A REGOLA D'ARTE.
“... speriamo di sviluppare un lavoro
in sinergia con gli operatori culturali che, piuttosto che pensare
alla concorrenza o ai flash sui giornali, dimostrino di essere
realmente interessati alla promozione dell’arte in città”; così
conclude Rocco Guglielmo la presentazione del suo intervento
culturale a favore della città di Catanzaro.
In questi giorni, 4 silhouette in bronzo e corde dell'architetto Pinna presidiano alcuni angoli del centro storico cittadino. “Si tratta di opere di grande dimensione – spiega il presidente della Fondazione, Rocco Guglielmo - situate all’inizio di Corso Mazzini, nella piazza del San Giovanni, nel chiostro del Municipio e nel cortile di Palazzo Alemanni.
E’ la prima volta che si sperimenta un percorso artistico concepito in simbiosi con il contesto urbano per far convivere l’opera d’arte con la vita quotidiana”.
I lavori di Pinna, dal punto di vista formale, sono aggraziati. Una grazia conosciuta che rimanda alle opere stilizzate di Amedeo Modigliani che, posizionati nei luoghi anzidetti, fungono da graziosi complementi d'arredo.
Le figure di Pinna rappresentano una figurazione essenziale del corpo umano lavorate con corda e bronzo.
A rafforzare il concetto che molta gente ha dell'arte e spesso la confonde con l'artigianato artistico o bene che vada con le linee accattivanti del designer, cadono a fagiolo le considerazioni date alla stampa in occasione della presentazione “dell'evento culturale”.
“Per la prima volta è stata realizzata una lampadina-scultura ispirata ad un vecchia opera di Pinna intitolata “Lucignolo” – continua Guglielmo -. L’artista ha sviluppato il prototipo e, insieme ad un soffiatore di vetro, è stata realizzato il bulbo in tre tipologie, ciascuno con otto esemplari. Un ingegnere si è invece dedicato alla parte meccanica, montando materialmente la lampadina”.
ps.: chissà perché, mi viene in mente la clausola in calce che segue i preventivi per la richiesta di lavori domestici: “la ditta s'impegna a che i lavori siano eseguiti a regola d'arte!”