lunedì 23 ottobre 2017

Ho incontrato un Angelo

Teresa Mannino incontra Andrea Camilleri.


Il colloquio tra il papà di Salvo Montalbano e la showgirl nonostante si conoscano da poco è saturo di familiare calda intimità.

La voce roca dello scrittore mi riporta alla mente una figura pacata e positiva, anche lei, grande fumatrice, ma senza pappagorgia, anziana, più grande di me di una ventina di anni arricchiti da una enorme esperienza culturale.
Tosse e raucedine impongono i fumatori accaniti a prendersi attimi rumorosi di pausa. Anche Angiolina era costretta a farlo. Doveva interrompere il dialogo, sospendere le parole a causa del fumo.
Angiolina Oliveti
Scrittrice anche lei ma meno nota del maestro Camilleri, non ha insegnato all'accademia d'arte drammatica, non ha fatto alcuna regia e non ha avuto allievi nel campo del cinema e dello spettacolo.
Ha insegnato, però, le tecniche agrarie per migliorare le colture. Ha steso e realizzato progetti in tal senso espletando egregiamente la funzione di dirigente regionale nell'ambito del settore 'agricoltura'. Agronoma. Divulgatrice agricola.
Angiolina Oliveti s'interessò dei problemi dello sviluppo agricolo in Calabria ed è stata presidente regionale dei gruppi di azione locale, noti anche con l'acronimo “gal”.

Raggiunta l'età della pensione, Angiolina, coltiva la sua passione: la scrittura.
I suoi scritti si avvalgono della conoscenza scientifica. Divulga fatterelli locali e surroga le storie di vita rurale e contadina con similitudini associando le qualità degli elementi coltivati in natura nell'orto a uomini e donne. Descrive personalità e costumi lasciando ai lettori la libertà di vedere dentro le storie personaggi noti o semplici compaesani.

Angiolina era portatrice naturale di sana saggezza. Un Angelo pacato e amorevole. Le piaceva parlare. Raccontare aneddoti. Come Camilleri, era una guida esperta nel dare la giusta dimensione alle parole. Anche durante le pause. I silenzi che anticipavano le parole erano carichi di saggezza e suggerimenti da rilevare.

Teresa Mannino si commuove nell'attimo in cui Camilleri invita “all'intimità del silenzio” così da essere un tutt'uno con l'ambiente circostante.

L'enorme differenza d'età sembra annullata dalla familiarità dell'approccio tra i due. E il dialogo diventa lezione di vita. Medesima atmosfera che si creava quando ci si incontrava.

Ciao Angelina.

venerdì 20 ottobre 2017

Povertà.

(Appunti quotidiani di un giorno qualunque).

 

Illuminami! Chiedo alla forza che governa la vita e la morte terrena. Ilumina tutti.

La follia domina le menti e ordina azioni inumane.
Si uccide in nome di una religione.
Si governa il potere in nome di una politica che mortifica l'intelligenza.
Si edificano cattedrali religiose per esaudire bramosie terrene.
Tutte Volontà prettamente umane volute da ipotetiche entità celesti. E da ambigui domini sorridenti.

Politiche umanitarie, attente e soggiogate dall'economia, muovono le nostre azioni.
La potenza del denaro condiziona le civiltà. Ieri come oggi.

La fame rende schiavi.

L'uomo anziano, in attesa, nel parcheggio del supermercato, si avvicina titubante, timoroso, chiede qualche spicciolo.
Pelle e ossa. Si scusa. Ma ha fame! E senza soldi è difficile eludere i cassieri.
Minuto. Capelli bianchi e barba rasata da qualche giorno. Ringrazia. Mette le monete in tasca e si dirige all'interno. Contando mentalmente quanto fa un etto di mortadella e un panino.

Il falco cala improvviso. S'avventa sulla preda. Il ratto corre. Cerca la salvezza tra le macchine e i cespugli. Inutilmente.

giovedì 19 ottobre 2017

Misticismo ordinato

150km per una sola domanda e tre minuti di colloquio.

Se penso alla vita di San Francesco e a come ha abbandonato le ricchezze terrene per ritirarsi in una grotta... certo, fa specie accettare la cementificazione che edifica umane volontà ascetiche cresciute nel tempo e associate ai carismi dell'ignoto e dell'ultraterreno.

La collina sabbiosa è modificata dal progetto dell'uomo. Anche la strada è più agevole rispetto a vent'anni addietro. E nello spiazzo sterrato le transenne disegnano il percorso da seguire per raggiungere il sagrato oltre le casette in legno che fanno da ristoro e commercio di gadget religiosi. Sulla destra un container saldamente ancorato a terra accetta lasciti e donazioni per la costruenda opera religiosa.

Le fontane dell'acqua miracolosa sono state spostate più giù. Sono 4 o 5. tutte secche. “l'elettricista sta lavorando”. Spiega un volontario del servizio d'ordine.

Lo scoglio dell'apparizione è imprigionato da una robusta inferriata ed è inglobato nel cemento che suddivide fabbricati vari.

Alle 14,00 inizia la lettura dell'elenco sotto i portici che incorniciano la piazza dal lato sinistro mentre a destra una struttura ricoperta con pannelli isolanti proteggono dal sole la nuova grande chiesa.

È un grande cantiere aperto quello che si para davanti agli occhi dei visitatori. Transenne e ponteggi e strade da completare.

Dall'altoparlante una voce invita i pellegrini ad accomodarsi. Il servizio d'ordine è imponente. I volontari sono dappertutto. Sembra di essere in una caserma. Non è permesso spostare neanche una sedia dietro la colonna per proteggersi dal sole.

Madonna dello scoglio, santuario
Simile ad una hostess dell'alitalia, la volontaria, sotto il porticato, davanti alla porta dell'incontro col mistico e dopo aver letto l'elenco dei nomi, invita a prendere visione del plastico e al contenitore delle offerte posto davanti.
Soldi che servono per la missione del sant'uomo voluta dalla Madonna! l'opera da realizzare in quel luogo deve essere edificata al più presto.
Per questo i convenuti sono invitati a fare offerte consistenti e deporli nella cassetta. O, in seconda analisi, consegnarli direttamente a lui durante il colloquio che non deve protrarsi per più di tre minuti e, tassativamente, porre una sola domanda, un solo quesito che angoscia quanti hanno ottenuto l'appuntamento. Ovviamente dopo avere lasciato borse e telefoni sulla sedia.

"Avete bevuto l'acqua?" mi dice a fine incontro il mistico. Sì! rispondo. "Bevetela adesso mentre dite una preghiera", aggiunge sorridendo fratel Cosimo.

martedì 17 ottobre 2017

Donne e uomini tra abusi di potere e stragi

Non ne farei una questione di genere maschile o femminile ma una questione di cultura e pulizia mentale che governa la libido e il fare umano in ogni aspetto.

Le notizie corrono. Si accavallano ma rimangono nei pensieri solo le più scottanti. Ovviamente, secondo i costumi e la cultura corrente le situazioni morbose acchiappano maggiormente e catalizzano le attenzioni della quasi totalità degli utenti anche inconsapevolmente.

E mentre si riaccendono i riflettori sugli “abusi sessuali” del produttore americano, che pare abbia fatto incette e goduto delle grazie delle più belle e attraenti giovani attrici che gli sono capitate a tiro e che pare, sempre secondo quanto si narra in questi giorni sui media, abbiano ceduto alle voglie dell'orco, una donna impegnata sul fronte morale è stata fatta fuori alla maniera dei boss di 'ndrangheta e malaffare: uccisa! Saltata in aria con la propria macchina dopo pochi metri.
L'esplosione ha fatto volare l'auto e l'ha scaraventata fuori strada in una campagna dell'isola di Malta.

Daphne Caruana Galizia, questo il nome della giornalista e blogger assassinata, da qualche tempo conduceva un'inchiesta investigativa che ha imbarazzato il governo maltese. Ha puntato il dito sul governo Muscat e sui legami col regime azero.

daphnecaruana galizia

L'ultimo post scritto sul suo blog conclude così: “ci sono criminali ovunque si guardi, la situazione è disperata”.
Poi, alle tre, il boato. Gli agenti di polizia hanno riferito che il cadavere è irriconoscibile.

Abbiamo diverse finestre d'osservazione:
Da un lato, donne che esasperano la loro femminilità e forse la mettono in conto pur di fare carriera, dall'altro, Donne che pensano. Pensano a come mettere in campo la conoscenza per migliorare l'esistente e la vita alle nuove generazioni. Donne che denunciano, consapevoli di esporsi alla diabolica cattiveria umana. Donne come Ilaria Alpi, uccisa per le sue inchieste in medio oriente insieme all'operatore Miran Hrovatin.
Sono passati 23 anni dall'omicidio di Ilaria e Miran e le indagini sono ad un punto morto, ancora non ci sono colpevoli! Ma è forse trovando i colpevoli che si migliora la società?
Mi spiego meglio. Anzi pongo un quesito:
se ci fossimo preoccupati più del pensiero filosofico, cioè sull'essere e nello stare insieme nel momento storico attuale, piuttosto che sulle lusinghe estetiche del corpo e sulla voluttà che questo dona; sulle insidie del potere maschile e femminile esercitato nelle forme più varie da entrambi i sessi, (perché, è indiscutibile, una bella donna esercita poteri irrefrenabili quando vuole e domina l'uomo in qualsiasi momento) sarebbe comunque successo tutto ciò?

Mi piace concludere e ricordare tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato e continuano a farlo in silenzio. In sintesi, le persone sane che hanno dato conforto alla società coi loro studi e l'impegno adeguato per una corretta causa nelle istituzioni e nelle famiglie. Donne e uomini che si sono realizzati nell'anonimato.
Gente che non vedremo mai in tv o sui giornali ma non per questo meno importanti e incisivi per la formazione dei cervelli.

domenica 15 ottobre 2017

Tra gli acrobati (come Silvestri).




Mi ero sempre sentita un’acrobata.
Una di quelle non certe e dai passi falsi, dai mille dubbi e dalle gambe tremanti.
Un’acrobata che guarda sotto, quando sa che non si dovrebbe;  un’acrobata che si fa venire le vertigini, poi chiude gli occhi e torna stabile.
Sempre lì sul filo, in punta di piedi, evitando movimenti troppo bruschi sennò si cade.
Capitava di perdere l’equilibrio e cadere, ma sotto non avevo materassi, nè reti, mai.
L’altezza per fortuna non era tanta e me la cavavo sempre con qualche graffio e sbucciatura di ginocchia.
La noia più dura, intrisa di fastidio era quella di avere perso l’equilibrio; era quella di averci creduto troppo nell'equilibrio.
Che no, non è eterno.
Ce n’è uno per ogni periodo e ogni stagione; e lui cambia insieme a te.
Motivo per cui, adesso ogni volta che sto per cadere mi concedo morbida, nella dolce convinzione che un nuovo equilibrio mi accarezzerà e mi terrà per mano per un po’.
Ascolto “Acrobati” di Daniele Silvestri e ringrazio il cielo di far parte di un mondo di circensi, che più entusiasta non si può.

sabato 14 ottobre 2017

Il 7 novembre ore 14 torna Altrove sulle frequenze di UMG Web Radio.


A CURA DI:  Amodio Valentina, Cortone Salvatore, Iannino Manuela,  Iannino Valentina,  Massimilla Fabrizio.




Il 7 novembre dalle 14 alle 16 ritornano l’intrattenimento radiofonico,dibattito,interazione e musica,firmati UMG Web Radio di Altrove.

L’idea di “Altrove” nasce dalla volontà di intrattenere gli studenti e diventare per loro appuntamento fisso. In effetti, nel corso degli scorsi anni, il programma, piuttosto leggero e dai temi quanto più vicini al mondo giovanile,  ha raggiunto questo obiettivo, riscuotendo un buon risultato tra le mura universitarie e non.   Nello scorso anno abbiamo avuto la fortuna di condividere i nostri microfoni con artisti che appartengono al mondo dell’arte in ogni sua forma. Tutto ciò ha consentito uno scambio di utilità, per l’ospite la promozione dell’ attività, per il programma, un evidente riconoscimento di impegno culturale, da parte dei radioascoltatori e degli ospiti stessi che si sono proposti, volontariamente, sempre più spesso. E’ perciò invariata la presenza di un ospite con annessa intervista.

OBIETTIVO DEL PROGRAMMA: La circolazione delle idee. Vorremmo accompagnare il radioascoltatore alla riflessione di temi di varia natura e notizie del giorno selezionate dai conduttori, così da consentire una interazione dinamica. Sono previsti, all’occorrenza, ospiti in studio.

Rubriche:

·        CORREVA L’ANNO: rubrica che tende a suscitare nella nostra memoria ed in quella dei nostri radioascoltatori ricordi, cenni storici, musica, grandi eventi, scoperte, curiosità legate al mondo universitario e tanto altro ancora andando semplicemente a citare la formula segreta ‘’Correva l’anno… Es.1982: L’Italia di Tardelli si laurea campione del mondo; nasce il principe William; mentre impazza la mania per la musica straniera, viene fondata Radio Italia; La mafia uccide il Generale Dalla Chiesa; per voi questa data cosa significa? Cosa vi ricorda? ‘’. Naturalmente la rubrica implica un contatto diretto con i nostri ascoltatori che interagiranno con noi mediante i vari strumenti ‘’social’’.
·      
“ GIRA VOCE CHE.. 3.0: In 3 minuti ricapitoleremo le notizie e gli avvenimenti più rilevanti della settimana che poi commenteremo con i nostri radioascoltatori, stimolando il dibattito tramite interrogativi e all’occorrenza provocazioni per mezzo di imitazioni di personaggi noti.



  • TeatriAmo: nasce dall'idea di Manuela Iannino di unire due passioni, per l'appunto, radio e teatro.
Si promette il coinvolgimento delle scuole teatrali di Catanzaro e dintorni, e un'aperta discussione sul teatro in generale, sul modo di intendere l'apprendimento e le risorse che questo offre.
Si riserva il fine ultimo di pubblicizzare gli eventi cercando di arricchire la mole di spettatori e invogliare, coinvolgere sempre più giovani.
E' importante, poichè io stessa mi sono resa conto solo recandomi a teatro della vastità di ciò che da tempo mi precludevo e non vedevo.
Dei nuovi modi di pensare la vita o semplicemente vedere sotto una luce diversa, diversi aspetti del mondo.
In tutto ciò mi aiuterà la mia prof Mariarita Albanese del #TdC .
"Il teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del teatro. Il teatro ha bisogno dei cittadini".
Come seguirci? Ecco il link della nostra pagina Facebook, dove potrete inviarci messaggi privati e non, prendere i contatti con noi e seguire le dirette web tramite il link che noi stessi scriveremo a momento debito sulla pagina: 

A breve si inizia.

RESTATE SINTONIZZATI!

venerdì 13 ottobre 2017

Riace oggi da un'idea di Mimmo Lucano

Si fa presto a cadere.


Prima, portato agli onori dai mass-media, inserito tra i 50 uomini più potenti del mondo, Mimmo Lucano, sindaco di Riace, noto per avere ideato un modo semplice d'integrazione per i profughi, ispiratore di scritti a volte romanzati e analisi sociologiche, quindi, della fiction prodotta dalla Rai con Beppe Fiorello che gli fa da controfigura è indagato di truffa, concussione e abuso d'ufficio.

Non lo conosco di persona Mimmo Lucano. Conosco però il suo impegno e quanto ha fatto per i primi profughi curdi che si sono avvicinati alla costa jonica e al paese di Riace.

Riace, il paese dove sono stati trovati i bronzi, sotto la spinta di Mimmo, l'allora sindaco, ha accolto e dato un riparo a gente che veniva d'oltre mare. E questi, donne e uomini, si sono integrati. Hanno ripopolato il paese. Hanno creato famiglie e allevato bambini.
In pochi anni l'idea del neo sindaco di Riace è diventata una promessa d'integrazione europea.

"viaggio in calabria" courtesy m. iannino

Contrariamente a quanto sosteneva un certo governo e i relativi ministri fautori dei respingimenti in mare sulle coste calabresi avveniva il contrario. Non chiusura ma accoglienza!
Che fece dire al regista Wim Wenderse: “La vera utopia non e’ la caduta del muro, ma quello che è stato realizzato in alcun paesi della Calabria, Riace in testa’.
Wim Wenders parla davanti ai Nobel per la Pace a Berlino e il presidente della Regione Agazio Loiero, si emoziona: ‘Sentire Wenders, le sue parole sulla Calabria e sui paesi dell’accoglienza, Riace, Caulonia, Stignano e Badolato, e’ stata la cosa emotivamente piu’ bella che mi sia capitata da quando sono presidente’.

Nel caso di Riace e quindi di Domenico Lucano, l'Accoglienza non fu solo un dare ma anche un avere perché diede nuova vita ad un paesino destinato allo spopolamento.
Riace ritornò a vivere. Gli antichi mestieri ritornarono ad essere praticati.

Lucano è al suo terzo mandato di sindaco e non può essere rieletto. A votarlo sono stati i suoi compaesani non i migranti che hanno trovato casa lì, loro, non possono votare.

Ed ora il triste epilogo.

Stando alle notizie di dominio pubblico, questo sognatore dallo sguardo buono e dal sorriso mite, è circondato dalla stima e dall'affetto di quanti lo conoscono.
Nelle strade del paese gli si stringono attorno. Lo proteggono dalla cattiveria dei detrattori e lo supportano, elevandolo oltre la materiale ossessione dei fondi e dei progetti scritti dai e per i burocrati, dagli ipotetici o probabili errori.

Ha fatto e presentato progetti e attinto ai fondi comunitari europei per sostenere un idea d'integrazione razziale priva di fronzoli ideologici. Un'idea, credo, dettata dall'amore e fratellanza verso i deboli forse perché ancora vivida nei ricordi che ancora bruciano sulla pelle dei calabresi. Una storia che accomuna, analoga a quella dei migranti, fatta di fame. Fame e miseria che spingono a partire verso terre meno ostili. Rischiare. Affrontare il mare. L'ignoto e le sevizie dei mercanti di anime per tenere in vita e soddisfare un'esigenza inderogabile ché conservazione.
In una parola:
la sopravvivenza, in maniera estremamente cruda, condita quotidianamente dalla fame e dalle angherie dei despoti oltre che dalle avversità climatiche e territoriali, è peggio di una pandemia che spinge a sfidare il mondo intero pur di trovare un porto sicuro dove crescere i propri figli e invecchiare serenamente.


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