Va di moda l'armocromia. Ovvero l'armonia dei colori applicata dappertutto nella quotidianità. Quindi nell'abbigliamento, nell'arredamento, il designer e nelle decorazioni mielose invise a un cultore dell'arte come lo fu Emile Zola il quale sosteneva convintamente che in un dipinto, in un'opera non voleva vedere la “bella pittura” ma l'anima, la forza, la passione dell'autore! Insomma detestava la pittura accattivante, ruffiana. Le sfumature, il tono su tono e le scale cromatiche scientifiche accattivanti.
Come dargli torto?
L'arte è passione! E l'artista deve dare cuore e anima. Deve osare! Denudare e eviscerare, portare all'estrema conseguenza pensieri e sentimenti inconsci senza timori. In sintesi: deve darsi, offrirsi senza pudore.
In questi giorni mi sono imbattuto nella polemica gossippiana che vede la segretaria del pd Elly Schlein coinvolta "dall'armocromista" personale nella scelta scientifica dei colori che meglio le si addicono.
È consuetudine, le donne, anche le più barricadero, appena salgono sul podio mediatico della politica sono “tenute” a rivedere il proprio look. Lo ha fatto pure la Meloni! Ma è passata in sordina.
La colpa di Elly, probabilmente, sta nell'essersi lasciata intervistare da Vogue, mensile non proprio di sinistra ma votato a divulgare i costumi del tempo.
L'interesse alla casacca esteriore dei soggetti caduti sotto il microscopio mediatico dei social e delle riviste patinate mal si concilia con i vestiti trasandati e il trucco sfatto. La “scorza” esterna e non il pensiero della donna o dell'uomo del momento è importante! Anzi, determinante per catturare nuovi seguaci. Un vestito che s'intona al colore della pelle e agli occhi è senza dubbio più rassicurante dell'eskimo! È comunicazione per immagini. E ogni leader ha il suo tratto distintivo: per alcuni le magliette attillate color militare, altri tailleur sobri e chi si presenta in maniche di camicia arrotolate come se dovesse praticare lavori manuali. Insomma a ognuno il suo. Ma la gente di sinistra che sta o dovrebbe essere più attenta all'arrosto e non al fumo quanto avrà apprezzato la passerella sulle pagine di Vogue della Elly?
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