Apartheid, contro gli opportunismi
Come si fa a rimanere indifferenti davanti a una valanga di lacrime?"Apartheid" gentile concessione M. Iannino |
I due mondi, reale e virtuale,
fanno a gara a chi esprime meglio concetti strappalacrime.
Nei social network, dolore e
rimpianto per la scomparsa di Nelson Mandela hanno sfumature
cromatiche che rasentano la poesia; semplici commenti e fine prosa
inondano pagine di post nelle forme più disparate.
C'è chi se la prende con la classe
politica che non manda nessuno ai funerali dell'avvocato che
si scontrò contro il potere economico dei bianchi in sudafrica e
per questo assaggiò il carcere ma gli valse anche il nobel.
C'è chi ricorda che le sue gesta hanno
ispirato e ispirarono artisti della musica e delle arti visive;
registi, cantanti, pittori. Ma anche associazioni e fondazioni.
Inevitabilmente, come accade nelle
società retta dal capitalismo, la sua immagine è veicolo per
racimolare consensi e, i suoi pensieri, fondi che non guastano mai,
anzi aiutano a tenere alta la tensione e la possibilità di fare
opere di beneficenza. A proposito dei fondi, secondo quanto
pubblicato dai media, pare che siano iniziate le lotte tra gli eredi
per chi deve guidare e gestire il ricco patrimoni lasciato dall'eroe
dell'apartheid. Non sono mancate le denunce degli eredi ai
giornali che hanno pubblicato la notizia.
E domani? Passata la sbornia emotiva
quanti docenti che oggi postano commoventi frasi ricorderanno ai loro
allievi la figura e il pensiero di Nelson Mandela?
Ricordiamoci che è morto in tarda età
e che le sue azioni le sue parole contro la tirannia egoistica dei
bianchi, e non solo dei bianchi, sono risuonate anche da noi negli
anni settanta e hanno rubato la scena alla politica asservita al
malcostume almeno tra i giovani.
In estrema sintesi, il fiume di
esternazioni lacrimevoli che ci stanno inondando somigliano alle
dichiarazioni d'intenti dei politici che giurano di voler cambiare il
mondo e che si mettono in campo non per curare i propri interessi ma
per ingaggiare battaglie e guerre contro i cattivi e a favore del
popolo.
Purtroppo, la vita continua. E come
dice il saggio: un papa muore e un altro arriva. Ma la maggior parte
degli uomini sono ben invischiati nella materia e ci sguazzano
benissimo...