lunedì 3 agosto 2015

Appunti di viaggio

notturno

È vero! Non siamo mai contenti. Fa freddo e invochiamo il caldo. Fa caldo e vorremmo trovarci tra i ghiacciai del polo. Ma oggi i 39° danno decisamente ragione a chi ama le temperature fredde a prescindere dalle volubilità individuali e dai mugugni congeniti degli incontentabili ad oltranza.

Le previsioni indicano il solito temporale estivo. Si spera non faccia danni e ben venga a rinfrescare l'aria.

La notte trascorsa è stata da favola. Niente climatizzatore o agitatori d'aria elettrici. In giardino si stava benissimo. La brezzolina scuoteva leggermente le foglie del tiglio dove si era appesa la luna e da lì guardava al mare. Simile ad un faro, la luna, gettava una scia argento sulle calme acque dello Jonio. Fendeva il buio della notte rischiarando le geometrie fatte dagli uomini e la natura indomita. Sembrava perdonare tutti i peccati inferti da mani violenti comandate da bellicose avide volontà.

I 39° si sentono tutti e qualcosa in più. La sabbia è rovente e l'acqua del mare è tiepida. La signora dell'ombrellone accanto saltella vanamente per coprire i venti metri che la separano dalla battigia. (Il contatto con la sabbia è grazioso quanto inutile.). Il tuffo è immediato.
La vita riprende i ritmi consueti sulla battigia. È agosto!

Appunti di viaggio

primo giorno:

L'orientale col raccoglitore dei tatuaggi aperto e il fatidico aquilone che svolazza sinistro sopra di noi agganciato in chissà quale parte del suo corpo. I nordafricani, una volta detti genericamente “cugini” marocchini ma oggi non più visti i tratti somatici e il colore della pelle, offrono di tutto, dai tappeti alle asciugamano, dai giochini e ninnoli di plastica agli orologi, occhiali da sole autenticamente contraffatti, libri presi probabilmente al macero, vestiti tribali e occidentali che le bagnanti non indugiano a misurare sui costumi umidi e i corpi resi lucidi dalle creme. Gli immancabili indiani con le loro valigette colme di ninnoli e pietre colorate. Il venditore di cocco fresco e le zingare con prole al seguito che sperano nella pietà dei bagnanti stesi al sole e nel loro ipotetico inquantificabile senso di colpa verso qui poveri bambini ammaestrati a elemosinare qualche centesimo.

"maternità" intaglio nigeriano

Lui è diverso! Alto. Nero e la barba con qualche filo bianco curata da qualche giorno. Il vestito, blu a strisce ma non chiassoso, ha qualche macchia. Contrariamente agli altri non emana nessun cattivo odore.
Ciao buon giorno vuoi vedere? Vedere non costa niente! … elefante giraffa gufi … mamma con bambino... Gufi contro la cattiva sorte...

Visto che non costa niente vediamo pure ma non possiamo spendere granché siamo poveri la crisi ha colpito tutti.

Poveri? Anche noi in Nigeria siamo poveri, manca soldi il resto tutto bene famiglia figli però tu hai fammiglia vicino, affetto che io ho lasciato là. Prendi compra qualcosa almeno per benzina vado a Sibari.

Sibari? Và meglio là?
Non so. Provo.

Il mercante nigeriano ha una sua dignità. Raccolgo tutte le monete che ho e glieli porgo. Tieni non ho altro. Tende la mano, osserva le monete e mi da la sculturina della maternità. Sorride, mi augura la buona sorte e va via col suo carico di manufatti tribali intagliati nel legno leggero.

venerdì 10 luglio 2015

Vaffanculo alla crisi

C'è una situazione incresciosa, tanto per usare un eufemismo, causata dalle banche e dalla finanza creativa che dall'America ha contagiato e condizionato pesantemente con effetti devastanti l'intero pianeta.
La bolla economica ha messo in ginocchio intere nazioni e stritolato larghi ceti sociali.
I piccoli risparmiatori si sono visti tassare i risparmi depositati nelle banche.
I poveri in canna si sono visti tagliare l'assistenza sociale.
La sanità pubblica è stata decimata.
Le pensioni decurtate insieme agli stipendi. Al ribasso anche eventuali benefit aziendali.

In europa, la Grecia è tra le nazioni che rischia di fallire ma qui dobbiamo ricordare che il malgoverno e le ingiustizie sociali provocate dalle leggi greche, più che le nuove regole imposte da una gestione economica assurdamente coercitiva della troika ha fatto della solidarietà una parola vuota e senza senso.
Anche in Italia, tanto per restare in tema, con Monti è iniziata la macelleria sociale sposata in toto da Renzi.

Insomma c'è poco da stare allegri. Ha ragione Renzi: basta piangersi addosso. Abbasso i gufi! Ce la possiamo fare!
me ne fotto!

Lo dice anche lui, o lei?, con quell'espressione sorniona disegnata sul volto: il gatto se la gode beatamente sdraiato sulla sommità del moncone della palma uccisa dal punteruolo rosso: me ne fotto... sembra che dica. Tanto, primo o poi arriva sempre la fine.

giovedì 11 giugno 2015

Kebab italiano

             L’angolo del gusto. Cz Lido
 
kebab italiano


birra kwak belga
Un posto scoperto per caso una sera di primavera,in cerca di un locale in cui cenare in località Catanzaro Lido lato lungomare. Risultato? Meglio di quanto previsto!  Ottimo kebab, e una vasta scelta di birre italiane, belga e tedesche. E inoltre, primi piatti,secondi, contorni, rosticceria e panini farciti. Giovanni,il titolare,si avvicina e ci dice di essere lì da 6 anni e il kebab è opera dello zio che ha appreso i trucchi del mestiere in Germania dove lavorò per 20 anni. Tra i servizi offre anche,su richiesta, la consegna a domicilio. Il mio consiglio: provare per credere.

lunedì 8 giugno 2015

Catanzaro, la città di ...

Marilyn s'affaccia e sorride incurante dei passanti e del vento che soffia tra le chiome frondose della macchia mediterranea cresciuta indisciplinatamente alla fine del viadotto Morandi e sui declivi del burrone dove scorre la fiumarella.
Catanzaro, la città di Mimmo Rotella
Benvenuti a Catanzaro la città di Mimmo Rotella. C'è scritto affianco alla gigantografia che riproduce un noto decollage che da qualche tempo sta lì, all'ingresso della città in cui nacque per caso l'artista dei manifesti strappati e riproposti nella giusta considerazione alla storia dell'arte dall'acuto Pierre Restany, teorico del nuovo realismo.

sabato 6 giugno 2015

Catanzaro, new look

La politica ha deciso. È una consuetudine! Catanzaro, la piazza dove un tempo, ma questa è preistoria, si allestivano bancarelle colme di prodotti ortofrutticoli locali e altre fatture popolari come scarpe e vestiti usati e nuovi ha un nuovo, ulteriore look, molto più moderno e al passo coi tempi, dirà qualcuno.

Catanzaro, piazza Matteotti 2015
Piazza Matteotti è sgombra della precedente struttura triangolare che puntava il vertice verso ilcielo. Adesso il triangolo si è trasformato in vasca. Una vasca orizzontale multicolore contornata da allegre sedie colorate e cupi cubi grigi (prima erano le palle biancastre e nere a a sottolineare il dinamismo statico della scala verso il cielo d'oriente e occupare lo spazio perimetrale della piazza).
Dal punto di vista estetico, il colpo d'occhio è gradevole. Il verde completa con cura l'intero progetto d'arredo urbano.

Catanzaro, vista così, si presenta come una città tranquilla di provincia. Ordinata e linda.
Ma se ci si sposta ai margini del centro storico la musica cambia, e di brutto pure. L'unica cosa che accomuna il centro e le periferie è l'amabilità delle persone. L'accoglienza civile e affettuosa dei cittadini che se pur “abbandonati al loro destino civico” benché all'apparenza isolati e concretamente sommersi dalle erbacce continuano a sorridere alla bellezza della vita, autogestendo, secondo le proprie possibilità, gli spazi comuni.


mercoledì 20 maggio 2015

La via dell'Amore non passa in tv

Cercare di far capire il flusso delle energie invisibili ai miscredenti è quasi impossibile.
Guarigioni del corpo e dello spirito, per i credenti hanno una origine ben definita e certa: l'Amore Universale del Divino.
Ai credenti non servono prove materiali e scientifiche. Loro hanno la fede. Qualcuno la confonde con l'assuefazione alla cultura magica contadina e la collega alle sue radici secolari ma non è così.

"installazione votiva"

lunedì 18 maggio 2015

Chi non paga il bollo all'ACI potrebbe risultare moroso

Tassa circolazione anno 2012.


Trascorsi tre anni il bollo auto è prescritto. Allora l'ACI, che è l'organo di controllo, che fa? Apre il suo archivio e controlla. E fin qui niente di eccezionale.
L'assurdo arriva in seguito per gli automobilisti possessori di autoveicoli che non hanno pagato la tassa agli sportelli dell'automobile club italiano.
È facile, anzi, certo, che chi ha pagato alle Poste Italiane o alle tabaccherie accreditate si trovi una raccomandata come questa:

copia A.R. morosità bollo auto
(dati personali cancellati in ossequio alla privacy)


l'assurdo diventa normalità per la burocrazia regionale che non chiede l'eventuale giustificazione dell'avvenuto omesso pagamento ma calcola e allega relativo conto corrente comprensivo di mora che fa lievitare il presunto dovuto.
Inutile dire che se malauguratamente non si rintraccia la ricevuta dell'avvenuto pagamento il malcapitato è costretto a ripagare con gli interessi quanto già pagato a tempo debito.

venerdì 15 maggio 2015

Noi che non crediamo negli eroi

Inizia a stancare il tormentone “dite a nuora perché suocera intenda” usato da Pollichieni e di quanti lo adoperano non per fare satira costruttiva o strumento di sprono per le istituzioni regionali affinché lavorino per dare il meglio ai calabresi, ma che, anzi, in alcuni casi sembra trasformarsi in una sorta di sfottò polemico/politico fine a sé.

courtesy M.Iannino "STA-R"

domenica 10 maggio 2015

scripta manent, le parole volano

Per non perdere memoria di quello che è stato. Per ricordare. Per salvare il salvabile senza indossare vesti da inquisitori da oggi iniziamo a postare semplici ma illuminanti documenti. Tracciamo un ipotetico percorso delle buone intenzioni che hanno costellato le strade della politica e dei denari pubblici coi quali sono state lastricate e a volte realizzate positivamente.

Iniziamo con uno dei tantissimi progetti sulla legalità destinato ai giovani datato 11 dicembre 2010 ...

"i giovani costruttori di futuro"
scripta manent ...

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