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domenica 17 gennaio 2010
egocentricità dell'apparire: essere o esporsi?
Vi è un modo tutto particolare di leggere le azioni dell’uomo. Un modo opportunista, a volte, che antepone la visibilità esteriore, egocentrica, dell’attore primario alla morale comune del vivere. Oppure, la rivalsa postuma di congiunti che non vogliono ammettere umani errori perpetrati dai padri; il rammarico tardivo di codardi “beneficiati”, amici dell’ultima ora, fans.
Nel grande e capiente calderone del web le notizie non mancano; ogni persona ha l’opportunità di esprimere la propria opinione in merito a faccende private e collettive. Può documentarsi e dire la sua versione dei fatti. Anche se, il maggior spazio lo occupa sempre e comunque il personaggio famoso, il dato positivo è che chiunque può suggerire e far intendere, a quanti millantano ipotetici adepti, di non esagerare nelle esternazioni faziose.
In tv e sui media in generale appare chi desta curiosità; internet conferisce notorietà a chi è cliccato, a prescindere del valore contenutistico messo in rete; e non c’è distinzione tra il blogger che cazzeggia, l’impegnato e i siti che trattano notizie di varia natura. Contano solo i clic! I contatori d’accesso segnalano lo share, dicono chiaramente quante volte è stato visitato il blog, il post, il filmato ecc.
Su Wikipedia si trova di tutto, storia, gossip, curiosità e anche semplici strafalcioni; su ogni voce, ad indicare una parvenza di scientificità, c’è un’indicazione, un termine che lascia intendere al visitatore la struttura della pagina cliccata, vale a dire se è un abbozzo in via di sviluppo oppure no. Quanto segue è il risultato della ricerca del termine “statista”:
Il termine statista deriva da Stato e indica un personaggio politico deputato a governare e regolare gli affari di Stato. Solitamente viene utilizzato per indicare il capo di Stato. Non è collegato a caratteristiche democratiche della figura: anche un dittatore può considerarsi uno statista. La non correlazione tra caratteristiche di nomina democratica della figura e la definizione della figura stessa pare essere rafforzata dal parere di politologi e storici che usano il termine, nei loro lavori, per indicare personaggi che hanno avuto incarichi di governo, a prescindere da come questi sono stati ottenuti. Virtualmente qualunque personaggio abbia rivestito incarichi tali da contribuire direttamente a sviluppare la politica di una Nazione può essere considerato tale. In senso generale, il termine è stato anche usato per indicare chi si è occupato di affari dello Stato arrivando, grazie al suo peso politico, a condizionarli pur non ricoprendo formalmente incarichi di governo. In questo senso, anche il capo dell’opposizione, in particolari contesti, può essere definito statista.
In base alla sintesi wikipediana, la terminologia di statista può essere assegnata senza possibilità di errori a chiunque si trovi in dette condizioni sociali ma è anche vero che lo Statista puro, quello che occupa spazi storici dignitosi e importanti nella memoria dell’umanità, è colui che ha speso energie per salvaguardare e migliorare il bene comune; ha creato i presupposti per una società migliore, solidale. Statista puro è colui che ha dato o dà alla collettività intera le proprie energie vitali senza aspettarsi nulla in cambio, neanche una targa ricordo, perché l’amore elargito al prossimo, attraverso il lavoro, lo sostiene nelle difficoltà e ritorna a lui accresciuto.
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