martedì 22 maggio 2018

Giuramento di Ippocrate e etica nelle nuove leve

Allora, com'è la situazione?
Radici scoperte! Ci sono due molari e due premolari. La gengiva si è ritirata e questo provoca il fastidio agli alimenti freddi o troppo caldi.
E qual è il rimedio? -chiedo preoccupato-
Si devono ricoprire.
Facciamolo! Quanto ci vuole?
Guarda, “lui” chiede 100€ a dente ma siccome sei tu ti faccio il 50%.
D'accordo. Lo puoi fare adesso?
Sì. due te li faccio adesso e gli altri due giovedì prossimo.

È così che inizia il mio tormento provocato dall'insipienza di uno pseudo “professionista” che, guarda un po', volevo aiutare nella sua nascente avventura.

Lo conosco da quando è nato. Perché non dargli una mano? -mi son detto- Non l'avessi mai fatto!
A seguito del suo intervento il fastidio si è trasformato in dolore lancinante che andava a toccare persino l'orecchio. Faccia gonfia e mandibola dolorante inducono a chiamarlo di domenica ma nessuna risposta al telefono e neppure al messaggio scritto.
Quattro giorni di inimmaginabile dolore causato dal processo infiammatorio.

Il lunedì mattina arriva la risposta tramite sms: oggi sono allo studio fuori città. Questi sono gli orari. Ti aspetto.
Alle nove sono lì. Chiamo per avvertire che sono arrivato ma niente. Aspetto. Chiedo. Il dottore è impegnato. Aspetto. E mentre aspetto altri entrano. Dopo circa un'ora si affaccia l'assistente e mi chiama. -dall'espressione del suo volto mi accorgo che è contrariata- Entro e lui è girato di spalle. Quando si volta gli espongo i problemi che sono sorti da quando mi ha messo le mani in bocca. E che se sono andato da lui era perché spinto da stima oltre che del rapporto parentale.
Risposta: la domenica non lavoro! 
Come non lavori!!! mi hai devastato! Mi hai provocato dolori lancinanti e tu dici che la domenica non lavori!
Adesso mi hai fatto innervosire, siediti lì che completiamo.
No no tu sei nervoso e io dovrei mettermi sotto le tue mani. Calmati che poi ne parliamo.
Il clima è teso.

In breve. Pago e vado via. Deluso, mortificato. Incazzato e dolorante prendo un appuntamento da un altro dentista. Questo mi visita dopo che l'ho messo al corrente della disavventura.
Non c'è traccia di rivestimento dei molari.
Come non c'è traccia?!
Guardi anche lei. E mi fa guardare nello specchio.
Facciamo una panoramica, venga di là.
Vede: i denti sono sani, unico problema questa piccola macchia alla base della radice che dovrebbe scomparire con dell'antibiotico. Lo prenda per una settimana. È un peccato devitalizzare un molare sano.
Ma allora ho subito ignaro l'intervento di un sadico? O cos'altro?
L'infermiera mi fa accomodare in segreteria e dopo pochi secondi riappare: "non c'è stato intervento e non deve nulla, il dottore la omaggia della panoramica, per il resto rimaniamo a sua disposizione".

Esco. Sempre dolorante corro in farmacia. Prendo l'antibiotico e un antidolorifico e finalmente trovo un po' di sollievo.

Che dire: l'errore ci può stare. È ammissibile! Ma non è ammissibile l'arrogante presunzione di chi dovrebbe prestare i suoi servigi al prossimo in ossequio al giuramento di Ippocrate. Ma forse questa è un'altra cosa. Una forma mentis antica, ormai superata.

domenica 20 maggio 2018

Pino Nisticò, la Calabria migliore

ROMA . 27/2/18. Palazzo Chigi. Sala degli arazzi.

Il nostro conterraneo, uomo di scienze e politico, Giuseppe Nisticò, ex presidente della Regione Calabria è fra i destinatari delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana consegnate lo scorso 27 febbraio, nella sala degli Arazzi di Palazzo Chigi dalla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.


L'Alta onorificenza è stata conferita a 12 cittadini italiani che “si sono distinti nell'arco della loro vita con l’impegno personale e l’attività svolta, per il contributo dato all'avanzamento economico, intellettuale, culturale e sociale dell’intero Paese”. Queste le motivazioni date da Maria Elena Boschi.

Il nostro conterraneo ha ricevuto l'alta onorificenza di Cavaliere di Gran Croce del Presidente della Repubblica insieme al Maestro Ennio Morricone, Brunello Cucinelli, Luciano Violante, Livia Turco, Franco Massi e Giuseppe Tartaglione.

Le motivazioni alla base del conferimento dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce all’ex Presidente della Regione Calabria recitano:
“Personalità di alto valore accademico, il Prof. Nisticò è uno scienziato di fama internazionale ed un esponente di rilievo del mondo universitario ed istituzionale.
Accanto all’impegno scientifico, negli anni ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario alla Sanità, di Presidente della Regione Calabria e di europarlamentare.
Direttore Generale della Fondazione EBRI-Rita Levi-Montalcini, è autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di 35 volumi nel campo della Farmacologia e delle Neuroscienze.
E’ stato promotore della realizzazione della Facoltà di Farmacia dell’Università di Catanzaro, del Policlinico Universitario di Germaneto, Catanzaro, della Facoltà di Farmacia in lingua inglese dell’Università di Roma Tor Vergata e del ” Rita Levi Montalcini Institute presso l’Universita’ di Roma Sapienza.
Ha servito, inoltre, il nostro Paese come membro del Comitato scientifico dell’EMA (European Medicine Agency) in rappresentanza del nostro governo(2004-2010) e come membro del Consiglio di Amministrazione dell’EMA (2007-2013) in rappresentanza del Parlamento Europeo. Ha collaborato – si legge ancora – con numerosi premi Nobel fra cui Rita Levi-Montalcini, Renato Dulbecco, Sir John Vane, Sir John Eccles ed è stato insignito di riconoscimenti a livello internazionale”.

martedì 15 maggio 2018

Dedicato a mamma Natuzza

Installazione per la mistica di Paravati.


Umiltà e tenacia nella vita semplice di mamma Natuzza che per ribadire la sua povertà e impotenza umana nei confronti del supremo Amore ripeteva spesso: “Sono un verme di terra. Su 'na grasta rutta... (sono un vaso di terracotta rotto) io non posso fare altro che pregare la Madonna e il bambino Gesù. Io non posso niente. È lui che può fare tutto.
Queste frasi le ricordo bene.
Le ripeteva in pubblico e in privato e quando la gente le chiedeva “il miracolo” in preda alla disperazione le esortava a pregare e avere fede.


L'esempio e le parole della mistica prendono forma nell'installazione. E mentre lavoro una voce interiore sembra guidare le mie azioni.
Assemblo gli oggetti che ho a disposizione: l'anfora rotta ( a grasta); una pianta grassa (fico d'india) e la terra. E l'angioletto seduto sul globo che guarda pensieroso il prodotto terreno.

La forma solida dell'anfora del vino italo-greca fa riaffiorare alla mente l'immagine protettiva del seno materno: la madre che, se pur sofferente e intaccata dalle sofferenze terrene, trasmette comunque il dono della vita e la dedizione alla famiglia. L'anfora riempita con l'elemento terra e la messa a dimora di una pianta spartana che per vivere e donare buoni frutti protetti da spine nella terra di Calabria non necessita di sofisticate cure. Il tutto carico di allegorie connesse alle ambagi quotidiane, rappresenta plasticamente il pensiero di Mamma Natuzza.
In sintesi:
Essere terreno e mistico. Sacro e profano, quotidianità, piccoli e grandi problemi da affrontare. Gli uni connessi all'altro, accostati si fondono per dare vita e risalto al pensiero Creativo dell'Amore Supremo che tutto può. 

ps: alcune scuole di pensiero affermano che l'arte non si deve spiegare ma a volte raccontare come nasce un'opera e quali sono i pensieri che spingono a realizzarla può essere d'aiuto per comprenderne il significato e andare oltre il dato prettamente visivo.

sabato 12 maggio 2018

Berlusconi è candidabile

Nuovi scenari si aprono nel teatro della politica italiana.


Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso la riabilitazione a Silvio Berlusconi cancellando di fatto tutti gli effetti della condanna subita nell'agosto del 2013 per frode fiscale Mediaset. Lo scrive il Corriere della Sera.
Questo significa che, essendo immediatamente esecutiva la decisione del tribunale, il Cavaliere torna a essere candidabile in quanto decadono anche gli effetti della legge Severino che prevedevano l'esclusione dalla vita pubblica di Berlusconi per sei anni.

Un nuovo capitolo si apre per il “nascente” governo lega-m5s. A questo punto si potrebbe anche ipotizzare il ritorno in pompa magna e, perché no, l'investitura di Silvio a presidente del consiglio visto che ormai non ha più pendenze che possano ostacolare i veti pruriginosi moraleggianti di Gigino Di Maio. D'altronde il posto è vacante!😁😁

domenica 6 maggio 2018

Un nuovo amico/a

Maschio o femmina?

È un bel dilemma! Per il momento posso fare una cosa: preparare un ambiente accogliente. Dedicare un angolo della mia casa al suo benessere. Un posto dove lui o lei si possa sentire al sicuro. Ma c'è un problema.
Fino ad oggi non ho mai avuto a che fare con i rettili in cattività.
So, per sommi capi, quali sono le abitudini in natura delle tartarughe d'acqua ma per creare un habitat idoneo alle sue esigenze non basta. Devo documentarmi!
Navigo tra i vari siti. Prendo informazioni dai rivenditori. Interrogo i conoscenti che hanno in casa da tempo questi simpatici animaletti. Confronto le notizie raccolte e arrivo ad una conclusione: si può fare!

La cassetta in plexiglas per i panni risulta un ottimo contenitore per l'acqua, il pietrisco, le pietre e le piante e ben si presta a prendere i connotati di un acqua-terrario dignitoso.

Finito l'assemblaggio, rimane da vedere come il nostro ospite lo vivrà. Sarà davvero accogliente? Rispetterà le sue esigenze?
Da come sguazza e si nasconde sembrerebbe di sì.


mercoledì 2 maggio 2018

Sollevare chi, mercati o persone?

 La Bellezza non ha confini.

Ferrovie dello Stato è alla ricerca di diversi profili professionali.


Nella pagina dedicata al Recruiting day Ferrovie dello Stato che si terrà a Roma il prossimo 17 maggio si leggono testuali parole: «Cerchiamo persone dinamiche, brillanti, global mindset, con un approccio digitale e aperte al cambiamento per cogliere insieme le sfide del business e centrare gli obiettivi del piano d’impresa. Invia la tua candidatura entro l’8 maggio, supera i test online e partecipa il 17 maggio al Recruiting day targato FS!» .

E sì non c'è più la bella frase in italiano neppure per i concorsi tipicamente italiani.
Una volta le fs erano posti invidiabili e anche adesso lo sono ma non c'era tutta sta manfrina in inglese per ricordare il mercato globale in cui ci siamo imbracati.

Non c'è che dire, ci siamo incarcerati da soli in un sistema disumano. Persino le ideologie che prima dicevano di difendere lo stato sociale e i meno fortunati, quelli che dicevano di voler rompere le catene degli ingabbiati dal sistema economico costretti a subire stenti, fatiche e fame, quelli che almeno potevano sognare un futuro migliore e che adesso sono definiti “vintage” dal lessico moderno e global, anche quelli parlano di salvaguardie del sistema economico pubblico inteso come traguardo sociale a tutela di un mercato disumano e aberrante per quanti costretti all'emarginazione dalle teorie portate avanti dai governi pro-global.

Per la prima volta devo dare ragione a Sgarbi.
La Bellezza è locale e pertanto deve essere tutelata; ancorata al territorio d'origine. Protetta dalla pochezza di pensiero che dà origine ad azioni barbare.
L'ingegno è da tutelare.
L'ingegno non ha età e neanche confini geografici. La cultura, ch'è bellezza, produce e promuove ingegni prescindendo dalle sfide del “business” teorizzato dalle imprese.

In sintesi, belle parole a parte, sollevare dalla sofferenza economica i mercati globali o lo stato psicofisico degli esseri viventi?

lunedì 30 aprile 2018

Printemps.

Immagine e testo: Manuela Iannino ©




A volte immagino solo fiori,
parole di conforto, positive,
immagino carezze e meraviglia
del mio essere
e mi conforto.
Altre volte invece
La catapulta della realtà
Frena ogni immaginazione.
Disperazione, lo sdegno di cosa non fui
Né mai sarò,la donna che sono,
e che altrimenti non posso,
la forza, i pianti e le risate
che io sono.
E non mi cruccio di essere
Imperfetta nel mio genere
E nei miei più assurdi sentimenti.
Io sono gravida delle tue promesse
Intrise di nausea dell’attesa
Legata al filo dei tuoi più disparati pensieri,
desideri, offese e difese.
Io sono, per quel che riesco, sono.
Per me e la mia essenza.
Io sono.

giovedì 19 aprile 2018

Soverato, data zero per la Vasco Rock Show.

DATA ZERO.

Si terrà sabato 21 aprile al Teatro Comunale di Soverato il concerto della VascoRock Show, amata tribute band catanzarese che interpreta Vasco Rossi con inizio alle 21:30, ingresso libero.

Il concerto, organizzato da Esse Emme Musica di Maurizio Senese, farà da presentazione ufficiale del Live tour 2018 della Vasco Rock Show, nella quale si ufficializzerà una serie di date fissate per la stagione estiva prossima.

Ad introdurre la manifestazione sarà la giornalista Rossella Galati, che presenterà la ben nota band catanzarese composta da sei musicisti : Massimiliano Iannino (voce), Gianluca Rossiello (pianoforte – tastiere – programmazione e cori), Andrea Guastella (basso e cori), Raffaele Posca (batteria), Alessandro Bevilacqua (chitarre) e Christian Muccari (chitarre e cori).
La band, ricordiamo, vanta prestigiose collaborazioni con i musicisti storici di Vasco Rossi quali Maurizio Solieri, “Il Lupo Maremmano” Alberto Rocchetti, Clara Moroni, Andrea Innesto detto “Cucchia”, Claudio Golinelli “Il Gallo”, Andrea Braido, Ricky Portera e ancora Daniele Tedeschi “La Roccia”, senza ombra di dubbio, preziosi supporter e indimenticabili musicisti per i fan del Blasco.

NB: il concerto sarà GRATUITO, per prenotarsi all'evento bisognerà inviare una email all'indirizzo info@essemmemusica.it per verificare la disponibilità degli ultimi posti.

Ad Angiolina Oliveti.

Angiolina Oliveti e Manuela Iannino.
Archivio personale.


Nacqui nel 1992 nella terra di tutti
E di nessuno.
Mamma prima di avermi, viaggiava con te
Che avevi il compito di vegliare su entrambe.
Divenisti la mia madrina, la mia guida,
colei che s’interessò sempre a me
e alla mia carriera.
Ai miei sogni, alle mie letture.
Mi regalavi favole e fiabe,
mi regalavi i tuoi romanzi,
mi regalavi le tue storie e il tuo vissuto,
mi parlavi della scrittura come di polvere d’oro,
che solo chi ne conosce prestigio e pregio sa apprezzare.
Mi dicevi e ti  sento  dirlo ancòra
Di non violare i miei sogni, le mie ambizioni,
E di non demordere mai.
Ora come mai avrei voglia di parlarti,
Di farmi consigliare da te
E farti leggere tutto ciò che il mio cervello crea,
vorrei sapere se vai fiera di me,
se ti interessa ciò che scrivo, se  trovi accattivante tutto questo.
Il filo conduttore a legarci evidentemente c’è
E c’è sempre stato.
Io, tu e la creazione;
io, tu e la scrittura.
Sono passati quasi 26 anni dal 1992
E le nostre affinità sono ancora ferme
Con un nodo ben stretto.
Adesso come allora io lo so
Che non smetti di vegliare su di me.
Adesso come allora è evidente
Una sul cuore dell’altra.

mercoledì 18 aprile 2018

Cz: Lamanna e Molè in mostra al S. Giovanni

Il complesso monumentale del S.Giovanni in Catanzaro è una struttura architettonica di origine normanna con influenze bizantine esaracene.
Nel xv sec. Il castello, a causa delle diverse incursioni dei catanzaresi che si ribellavano al conte Centelles, cadde in rovina.

La storia ci dice che alcuni materiali del castello furono utilizzati per edificar la Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Evangelista e divenne sede di una delle più importanti confraternite della città; la Congrega dei Bianchi di Santa Croce (1563) con l'Hospitio (1569) e il convento dei Teresiani (1645). Questi ultimi due edifici furono in seguito trasformati in caserme e poi in carceri.
Dal 1998, con una mostra dedicata ad Andrea Cefaly, il Complesso del San Giovanni è trasformato ancora una volta dalla volontà politica e amministrativa cittadina. Diventa un polo attrattivo culturale i cui spazi sono contenitori di arte visiva e convegni.

Nel 1999, con la mostra dedicata al Cavalier calabrese, nato in Taverna, Mattia Preti, il Complesso acquisisce di fatto il titolo prestigioso di polo culturale e espositivo fra i più importanti dell’Italia Meridionale. E’ questo il ruolo che oggi il Complesso detiene e, grazie alla suggestività del luogo e all'ampiezza dei restaurati spazi espositivi, ospita anche opere di pittori locali, quali Andrea Cefaly da Cortale, collezione donata dalla famiglia Lanza.

Lo spazio è gestito da un gruppo di ragazzi. Ma non è di questo che voglio parlare. D'altronde, per saperne di più basta andare sul sito ufficiale del comune di Catanzaro.

Oggi mi trovo qui perché attratto dalla mostra di due storici compagni pittori coi quali ho condiviso alcuni momenti della mia giovinezza: Gioacchino Lamanna e Francesco Molè.

Il piano terra del complesso monumentale è dato in comodato all'università.
Salite alcune rampe di scale si accede alle capienti sale dove sono esposti i dipinti.
È ancora presto er fare un resoconto, ma, secondo le notizie di Franco Molè, la città ha risposto benissimo all'evento. "La sala conferenze era gremita e i visitatori facevano fatica a stare in quei luoghi fisici e apprezzare i lavori pittorici -mi dice Molè-".


Parliamo un po' dei tempi passati, dei percorsi pittorici e degli amici che non ci sono più.

Entrambi, Lamanna e Molè', sono e trattano con metodiche e sensibilità differenti temi figurativi.
Gioacchino ama il paesaggio e le figure. Molti scorci catanzaresi sono esposti. Vedo anche un pezzo del laghetto del parco della biodiversità. Cavalli. Attimi di intimità familiare: le figlie, la moglie, tanti scorci della sila e della vecchia Catanzaro.

Lamanna ha un'ottima mano e un superbo colpo d'occhio. La sua tavolozza e solare, pulita. Riesce a raccontare attimi visivi sospesi tra poesia e realtà.

Molè ha una tavolozza sfumata. Il pennello o lo sfumino e i tamponi lasciano tracce di pitture delicate sui supporti.
Da qualche tempo si dedica allo studio dei ritratti. Volti femminili si affacciano. Fanno capolino. Ammiccano dentro e oltre le cornici.

Non vado oltre. Il mio scritto vuole essere uno stimolo alla partecipazione.
La mostra rimane aperta fino al 10 maggio. Dalle 10 e 30 alle 14,00 e dalle 17,00 alle 20,00.

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