mercoledì 20 novembre 2013

L'acqua ha buona memoria. Noi no!

Catanzaro. Il territorio è flagellato e mostra ferite profonde dopo neanche 24 ore di pioggia forte. E anche se qualcuno urla :”governo ladro” perché non è stata fatta una manutenzione adeguata, non dobbiamo dimenticare di elencare le nostre colpe.
Anzitutto dobbiamo ricordare come la nostra scellerata cementificazione selvaggia, il disboscamento e peggio l'incuria dei corsi d'acqua, la sporcizia che buttiamo nei pressi delle fiumare e gli arbusti che crescono dentro i letti dei torrenti.

nei pressi del centro commerciale "le fornaci"
Ho fatto un giro e ho visto colline trasformate dall'acqua piovana. Colline di fango brulle solcate come se una mano enorme avesse passato sopra un grande gigantesco pettine.

Fango. Fango dappertutto! E strade dall'asfalto sollevato o inghiottito. Voragini.
Macchine parcheggiate in strade che si sono trasformate in budelli senza uscite. Macchine pigiate, insaccate, accatastate.

L'acqua ha buona memoria! Dicevano i vecchi. Conosce la sua strada e se qualcuno gliela “sequestra” arbitrariamente se la ripiglia.

Grazie al cielo, il clima, che ci è, tutto sommato, “amico”, il maltempo è durato poco e i danni sono circoscritti e limitate alle cose. Qui non ci sono state perdite di vite umane com'è successo in Sardegna e in altre località.

Qualcuno ha detto che questo è il momento del fare e non dell'analisi. Ma se la razionalità, in tempi non sospetti, è offuscata dall'ingordigia, dalla smania del possesso anche a discapito dell'ambiente, se non ora quando?

Ci si augura che anche noi, come l'acqua, facendo tesoro dell'accaduto, manteniamo buona memoria.

ps: per chi non conosce Catanzaro è utile dire che viale Isonzo costeggia la fiumarella, un fiumiciattolo a carattere torrentizio. Il muro in cemento ai margini della strada ha creato una diga a causa dell'ostruzione degli sfiati pluviali. 

martedì 19 novembre 2013

Maltempo su Catanzaro, emergenza viabilità

Anche su Catanzaro è arrivato il maltempo.
È stata una notte di pioggia torrenziale e come di consueto le periferie sono state sferzate dal vento e inondate di acqua e detriti.

Viale Isonzo è bloccato. I pochi temerari a bordo di suv sono costretti a miti consigli dal fango e dai detriti trasportati dall'acqua sulla strada che unisce i quartieri Corvo e Pistoia ai centri di Santa Maria e Lido. Impossibile entrare a Catanzaro città.

Dal suono delle sirene che si sentono nell'aria si desume che i vigili del fuoco stiano attuando diversi interventi.

Da qualche ora le nuvole si sono diradate e il sole torna a splendere rilucendo sui detriti che l'acqua ha trasportato a valle. e sui nuovi varchi aperti a dispetto dell'insipienza di chi ha costruito ostacoli senza prevedere i pericoli per l'uomo derivanti dalla sovrumana forza degli elementi naturali.



lunedì 18 novembre 2013

Politici Fuori dalle regole e dalla realtà

Enrico Letta dice che siamo in ripresa e che il 2014 è un anno importante per la ripresa.

Unimpresa rielabora i dati Istat e dice che ci sono (siamo) più di “9 milioni, 286mila in più (il 3,2%) rispetto al 2012 rientrano nel bacino delle persone economicamente "deboli"”.

Le cifre quantificano disoccupati e le ampie fasce di lavoratori in condizioni precarie, anche loro in crisi.
Poi, sempre secondo lo studio di Unimpresa ai 3,07 milioni di persone disoccupate, bisogna sommare i contratti di lavoro a tempo determinato, sia quelli part time (643mila persone) e quelli a orario pieno (1,63 milioni).

Vanno poi considerati i lavoratori autonomi part time (832mila), i collaboratori (430mila) e i contratti a tempo indeterminato part time (2,56 milioni). Questo gruppo di persone occupate - ma con prospettive incerte circa la stabilità dell'impiego o con retribuzioni contenute - ammonta a 6,1 milioni di unità. Il totale del'area di disagio sociale, calcolata dal Centro studi Unimpresa, comprende 9,17 milioni di persone nel secondo trimestre 2013.

Perché un'associazione di imprese analizza il fenomeno dell'occupazione meglio del governo come se fosse dalla parte del lavoratore?

Non è un'anomalia! L'impresa fa il suo mestiere e sa bene che se non ci sono soldi nelle tasche degli italiani non ce ne sono neanche nelle loro perché chi non ha soldi non spende!

E gl'inciuciati del secolo che dicono? Dicono che tutto va bene! Mah, forse per loro. Specie per quanti assediano il Parlamento, non vanno mai a discutere e interessarsi dei problemi del Paese perché impegnati a curare i propri interessi o perché ignoranti.

Chi è fuori dalle regole e dalla conoscenza è fuori dalla realtà dei cittadini e del Paese.

domenica 17 novembre 2013

PdL, quanto ci costerà la scissione?

Considerato che ormai si ragiona in termini economici e che tutto è rapportato ai soldi ci si chiede quanto ci costerà la scissione del PdL? E quanto aumenterà l'aggravio di spesa pubblica che noi cittadini dovremo sopportare per mantenere la voce “costo della politica”?

Già “fratelli d'italia”, ricordiamo, il partito di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, i due transfughi più noti che si sono staccati dal pdl, forma un gruppo alla Camera con 9 deputati alla modica cifra di 400 mila euro in più.

Col PdL in frantumi quanti gruppi e gruppetti dovremo foraggiare?

Almeno due! La rinascita di forza italia e quella che rimane fedele ad Alfano e ai “governativi”. per quanto riguarda il centro destra.

Ma c'è anche la spaccatura in scelta civica di Monti, con Casini, Stefania Giannini e chi si ispira al Ppe. E ci sono le vecchie conoscenze dei siparietti televisivi che liberano c@zz@te a non finire.

Insomma, stanno allestendo un'altra pessima stagione teatrale. Peccato che il biglietto sarà pesantemente imposto a noi spettatori, (incolpevoli?)...

sabato 16 novembre 2013

dimagrire, curarsi e digerire coi fichi d'india

Le proprietà dei fichi d'india sono ampiamente elencate nei vari siti di bellezza e alimentazione.

 Mangiare dei gustosi fichi d'india significa, oltre che curare la salute apportando potassio, magnesio, calcio, fosforo, sodio, rame, ferro e selenio e abbattendo, quindi il colesterolo cattivo, anche prendersi cura dell'aspetto fisico perché aiuta nelle diete se mangiate qualche ora prima dei pasti, ne basta uno.

Le fibre presenti favoriscono la pulizia intestinale, rigenerano la flora e prevengono le emorroidi.

Però, forse non tutti sanno che si possono usare anche le bucce per preparare gustosi e profumati liquori digestivi.

Il procedimento è semplice. È sufficiente lasciare macerare le bucce per circa una settimana nell'alcool come si usa fare nella preparazione del limoncello.
Stesso procedimento:
10 bucce rosse
1 litro di alcool a 90°
500 gr di zucchero
1 litro d'acqua.

Ovviamente l'acqua e lo zucchero servono per preparare lo sciroppo da aggiungere all'alcool dopo aver mescolato e filtrato dalle bucce dei fichi d'india.

Come si prepara lo sciroppo?

Mettere in una pentola 1 litro d'acqua a scaldare, aggiungendo lo zucchero a fuoco lento fin quando non è tutto sciolto. Lasciare raffreddare. unire all'alcool e imbottigliare.

giovedì 14 novembre 2013

Tempo di lumache

TEMPO DI LUMACHE, IN CALABRIA.

Da qualche giorno è iniziato a piovere anche qui. Da noi andare in cerca di lumache è quasi un rito che si rinnova metodicamente alle prime piogge, perché quando i molluschi sono svegliati ed escono dal letargo per la prima volta sono più dolci.

E sì, nel frattempo hanno consumato le provviste ingerite prima del letargo e perciò perso il gusto amarostico che invece si riscontra in quelle raccolte in seguito.

La ricetta delle lumache al sugo secondo la tradizione calabrese è la più impiegata nelle cucine di casa nostra.

… ma c'è anche chi le preferisce così, magari incorniciate e appese in cucina ma anche in sala:

Lumache, courtesy M.Iannino, "bozzetto!

mercoledì 13 novembre 2013

Papa Francesco nel mirino della 'ndrangheta?

Quando i media vogliono creare caos e terrorismo psicologico ci riescono.

aore12blog

Ho letto sui social che la 'ndrangheta starebbe pensando di “eliminare” Papa Francesco. La cosa mi sembra abnorme. Un'azione impopolare come questa è fuori dalla mentalità della 'ndrangheta che si nutre di riti religiosi e sciorina religiosità.

Comunque nulla è impossibile. Perciò cerco notizie.

L'origine sta in queste dichiarazioni che Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria, fa al “fatto quotidiano”:

“...il comportamento del Santo Padre non viene visto di buon occhio dai boss della mafia calabrese.
Papa Francesco sta facendo innervosire la mafia finanziaria. Se i boss potessero fargli uno sgambetto, non esiterebbero. E di certo ci stanno già riflettendo. Questo Papa è sulla strada giusta. Ha da subito lanciato segnali importanti: indossa il crocifisso in ferro, rema contro il lusso. È coerente, credibile. E punta a fare pulizia totale.
E sarebbe proprio questa pulizia totale a far storcere il naso ai boss che per anni hanno riciclato denaro nutrendosi “delle connivenze con la Chiesa e del potere e della ricchezza che derivano direttamente dalla Chiesa”.

Appunto, “se potessero”, condizionale. Ma non possono! Perché un'azione simile non sarebbe capita e “giustificata” nemmeno dal popolo delle 'ndrine.

Gratteri parla della mafia finanziaria non necessariamente 'ndranghetista, forse contigua ma con criteri e apparati autonomi. E questo a chi studia i fenomeni sociali deviati, siano essi denominati mafia, 'ndrangheta etc, non sfuggono.

Questo non significa che Papa Francesco sia al sicuro! Le cronache sono piene di morti ammazzati per interessi economici e finanziari. Quindi, formiamo un cordone solidale attorno a Papa Francesco

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