Libreria difronte. Pianoforte accostato sulla sinistra e sopra, al centro della parete, una tela raffigurante uno scorcio di natura morta con fiori sul davanzale di una finestra che affaccia sulla campagna e, a lato, una locandina del concerto di qualche estate fa.
Le allegorie sembrano azzeccate e in sintonia col momento storico. ma:
È la cameretta di un liceale con la passione della musica. Un ragazzo come tanti ma dalle idee e dalle passioni chiare che sa intervallare il tempo per lo studio, gli esercizi al pianoforte, di musica con una energica partita a calcio-balilla. Il biliardino è posizionato sul lato destro della stanza quasi accostato al letto.
Così è organizzata la sua tana, il suo rifugio; che denota serietà e impegno per lo studio intervallato dalle spensierate attività ludiche connaturate alla giovane età. (anche se, ne sono certo, per lui lo studio del pianoforte e della musica non è un impegno gravoso)- Un modo naturale per esorcizzare le tensioni del momento. prenderne atto; catalogarle e andare avanti. Perché, parafrasando Vasco: La vita continua.
Salvatore ha deciso, ha scelto un nome d'arte non tanto dissimile dal suo. Ancora non gliel'ho chiesto ma suppongo sia stata una scelta obbligata per evitare casi di omonimia e essere confuso con l'altro Sal Nistico, il noto jazzista italoamericano originario di Cardinale e suo lontano parente.
Ha deciso di mantenere il nome invariato: Sal e trasformare con una leggera svista semantica il cognome in Mistico.
Sal Mistico. già impresso da qualche tempo sulle locandine e sugli inviti degli incontri tematici consolidati in passato, quando non eravamo obbligati a mantenere distanze e scafandri protettivi addosso.
Adesso, come tutti, Sal Mistico, è costretto nel chiuso della sua casa; nella sua cameretta e, seduto davanti al pianoforte, impegna proficuamente le restrizioni imposte dalla pandemia. Le note riempiono il silenzio e leniscono le angosce, le incertezze cagionate dal tempo contingente. Qui le restrizioni della epidemia del covid-sars19 sono sospese e noi, sulle note di Oblivion, un brano di Astor Piazzola, virtuoso compositore e musicista argentino, ne siamo certi, "dimenticheremo" questo tempo triste e torneremo a respirare a pieni polmoni l'ossigeno vitale che anima le menti creative e le fortifica.