mercoledì 12 aprile 2017

Catanzaro, lordoni aore12

Inutile prendersela con chi ci governa quando noi siamo peggio degli animali che cagano dappertutto!
Da quando a Catanzaro c'è la raccolta differenziata gl'incivili si sentono furbi, lasciano i rifiuti domestici per strada fottendosene degli altri.
Si sentono ganzi!, quando spargono le buste piene di monnezza indifferenziata nelle piazzole d'emergenza subito fuori la città?
Ecco, nonostante io non ami le punizioni perché credo nella cultura autoeducativa dei singoli, penso che farebbe bene il sindaco o il direttore dell'anas, per i tratti di competenza, ad installare telecamere e multare salatamente gl'indisciplinati menefreghisti che abbandonano selvaggiamente i loro escrementi casarecci.

Sia ben chiaro!, non è solo una questione di civiltà che impone la pulizia delle strade e dell'ambiente! È, principalmente, una questione di sicurezza. Sicurezza per chi viaggia e si trova all'improvviso davanti la macchina una busta nera voluminosa, piena di chissà quante schifezze. Sicurezza e tutela dell'ambiente. ...

Forse, nella loro misera testolina, a questi lordoni, non passa minimamente il pensiero che il vento e la pioggia, trasportando il lordume depositato ai bordi della carreggiata, possa causare incidenti mortali.
Non c'è nessuna scusante. La verità è che sono privi di coscienza. Non gliene fotte niente! non gliene frega niente dei danni che procurano alle persone e all'ambiente.
Ai bordi della strada c'è di tutto: copertoni consumati, vecchi vestiti e coperte, scarti di cucina, lattine, bottiglie.

A nu parmu do culu meu duva cogghjia cogghjia! pensa il lordone mentre lascia il suo sudicio pacco in eredità. Ecco, non mi dispiacerebbe affatto se le autorità preposte rintracciassero gl'incivili e consegnassero loro scope, ramazze, bidoni e pale per differenziare i rifiuti e conferirli nei centri di raccolta a loro spese.


martedì 11 aprile 2017

Se il cane è costipato, che fare?


Fecaloma:

fe·ca·lò·ma/ sostantivo maschile
  1. Ammasso di feci, duro e voluminoso, che si forma per stitichezza negli ultimi tratti dell'intestino crasso, provocandone talvolta l'occlusione.
Origine: Der. di fecale, col suff. -oma.
Di bisogno virtù! Adesso conosco anche questo termine, purtroppo! L'occlusione interessa sia gli umani che gli animali. Quando siamo colpiti noi, esseri “pensanti e parlanti” ci rechiamo dal medico. Esponiamo i sintomi e con una bella purga poniamo rimedio all'occlusione intestinale.
È quando capita ai nostri amici domestici che il problema si fa drammatico! Cane o gatto ne soffrono. E se si interviene nell'immediatezza somministrando le giuste dosi di “ammorbidenti” fecali, la soluzione non tarda a farsi notare.
Quali sono gli effetti dell'occlusione?
La stitichezza assoluta può essere causata dalla cattiva alimentazione o dall'ingestione di cibo e/o oggetti non conformi.
Ma veniamo a noi:
Non è la prima volta che il mio cane sgranocchia un bell'osso. Però questa volta se l'è vista brutta. All'atto della defecazione mi guardava con occhi supplichevoli ed emetteva dei suoni inconsueti.
 Che fare?
Anzitutto interfacciarsi con il veterinario. Ed è quello che ho fatto!
La prescrizione di abbondanti clisteri e purghe a base di olio di vasellina pura e una buona idratazione hanno sortito, in sintesi, l'effetto desiderato dopo quattro giorni. e dopo avere consultato più di un veterinario. La nostra apprensione è stata enorme. Abbiamo temuto di doverlo sottoporre ad intervento chirurgico. Invece, ringraziando il cielo, si è sbloccato.
Quanti non hanno esperienze affettive con gli amici a quattro zampe, non immaginano il dolore emotivo dei componenti della famiglia “adottiva”. In pochi istanti rivivono gli attimi più belli: l'arrivo a casa del pccolo batuffolo; la biancheria smangiucchiata, le pantofole divorate, i palloni ingeriti; le coperte sbrindellate...
Si, va be', anch'io prima di avere un cane pensavo: quanta esagerazione per un animale!
Adesso, invece, fa parte integrante della famiglia e non mi stupisco più quando qualcuno dice ai cuccioli “ vieni da papà, oppure, bello di mamma come stai?”.
È vero! Sono gli unici esseri viventi che Non deludono mai! Magari fanno un po' incazzare quando sono insistenti. Quando pretendono di uscire. Quando sono in calore. Ma meglio vederli smaniosi e esuberanti piuttosto che depressi e ammalati.






sabato 8 aprile 2017

Trump, Putin e gli interessi di Stato

Il lavoro concettuale degli artisti è stimolante.
 La "bretella rotta di Donald", opera polimaterica del maestro Mario Iannino, che prendo in prestito dall'autore perché sembra in sintonia con quanto espongo di seguito, è un continuo susseguirsi di citazioni. I percorsi dei maestri contemporanei sono inequivocabilmente presenti nella società.
Il taglio di Fontana, le lacerazioni e le combustioni di Burri, l'impacchettamento di Christo e le sovrapposizioni/conservate sottopelle, care alla semiotica ricerca di Iannino, riportano i pensieri ai fatti  accaduti in questi giorni.
Quanto è avvenuto in Siria e le motivazioni che hanno spinto i capi di Stato coinvolti nella vicenda sono presenti, a mio parere, nella forma metaforica del linguaggio visivo. cosicché, l'opera, tra le pregnanti operazioni culturali insite, apre una dialettica nuova rispetto a quanto udito letto e visto.

Quando finisce il concetto di "interesse di Stato" e il conflitto d'interesse? Perché Trump bombarda vecchi angar in cui vi sono solo rottami?


La guerra è sempre una cosa sporca e brutta. Se, poi, le vittime delle bombe e della cattiveria umana sono degli innocenti, la definizione da attribuire ai carnefici non è paragonabile al regno animale. Le bestie uccidono per nutrirsi. È l'istinto che le porta a cacciare. Ma l'uomo no! Lui è dotato di raziocinio e intelligenza. L'uomo uccide per motivi biechi.
L'uomo ha fatto delle leggi a tutela della sacralità della vita dei bambini, delle donne e degli anziani.

Tanto per intenderci!

L'avidità dei ditttatori è, in quest'ottica, un'attività famelica fine a sé stessa e ai gruppi di potere economico che li appoggiano.
Non è tempo degli imperatori sciocchi che si lasciano abbindolare da astuti consiglieri. Re che si lasciano “cucire” addosso panni inesistenti e vanno in giro nudi.

Oggi il re non è nudo. Ha bretelle pregiate per tenere su i pantaloni e nascondere le pudenda.
Capita, a volte, che col tempo, le bretelle, si consumino. A quel punto l'incidente è prossimo!

Se i calzoni cadono è colpa della propria cazzonaggine! Inutile arrampicarsi sugli specchi.

L'america di trump è in linea con la russia di putin?
Fanno finta di litigare?
Chissà? I missili sulla Siria sono un dato innegabile e possono essere un deterrente bellico. Un atto estremo a difesa dei bambini sopravvissuti alla pazzia dei guerrafondai che insanguinano la Siria da troppo tempo?
Riposino in pace gl'innocenti che sono morti e che i media hanno mostrato al mondo.

Non saprei.

Alcuni pensano che sia un escamotage. Un tatticismo dovuto per quanti credono alla lite tra i due.

Donald che, in campagna elettorale aveva detto di non volere fare lo sceriffo della terra e che avrebbe messo davanti a tutto l'interesse degli amenicani, adesso s'indigna e sembra ricalcare le orme dei predecessori inquanto a sicurezza internazionale.

E Putin?


martedì 4 aprile 2017

Cerca l'infinito

U troppu bbonu è fissa! L'eufemismo dialettale rende bene l'idea: chi è troppo buono è spesso scambiato per un fesso!
Dall'altra parte ci sono troppi, moltissimi furbi, che s'incazzano ad ogni folata di vento contrario ai loro pensieri e cavalcano velocemente le paure del popolino. Gli schemi si ripetono uguali. L'immigrato. Il diverso. Il reietto. L'incolto. E chi, per mestiere, mendica, non si pone il problema più di tanto. L'importante è tirare a campare. E poi,

C'è chi mendica favori e chi chiede l'elemosina davanti ai supermercati. C'è chi pretende la mancia per custodire illegalmente la macchina lasciata per qualche minuto in divieto di sosta. E c'è chi fa proseliti da educanda in pubblico mentre nel privato è pragmatico fino alla nausea.

Così va il mondo. E forse proprio per questi motivi che rimaniamo tenacemente ancorati ai bisogni terreni. Sogniamo, ognuno per la cultura che possiede, i cinque minuti di notorietà, la notizia che diventa virale sul web e inorgoglisce gli stupidi per le prodezze pubblicate e condivise sui social.

Potrei continuare. E elencare le cazzate del momento che ci distolgono dalla concretezza esistenziale e tengono sotto i macigni dell'ego i valori etici. Ma sarebbe un esercizio inutile: nel tempo dell'apparire, l'essere è ridicolizzato dagli stupidi.
Ma tu non accontentarti! Cerca l'infinito

lunedì 3 aprile 2017

Cambia il vento o vendiamo fumo?

L'insediamento “forzato” nell'area di germaneto è servito dai mezzi pubblici e privati. Il bus cittadino fa diversi percorsi: Catanzaro viale de Filippis, Corvo, Catanzaro Lido e viceversa.

Università e cittadella regionale sono serviti!
Il parcheggio della cittadella ha persino l'area per ricaricare le macchine elettriche. Al momento esistono solo le indicazioni verticali con tanto di scritta e scudi gialli agganciati ai pali che dovrebbero allocare le prese nonché le strisce verdi sull'asfalto.
"parcheggio verde"

È impossibile, però, raggiungere in sicurezza le varie aree, distanti l'un l'altra, a piedi. I marciapiedi non esistono. Anche se una insegna nei pressi della rotatoria, all'uscita della Magna Graecia, indica un percosro pedonale che dovrebbe portare alla libreria universitaria, al bar e al ristoro per qualche panino veloce.

L'area sembra attenzionata. Da qualche mese i mezzi meccanici hanno tracciato solchi e gli operai interrato tubi per il gas. Le lottizzazioni sono pronte. L'argilla è urbanizzata.

Questa volta “catanzaro 3” non fallirà com'è avvenuto con “catanzaro 2” agli inizi degli anni '80 dove erano previsti centri commerciali, uffici pubblici, farmacia, banca, giardini, marciappiedi puliti e... ma adesso siamo in campagna elettorale e qualcosina si muove. Almeno a parole.

Chi dice o vuole,in buona fede, cambiare il mondo, inizi a modificare la propria visione. Pensi che gli altri siamo tutti, nessuno escluso. E le opere pubbliche sono patrimonio comune. Saltare da un carro all'altro e far finta di cambiare vestito non è sinonimo di cambiamento vero. il vento della politica sana spazza via la cattiva e cambia esclusivamente se, diciamolo in dialetto,
U ventu cangia daveru  quandu nc'è onestà intellettuala.
Dalle esigenze elementari nascono le grandi passioni.

sabato 1 aprile 2017

Toghe Rosso Sangue: La storia si fa teatro.

Uno spettacolo assolutamente da non perdere: 
Toghe Rosso Sangue,Roma 8 e 9 Aprile al Teatro Sala Vignoli
12 Aprile, Roma al Teatro Argentina.
18 Maggio, Lamezia Terme (Cz) al Teatro Grandinetti.

“La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia”.
Toghe Rosso Sangue nasce dalla voglia di ricordare, “fare memoria” e fare teatro su una parte della storia italiana che spesso viene messa da parte per verità scomode sulla storia della mafia italiana. La scena ricalca gli ultimi 25 anni di storia,dal 1969 al 1994.

Storia che vede protagonisti 27 magistrati tutti colpevoli di servire lo stato, vittime volutamente cancellate dalla memoria collettiva.
Per molti magistrati, l’esercizio delle loro funzioni ha significato lo scippo sia del loro impegno quanto la loro cancellazione dal processo di “rivoluzione” della Repubblica Italiana.
Così, la morte della giustizia e la giustizia nella morte tracciano una linea rossa, rosso sangue, che crea un blocco nella storia dell’Italia.
Dagli errori giudiziari verso il singolo cittadino ai processi sommari dei Nuclei Armati Rivoluzionari, dal Padrino di Coppola e Brando alla Magliana di Placido e Scamarcio, dalle micce corte di Prima Linea a Via D’Amelio,dalla terra di Calabria alle vendette delle ‘ndrine, dalle stragi di Stato allo stato di scomparso di Adinolfi.

Da qui il progetto Toghe Rosso Sangue: la storia che si fa teatro.
Quattro voci che senza alcuna valutazione politica nonché senza condanne, fermamente inviano un omaggio a uomini morti nell’espletamento del proprio dovere.

Uno spettacolo di Francesco Marino 

scritto da Giacomo Carbone 

ispirato da Paride Leporace

 con Francesco Polizzi, Emanuela Valiante, Diego Migeni, Sebastiano Gavasso 

con il patrocinio dell’ANM – Associazione Nazionale Magistrati.



Ulteriori rimandi:



lunedì 27 marzo 2017

Stress? NO! Grazie. Se V'i(n)spira.

Se V’i(n)spira.

Quante volte avete sentito dire “semplice come respirare”?
Vi assicuro che in periodi di stress, più persone di quante crediate soffrono dei cosiddetti attacchi di panico.
Bene, così semplice respirare in questi casi non è poiché chi li prova percepisce difficoltà respiratorie date il più delle volte dall’accumulo “pensieri+stress” che generano una sorta di impotenza data dagli ostacoli grossi come macigni del quotidiano.
Ora, senza indagare più di tanto in ambito psicoterapeutico poiché so solo qualcosa di cultura generale ma in vita mia non ho intrapreso tali studi, mi soffermerò sulla libertà che bisogna, che è necessario costruirsi al fine da superare il problema.
Molte persone ragionano per schemi di vita e cercano di imporli agli altri, ma è necessario capire che non c’è nulla di sbagliato in ciò che si è.
E’ liberta di essere appunto sé stessi. Ho sentito molte persone dirmi spesso ultimamente “Manu, ho tachicardia e respiro a fatica”, in periodi di estrema pressione.
Vi posso dire che spesso chi ne soffre somatizza e scarica successivamente la repressione dei sentimenti così.
Non c’è niente di più necessario che rilassarsi, mettersi una mano sull’addome, inspirare fino a sentire la pancia piena e piano piano espirare l’aria dalla bocca.
Necessario altresì  è non vergognarsene perché tutti passiamo periodi neri che possono sconvolgere le nostre vite ma ciò rappresenta un importante punto di partenza dal quale riallacciare l’equilibrio psico-fisico. Non è possibile vivere l’estate se prima non trascorre l’inverno, e il sole arriva statene certi!

sabato 18 marzo 2017

Dedicato a Massimiliano il parco dei frutti antichi

Una storia, tante storie qualunque.
catanzaro, corvo, parco giochi

A settembre trasloco. Me ne torno a marina. Ho trovato una casa arredata. Per me e mia moglie va più che bene...

Ha resistito pochi mesi il mio amico. In effetti questo è un quartiere dormitorio. Non ha attrattive. Anzi, qualcuna c'è: il palazzetto dello sport! E poi, ci sarebbero le cicorie e le lumache nei periodi giusti. I finocchietti selvatici, che in gergo chiamiamo “ fhinocchji e timpha”, ottimi per fare la pasta e ceci.
Ma non tutti si dedicano a simili sport estremi. Come dicevamo è un quartiere dormitorio, ma io, ormai, sto bene qui. È tranquillo. Privo da inquinamento acustico, se prescindiamo dal cinguettio degli uccelli a dall'ululato del vento, ha ampi spazi urbani, posti per parcheggiare, giocare a pallone e fare lunghe passeggiate, è il sogno di quanti amano la quiete e l'aria salubre.

Verde ce n'é a volontà. L'erba cresce e abbonda persino sui marciapiedi e gli alberi li modella il vento forte che non manca mai. Da qualche giorno, però, c'è un inconsueto movimento: una squadra composta da uomini fa buche lungo la strada e pianta alberi.

Anche in un'altra area, inselvatichitasi negli anni, c'è fermento. Vengo a sapere che è opera di un gruppo di ragazzi del quartiere. Si sono messi a piantare alberi da frutto e bordure autoctone dopo avere arato e pulito ben bene le aiuole. Ad uno degli ingressi è installato un pannello in legno. Non so cosa vi è sotto il cellophane. So di sicuro che domenica 19 marzo alle ore 11 sarà inaugurato il “parco dei frutti antichi” per ricordare un ragazzo scomparso a soli 26 anni a causa di una malattia rara. Un ragazzone buono d'animo che per sua volontà ha donato gli organi e, domani, si dice che, ci sarà la presenza di una rappresentanza dell'associazione italiana donatori organi con un banchetto per sensibilizzare la cittadinanza alla donazione postuma.

Il quartiere corvo, nella periferia sud di Catanzaro, si dota di un parco in cui continueranno a trovare il loro habitat naturale gli alberi dei frutti di un tempo passato e, tra essi, mi piace pensare di vedere scorazzare anche gli amici dell'uomo, i cani come Aron, un labrador mite sempre al fianco di Massimiliano Mancini a cui è dedicata l'area verde

Per adesso, dal quartiere corvo di catanzaro, è tutto. Domani avremo ulteriori dettagli.

lunedì 13 marzo 2017

GIOMAN ai microfoni di Altrove UMG WEB RADIO

15 marzo intervista online a Gioman (UMG WEB RADIO)

Dopodomani, mercoledì 15 alle ore 14:00, Altrove (programma radiofonico dell'umg web radio), avrà il piacere di ospitare Gioman & Kissusenti. 

Per chi non lo conoscesse ancora: "GIOMAN, nome d’arte di Giovanni Morelli, è un artista italiano, nato in Calabria, a Catanzaro, impegnato nel campo della musica reggae/dancehall. Noto per le esibizioni live insieme al fratello KILLACAT e per essere uno dei fondatori della crew KISSUSENTI, da anni attiva e nota a livello nazionale come una delle prime e più importanti del meridione. GIOMAN si dedica con passione all’ascolto della musica reggae sin dall’età di 15 anni, intraprendendo successivamente la prima e vera attività di promozione di questo movimento musicale nel territorio calabrese. Nel 1994 si trasferisce nella città di Bologna dove accompagna lo studio con la frequentazione delle prime dancehall, e fatto ritorno nella sua terra d’origine, nel 1998 inaugura la stagione delle primissime dancehall calabresi insieme al compagno di viaggio Johnny C. Assieme fondano una crew chiamata NICE TIME che in poco tempo diventerà meglio conosciuta col nome di KISSUSENTI CREW, con l' arrivo nella crew di Docta P. e in seguito Razzo. Dal 2000 in poi inizia ad esibirsi come sing-jay insieme al fratello KILLACAT.[...]"

Come seguirci: Se siete registrati su Faceboook cercate la pagina Altrove (https://www.facebook.com/altroveumgwebradio/?fref=ts ). Su tale pagina orientativamente alle 14:00 pubblicheremo il link dal sito Spreaker dove potrete cliccare per ascoltare  online le chiacchiere che faremo con Gioman. Se non avete facebook collegatevi al sito www.spreaker.com e cercate "umg web radio" (dovreste trovarci facilmente anche così)

Vi ricordo che oggi pomeriggio alle 14:00 esce il nuovo pezzo di Gioman "Certi Tizi". Potrete ascoltare il singolo anche sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/GIOMAN-127299670638281/

 Stay tuned!


mercoledì 8 marzo 2017

Nella tela del ragno

Numerazioni speciali?
No, grazie! (quando è possibile), perché
...chi ha pensato e realizzato il sistema di numeri telefonici speciali non ha tenuto in conto il benessere di chi è costretto a chiamare le aziende che erogano servizi ma al guadagno di chi gestisce tutto il sistema e se ne serve.
Guai ai malcapitati che cadono nella tela del ragno...

Alitalia è una delle aziende che in un attimo prosciuga il credito dei cellulari e gonfia la bolletta del fisso dato che le chiamate ai numeri speciali esulano dalle offerte dei gestori telefonici coi quali si è abbonati. Infatti la voce registrata che parte in automatico spiega le tariffe al minuto da fisso e da cellulare che saranno addebitate se si continua nella conversazione. Purtroppo chi è costretto deve per forza continuare, aspettare che qualcuno si liberi e dipendere dall'operatore del call center che gestisce il servizio.

L'operatore, con lentezza esasperante, pone domande e a volte si trincera dietro la clausola della privacy. Chiede informazioni. E infine, guarda caso, la carta di credito non è contemplata nel circuito... conclusione: 20€ spesi senza concludere niente! Meno male! Perché se l'operazione fosse andata a buon fine avrei speso: 35€ di penale dovuta al cambio volo più il sovrapprezzo per l'integrazione nella nuova fascia oraria per un totale di 92€.
Ora capisco perché Alitalia non può reggere il passo.

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