Visualizzazione dei post con l'etichetta iper realismo
Avere l'affetto di un animale da compagnia significa anche saperlo alimentare, prendersene cura, essere, in una parola, pronti ad accudirlo e rispettarlo. Ho avuto la compagnia di Vasco, un labrador monellissimo, ecco, per rendere chiaro il concetto di “monellissimo” e comprenderci con tutti e nello specifico con chi ha visto il film: io & marley, basta ripensare alle esuberanze del cane in questione e alle vicissitudini dei padroni per avere subito contezza della vivacità dell'amico a quattro zampe che mi ha fatto compagnia per 14 anni. Durante le nostre passeggiate abbiamo socializzato e fatto nuove amicizie di animali e umani a seguito. Tra questi abbiamo incrociato Jack e la sua famiglia d'adozione: Mario Loprete e il figlio Franceso. Mario mi chiede se dipingo. Lui è nuovo del quartiere. Scambiamo considerazioni sulla poetica dell'arte e sulle varie forme espressive. Lui predilige la figurazione. Sfoglia la galleria del suo telefonino e mostra delle immagin...
Altre vedute L’ immagine stereotipata immortala e conferisce ai luoghi icone sublimate. Spesso, la “cartolina” delude se paragonata all’originale; i paesaggi osservati da persone con bagagli culturali differenziati assumono valenze soggettive. Gli interessi degli uni non necessariamente collimano con quelli degli altri. Viene da sé che la pluralità analitica aggiunge o toglie qualcosa alle immagini stereotipate. La stessa cosa avviene nell’ambito delle arti visive. Il professore Giulio Carlo Argan , sosteneva l’inutilità del dispendio di energie da parte dei pittori iperrealisti . Con modi bruschi asseriva che l’uomo aveva inventato la macchina fotografica e, quindi, competere con essa è da cretini. L’artista deve proporre, con gli strumenti che ritiene idonei, il proprio sentire. Il gesto, l’azione può essere racchiusa in un click; una pennellata; uno strappo; un occultamento o un’accumulazione… dipende dai percorsi linguistici.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.