta

UN GIORNO MI FARAI UNA GRANDE CHIESA 

Così disse la Madonna, durante una visione, a mamma Natuzza.



Costruire una chiesa o una casa religiosa, una visione di Natuzza Evolo suggeritale dalla Madonna e impiegare persone del luogo che secondo alcune indiscrezioni sono stati indicati da qualcuno in odore di 'ndrangheta è una cosa brutta? È peccato?
Oppure è una semplice notizia giornalistica da prendere così, senza tante preoccupazioni e lasciare che la costruzione dell'opera faccia il suo corso?

La notizia ha fatto clamore. Ha avuto il suo bell'effetto. Ma se si valuta benevolmente nel suo insieme si arriva a concludere che non c'è lo zampino del diavolo.

La sintesi dei fatti, (a disposizione in ogni momento nel web, sugli organi di stampa e altre fonti istituzionali giacché l'indagine non ha più i vincoli della segretezza) è questa:

Dopo che la Regione Calabria diede il via libera ai cantieri di ampliamento della struttura e assicurando un finanziamento erogato in base al progressivo avanzamento dei lavori ci fu una regolare gara d’appalto a cui parteciparono cinque imprese. Si aggiudicò l’appalto, per un importo di 780mila euro, l’impresa Mirarchi Antonio e fratelli di Davoli, un paese nella provincia di Catanzaro.
I lavori iniziarono in agosto e nel mese di giugno il direttore della “fondazione cuore immacolato di maria rifugio delle anime”, sacerdote Michele Cordiano, ebbe la visita di un signore che gli suggerì di concedere un appalto, qualora ci fosse stata necessità di calcestruzzo, ad una ditta di Limbadi.

“Effettivamente la ditta Mirarchi Antonio e fratelli una volta vinto l’appalto, su mia indicazione – affermò il sacerdote – si è rivolta alla ditta indicata da Pantaleone Mancuso la quale ha fornito tutto il calcestruzzo impiegato nella costruzione dell’opera. Dopo il primo incontro con Mancuso non ho ricevuto più sue visite. Nella scelta di assecondare il suggerimento di Pantaleone Mancuso ho inteso anche garantire quella che io consideravo una ‘tutela ambientale’ al fine del raggiungimento dello scopo finale nella realizzazione dell’opera. Pertanto appariva superfluo un confronto con altre proposte di fornitura di calcestruzzo”.

E qui casca l'asino, caro don Michele!

Quando i mass media parlano di cosche mafiose, di malaffare, di 'ndrangheta, nella mente s'innesca automaticamente il dualismo tra cos'è bene e cos'è male.

Certo, se ci fosse stato un riscontro con altri fornitori ed eventualmente giustificare con preventivi alla mano che la ditta di Limbadi ha fatto l'offerta migliore i fedeli che inviano le offerte per realizzare il sogno di Mamma Natuzza avrebbero appreso la notizia con un altro stato d'animo.
Magari avrebbero messo tra i “peccati veniali” questa sua decisione, presa,  senz'altro, a fin di bene.

sabato 7 dicembre 2013

Mandela è morto, W Mandela!

Apartheid, contro gli opportunismi 

Come si fa a rimanere indifferenti davanti a una valanga di lacrime?
"Apartheid" gentile concessione M. Iannino


I due mondi, reale e virtuale, fanno a gara a chi esprime meglio concetti strappalacrime.

Nei social network, dolore e rimpianto per la scomparsa di Nelson Mandela hanno sfumature cromatiche che rasentano la poesia; semplici commenti e fine prosa inondano pagine di post nelle forme più disparate.

C'è chi se la prende con la classe politica che non manda nessuno ai funerali dell'avvocato che si scontrò contro il potere economico dei bianchi in sudafrica e per questo assaggiò il carcere ma gli valse anche il nobel.

C'è chi ricorda che le sue gesta hanno ispirato e ispirarono artisti della musica e delle arti visive; registi, cantanti, pittori. Ma anche associazioni e fondazioni.

Inevitabilmente, come accade nelle società retta dal capitalismo, la sua immagine è veicolo per racimolare consensi e, i suoi pensieri, fondi che non guastano mai, anzi aiutano a tenere alta la tensione e la possibilità di fare opere di beneficenza. A proposito dei fondi, secondo quanto pubblicato dai media, pare che siano iniziate le lotte tra gli eredi per chi deve guidare e gestire il ricco patrimoni lasciato dall'eroe dell'apartheid. Non sono mancate le denunce degli eredi ai giornali che hanno pubblicato la notizia.

E domani? Passata la sbornia emotiva quanti docenti che oggi postano commoventi frasi ricorderanno ai loro allievi la figura e il pensiero di Nelson Mandela?

Ricordiamoci che è morto in tarda età e che le sue azioni le sue parole contro la tirannia egoistica dei bianchi, e non solo dei bianchi, sono risuonate anche da noi negli anni settanta e hanno rubato la scena alla politica asservita al malcostume almeno tra i giovani.

In estrema sintesi, il fiume di esternazioni lacrimevoli che ci stanno inondando somigliano alle dichiarazioni d'intenti dei politici che giurano di voler cambiare il mondo e che si mettono in campo non per curare i propri interessi ma per ingaggiare battaglie e guerre contro i cattivi e a favore del popolo.

Purtroppo, la vita continua. E come dice il saggio: un papa muore e un altro arriva. Ma la maggior parte degli uomini sono ben invischiati nella materia e ci sguazzano benissimo...


venerdì 6 dicembre 2013

Mandela, esempio da seguire

R.I.P. Madiba, ora tocca a noi agire sulle idee. 


Il mondo piange Madiba, io no! Io sono grata al mondo per aver donato a noi Nelson Mandela.

Il suo pensiero vive e migliora le menti, nonostante le ingiustizie dei forti sui deboli che continuano a governare la terra.

Mandela, come Gandhi ha tracciato la strada della libertà per i diseredati, gli oppressi, gli ultimi.

Oggi, dopo una lunga agonia, il suo corpo ha cessato di respirare. Si è arreso all'inevitabile. Ma mai si è arreso alla tirannia degli uomini.

A divulgare la sua lotta contro l'apartheid, la sua stoica determinazione, se pur in carcere e farlo conoscere ai giovani, alcune firme del rock che presero parte al “Free Nelson Mandela” e al mitico festival “artist united against apartheid” organizzato da Steve Van Zandt, fido amico del Boss a Sun City nel cuore del potere bianco sudafricano.

Bono. Lou Reed. Springsteen. Bob Dylan. Alcuni dei menestrelli rock che hanno cantato “Mandela” in quanto icona di “fratello e o sorella soggiogati” per la libertà del il pensiero di Mandiba.

Ma, anche una canzone per nulla pensata con le stesse intenzioni, “I Want to Break Free”dei Queen (contestati, perché andarono a suonare in Sudafrica in quegli anni e non con gli stessi intenti di Van Zandt e soci) è stata adottata e divenne l'inno dell'Anc, il partito di Mandela.

Ecco, sì, mi pace pensare che le sue sofferenze siano servite a qualcosa. E che il suo pensiero continui a vivere e che arrivi a governare la terra.

Ciao Madiba. Un bacio.
R.I.P. Nonno Nelson, ORA TOCCA A NOI TENTARE DI CAMBIARE LE MENTI.

Quando dai rubinetti di casa esce acqua sporca

Cosa succede quando l’acquedotto subisce manutenzioni e l’acqua si sporca?


Nelle case avviene di tutto e di più!
Panico per il color ruggine e eventuali pizzette esalate dall'acqua sporca che scorre tra le mani o peggio cade dalla doccia mentre ti stai lavando.

Danni a elettrodomestici, lavabiancheria, boiler e o caldaia. Filtri intasati e tubature infettate. E ancor prima, chi possiede cisterne, deve provvedere alla pulitura e alla disinfestazione delle autoclave nonché dei filtri dei motori di sollevamento.

Ecco. Se i tecnici del comune che sono impiegati e preposti alla manutenzione delle condutture del bene acqua fossero un tantino più attenti eviteremmo inutili dispendi di soldi e di energie.

VascoRock Show, Golinelli, Rocchetti, Innesto a Marcellinara, imperdibili



Vasco è Vasco! Vasco è difficile da cantare... lui graffia le parole. Poche parole che entrano nel cuore. Chi lo canta? Chi riesce a cantare Vasco? Chi canta “Alba chiara”? Solo lui!

Questo risponde Fiorella Mannoia ad Andrea Scanzi durante un'intervista. E subito mi viene alla mente la VascoRockShow, la tribute band che porta in giro per le piazze la buona musica di Vasco.

Che fossero bravi musicisti è ormai acclarato. Lo dimostrano i concerti e le collaborazioni dei musicisti che affiancano il Kom e riempiono gli stadi.

All'appuntamento del prossimo 14 dicembre presso lo zoom di Marcellinanra la band aggiunge un'altra perla. Insieme a Claudio Golinelli e Alberto Rocchetti, ecco sul palco Andrea Innesto coi suoi fiati.

La band al completo, ricordiamolo, è composto da Gianlica Rossiello, Raffaele Posca, Francesco Merante,Christian Muccari, Andrea Guastella, Alfredo Paonessa e Massimiliano Iannino, suonerà e canterà una medley iniziale tenuta segreta che farà scoppiare il cuore alla maniera di Vasco. Segue una scaletta di tutto rispetto intervallata dalle esibizioni di Rocchetti, alla tastiera; Golinelli al basso e il sax di Innesto insieme alla voce di Massimiliano Iannino, il Vasco del gruppo catanzarese.

Uno spettacolo imperdibile!

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