martedì 5 giugno 2012

IMU, non tutti devono pagarla

l'IMU non è vessatoria anche se...

Salvo nuove sorprese o smentite molti contribuenti non pagano la famigerata e temuta IMU sulla prima casa a condizione che usufruiscano di tutti i benefici previsti nella stessa manovra.

Per il resto, chi possiede una seconda casa in città e o al mare si trova a pagare una sorta di ici maggiorata ma che nel complesso non mette sul lastrico più di quanto non lo sia già.

Qualche problema in più, l'IMU e gli altri rincari programmati per pareggiare o contenere il debito pubblico, se lo trova chi non ha un reddito reale, vale a dire chi non percepisce un salario da dipendente, assimilato o libero lavoratore. E il mio pensiero va proprio a queste categorie di persone. Cosa succederà a quanti non possono pagare le tasse? Saranno buttati fuori dalla loro casa, costruita con più o meno sacrifici negli anni in cui si sentivano dignitosamente lavoratori?

Forse, sarebbe opportuno rivedere ulteriormente il peso del debito pubblico e magari redistribuirlo con maggiore oculatezza.

Monti, semplifica i tributi!

'STA CAZZO DI IMU!


Il web è pieno: trova la rendita catastale moltiplicala per rivalutarla aggiungi o togli se è prima o seconda casa se hai figli sotto i 26 anni che vivono in famiglia stabilmente e paga la prima rata entro il 18 giugno! Però scrivi in agenda l'importo perché poi, quando il comune avrà fissato la sua aliquota dovrai rifare i conteggi e conguagliare, se malauguratamente hai versato di più cerchi il rimborso che si perderà nei meandri burocratici degli uffici comunali o statali.

Ma una cazzo di tassa più semplice NO EH?
E pensare che quando ho comprato casa mi sono sentito al sicuro!

Ciliege per curare infezioni e costipazioni

I metodi naturali adoperati dalla nonna per farmi andare al bagno o disinfettare le vie urinarie in maniera dolce con la frutta di stagione in alcuni momenti mi hanno fatto sorridere per la semplicità, oserei dire ingenuità, di quella saggezza tramandata da madre a figlia basata sulla fiducia piuttosto che su elucubrazioni mentali complessi.

Ricordo il decotto di gambi di ciliegi, che mi propinava non appena si accorgeva dell'insorgere di infezioni alle vie urinarie. Mi sovviene adesso perché tempo di ciliege! E mentre ne mangio, ricordo ancora le sue parole: sono meglio del latte e ti fanno andare di corpo senza provocarti la diarrea.

Ma il mio piacere più grande consisteva nel mangiarle accovacciato sull'albero. Sceglievo un bel ramo robusto e piluccavo dai rami carichi che cadevano attorno a me. Uno tira l'altro! Vale anche adesso che li mangio comodamente seduto in cucina. E mentre metto da parte i gambi mi sembra di vedere mia nonna che diligentemente li metteva da parte e li essiccava per il decotto; lei diceva per me ma poi lo beveva anche lei come cura contro la ritenzione idrica. Li metteva a macerare nell'acqua per una notte e al mattino li faceva bollire per 10 minuti.
Ma quando l'infiammazione diventava cistite allora ricorreva al decotto con le foglie del pero.

lunedì 4 giugno 2012

IMU, come, quando e dove pagare

Il 18 giugno si deve pagare la prima tranche dell'IMU, la tassa sulla casa che sostituisce l'ICI che riguarda tutti i proprietari di immobili situati sul territorio italiano e tutti coloro che su di essi sono titolari di un diritto reale di godimento, come usufruttuari o chi ha un diritto d'abitazione cioè il coniuge superstite sulla casa di famiglia, di uso, di enfiteusi e di superficie.

In caso di separazione, è l'ex coniuge affidatario della casa coniugale a dover effettuare il pagamento, anche se non proprietario con applicazione dell'aliquota ridotta per l'abitazione principale e delle detrazioni.
L'imposta va versata anche dalle società per tutti gli immobili posseduti, utilizzati nell'esercizio della propria attività.
Nel caso di più comproprietari - o di più contitolari di un diritto reale - l'imposta è pagata da ciascuno in proporzione alla propria quota e con versamenti separati.

L'Imu si applica a qualunque immobile, compresa l'abitazione principale e relative pertinenze.
La nuova imposta municipale è quindi dovuta su:
fabbricati; aree fabbricabili (conta il valore commerciale al primo gennaio 2012);
terreni, sia quelli agricoli sia quelli incolti, inclusi gli orticelli che erano finora esenti dall'Ici. Sono, però, esenti i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina.
Per i fabbricati in corso di costruzione o di ricostruzione, oppure oggetto di interventi di radicale recupero edilizio, l'imposta si applica sull'area fabbricabile fino alla data di ultimazione dei lavori, ovvero, se antecedente, a quella di utilizzo del fabbricato.

Il meccanismo di calcolo è analogo a quello dell'Ici ma con coefficienti moltiplicatori più alti. Si parte sempre dalla rendita catastale attribuita all'immobile al 1° gennaio dell'anno che, come in passato, deve essere rivalutata del 5%.
Per trovare la rendita si può consultare il rogito o una visura catastale recente (si può ottenere anche dal quadro RB del modello Unico o B del 730. ricordando, però, che nel mod Unico la rendita è già incrementata del 5% (non occorre quindi rivalutarla), mentre nel 730 viene indicato l'importo base (quindi da maggiorare).
La rendita rivalutata del 5% va moltiplicata - come per l'Ici - per una serie di coefficienti che variano a seconda della tipologia dell'immobile.
Per le abitazioni e relative pertinenze il coefficiente è di 160 (era 100 con l'Ici, l'aumento è quindi del 60%); per gli uffici è 80 (era 55) e per i negozi 55 (era 34).

Base imponibile dimezzata per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, per il periodo dell'anno in cui sussistono tali condizioni, da accertare da un tecnico comunale. Dimezzata la base di calcolo anche per i fabbricati di interesse storico e artistico.

Per i terreni agricoli il valore imponibile si ottiene moltiplicando il reddito dominicale risultante in catasto al 1° gennaio dell'anno d'imposta, rivalutato del 25% e moltiplicato poi per 135 (o 110 per i terreni posseduti e utilizzati direttamente da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali).

Come già detto la prima rata deve essere versata entro il 18 giugno adoperando le aliquote base, anche se il comune ha già deliberato in merito.
E cioè:
0,4% per le abitazioni principali e relative pertinenze;
0,76% per gli altri immobili (seconde case, case affittate, aree fabbricabili, terreni agricoli);
0,2% per i fabbricati rurali strumentali.

L'imposta ottenuta, applicando le aliquote alla base imponibile, va suddivisa per le quote di possesso e per il periodo di possesso (con 15 giorni di possesso si conteggia un mese).
La seconda rata, 18 dicembre, dovrà tenere conto delle aliquote definitive e dell'importo dell'acconto.
Solo per l'abitazione principale e relative pertinenze l'importo può essere suddiviso in tre tranche con scadenza 18 giugno, 17 settembre e saldo il 18 dicembre. i pagamenti devono essere effettuati in banca col mod F24


Il pagamento non è dovuto se l’imposta annuale non supera 12 euro

c'era una volta in Calabria

Archeologia di un mondo che non c'è più

immagine tratta dal libro "I braccianti in Calabria" di Ledda e Veltri
"attimi di vita contadina"  foto Ledda/Veltri
"I braccianti in Calabria" 1983

Quando la terra si lavorava con la forza delle braccia e l'aratro era trainato dai buoi i contadini vivevano di stenti e di fatica. In quel tempo l'unico sostentamento proveniva dalla terra e dalle colture che il contadino riusciva a produrre. Perciò, il suo problema non era lo spread o la tassa sulla casa e neanche la macchina e i relativi giochetti strategici di Marchionne. Il contadino pregava la Divina Provvidenza, suo unico concessionario di fiducia, affinché facesse piovere nel momento giusto così da ottenere un buon raccolto e ché non si ammalassero gli armenti, l'asino, le capre, il maiale, le galline.

Il contadino si alzava al levar del sole e, bardato l'asino, si avviava a controllare il podere sulla soma del ciuco. Dava l'acqua alle colture attraverso una serie di ruscelli d'irrigazione che lui stesso scavava nel terreno e “stagghiava l'acqua” mandava l'acqua dove era necessaria, estirpava le erbacce infestanti e raccoglieva gli ortaggi e la frutta maturata dal sole.

L'acqua del fiume o della sorgente era di tutti e le regole di buon vicinato, affinché nessuno rimanesse senza, imponevano la turnazione programmata per le innaffiature dei poderi.
Ovviamente i terreni limitrofi ai pozzi d'acqua, alle fiumare o con sorgenti proprie erano le più ricche e ambite.

Gli utensili del mondo rurale erano pochi ma necessari: zappe, vanghe, tridenti, rastrelli, “chjiantaturi” punteruoli autoprodotti con dei rami e servivano per piantare le giovani piantine. Cesti, panieri e cannicci per raccogliere e contenere i frutti o essiccarli al sole.
E poi c'erano i cocci per mangiare o contenere le provviste in salamoia, sotto sale o ricoperti con la sugna di maiale che in dialetto calabrese si chiamano: salàturi, 'nsàlatera, pìgnata, vòzza.
La brocca, (a vòzza) è un recipiente di terracotta che un tempo conteneva l'acqua o il vino oggi è un souvenir.  

domenica 3 giugno 2012

La condizione degli anziani

Quando sarò vecchio.


Ho trovato questa lettera su fb e non nascondo che mentre la leggevo ho sentito qualcosa smuoversi dentro.Faccio copia e incolla, aggiungo qualche correzione, con la speranza che la legga anche la signora che stamattina ha inveito contro la suocera vecchia e inabile. La signora isterica che ha lasciato volare dalla finestra parole pesanti come pietre e hanno invaso il quartiere.Grida pesanti e indecorose per lei che li pronunciava e per il marito che non la zittiva.

“Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi … abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.

Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose non mi interrompere ascoltami; quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.

Ricorda la pazienza che ho avuto nell'insegnarti l’abc della vita e tienilo sempre a mente; ma non per questo, se ad un certo punto della mia esistenza non riuscirò più a ricordare o perderò il filo del discorso, devi compatirmi! ma per amore dammi il tempo necessario per ricordare, e se non ci riuscirò non ti innervosire; la cosa più importante per gli anziani genitori è stare con i figli, essere e sentirsi amati, sapere di essere ascoltati. Perciò, figlio mio, q
uando le mie gambe stanche non mi consentiranno di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i primi passi.
E non arrabbiarti se dovessi invocare la morte, un giorno comprenderai cosa spinge a dirlo. Cerca di capire che ad una certa età non si vive, si sopravvive.
E non serve a nessuno se un giorno, quando non ci sarò, scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te e che ho tentato di spianarti la strada, sempre. 
Dammi un po’ del tuo tempo, ora!, dammi un po’ della tua pazienza, e all'occorrenza una spalla su cui poggiare la testa, come ho fatto con te: la vita è una ruota che gira.

Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza, dignitosamente, in cambio, io posso darti un sorriso e l’immenso amore che continua a crescere per te.

Ti amo figlio mio  

Presidente, a proposito del 2 giugno

Caro Giorgio ti scrivo...


in effetti 66 anni sono un gran bel tempo trascorso tra alti e bassi, inciuci, picconatori, balletti di vario genere tutti attorno ai numeri che prima si riferivano alle lire e adesso agli euro. Soldi, insomma! Ed è sui soldi, anzi sui debiti pubblici, che il governo tecnico voluto da te sta cercando di mettere ordine! E mentre c'è chi fa i salti mortali per onorarli tra nuove e vecchie imposte e lottando con gli imprevisti quali una parcella medica non preventivata, un terremoto che mette in ginocchio mezzo Paese, tu dici che si deve comunque tenere alto il valore simbolico di un compleanno importante come quello nazionale del 2 giugno.
Inutile ricordarti gli altri luoghi disastrati d'Italia perché li conosci bene e sai altrettanto bene che sono ancora coperti di macerie sulle quali altri personaggi hanno fatto o accresciuto la loro fortuna.

Ma torniamo ai numeri:

2.500 gli uomini della parata contro i 6000 dello scorso anno; costo intorno ai 2,9 milioni contro i 4,3 del 2011. insomma un risparmio notevole, non c'è che dire! Ma credo che la sobrietà non si misuri o quantifichi coi numeri, anche se stiamo morendo di spread e titoli tossici.

Da noi in Italia è d'uso piangere ai funerali e interrompere persino i matrimoni per onorare il caro estinto! ma una buona parte ragiona diversamente e fa proprio il motto dei teatranti, quindi: "che lo spettacolo continui!" tutti in piazza per i festeggiamenti dell'arzilla vedova allegra 

venerdì 1 giugno 2012

Napolitano, Monti, ci vuole coraggio!

Piove sul bagnato! È proprio il caso di dirlo! E dopo le catastrofi che hanno toccato l'Emilia e distrutto capannoni e decimato le poche realtà produttive rimaste il governo che fa? Aumenta l'accise sul carburante di altri 2 centesimi per reperire fondi pro terremotati!

Per l'esattezza 2,42 cent euro/litro Iva compresa fino al 31 dicembre. Anche se, a fronte del nuovo crollo delle quotazioni internazionali dei prodotti ci sarebbero ampi margini per assorbire completamente il nuovo caro accise in base all'appello lanciato dal ministro Corrado Passera e che l'UP ha girato subito alle compagnie. Ma forse si potrebbe fare anche di più visto che attualmente c'è spazio per scendere di quasi 4 centesimi su entrambi i prodotti se si guarda alla media dei tre anni precedenti.
Le medie nazionali sono adesso a 1,840 euro/litro per la benzina, 1,731 per il diesel e 0,833 per il gpl. Le punte massime registrano dal canto loro 1,903, 1,760 e 0,864.
Mentre nel dettaglio il prezzo medio praticato dai benzinai va da 1,820 euro/litro 1,840 fino a 1,735.
Per il diesel si passa da 1,720 euro/litro a 1,731 a 1,602. Il Gpl è 804 euro/litro e 0,833 fino a 0,792. le differenze sono determinate dalle case petrolifere esso, Eni, tamoil e altri e dal fai date.

Ma non sta qui il punto! Non intendo girare il coltello nella piaga e infierire sulle decisioni asservite dei tecnici del governo Monti che continuano a mantenere e tutelare i privilegi dei forti.
Fino ad ora è stato chiesto di fare sacrifici e noi cittadini li abbiamo fatti e continuiamo a farcene carico. La cosa triste è il muro di gomma che i ministri e il presidente della Repubblica sembrano tutelare quando si tratta di togliere un privilegio qualsiasi ai parlamentari, ai partiti, alle fondazioni che tanto hanno ottenuto dallo Stato in tutti questi anni.
Questi 2 centesimi potrebbero rappresentare la classica goccia in assenza di una revisione corale che toccano stipendi e pensioni dorate inimmaginabili per un comune cittadino, figuriamoci per un disoccupato uno studente un co.co.pro. Un esodato e quanti non arrivano alla seconda terza settimana costretti a contare persino i centesimi.

notizie ansia, Mark ha le pezze al culo

Per al serie "le cattive notizie non giungono mai da sole! Dopo la crisi mondiale causata dalle banche, la dittatura dello spread il terremoto in Emilia Romagna i morti la ricostruzione e l'ennesimo aumento di due cents sulla benzina per aiutare i terremotati che nessuno mai più toglierà,(stiamo ancora pagando per la disgrazia del Vaionte e per la guerra in Libia del secolo scorso) ecco una notizia disarmante battuta dall'ANSA:

NOTIZIE ANSIA DEVASTANTI X LA VITA DELLA COMUNITÀ:

L'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, esce dalla classifica Bloomberg dei 40 più ricchi al mondo. La sua ricchezza si e' ridotta di 5 miliardi di dollari, dai 19,4 del 18 maggio ai 14,7 miliardi del 29 maggio, in seguito al crollo delle azioni Facebook.

Poverino! E mò?
URGE COLLETTA, SMS DI SOLIDARIETÀ? Fateci sapere!!!Aspettiamo fiduciosi … povero Mark.

gli spazi elastici di Pino Pingitore




Il gesto di Pino Pingitore è la risultante di un'azione pittorica dalle radici profonde maturata nel tempo. E nonostante ci sia un certo rigore personale si riscontrano citazioni storicizzate che vanno dall'astrazione geometrica di Mondrian alle velature di Morris. Le opere esposte nella galleria catanzarese “arte spazio” si prestano al modello di lettura citazionistico per l'impalcatura consolidata alla continua ricerca dell'equilibrio spaziotemporale geometrico che man mano si spande fino a diventare ombra, luce, trasparenza, elementi, comunque, condizionati dalla volontà dell'autore.

Il modo di fare pittura di Pino mantiene i canoni dell'artigianalità pittorica del gesto.
Difficile definirlo o associarlo ad una corrente specifica, a qualcosa di già consacrato. Ecco, sì, si possono fare delle considerazioni, contestualizzare il lavoro di Pingitore nell'atemporalità linguistica dell'arte ma niente di più.
Come già accennato, le opere esposte suggeriscono poetiche conosciute, quali l'astrattismo geometrico che prende il via da Mondrian, ma gli spazi elastici di Pino Pingitore per certi aspetti riconducono anche alla pittura velata di Morris.
In Pino le velature e le linee di colore seguono un andamento quieto, rilassante anche nei toni. E non tragga in inganno la presunta assenza della figurazione che vuole l'esaltazione delle forme conosciute definite iper nelle ultime tendenze o personalizzate nell'espressionismo! La pittura di Pingitore è musica lieve che induce a seguire con lo sguardo e con l'anima la fluida essenza degli spazi corporei ma eterei dei supporti che accolgono e rilasciano meditata sensibilità.
Inutile, quindi, tentare assonanze, l'artista cita solo se stesso.

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