insomma su rincari e sacrifici non
andiamo per niente male, anzi non ci facciamo mancare niente e per
farci ancora più male i nostri parlamentari s'indignano se si parla
di loro e dei loro introiti, intoccabili perché sancito dalle leggi
dello Stato. Dulcis in fundo, si sono fatti un regalino politico, una
sciocchezza di pochi milioni di euro di multe contro chi sporca o
imbratta gli spazi non adibiti alla propaganda elettorale: il condono
per i cartelloni selvaggi in campagna elettorale ovviamente di tutti
i partiti. Che dire? Niente, tanto a breve inizia l'isola dei famosi!
Scoppierà qualche altro casino dettato dalla cazzonaggine umana o
rincoglioniremo dietro ai misfatti della cattiva politica.
venerdì 20 gennaio 2012
sacrifici, finanziaria, è tempo di bilanci
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eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
cherchez la femme, cercate la donna
“Senta,
ma è vero che il capitano Schettino le ha chiesto dove poter
comprare delle calze?”
gran
bella domanda! Intelligente e degna di quel giornalismo che sta
dentro e sopra la notizia! Chissà come mai alla giornalista che
interrogava il tassista che ha accompagnato il capitano della
concordia spiaggiata davanti l'isola del giglio in albergo non sia
venuto in mente di chiedere se si è informato anche della vendita di
biancheria intima visto che stava in plancia con una bella collega
bionda! O forse pensava che le calze fossero per riempire la valigia
del dongiovanni da esportazione. Chi non ricorda le storielle burla
dell'italiano che negli anni 70 andava a rimorchiare in Jugoslavia e
dintorni? Gli bastava un paio di calze di nylon per farsi una donna
dei paesi poveri.
Inutile
siamo in overdose di gossip che si confonde con la sana notizia
giornalistica degna dei Biagi, Scalfaro, Bocca. E pensare che un
tempo ci s'interrogava su altri quesiti, tipo: come mai la nave
da crociera è spiaggiata in modo anomalo, sarà merito del
comandante che ha avuto la prontezza di virare per evitare
conseguenze peggiori? Oppure, che so, forse non funzionava la
strumentazione di bordo? Insomma qualcosa che serva sì a fare chiarezza
sull'accaduto ma anche per evitarne di peggiori in futuro senza demonizzare la
tragedia che ha coperto e continua a coprire le 24 ore di tutti i
palinsesti, web compreso.
È
superfluo ammettere di essere rimasti profondamente colpiti dalla
tragedia e di quanti ne sono rimaste vittime ma proprio per onorare
il dolore sarebbe opportuno tacere piuttosto che andare in cerca di
eroi o codardi.
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
martedì 17 gennaio 2012
yin e yang, la forza dell'amore
Nei
pensieri degli uomini la figura femminile è una presenza costante
fin dai primi attimi di vita. Probabilmente, l'uomo non ha mai reciso
davvero il cordone ombelicale che lo ha nutrito nel grembo e da feto
lo ha portato passo passo ad affacciarsi nel mondo. E anche lì, lo
accompagna nelle prime esplorazioni sensoriali fino a farlo diventare
adulto.
Tra
la donna e l'uomo s'instaura un legame forte, inscindibile;
rigenerante sotto ogni aspetto, non perché condizionati dalle
funzioni vitali o umorali ma perché essendo yin e yang, l'inizio e
la fine di ogni orizzonte; in sintesi, microcosmi che non possono
vivere a sé stanti, essi si compendiano fino a diventare una cosa
sola nella trasformazione ultima del macrocosmo.
Per
questo è insensato parlare in termini manichei di pari opportunità,
progetto donna, quote rosa e altre sciocchezze dettate dalle
masturbazioni mentali di chi ha già tutto in casa perché vive in
una società evoluta.
Piuttosto
sembra una scorciatoia per arrivare a traguardi interdetti ad altri.
Stessa
analisi per l'orgoglio gay. Ovvero quella cerchia di arrivisti che
vuole trarre vantaggi personali e sedere a capo di una confraternita
che ha accoliti in tutte le lobby di potere economico e commerciale
percorrendo la corsia preferenziale del disagio psicologico sofferto
da uomini e donne, etero o gay non fa differenza, per colpa di quanti
non conoscono la forza dell'amore universale.
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
domenica 15 gennaio 2012
Agenzie di rating e multiservizi
Le agenzie di rating, nel valutare lasolvibilità altrui, somigliano alle aziende che offrono servizi al
cittadino passando attraverso gli assessorati comunali. Ma, mentre le
multiservizi municipalizzate raccolgono rifiuti solidi urbani e
tengono pulite le aree cittadine, le agenzie di rating, che valutano
la serietà economica delle nazioni e quindi la tenuta della divisa
nazionale nei confronti dei creditori internazionali, intossicano le
valute in esame e, guarda caso, le loro associate, declassamento dopo
declassamento, ci guadagnano sempre a differenza dei piccoli
risparmiatori che cadono nei loro tranelli fatti di titoli tossici, vedi parmalat.
Ma questo modello contorto di fare
cassa pare abbia contaminato un po' tutto il sistema economico e
sociale; così ché anche le piccole imprese escogitano trucchetti
per sopravvivere alla crisi: da qualche giorno le carcasse degli
elettrodomestici sembrano moltiplicarsi. Si vedono dappertutto. E
ogni cassonetto della spazzatura ha la sua dose. Si inizia con un
televisore piccolo, poi se ne aggiunge un altro e un altro ancora,
fino a vedere spuntare qualche frigorifero affianco alle carcasse
storiche conosciute nei giorni precedenti. Va bé, passi per gli
elettrodomestici ma che dire dei pezzi di ricambio per moto e
macchine là in mezzo?
Chi sarà mai l'accentratore
dell'immondizia? Il cittadino incivile o qualcuno che tenta di far
girare il vento a suo favore?
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
sabato 14 gennaio 2012
Calabria, dove tutto è cultura
©by mario iannino
il parco incantato, video favola
“Mamma andiamo a vedere le colombe
con le ali grandi? Sì amore ma non sono colombe sono aquile”.
Risponde premurosa la giovane al piccolo.
È una bella giornata di sole ed è
senz'altro piacevole lasciarsi accarezzare dall'aria fresca che
giunge dai monti della Sila mentre si pratica footing o si passeggia
nel parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro. Tra gli
ospiti non mancano i bambini d'età prescolare che leggono e
rapportano il visibile col loro personalissimo vissuto, ed è
simpaticamente piacevole sentire frasi rimodulate in base alla
fantasia e alla creatività dell'innocenza.
C'è chi vuole rivedere gli uomini che
nascono dall'erba o l'uomo in cielo che misura l'aria e le nuvole,
chi vuole entrare nel castello per incontrare le fate; la Madonnina
col Bimbo; la ballerina che gioca a palla, i cigni, i pavoni... Darth
Vader il capo malefico di guerre stellari decapitato; il guerriero
romano che rompe le catene della schiavitù e vince sui nemici...
Pensieri resi concreti dalla creatività
soggettivamente unica di grandi e piccini stanno lì in compagnia di miti e leggende, in attesa di nuovi compagni d'avventure.
LA VIDEO FAVOLA DEL PARCO INCANTATO
© di mario iannino
ps. alcuni luoghi suscitano delle sensazioni immediate e il parco della biodiversità mediterranea con le sue innumerevoli varietà naturali e le inserzioni di alcune opere di noti esponenti dell'arte contemporanea suscita atmosfere da favola degne di essere documentate.
mercoledì 11 gennaio 2012
universo donna, video art
nel video sono presenti immagini di opere databili 1980-2012
il soggetto è la DONNA. Essere donna nella società. Vittima e carnefice di un mondo che vuole essere maschilista nonostante tutto.
Malinconico Allegria
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martedì 10 gennaio 2012
le stanze distanti di Mario Iannino
“Alcune forme pensiero alloggiano in
stanze mentali completamente distanti tra loro. E anche se dovessero incontrarsi nei corridoi semibui dell'ignoranza non arriveranno
mai a vedere la luce piena e calda del sole che illumina la ragione.”
Poche parole seguono il lavoro
artistico di Mario Iannino. Non vuole aggiungere altro il maestro. A
nulla valgono le mie insistenti domande mentre monto il video clip.
A ben pensarci cos'altro può dirmi?
Tutto è esplicitato in questi pochi secondi del video. Le opere
rimandano a disfunzioni mentali nette! Ben conosciute!
Non mi resta che chiudere il clip e
inserire questa considerazione per gli amici del web. Buona visione!
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lunedì 9 gennaio 2012
i linguaggi del corpo in arte
Per gli uomini,
piangere in pubblico ma anche in privato, è sinonimo di debolezza.
Il pianto è un sentimento prettamente femminile che non si addice al
macho perciò deve essere represso se non si vuole fare una
figuraccia.
Ampliando il
concetto, anche l'uso indiscriminato del nudo diventa una sorta di
blasfemia contro il comune senso del pudore. I pubblicitari ne sanno
qualcosa, tant'è che sfruttano la reazione del pubblico per fare
della comunicazione visiva una sorta di arma a doppio taglio. Anche
alcuni cosiddetti creativi impegnati cavalcano le emotività
costruite da educazioni manichee per proporre sul mercato della
cultura alta le proprie opere. Senza entrare nel merito dell'etica,
altrimenti cadremmo nel tranello educativo imposto dalle civiltà
d'appartenenza, nel linguaggio creativo, appunto, le dicotomie
concettuali sono assenti per definizione. L'artista tratta il corpo
come un qualsiasi altro strumento del proprio bagaglio semantico.
Magari in antitesi alle vicende linguistiche correnti.
Nella costruzione
dello spazio creativo non si deve sottovalutare la libertà
espressiva, l'assenza totale di regole preconfezionate. Anzi, è
proprio dall'anarchia creativa che nasce l'opera d'arte. Volendo
rafforzare il concetto, potremmo ricordare i maestri del passato.
Ripercorrere la vita di Picasso, Cézanne, Mirò, Modigliani...
l'elenco sarebbe lunghissimo e sarebbe una fatica inutile citare tutti gli artisti che
hanno fatto la storia dell'arte fino ai giorni nostri. Basta
pensare e convenire che alla base del gioco creativo, sì, ci sono
delle pulsioni dettate dall'ambiente esterno che, indotte e assorbite
dalla società nella quale si vive vanno a intasare il microcosmo
personale dell'artista, decodificate e traslate assumono valenze alte
decontaminate dalla volgarità.
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