Alla luce di quanto accade nel mondo per colpa dei giochi della finanza creativa e per come si sta comportando chi detiene il potere economico e politico, la proposta di Stefano Boeri, assessore al comune di Milano, è più che una provocazione. È la trovata demenziale di chi ama il rumore mediatico, il fumo e non la sostanza. Per il resto, ritengo inutile ripetermi. Le mie considerazioni culturali, chi vuole può leggerle qui e qui.
mercoledì 12 ottobre 2011
martedì 11 ottobre 2011
rassegna stampa, il meglio della politica
Quale articolo è meno allarmante?
Difficile dirlo! Tutti, nessuno escluso, da sempre i giornalisti toccano problemi inquietanti
che hanno portato la comunità alla disgregazione sociale.
Forti contro deboli. Ricchi contro poveri e classe media che vacilla tra i due opposti.
Forti contro deboli. Ricchi contro poveri e classe media che vacilla tra i due opposti.
Per onestà intellettuale si deve ricordare che buona parte della cattiva politica è anche causa della chiesa e delle sue ingerenze mal camuffate.
È risaputo che molti politici che dicono di ispirarsi ai dettami del Vangelo Cristiano predicano bene ma razzolano malissimo; basta osservare le disparità sociali ingigantite dai provvedimenti economici e finanziari dei vari ministeri per comprendere chi sono.
Senza sottacere l’incapacità culturale e politica di certi ministri che ripetono con forza certezze infondate, tant’è che se le rimangiano dopo qualche giorno, vedi tagli sulla cultura e la scuola.
E l’arroganza di certe lobby che pur di macinare affari dimettono poli industriali causando nuove povertà e miserie, è la normale conseguenza generata dal caos politico che governa col beneplacito degli imperi economici.
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
lunedì 10 ottobre 2011
condoni, tasse, tagli, intercettazioni e affari
Ancora una volta si parla di condono, il che significa un
bel regalo per i lestofanti che fin’ora hanno evaso le tasse o trovato altri metodi
per fregare il fisco e impoverire maggiormente cittadini e Stato.
Senza farla molto lunga, tanto i problemi sono noti a tutti,
invitiamo i signori del parlamento e del senato a mettersi da parte: faccia al
muro e almeno cinque minuti di rossore. Vergognatevi! Abbiate il coraggio
civile… ma no! È solo una perdita di tempo!
Figuriamoci se si preoccupano di quello che pensa la gente che soffre davvero gli effetti della cattiva politica. Se solo avessero un briciolo di onestà o di pudore si sarebbero dimessi da un po’! quindi, è infantile sperare in uno scatto d’orgoglio; questa classe politica non ne ha e non ci rappresenta!, è bene che lo sappia: non è degna di rappresentare l’Italia.
Figuriamoci se si preoccupano di quello che pensa la gente che soffre davvero gli effetti della cattiva politica. Se solo avessero un briciolo di onestà o di pudore si sarebbero dimessi da un po’! quindi, è infantile sperare in uno scatto d’orgoglio; questa classe politica non ne ha e non ci rappresenta!, è bene che lo sappia: non è degna di rappresentare l’Italia.
Forse l’opinione pubblica ritornerà ad avere fiducia nella
politica solo quando i politici troveranno il coraggio di tagliare i privilegi
di corte e cortigiane. Inutile che facciano gli untori e indichino il vento
dell’antipolitica dei qualunquisti per esorcizzare il disgusto che prova la
gente. L’antipolitica siete voi, clown s vanesi! 0vviamente qualcuno si salva nell’equipaggio
del Transatlantico e nei pescherecci periferici ma sono mosche bianche.
eccellente apertura mentale. volo. osservo. medito. rido
domenica 9 ottobre 2011
libertà e confronto democratico in rai
Per
la pluralità di pensiero che deve esserci in un servizio definito pubblico,
anche se lottizzato dai partiti, è importante che gli spazi della tivvù pubblica ospitino voci dissonanti e non solo quelle gradite al potere.
Per questo e non per Santoro o la Dandini ritengo interessante la campagna di sensibilizzazione per un nuovo progetto televisivo che sia estraneo alla logica di lottizzazione televisiva che sappia anteporsi alla RAI.
Per questo e non per Santoro o la Dandini ritengo interessante la campagna di sensibilizzazione per un nuovo progetto televisivo che sia estraneo alla logica di lottizzazione televisiva che sappia anteporsi alla RAI.
La RAI, non è nuova a epurazioni o defenestramenti tattici
di personaggi invisi al potere gestionalpolitik di un dato periodo.
La rai è un’azienda mediatica che chiama annualmente al
pagamento del canone tutti i cittadini in virtù di una legge apposita! Che però
non disdegna la pubblicità cafona e la propina nelle fasce d’ascolto più alte
(quando gli utenti sono a tavola) perché più redditizie per l’azienda e non
importa se tra un boccone e l’altro fa capolino la signora con problemi di pipì,
la ragazza che di punto in bianco scappa in bagno e lo sussurra alla collega, cambia
l’assorbente slip o ha pruriti intimi, per non parlare dei prodotti
per l’igiene del wc o della fossa biologica. Insomma, assorbenti, dentiere che
ballano, sudorazioni e puzzette varie trovano la loro massima pubblicità,
quando gli italiani sono a tavola! Ecco, questi alcuni dei tanti buoni motivi che
dovrebbero indurre i vertici a rivedere i palinsesti, le fasce pubblicitarie
con i relativi prodotti da mandare in onda, nonché i direttori schierati che
mandano solo certe notizie e non altre.
Non è per Biagi, Guzzanti, Dario Fo, Santoro e gli altri
censurati che si dissente, ma per il modo improprio di gestire un’azienda
pubblica; non per proclamare nuovi martiri, quindi, ma in virtù di una pluralità
che incoraggi tutte le proposte e le voci libere.
E mentre si parla della nuova avventura giornalistica di
Santoro, la maggioranza di governo tenta di far passare la legge bavaglio per
calmierare le intercettazioni ambientali in armonia con gli umori di chi
governa così da censurare anzitempo le notizie
che svelano il vero volto di chi gestisce i poteri economici del paese.
Auguri Santoro! Per il tuo nuovo spazio mediatico che necessita di una sottoscrizione di dieci euro per andare in rete e far fronte alle prime spese.
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
sabato 8 ottobre 2011
così nasce un amore rock
Massimiliano, Gianluca, Christian, Franceso, Raffaele
Vr'n'rTb
Da
qualche tempo nel catanzarese un nuovo gruppo musicale fa parlare di
sé. Sei ragazzi vivacizzano le serate nei pub più rinomati con
esibizioni rock da far invidia ai gruppi storici. Chi sono questi
elementi e quali sono le origini di così tanto fervore musicale?
Quattro
salti nel web e il mistero è svelato dagli stesi autori:
“Qui si fa la storia”
Anno
scolastico 1981-82……Gianluca Rossiello e Massimiliano Iannino,
due bambini di appena cinque anni, frequentano la stessa scuola.
Compagni di classe e di banco di una scuola materna della loro città,
Catanzaro, legati da una crescente profonda amicizia, diventano
compagni di giochi pomeridiani e trascorreno molte ore della giornata
insieme. Gianluca alterna i pomeriggi trascorsi in compagnia di
Massimo con lo studio della batteria, sotto la guida del padre
(batterista in famosi gruppi degli anni 60 – 70). Il feeling
musicale tra Massimiliano e Gianluca si fa più intenso nel febbraio
del 1982. cioè quando Vasco Rossi partecipa al Festival di Sanremo
con la canzone “Vado al Massimo” classificatasi ultima!
I
genitori dei piccoli Gianluca e Massimiliano regalano ai due il disco
in vinile “Vado al Massimo” (che tutt’oggi conservano
gelosamente – lato B “Ogni Volta”) e lo ascoltano (al
mangiadischi) durante i loro pomeriggi ludici. Qualche settimana dopo
nell’ “Asilo Republic” accade un evento che segna,
indelebilmente, la vita di Gianluca e Massimiliano: è Carnevale, le
maestre organizzano una festa con gli alunni dell’istituto, ma…
“i
bambini dell’asilo sono elettrizzati e fanno casino. Serve un'idea,
qualcosa per tenerli impegnati”.
Gianluca si avvicina alla sua batteria, inforca le bacchette ed
inizia, con lo stupore di tutti i presenti, a suonare ed accompagnare
“Vado al Massimo” di Vasco Rossi. Contemporaneamente Massimiliano
si posiziona vicino Gianluca e lo segue cantando la citata canzone.
E’ il preludio, l'embrione della futura “Vasco Rock’n Roll
Show” Tribute Band; ovviamente non ne sono consapevoli, questo lo
si può affermare col senno del poi, anche perchè dopo pochi mesi
(Settembre 1982), le esigenze dei rispettivi percorsi scolastici
mutano e l'iscrizione per la frequenza della scuola elementare divide
le strade di Gianluca e Massimo. I due, pur abitando nella stessa
città, riannodano i legami amicali dopo ben 25 anni !
Nel
frattempo,
Gianluca
Rossiello, che ora vediamo in veste di virtuoso musicista della band
(Pianoforte/Tastiere),
affianca agli studi scolastici istituzionali quelli musicali e all’età di sette anni decide di intraprendere lo studio del pianoforte classico e quindi la frequenza del Conservatorio. Durante gli studi classici partecipa a numerosi concorsi pianistici attestandosi sempre ai primi posti.
affianca agli studi scolastici istituzionali quelli musicali e all’età di sette anni decide di intraprendere lo studio del pianoforte classico e quindi la frequenza del Conservatorio. Durante gli studi classici partecipa a numerosi concorsi pianistici attestandosi sempre ai primi posti.
Ma
la passione di Gianluca è il jazz, il blues, il funky, la bossanova
e la musica leggera.
A
soli 14 anni inizia a collaborarre con musicisti e cantanti calabresi
conosciuti nel territorio regionale e in tutta Italia. Per un anno
frequenta un corso di Jazz e sotto la guida di alcuni grandi Jazzisti
del panorama italiano quali Giovanni Mazzarino, Piero Cusato, Pietro
Condorelli, consegue anche il relativo titolo. Compone numerose sigle
per alcune trasmissioni in onda sulle reti televisive regionali e
nazionali e partecipa alle stesse in qualità di ospite.
In
circa ventisette anni di attività musicale, Gianluca accumula un
background musicale notevole. Ed è proprio durante la sua carriera
musicale, nei primi anni 2000 che Gianluca incontra sulla sua strada
un chitarrista, e sarà “amore e intesa artistica a prima vista”:
Christian
Muccari ha le idee chiare fin da
quando, piccolissimo, imbraccia la chitarra e ne fa strumento di
gioco inseparabile. Superata la fase dei giochi intraprende gli studi
classici e matura un’ottima conoscenza teorica e pratica della
musica. Suona in gruppi musicali locali e nazionali; calca le scene
di teatri, pianobar, discoteche, piazze, villaggi turistici,
spaziando dal genere leggero al funky, rock, brasil – bossanova e
metal. Ciò gli consente di affinare tecniche esecutive e virtuosismi
rilevanti, elementi importanti per un chitarrista versatile quale è
diventato. Christian cura molto il proprio “suono”, vuole dare
un'impronta personale, perciò si avvale di strumentazioni e chitarre
al top. Mai pago dei traguardi raggiunti frequenta stages con
chitarristi di fama internazionale, tra questi Salvatore Russo,
Massimo Varini (Nek), William Stravato, Pietro Condorelli (noto
jazzista campano), Giacomo Castellano.
E
come dicevamo poc'anzi, da circa 10 anni è il chitarrista “fidato”
di Gianluca col quale collabora artisticamente in ogni situazione
musicale.
Nel
2007 Massimiliano e Gianluca si rincontrano dopo 25 anni ed
unitamente a Christian discutono della possibilità di costituire una
Tribute Band di Vasco, ma i tempi non sono maturi per un’operazione
simile ed i tre accantonano l’idea.
Nel
2008, 2009, Massimiliano, coadiuvato da Gianluca e dal suo fraterno
amico Ivan Colacino, incide, quasi per gioco, due cd di cover di
Vasco Rossi che riscuotono consensi.
Massimiliano,
forte dei consensi acquisiti e dallo stimolo degli amici che lo
invogliano a continuare nell'esperimento, nel 2010 rilancia l’idea
della Tribute Band a Gianluca e Christian; i tempi sono maturi.
“Basta
Poco”! i
due accolgono la proposta di Massimiliano e insieme decidono di
coinvolgere tre bravissimi musicisti: Davide Andrea Fera per il
basso, Raffaele Posca per la batteria e Francesco Merante alle
chitarre.
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Altro successo dei Vasco Rock'n' Roll Show
Passione e professionalità: elementi che
ripagano sempre!
La band Vasco Rock ’n’ Roll Show Tribute Band colpisce
ancora!
Ieri sera ha regalato emozioni a fior di pelle in quasi tre
ore di entusiasmante musica!
I VRS sono artisti veri e la naturale propensione scenica
oltre alla magistrale esecuzione dei pezzi conferma MASSIMILIANO IANNINO: Voce,
GIANLUCA ROSSIELLO: Pianoforte e Tastiere, CHRISTIAN MUCCARI: Chitarre, FRANCESCO
MERANTE: Chitarre, DAVIDE ANDREA FERA:
Basso, RAFFAELE POSCA: Batteria, eccellenti performer, o come direbbe qualcuno,
personaggi da palcoscenico. Ottima musica rock da grandi piazze nella scaletta
della band che riconferma l’amore per la musica rock e in modo particolare per
il grande Vasco. E a proposito del rocker di Zocca, al quale s’ispira la Band,
in alcuni momenti dello show sembra essere presente sul palco, ma, in altri è
totalmente soverchiato dalla scarica adrenalinica dei sei membri che convertono
in brividi a fior di pelle le sonorità firmate dal grande Vasco Rossi!
Professionalità che presto vedremo senz’altro su palchi
attrezzati per la grande musica. D’altronde che altro aspettarsi dai 6
professionisti del rock che riescono a soddisfare appieno passioni e studi?
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giovedì 6 ottobre 2011
ballarò, della valle, crozza e gli altri
La realtà fittizia urlata o sussurrata dai media sovverte l’ordine naturale delle cose e per alcuni attimi riesce a rendere logica ogni nefandezza.
Chi ha soldi ed è in malafede riesce persino a passare per sant’uomo; basta che sappia gestire gli umori, anzi i malumori della gente, le sofferenze fisiche e morali indotte dalle ambagi.
A tal proposito, la pungente satira di Maurizio Crozza, che fa ridere a crepapelle, ma dà anche delle indicazioni sottili a quanti le vogliono cogliere, nell'ultima puntata di ballarò tratta il tema del ricco calzolaio trasformatosi in paladino dei poveri e fa una cosa che non tutti possono permettersi: compra pagine intere di quotidiani nazionali e grida il suo dissenso contro una determinata classe sociale, cioè, la politica.
È vero! La classe politica non ha saputo governare i cambiamenti ed è altrettanto vero che gli industriali non sono per definizione dei buoni samaritani!
Gli imprenditori intraprendono affari e parlano con i capi, non certo con i garzoni di bottega…(cit.). sic! Che caduta di stile! Don Diego, zorro, della valle (altra cit.) che dà un colpo al cerchio ed uno alla botte riferendosi all'ex ministro Bondi in rappresentanza del pdl. insomma, lui, don Diego non parla di cose serie con i gregari... ma, allora che c'è andato a fare a ballarò? perchè non ha telefonato a Berlusconi, Bersani, Di Pietro, Casini, Rutelli, Vendola, Camusso ecc. prima di spendere soldi per pubblicare il suo pensiero sulle pagine dei giornali nazionali?
Ma lasciamo da parte le diatribe inconcludenti e rileggiamo insieme, vista la frequente citazione dell’articolo 27 e non solo, la:
adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948
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In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
i Vasco Rock’n’Roll Show all'Orso Cattivo
comunicato stampa
All’Orso Cattivo arrivano i
Vasco Rock’n’Roll Show
La tribute band ritorna sul palco dopo il
successo di fine settembre al Bar Mario
Dopo il
successo all’esordio sul palco del Bar Mario di Soverato, la tribute band Vasco
Rock’n’Roll Show, torna ad esibirsi dal vivo e lo fa in un altro locale tra i
più importanti in tema di gruppi musicali. Si tratta dell’Orso Cattivo, dove,
ormai da anni, si alternano le band emergenti più interessanti del panorama
locale ma anche nazionale.
Il prossimo 7
ottobre, quindi, Massimiliano Iannino, Gianluca Rossiello, Christian Muccari,
Francesco Merante, Raffaele Posca e Davide Fera, dalle 22:30, torneranno in
scena con il loro coinvolgente spettacolo con cui racconteranno, in due ore,
una parte dell’immensa produzione musicale di Vasco Rossi. Uno spettacolo in
cui anche gli occhi, oltre che le orecchie, avranno la loro parte.
L’appuntamento,
per chiunque ami il rocker di Zocca o per chi semplicemente ama la buona musica
dal vivo, è assolutamente imperdibile.
(Alessandro
Tarantino)
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mercoledì 5 ottobre 2011
Catanzaro, la casa dei calabresi
Viale Europa è un cantiere in movimento.
Le strisce arancioni lungo la carreggiata che conduce all’università Magna Graecia inducono alla prudenza, e insieme alla segnaletica verticale, anticipano di poco i cantieri aperti.
Limite massimo 40kmorari. Ponteggi, viadotti, cunette, dossi, rotatorie, ruspe camion, e qualche casco giallo su casacche arancione rendono il percorso interessante.
Le strisce arancioni lungo la carreggiata che conduce all’università Magna Graecia inducono alla prudenza, e insieme alla segnaletica verticale, anticipano di poco i cantieri aperti.
Limite massimo 40kmorari. Ponteggi, viadotti, cunette, dossi, rotatorie, ruspe camion, e qualche casco giallo su casacche arancione rendono il percorso interessante.
Poco male se i lavori non sono stati consegnati in tempo, se i costi sono lievitati e quanti speravano di evitare le file snervanti lungo il tratto della ss106 tra Sellia Marina e Soverato si sono ritrovati imbottigliati nel traffico estivo. Vedere operai del settore edile al lavoro è più importante di ogni altra considerazione o volontà personale.
Altra considerazione, invece, quando i cantieri sono chiusi o scarsamente attivi, come sembra essere la casa dei calabresi.
Sempre su viale Europa, a pochi passi dall’università Magna Graecia, due gigantesche strutture d’acciaio, in ossequio alle norme antisismiche, avrebbero dovuto ospitare gli uffici della regione Calabria entro settembre del 2011 secondo i programmi fatti dalla giunta Loiero; purtroppo, pare che nel frattempo siano sorti problemi burocratici, da far saltare i piani, cosicché i lavori camminano a singhiozzo, i costi sono aumentati e gli uffici regionali continuano a essere dislocati in immobili privati che costano ai cittadini un bel po’ di soldoni, vale a dire 7milioni e 700.000€ l’anno!
Scopelliti, dopo la nomina a governatore, su un quotidiano
locale, in data 16-09-2010,
ha asserito che la nuova sede della Regione Calabria
costerà 60milioni di € in più rispetto a quanto preventivato inizialmente dal
suo predecessore. Scopelliti auspica la fine dei lavori della casa dei
calabresi nel 2013.
(sul sito della regione calabria, alla voce "la casa dei calabresi" notizie dettagliate su protocolli e modalità legali di progetti e appalti)
(sul sito della regione calabria, alla voce "la casa dei calabresi" notizie dettagliate su protocolli e modalità legali di progetti e appalti)
In sintesi, il blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo; analizzarne pacatamente le criticità così da poterle migliorare per sfatare quel deleterio luogo comune che nell'immaginario collettivo lega la Calabria alla ‘ndrangheta e al malaffare.
domenica 2 ottobre 2011
impacchettamenti, celare per evidenziare
Difficile dirlo! Nessuno mai si è
soffermato per conoscere la storia del monumento impacchettato,
neanche i cittadini che lo ospitano da decenni. E nonostante la
piazza porti il suo nome ben pochi si chiedono chi è e che cosa ha
fatto per meritare di essere posto sul piedistallo litoide a
grandezza naturale.
Che sia questo uno dei motivi che hanno
spinto J. Christo a impacchettare piazze, ponti, palazzi e monumenti?
Cioè stimolare la curiosità della gente distratta da altri problemi, falsi problemi ed in questo concordo col maestro Ermanno Olmi quando afferma che abbiamo perso l'intelletto e il senso delle parole.
Secondo alcuni “clandestino” è sinonimo di paura, delinquenza, reato; perciò alcuni parlamentari hanno ritenuto opportuno trattare il debole, che per sopravvivere è costretto a esplorare territori ostili, alla pari di un delinquente comune e fare una legge ad hoc. (legge bossi-fini).
Fermarlo, quindi, imprigionarlo, schedarlo e rispedirlo a morire dove è partito.
E il popolo che fa? Il popolo davanti a simili idiozie sta zitto perché impaurito dalle notizie diramate dai mass media asserviti.
Cioè stimolare la curiosità della gente distratta da altri problemi, falsi problemi ed in questo concordo col maestro Ermanno Olmi quando afferma che abbiamo perso l'intelletto e il senso delle parole.
Secondo alcuni “clandestino” è sinonimo di paura, delinquenza, reato; perciò alcuni parlamentari hanno ritenuto opportuno trattare il debole, che per sopravvivere è costretto a esplorare territori ostili, alla pari di un delinquente comune e fare una legge ad hoc. (legge bossi-fini).
Fermarlo, quindi, imprigionarlo, schedarlo e rispedirlo a morire dove è partito.
E il popolo che fa? Il popolo davanti a simili idiozie sta zitto perché impaurito dalle notizie diramate dai mass media asserviti.
La gente comune è disorientata dalla
propaganda di regime, dalle parole dette per coprire la verità e dalle
menzognere sfilate a favore di chi detiene il potere.
Un tempo era più semplice!
L'oppresso sfilava per dissentire e fare sentire la sua voce con la speranza di porre fine o mitigare i soprusi e l'opposizione suggeriva alternative, vigilava sulle azioni del governo.
Adesso è chi governa che arma di bandiere le sue truppe cammellate e invade le piazze.
Chiedo: ma se lavora bene, mettendo al primo posto il bene comune, la socialità e il welfare, quindi i deboli, gli anziani, i bambini, i disabili, gli emarginati, disoccupati e studenti, che motivo ha, chi governa, di andare in piazza?
L'oppresso sfilava per dissentire e fare sentire la sua voce con la speranza di porre fine o mitigare i soprusi e l'opposizione suggeriva alternative, vigilava sulle azioni del governo.
Adesso è chi governa che arma di bandiere le sue truppe cammellate e invade le piazze.
Mediterraneo 2013, op. polimaterica Courtesy Mario Iannino© |
Chiedo: ma se lavora bene, mettendo al primo posto il bene comune, la socialità e il welfare, quindi i deboli, gli anziani, i bambini, i disabili, gli emarginati, disoccupati e studenti, che motivo ha, chi governa, di andare in piazza?
Osserviamo bene. Cerchiamo di ricordare
cosa c'è sotto il lenzuolo.
Togliamo la patina che offusca il vetro della memoria e guardiamo oltre, forse troveremo risposte differenti, più consone alla sacralità dell'uomo.
Togliamo la patina che offusca il vetro della memoria e guardiamo oltre, forse troveremo risposte differenti, più consone alla sacralità dell'uomo.
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