giovedì 14 marzo 2013

nonno Libero è un fan di Berlusconi?

lino banfi, nonno libero

“voterò Berlusconi anche se ammazzasse 122 persone”.


Possibile che nonno Libero, il nonno d'Italia abbia detto così?

Sì! lo ha detto al telefono rispondendo ai simpatici conduttori di una trasmissione satirica di Radio 2, un giorno da pecora, e questo la dice lunga. Perchè, sempre nel corso della telefonata, che ho ascoltato in rete, Lino Banfi non fa mistero delle sue simpatie per Renzi, Napolitano e persino del Papa Emerito Ratzinger.

Che dire, a me è sembrata una gag da cabaret piena di doppi sensi, come si faceva nell'avanspettacolo del quale Banfi è maestro.
E poi, nel mondo dello spettacolo, l'importante è parlarne...

mercoledì 13 marzo 2013

Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco

Roma, piazza S. Pietro,
Papa Francesco I saluta i fedeli per la prima volta
FUMATA BIANCA, lo Spirito Santo si è manifestato.

Jorge Mario Bergoglio è il nuovo Papa e assume il nome di Francesco I.

Papa Francesco I viene dall'Argentina. Conosce da vicino la sofferenza del popolo latino americano e anche i problemi che attanagliano le classi povere di tutto il mondo. Forse per questo non ha un crocefisso d'oro come lo hanno avuto i papi e i vescovi in precedenza.
Le notizie ci riferiscono che in Argentina viaggiava con i mezzi pubblici e non aveva l'auto blu. Anche in Vaticano si è presentato a piedi.

Il neo Papa sembra possedere i presupposti giusti per riportare la Chiesa sulle orme predicate dal Vangelo del Signore Gesù Cristo.

E l'aver chiesto ai fedeli stipati in Piazza San Pietro di pregare per lui prima che impartisse la Benedizione depone a suo favore; è stato un segnale positivo ed ha predisposto gli animi alla speranza.

Ecco quanto prendono i trombati della politica

courtesy archivio M. Iannino

Tra gli stipendi d'oro della casta i cittadini e il lavoro reale c'è l'abisso

Parliamo di lavoro e di soldi?


Tra noi comuni mortali e quelli della casta che dicono di tutelare i nostri diritti e che ci terrorizzano dicendo che senza di loro non ci sarebbe democrazia, la differenza sociale e economica c'è ed è grossa!

Secondo Franco Bechis, che ha voluto fare le pulci ai politici trombati e ha pubblicato i calcoli, queste sono le cifre:
Beppe Pisanu 175mila euro, Mario Tassone 158mila euro, Flippo Berselli 278mila euro, Livia Turco 241mila euro, Massimo D’Alema 64mila euro, Francesco Rutelli 111mila euro, Roberto Castelli 195mila euro, Stefano Stefani 176mila euro, Pierluigi Castagnetti 111mila euro, Valter Veltroni 44mila euro, Claudio Scajola 158mila euro, Enzo Carra 111mila euro, Sergio D’Antoni 111mila euro, Furio Colombo 64mila euro, Ricky Franco Levi 64mila euro, Savino Pezzotto 44mila euro.

Pisanu, Veltroni e D’Alema hanno incassato precedentemente una tranche a causa delle pause del mandato parlamentare.
E comunque è bene ricordare che, le liquidazioni degli “onorevoli”, a differenza di quelle dei comuni cittadini, sono esentasse.

Non che non li meritino, ma se tanto mi dà tanto preferirei essere un trombato d'oro anch'io anche se con minor “democrazia” ma con la loro pensione. 
A questo punto immagino di vedere le facce schifate dei tanti "compagni".

Che c'è sono populista? Qualunquista?
Credo che con un “assegno di reinserimento” simile, chiunque di noi farebbe la parte del reprobo e starebbe bene senza dover essere costretto a fare il qualunquista. A urlare. Scendere in piazza per difendere il diritto alla sopravvivenza e non per ingraziarsi qualcuno che ha reso il sistema sociale un inferno.
E invece no!
Non mi stancherò mai di ringraziare le riforme di Monti volute dall'Europa e dalle banche controfirmate dalla Fornero ma lasciate in eredità dal Governo Berlusconi e appoggiate convintamente da Bersani e il PD.
Ed è sempre grazie a loro se lo stato sociale è stato distrutto dai barbari della finanza creativa. ed è sempre grazie a questo stato di cose se pur avendo versato tutti i contributi molte persone non hanno il diritto di ricevere l'assegno della pensione inps in quanto giovani sessantenni ma senza lavoro.

Conclave: seconda fumata nera

lo Spirito Santo chissà dov'è. Ancora fumata nera. (che non siano serviti a niente le dimissioni di Ratzinger?)

ROMA, PAZZA SAN PIETRO


Milano, sit-in d'amore sulle scale del tribunale

la passione ammorba i cervelli
Ma su dai. Non c'è niente di strano. È la passione, l'amore incondizionato che fa fare certe cose alle persone.
Chi è innamorato queste cose le sa e perciò giustifica tutte le cazzate a chi è arso dal fuoco della passione.
Per amore c'è chi va a cento all'ora per incontrare la bimba sua. Chi scala vette. Chi corre nella notte a fari spenti e chi, sempre per amore, vuole far credere che una minorenne sia la figlia di un faraone che casualmente è passata da casa e si è esibita nel ballo dei sette veli e che abbia fatto innamorare di un amore platonico l'illustre ospite.

Ma c'è anche chi è innamorato della vita sua e quella degli altri. Ama tanto il popolo che arma un partito del fuoco sacro dell'amore cieco.

Dai su. Senza tirarla troppo per le lunghe. Quel manipolo di uomini e donne non ha contestato l'operato della magistratura. Ha inscenato un sit-in a favore dell'amore filiale nei confronti di un padre ideale che tutti vorremmo ma che per forza di cose appartiene solo a loro.
Ma dai hanno fatto come le femen che si denudano per suscitare attenzione. Con una piccola differenza. Le femen non sono espressione del quasi 24% degli elettori italiani.

e poco importa se per ironia della sorte il tutto avviene sotto l'effige di due magistrati martiri, assassinati dalla mafia dei poteri forti

gli amici dell'uomo, cavalli e altri animali domestici


Green economy. Km a costo zero.

Siamo in clima di ristrettezze economiche e chi può e ne ha facoltà mentali adeguate ricorre a sistemi alternativi. C'è chi per muoversi adopera i mezzi pubblici e chi trasforma l'impianto dell'automobile per camminare a gas.
E c'è chi ha la fortuna di possedere un orto dove coltivare verdure e... lasciare pascolare uno, due cavalli e un ciuchino. … già, ma poi, quando arriva in città dove li parcheggia?

Però, il bello di abitare in periferia sta proprio nel fatto che puoi sognare. Puoi immaginare di tornare alle origini. Allevare animali e coltivare la terra, anche se adesso, con gli orti urbani, la cosa è fattibile anche in città, ma solo a uso colture. … e per i concimi, si può usare lo stallatico o fa puzza?
Beh un pochino di puzza la fa ma è tutta salute!

Queste domande mi sono nate stamane nel vedere per il terzo giorno consecutivo due cavalli e un asino grigio pascolare vicino casa. Non sono animali di razza selezionata, altrimenti si potrebbe supporre di trovarsi difronte a esemplari in pensione che hanno finito il servizio in uno degli ippodromi chiusi da poco.

E mentre mi lambicco il cervello loro pascolano tranquillamente. Non si fanno scrupoli né ci pensano su due volte. Se gli scappa gli scappa! E mentre uno mangia l'altro caga. Gigantesche palle nere rotolano dal buco sotto la coda e si schiacciano nel terreno bagnato dalle recenti piogge.
Però, non sarebbe male ritornare alle origini.

martedì 12 marzo 2013

Opere di Angelo Di Lieto in mostra nella TeodorArtGallery, Catanzaro Lido

l'artista Angelo Di Lieto in galleria

Struttura allo Specchio e concezione estetica. nell'arte di Angelo Di Lieto. 
dal 9 marzo new gallery TeodorArte, Catanzaro Lido.

L'evento artistico, sia esso quadro, opera plastica, performance, assemblaggio figurativo retrospettivo o contemporaneo, nel suo insieme atto a rappresentare il tutto, per Angelo Di Lieto, in mostra nella galleria d'arte moderna e contemporanea “TeodorArteGallery” in Catanzaro Lido, non è un'azione circoscritta imputabile a un determinato momento storico ma il risultato appena raggiunto e dal quale ripartire per rivisitare la storia dell'arte in ogni suo aspetto.
In estrema sintesi, l'operazione, scaturita dal fare critico dell'artista, è un pretesto per analizzare il tempo e dialogare attraverso i saperi acquisiti con la cultura dei popoli di arte, artigianalità e di ermeneutica.
Angelo Di Lieto è artista, scrittore, storico e critico d'arte.

Presente e passato sono tangibili nelle opere di Angelo Di Lieto. Il lavorìo, la ricerca continua del passato attraverso materiale cartaceo e non, porta la sua e la nostra mente a passeggiare nella storia tra botteghe e mestieri, condensa in un unicum contemporaneo, accompagna per mano e narra con voce suadente delle glorie e delle sconfitte dell'uomo.

Assemblaggi. Icone sacre, Madonne, Madonne con Bambino fanno proseliti, oggi come secoli addietro. Personaggi sacri e profani raffigurati con eloquenza, alcuni nel chiaro ruolo di strumento evangelizzante, studiate e contestualizzate appositamente per luoghi sacri; tavole che hanno reso grande la storia e enfatizzato la spiritualità a discapito della materia affiancate da tavole totemiche tra qualche reperto greco bizantino vivacizzano le pareti della galleria.

L'impatto visivo è forte. Dinamico! Le tavole appese sulle rosse pareti comunicano forti, nuovi significati linguistici imposti dal gioco creativo condotto da Angelo Di Lieto.

lunedì 11 marzo 2013

Milano, onorevoli PDL contro i Giudici

Opera dgt: "vergogna"
Può un importante partito che è, comunque, espressione di una porzione di popolo e che ha governato l'Italia negli ultimi vent'anni dispiegare le sue truppe per proteggere il leader carismatico nei termini che vediamo oggi e conosciamo da sempre?

A sentire i notiziari, in Europa, che non è una forma geografica astratta, se pensiamo ai mali che certa politica ha prodotto ci sarebbe da mandarli tutti a zappare sotto la pioggia.

Invece piuttosto che farsi in quattro per risolvere i problemi della povertà che assedia le nazioni e butta nella disperazione più nera le famiglie, la squadriglia berlusconiana che fa? Si preoccupa di salvare dalle grinfie del lupo cattivo il nonno, che comunque, data la venerabile età non andrebbe neanche in carcere se tutto gli remasse contro.

La giustizia è una cosa seria e và rispettata anche quando sbaglia! È doloroso ma si deve accettare il verdetto dei giudici. Fare ricorso. E a lui non mancano i mezzi per difendersi.

Il problema impellente che tocca da vicino e ossessiona i cittadini è un altro!

Non è una questione di egoismo personale. Ma quando di colpo non si ha più la possibilità di campare con le proprie forze e non si vede una via d'uscita anzi, si sente parlare i leader di rigore senza prestare attenzione all'occupazione e al reddito dei cittadini, beh, il problema “Ruby” non è cosa politica. Si è già speso troppo tempo e inchiostro per le vicende private di Silvio.

soldi ai partiti ecco come li spende il PD

Quanto ci costa il PD?

Incominciamo col dire che tutti i partiti non disdegnano i finanziamenti e il PD è tra questi.

Detto ciò, chiariamo:
Non è intenzione giustificare o criminalizzare aspetti che porterebbero il discorso lontano dalle esigenze attuali. E prima di continuare è necessario ricordare le origini, la storia di un certo partito vicino alle esigenze dei lavoratori: il Partito Comunista Italiano, ora Partito Democratico (la stessa cosa vale per il vecchio Partito Socialista Italiano, data la comune radice ideologica).
Un tempo i vecchi dicevano di tesserarsi al “partito” perché tutelava i diritti degli operai e dei contadini.
In alcune sezioni si faceva a gara e i deputati lasciavano il 50%, la metà del loro compenso di Onorevoli Parlamentari e Senatori al partito.
Non si accettavano lasciti dagli industriali e dai padroni che schiavizzavano i dipendenti men che mai dagli schiavisti che guadagnavano sfruttando la salute di chi sudava sangue.
Ergo: impensabile vedere assegni da aziende come ILVA e FIAT attuali.

Ma perché Bersani e tutto il PD non vuole cedere sul finanziamento pubblico ai partiti?

Semplice: il Pd senza questi soldi rischia di fallire!
E ci sono almeno 200 tra giovani e meno giovani da tutelare. Anche Livia Turco è stata "riassunta" dal Pd che, però, dopo le polemiche per il suo compenso ha rinunciato allo stipendio. Ma gli altri no.

Tra questi due parlamentari in aspettativa dalla vecchia Margherita e sette dai Ds.

naturalmente i soldi per pagare gli stipendi sono quelli dei rimborsi elettorali.
E il pd, per queste ultime elezioni dovrebbe ricevere 45 milioni di euro. Impossibile rinunciarvi!

Il Pd senza questi soldi rischia il fallimento!
Pagare 200 dipendenti non è facile.
I democratici, secondo quanto scrivono sul sito, riescono a sopravvivere grazie ai soldi dei rimborsi.

Beppe, lascia stare i grilletti sapienti dell'ultima ora. Vai avanti!

Beppe Grillo mi ha ridato speranza!


"VASI COMUNICANTI!" courtesy archivio M. Iannino
Sì, proprio Lui, Beppe Grillo il Jolly della politica attuale, quello che sta facendo impazzire giornalisti e esperti della comunicazione mi ha dato l'opportunità di riconsiderare i ruoli e la gestione della cosa pubblica.

Non che fino ad ora io mi sia adagiato e abbia accettato questo stato di cose. Ma, purtroppo, è risaputo, i media riescono a condizionare e modellare le menti fino a quando qualcuno con le spalle forti non dice il contrario.

Oggi, chi ha saputo farsi testimone ha un nome e da voce a un movimento civico: Movimento 5 stelle. Cinque, forse, come le dita della mano laboriosa. Stelle come simbolo pragmatico che si dà alle cose buone.

Grillo, Casaleggio e il movimento hanno ridato fiducia a un popolo che ormai si sentiva suddito. Suddito della politica e del sindacato che non hanno saputo rivendicare la dignità dei cittadini e in special modo di quei cittadini emarginati dal lavoro e dalla società che conta.

Ora, i fantomatici “intellettuali” si sentono in dovere di suggerire soluzioni. Lanciano proclami e invitano al dialogo. Tutto ciò è assurdo! E non fa che ricalcare le vecchie strade del servilismo culturale, ove se di cultura si può parlare sol perché si sentono definire firme ben pagate dai sistemi di potere che ha tutto l'interesse per mantenere lo stato di cose attuali.

Bersani insiste con le tattiche di partito (ex?) classista, dice e non dice col suo politichese da vecchio quadro cresciuto a pane e Marx(?). “il finanziamento ai partiti è già inserito nel nostro programma di regole e trasparenza. Chi ha seguito i lavori della direzione sa bene che il tema del finanziamento ai partiti è ben compreso negli otto punti approvati all’unanimità”. Sì caro Perluigi ma tu parli di trasparenze e lasci intendere che non lo vuoi abolire sto benedetto obolo che i cittadini non vogliono versare più ai partiti. Vedi Bersani. È proprio questo che non si vuole più vedere e sentire. Cioè i cittadini, Noi, non vogliamo essere presi per idioti!
Se c'è da tirare la cinghia, se sono necessari sacrifici, e questo sembra una realtà!, nessuno può esimersi!

Una volta i comandanti davano il buon esempio. Erano i primi a sacrificarsi... questo insegnavano a scuola.

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