mercoledì 8 giugno 2016

Sgarbi e i bronzi di Riace

Quante cazzate galleggiano allegramente nella fanghiglia del web? Troppi, e troppissimi (non si dice) sono i cretini che fomentano le provocazioni sterili e infruttuose. Andiamo al punto:
sgarbi e occhiuto

Vittorio Sgarbi già si sente con le chiappe sulla poltrona di assessore nel comune di Cosenza (legittimamente, dopo la mano data) Sgarbi, nei progetti di Occhiuto, si occuperà della valorizzazione del centro storico cosentino.

Ma quanti sventolano le parole provocatorie del critico d'arte si sono chiesti come può trasferire d'impeto degli oggetti storici dichiarati inamovibili?
Sgarbi aveva tentato con l'expo di Milano. Nella sua intenzione c'era di esporre là le due statue bronzee di fattura greca custodite con ogni cautela nel museo di Reggio Calabria.
Si parla dei bronzi di Riace con eccessiva superficialità!

martedì 7 giugno 2016

Matteo, da che parte stai?


Oggi due notizie hanno ottenuto reazioni immediate e mi hanno indotto a scrivere questo post. 

La prima fonte, relativa alla questione dell'emigrazione di massa dai Paesi africani che invadono l'Europa,  mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo e esclamare: Bene! Era ora! Finalmente in mezzo a tanta stupidità umana si muove il pensiero positivo a favore della gente che chiede aiuto e per sopravvivere cerca approdi sicuri.

Federica Mogherini ha avanzato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu la richiesta di una condivisione globale della gestione dei flussi migratori.
Oggi presenta agli europarlamentari il piano Ue sui migranti e sulla partnership con l’Africa al quale ha lavorato insieme al collega Frans Timmermans. Il numero uno della diplomazia Ue è ottimista, sa però che ostacoli sono nascosti anche nelle pieghe del funzionamento della Ue.

“Per governare insieme i flussi migratori, migliorare la vita delle persone nei Paesi di origine e l’accoglienza nei Paesi di transito. A questo serviranno i fondi del Trust Fund, e anche quelli che mobiliteremo con una grande piano di investimenti che vale miliardi di euro basato su un mix di risorse comunitari, privati e garanzie di istituzioni finanziarie internazionali”.
Queste le parole del ministro Federica Mogherini a cui va un plauso stratosferico. Bene! È un buon viatico e speriamo che vada a buon fine.

lunedì 6 giugno 2016

Cosenza, vince Occhiuto, Sgarbi e Alarico

Quasi il 72% degli aventi diritto al voto si sono recati alle urne cosentine ed hanno rimesso in sella l'esautorato Mario Occhiuto con quasi il 60% dei suffragi. Il risultato è clamoroso!, se si pensa a come è stato destituito qualche mese addietro dalla carica di sindaco di Cosenza.
Al suo fianco, tra gli altri, si è messo Vittorio Sgarbi che, tiepidamente, ha appoggiato lo strano progetto di Mario Occhiuto su Alarico e altre avventure dimostratesi ostiche ad una moltitudine di persone, non solo in Calabria, ma in questo caso fermo e convinto sostenetore politico.

I cosentini l'hanno rimesso in sella. Gli hanno ridato fiducia e dignità dopo lo sgabetto politico dei suoi avversari, convinti che possa fare del bene alla città e che continui nella programmazione urbanistica e culturale.
Da garantista gli auguro di meritare e onorare la fiducia di quel 58,95% che lo ha sostenuto. D'altronde 24.332 voti non sono cose da niente!

Africa, affari guerre e mass media

Quando si parla di guerra in Siria e nelle zone occupate e possedute dall'ISIS si pensa a scenari devastati che puzzano di morte. Si pensa alle macerie provocate dalle bombe nemiche. Ai disastri degli invasori ma viene difficile immaginare una sfilata di macchine nuove, fiammanti, come se fossero appena uscite dalle fabbriche che le hanno costruite, tra le rovine e le strade deserte. Come è difficile pensare alle vittime civili uccise dal fuoco amico.

domenica 5 giugno 2016

Solidarietà ai migranti

Anche oggi il mediterraneo è stato teatro di morte.
Carrette e gommoni non hanno retto al peso dei disperati che li affollavano. 
Carne umana caricata a forza, spinta con spranghe di ferro e legno dai diavoli della morte, è divenuta macabro mangime per pesci. 

"relitti"


A testimoniare l'ultimo, in ordine di tempo, degli efferati delitti contro l'umanità rimangono i relitti e le poche cose possedute in vita dai migranti e dei sopravvissuti. Bambini e ragazzi, diventati orfani e adulti d'un colpo, perché i genitori sono periti tra le onde o imprigionati nelle stive, o, e questo dà la cifra di come si vive nei Paesi oppressi e affamati dell'Africa e spiega le motivazioni della diaspora forzata, inviati soli a percorrere il viaggio della speranza da chi non poteva permettersi di pagare la traversata e ha deciso di dare una possibilità ai figli.

Giubbetti salvagente. Tavole. Vestiti. Scarpe. Corpi senza vita. E molti disperati che non lasciano la presa dei relitti che ancora galleggiano in attesa dei soccorsi.

giovedì 26 maggio 2016

Preferisco il contatto umano

M'infastidisco quando rispondo al telefono e dall'altra parte una voce metallica mi chiede informazioni o vuole risposte.
Da un giorno e mezzo sono nell'impossibilità di fare telefonate ma le posso ricevere. Chiamo l'ufficio guasti della compagnia telefonica e con chi devo interloquire? Con una segreteria telefonica! “digiti uno se vuole conoscere il suo stato... 2 se deve comunicare un disservizio: 3...”.
per forza di cose devo seguire le indicazioni. Digito e attendo. Dopo una manciata di rottura di coglioni il problema è accolto. Non resta che aspettare!

"le centraliniste"

domenica 22 maggio 2016

Renzi e la personalizzazione della politica in 1/2 ora

lucia annunziata
Lucia Annunziata nella sua “inmezzora” di oggi non è stata aggressiva. Verbalmente decisa e tenace come al solito. È stata Maria Elena Boschi a tenere il ritmo. Un ritmo sostenuto e forse preventivamente concordato con il suo capo Matteo Renzi.

Nel ricordare che gli attuali governanti sono tutti stati nominati e consacrati dal Presidente emerito Giorgio Napolitano, quindi in teoria e in pratica non rappresentano il popolo italiano, e che Parlamento e Senato sono l'espressione di una vecchia negativa mentalità politica che, per farla breve, mischiati insieme non ne esce fuori uno buono (Verdini che lascia Berlusconi e va con Renzi, forza italia che prima stende porcellum e varianti su tutti i fronti e poi si ritira, lega nord che gioca sulle disgrazie altrui, i cinquestelle che ancora non sono voluti crescere ma che sono gli unici che si sono tagliati gli stipendi mentre gli altri stanno incollati alla sedia fino a fine mandato per assicurasi la pensione, e che pensione!), insomma, in questo quadro di desolazione più nera Renzi personalizza, come ha sempre fatto finoa d oggi, l'esito del referendum sulle riforme Costituzionali volute da lui e da re Giorgetto.
Renzi e la Boschi sono certi di vincere. Logico. Giocano facile. Puntano sulle paure dei nominati, ché se il governo scioglie le camere anzitempo vanno a casa con un pugno di mosche e addio vitaliazio se non arrivano ad ottobre del 2018.

sabato 21 maggio 2016

Unicz il premio Franco Politano è al 4° anno

Catanzaro, università magna graecia
premiazione migliore tesi "premio F.Politano"
È il quarto anno consecutivo che si svolge il “premio Politano” all'Università Magna Graecia di Catanzaro.

Livello uno aula “A”: il preside, prof. Luigi Ventura, della facoltà di giurisprudenza introduce l'evento voluto dalla famiglia di Franco Politano, prematuramente deceduto dopo una lunga malattia in questi termini: "è un episodio fuori dall'ordinario, privo di interesse personale o altro, quello che sta avvenendo oggi e per la quarta volta nella nostra facoltà. La famiglia Politano, nelle persone della signora Rosalba, i figli Maria Giovanna e Antonio, entrambi avvocati, elargiscono una borsa di studio al nostro miglior studente per il lavoro di ricerca svolto per la stesura della tesi di laurea.

Franco Politano è stato il simbolo delle politiche di un partito che non c'è più. Un partito che ascoltava i lavoratori, le classi povere e, con Berlinguer prima, Natta, Occhetto e Bersani guardava alla media borghesia e ai moderati dell'Italia onesta.
Catanzaro, sede Regione Calabria: Franco Politano, vice presidente reg,Calabria,
Guido Rhodio, presidente reg. Calabria e Giulio Andreotti, presidente del Consiglio

La sua carriera politica, se la vogliamo definire così, ebbe inizio nella fabbrica della Pirelli a Torino. Giovane, appena uscito da un istituto retto dai gesuiti, Franco partì da Conflenti alla volta della città operaia per antonomasia. Lì conobbe Occhetto che lo mandò giù in Calabria. Ma la sua biografia è ben nota. Inutile dilungarci. Oggi, a distanza di sette anni dalla sua morte, i figli e la moglie lo ricordano così, istituendo un premio alla migliore laurea in giurisprudenza, lavoro di ricerca menzionato e proposto dai docenti della facoltà catanzarese.

Catanzaro, visita istituzionale di Giulio Andreotti,
da sinistra: Franco Politano e Guido Rhodio
Perché proprio un premio alla migliore tesi svolta da un laureato/a in legge? Perché Franco Politano era un uomo dello Stato, una persona onesta, un parlamentare che si è dimesso per ordine di Berlinguer dal suo incarico di deputato del pci per scendere in Calabria e risanare le sorti del partito e della gente di Calabria! Un uomo al servizio della gente che lavorò ardentemente per il Paese e ogni sua decisione era suffragata dalla segreteria nazionale del suo partito. Anche per acconsentire alla nascita della prima giunta di sinistra in Calabria nel 1985 con Principe e successivamente con Rosario Olivo. E poi, nel 1990, il "compromesso storico" che vide Guido Rhodio presidente e lui vicepresidente della regione Calabria, s'interfacciò con l'allora segretario del partito comunista Enrico Berlinguer per chiedere il benestare politico.

giovedì 12 maggio 2016

Calabria: Uffici regionali fuori mano

Forse oggi gli affari saranno più grami del solito per il paninaro parcheggiato tra le macchine dei dipendenti regionali. Il meteo dice Acqua e vento. e fare a piedi quei cinquecento metri che separano il camion dall'edificio è un po' problematico.

Calabria, germaneto, cz, nel parcheggio della cittadella regionale


È un immenso parcheggio, lo spiazzo che anticipa il mostro edificato nel deserto di germaneto: “la casa dei calabresi” ovvero, in burocratese, la cittadella regionale che ospita oltre 1800 dipendenti, trasbordati con imperio dal nuovo governatore ad inizio mandato, non ha ancora un punto di ristoro all'interno.

A dire il vero, anche il precedente governatorato si era speso affinché l'impresa di trasloco riuscisse nei tempi prefissati. Tutti, governatori e politici di varia estrazione, di oggi e di ieri si sono impegnati amorevolmente nell'impresa, però, che pensare dell'inamovibile sede del consiglio regionale ancorata a Reggio Calabria?

È vero qualcosa si è risparmiato. L'accorpamento degli uffici in un unico complesso fa risparmiare tanti soldi.
Ma alla salute dei dipendenti qualcuno ci ha pensato seriamente? Bar, tavole calde, o mense per i dipendenti, come dir si voglia, non è anche compito e pensiero del governatore ?
Già il governatore! Da lui ho sentito solo parole e critiche dure nei confronti dei dipendenti regionali, e in parte forse pure c'azzecca! Ma da questo a metterli a pane e acqua ce ne vuole.

Penso che il buon governo politico di una regione si esibisce anche in queste elementari gestioni dell'ordinario e nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e lavoratori, nonché dei cittadini che si recano presso gli uffici della regione Calabria.

domenica 8 maggio 2016

Dedicato alle mamme

Oggi si ricorda la figura materna. Festeggiamenti consumistici a parte, regali e propositi sentiti alla propria mamma o a quella Celeste:

Mi piace pensare di poter vivere in una realtà multietnica composta da cromie infinite in cui ogni colore possa essere l'essenza rappresentativa dell'identità singola fattasi plurale di persone, idee, pensieri e, perché no, di interi popoli non più afflitti dai bisogni primari. Anziani, donne, bambini, uomini emancipati dalla sudditanza dei signori della guerra e dall'egoismo dell'alta finanza che pone i profitti economici e di mercato al primo posto nella scala dei valori:
chimere realizzabili!
Per non osservare mai più inermi alla vittoria dei falsi profeti che opprimono e tengono sotto il giogo dell'ignoranza collettiva i deboli.

Mai più ali spezzate dall'indifferenza collettiva, dalla paura e dall'odio, dagli affari. Dall'invidia!

Pace. Prosperità e fiducia nella creatività degli esseri nelle molteplici forme della natura e dell'ingegno umano. Serenità alle mamme procreatrici d'amore.

2°step "con le ali spezzate" ©mario iannino

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