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venerdì 21 giugno 2019

fermata Corvo, Catanzaro

Metropolitana ...
lavori di riqualificazione urbana

















lunedì 30 ottobre 2017

Catanzaro, Corvo, la filiale MPS abbandona il quartiere

In alcuni territori si nasce male e si vive peggio.


Alcuni insediamenti urbani nascono male e vivono peggio. La carenza dei servizi e l'assenza quasi totale dei mestieri tradizionali o innovativi correlati alla banda larga e dal web.

Da una parte assistiamo ad un proliferare di buone intenzioni divulgate a parole o con spot pubblicitari in televisione e sui cartelloni stradali.

Rimanendo in tema, il Corvo è uno di questi quartieri abbandonati. Non c'è una farmacia. È sempre mancato uno sportello postale e adesso, sembra a fine mese, toglieranno anche la sede della banca Monte dei Paschi di Siena.

Secondo alcune voci, certamente, a fine novembre p.v., i pensionati del quartiere e le poche attività commerciali della zona che qui hanno appoggiato conti correnti e le pensioni, la filiale della banca salvata dallo Stato, chiuderà i battenti.

La pubblicità che sta mandando in onda in questi giorni sulle reti televisive in cui si professa attenta alla esigenze delle persone è decisamente da intendersi falsa?

MPS abbandona il territorio periferico catanzarese ma si porta nella sede centrale di Catanzaro gli affari e i dipendenti che operano, ancora per pochi giorni, e servono l'utenza del Corvo.

Questa è la cruda e nuda realtà. Ciao ciao Corvo. E grazie di tutto.

giovedì 8 giugno 2017

Catanzaro, atti di vandalismo

Vandalismo o microcriminalità? 

Corvo, stamane. Tra via Magenta e viale Isonzo.


Credevo fosse stato il vento a buttare giù la rete di recinzione che gli operai stanno erigendo in questi giorni nell'area in cui avrebbe dovuto esserci da tempo un centro polifunzionale sportivo medico dedicato all'handicap. Ma i paletti in ferro sradicati e contorti dicono che il vento, forte per quanto possa essere, qui a corvo, non centra nulla. 


La chiave di lettura dell'azione vandalica, per quanto cruenta, rimane al momento incerta.
Potrebbe essere inserita nella sfera della stupida goliardia o nell'azione ideologica di qualche gruppo verde che tende alla tutela del bene comune visto che:
Il fantomatico centro avrebbe dovuto essere operante già da molto tempo, ma da che ne so, questa non è terra di coltura per estremisti.

Escluderei altre matrici, tipo quelle mafiose o 'ndranghetiste, care alla stampa d'effetto.
Giacché, di fatto, l'intera area è stata abbandonata a se stessa per una decina di anni o giù di lì.
Cosa che ha dato sostentamento a molti. Il campo selvatico in questione ha offerto piante autoctone e lumache; alimenti ben graditi nella cucina mediterranea vista l'assidua raccolta che se ne è fatta durante le stagioni indicate alla proliferazione delle specie.
Tornando al tema:
Il progetto originario prevedeva una piscina riscaldata coperta con ausili medici per la cura e il superamento della disabilità. Progetto nobile e ambito dal quartiere che pur esistendo, a tutt'oggi, solo sulla carta, non decade. La mancata edificazione attuativa del progetto non è una pregiudiziale e neanche motivo di annullamento della concessione, visto che l'area è stata assegnata per la seconda volta dal comune, di recente, agli stessi imprenditori catanzaresi.

Nel bel mezzo del campo selvatico, attualmente c'è eretto uno scheletro in cemento flagellato dai venti e dalle intemperie... in sintesi del progetto iniziale rimangono in piedi solo un rudere e le intenzioni.
Dell'opera di pubblica utilità ancora neanche l'ombra.

Sarà questo uno dei tanti interrogativi da anteporre a discolpa dell'azione vandalica?

giovedì 1 giugno 2017

Associazionismo, insieme è meglio

Compie 25 anni il gruppo scout “catanzaro 10” che ha sede presso i locali parrocchiali della chiesa “santa famiglia” nel quartiere corvo retta dal parroco don Achille Gigliotti.


Don Achille lo ricordo giovane sacerdote nella chiesa di San Pio X, viceparroco di don Giorgio Bonapace. Sempre attivo e con tanta voglia di fare. Dedito ai giovani. Di quegli anni rimane indelebile il ricordo del campeggio in Sila e l'impegno nell'oratorio. Le risate. I giochi goliardici. Le scampagnate.
"catanzaro, corvo,campo scout in allestimento"
Non c'era un gruppo scout ma le attività erano comunque coinvolgenti nell'oratorio. Teatro, musica, solidarietà.

Per festeggiare la ricorrenza dei 25 anni di attività del gruppo “catanzaro 10” i ragazzi hanno invitato i cittadini con dei volantini. Li hanno affissi nei portoni delle cooperative dopo averli stampati al computer, ricordando due date:
venerdì 2 giugno 2017 con l'inaugurazione del campo alle 17,00 e a seguire la mostra fotografica, animazione, giochi e una rappresentazione scout chiude la serata.

Sabato 3 giugno alle 17,00 riprendono le attività del campo con “il grande gioco”, segue l'ammaina bandiera e la sagra della salsiccia chiude il secondo giorno della festa per i 25 anni del gruppo scout di corvo.

Il tutto si svolge nell'aiuola del piazzale antistante la parrocchia “santa famiglia” del quartiere corvo. Alle spalle della fontanina in pietre costruita qualche anno addietro dagli scout di “catanzaro 10” che sostituisce egregiamente quella, installata dal comune in ghisa, sottratta da ignoti.

Qualcosa si muove. E i piccoli passi degli scout ci ricordano la bellezza gioviale e la ricchezza dei cuori dell'associazionismo.
Partecipiamo compatti. Gratifichiamo la loro voglia di fare e la vitalità connaturata all'età con la nostra presenza.

domenica 28 maggio 2017

Benvenuti nel mondo di Bach

Durante la mia consueta passeggiata per le strade del Corvo, quartiere a sud di Catanzaro, uno degli insediamenti urbani sulla destra di viale Isonzo, direzione mare, ho scattato delle foto.
Belle immagini.
A mio avviso colgono il risveglio della natura e lo rappresentano nel suo aspetto migliore: arbusti e canne verdi cullate dal vento, eucaliptus vigorosi, bordure colorate. Peccato che non si possa immortalare e condividere l'odore dell'erba bagnata dalla brina e dei fiori, della polvere e del polline.
Tutto è un fiorire.
Anche le cicorie, (e questo è un terreno buono, la zona di Santa Maria è rinomata per le cicorie e le lumache), sfoggiano civettuole un bel fiore dai petali cangianti su uno stelo legnoso e forte difficile da sradicare.
fiori di bach, volgarmente: cicoria

L'anarchia armonisa della natura esprime volontà e forza. Si riappropria degli spazi. Invade strade e marciapiedi. Cresce tra gli anfranti dei muri dei palazzi e persino sui tetti delle case abbandonate.

La natura è risveglio vitale. È memoria!

La natura è salute.
Il dottor Bach ha proposto, nel suo sistema, il fiore della cicoria (Chicory) secondo Bach il fiore descrive un carattere, un tipo umano. Ed è proprio in queste persone che il fiore può rivelarsi più utile.
Così ne parlava Edward Bach nel libro 'I dodici guaritori e altri rimedi':
Questo fiore è utile alle persone che “si prendono cura dei bisogni altrui. Tendono a prendersi cura in modo eccessivo di bambini, parenti, amici e devono sempre mettere le cose a posto. Correggono tutto quello che, secondo loro, non funziona e amano farlo. Vogliono avere sempre vicino le persone che amano”.
Questa sensibilità, peraltro ricca di positività, può avere i suoi risvolti ossessivi: possessività, eccesso di zelo, necessità di essere sempre al centro dell'attenzione.
Sarà questo il motivo? Questo è un quartiere altruista e morbosamente attaccato alle persone amate? E per non far vedere l'eccessivo zelo e mitigare l'ossessiva attenzione nei nostri confronti e in quelli che amiamo che lasciano crescere il fiore di Bach ai bordi delle strade? In attesa, lì, a portata di mano di quanti ne hanno bisogno?

lunedì 24 aprile 2017

Catanzaro, periferie e emarginazioni

"catanzaro, veduta del
quartiere corvo, ogg"i
A spasso nel quartiere Corvo.


Di come si vive e chi sono gli abitanti del quartiere abbiamo parlato ampiamente. Si è tentato di fare delle analisi mirate per risollevare il quartiere dall'apatia; porlo all'attenzione degli amministratori facendo anche delle considerazioni sulle problematiche che affliggono l'intera area.

Corvo, Pistoia, Aranceto e viale Isonzo. Tutti afflitti da isolamento culturale, consequenziale alla disattenzione civica delle istituzioni preposte all'inserimento sociale delle realtà emarginate, assurgono agli onori della cronaca per fatti inquietanti che certamente nessuno vorrebbe.

Di tanto in tanto i fuochi d'artificio rispondono sornioni alle operazioni di polizia. E i media enfatizzano lo smantellamento momentaneo dei ladruncoli di auto che chiedono il pizzo per ridare le macchine rubate ai rispettivi proprietari. Si dice, dell'intera area, che sia anche una piazza di spaccio. Vi sono stati agguati e morti.
Molte di queste notizie sono ignorate da alcuni residenti. Anziani e casalinghe vengono a conoscenza dei misfatti mentre fanno la spesa o chiacchierano davanti alla chiesa.

Le notizie sono spesso riportate con qualche aggiunta fantasiosa, non per cattiveria ma riempiendo i vuoti con le proprie paure o i sentito dire, tutti gli zingari e la maggior parte dei disoccupati diventano oggetto di nervosismo collettivo.

Anche aprire il portone al postino è un problema! D'altronde i furti negli appartamenti sono avvenuti!

Insomma!, inutile negarlo, i problemi ci sono! E forse è anche difficile risolverli. Ci vorrebbe una bacchetta magica.
Diverso è rendere accettabile il cammino verso i pochi negozi. Andare in chiesa. Passeggiare.

E se si provvedesse a far pulire i marciapiedi nascosti dalle erbacce infestanti con squadre formate da persone che percepiscono i sussidi sociali?

Come dite, è diffcile? non ci sono i fondi? Non c'è una struttura adeguata che possa organizzare il tutto?

Mah... piuttosto che fare saltare in aria, come dice Fiorita, i palazzi svuotati dalle forze dell'ordine, dalla sinistra che fa cultura sarebbe stato bello assistere ad una analisi degna della sinistra che lavora per i deboli e gli emarginati.

domenica 23 aprile 2017

Catanzaro, la gaffe di Fiorita

Corvo come Scampia?


Un po' forte come assioma! Anche se i problemi comuni dei quartieri periferici degradati dall'incuria politica e dalla indolenza di chi ci abita rendono invivibili i luoghi citati, nel sentire il candidato a sindaco di Catanzaro, Fiorita, affermare di volere fare saltare i palazzi sfitti per evitare il degrado, mi s'izau u pilorciu.
Affanculo le teorie dell'inclusione care alla vecchia scuola della sinistra. Faffanculo anche la cultura della difesa dei reietti e della loro gestione ideologica che fondava le basi sulla conoscenza del diverso, del diritto alla casa, allo studio e al lavoro!

Come può affermare, il prof., di abbattere le case popolari libere? Adesso, la casa, è diventata il problema principale del degrado di una periferia dimenticata dalla politica e tenuta fuori dagli interessi degli imprenditori che hanno governato fin ora dietro le quinte la città?

È una misera costatazione! Altro che populismo spicciolo!
Nel mio piccolo, penso che, invece, si dovrebbero costruire le infrastrutture che mancano ma che sono state promesse negli anni passati, a partire da quando il quartiere è nato.

Prendiamo ad esempio il quartiere tufolo di Crotone. È sorto all'incirca nello stesso periodo storico. Ma non è affatto un dormitorio! Con i problemi che ha, Crotone, nel quartiere ci sono le infrastrutture che rendono viva la comunità; l'ufficio postale, le farmacie, bar, pasticcerie, piccoli e grandi centri commerciali; c'è, per questi insediamenti, quello che si definisce vitalità, movimento di merci e gente!

Mi s'izau u pilorciu! E sì, i brividi hanno reso la mia pelle ruvida mentre il cervello andava in fumo.
Che Dio ce la mandi buona...

è tardi, meglio dormire. Domani è un altro giorno... prepariamoci a sentire altre corbellerie

sabato 18 marzo 2017

Dedicato a Massimiliano il parco dei frutti antichi

Una storia, tante storie qualunque.
catanzaro, corvo, parco giochi

A settembre trasloco. Me ne torno a marina. Ho trovato una casa arredata. Per me e mia moglie va più che bene...

Ha resistito pochi mesi il mio amico. In effetti questo è un quartiere dormitorio. Non ha attrattive. Anzi, qualcuna c'è: il palazzetto dello sport! E poi, ci sarebbero le cicorie e le lumache nei periodi giusti. I finocchietti selvatici, che in gergo chiamiamo “ fhinocchji e timpha”, ottimi per fare la pasta e ceci.
Ma non tutti si dedicano a simili sport estremi. Come dicevamo è un quartiere dormitorio, ma io, ormai, sto bene qui. È tranquillo. Privo da inquinamento acustico, se prescindiamo dal cinguettio degli uccelli a dall'ululato del vento, ha ampi spazi urbani, posti per parcheggiare, giocare a pallone e fare lunghe passeggiate, è il sogno di quanti amano la quiete e l'aria salubre.

Verde ce n'é a volontà. L'erba cresce e abbonda persino sui marciapiedi e gli alberi li modella il vento forte che non manca mai. Da qualche giorno, però, c'è un inconsueto movimento: una squadra composta da uomini fa buche lungo la strada e pianta alberi.

Anche in un'altra area, inselvatichitasi negli anni, c'è fermento. Vengo a sapere che è opera di un gruppo di ragazzi del quartiere. Si sono messi a piantare alberi da frutto e bordure autoctone dopo avere arato e pulito ben bene le aiuole. Ad uno degli ingressi è installato un pannello in legno. Non so cosa vi è sotto il cellophane. So di sicuro che domenica 19 marzo alle ore 11 sarà inaugurato il “parco dei frutti antichi” per ricordare un ragazzo scomparso a soli 26 anni a causa di una malattia rara. Un ragazzone buono d'animo che per sua volontà ha donato gli organi e, domani, si dice che, ci sarà la presenza di una rappresentanza dell'associazione italiana donatori organi con un banchetto per sensibilizzare la cittadinanza alla donazione postuma.

Il quartiere corvo, nella periferia sud di Catanzaro, si dota di un parco in cui continueranno a trovare il loro habitat naturale gli alberi dei frutti di un tempo passato e, tra essi, mi piace pensare di vedere scorazzare anche gli amici dell'uomo, i cani come Aron, un labrador mite sempre al fianco di Massimiliano Mancini a cui è dedicata l'area verde

Per adesso, dal quartiere corvo di catanzaro, è tutto. Domani avremo ulteriori dettagli.

giovedì 21 aprile 2016

CATANZARO, QUARTIERI DIMENTICATI!

Può la primavera essere un problema? certo che no! ma se alle allergie sommiamo l'impossibilità di camminare normalmente LUNGO I MARCIAPIEDI qualche problemino sorge.

La periferia a sud di Catanzaro necessiterebbe di una drastica e immediata manutenzione. Il verde selvaggio invade i marciapiedi e ostacola la deambulazione. Non è che ci sia un grande passeggio, anzi il quartiere sembra morto e le poche persone che s'incontrano per strada appartengono alla categoria degli anziani accompagnati, a volte, dalle badanti se la pensioncina glielo consente.

Che sarà mai! esclamerà qualcuno che abita in centro. Catanzaro sta morendo tutta!, da quando le attività produttive si sono trasferite nei centri commerciali delle "fontane" e altrove, il centro storico è defunto. non ci sono più le botteghe storiche e al loro posto ha aperto qualche cineseria.
Sì va be' ma almeno le strade sono curate, non ci sono erbacce sui marciapiedi e gli alberi sono potati mentre nelle periferie si aspettano le raffiche di vento per vederli cimati. ...che non ci siano soldi nelle casse comunali?

catanzaro, quartiere corvo, adesso, sommerso dalle erbacce.

mercoledì 5 febbraio 2014

Catanzaro tra masturbazioni mentali e esigenze reali

Coprire in policarbonato il cuore storico di Catanzaro e pensare di creare “la via della luce” ai piedi di antichi palazzi disseminando lungo il percorso, che da piazza Grimaldi porta a piazza Santa Caterina, installazioni artistiche e postazioni telematiche è avveniristico quanto superfluo e inutile viste le condizioni di degrado che si vivono nelle periferie della città capoluogo di regione.



Il sindaco Abramo è convinto del progetto e ne parla con entusiasmo.

“Non ci sono travi di fondazioni, i plinti si agganciano nei punti di appoggio senza rovinare la pavimentazione. Il disegno igrometrico garantisce una temperatura costante di 18 gradi mentre micro-nebulizzatori otterranno una frescura gradevole d'estate. Due linee di luce aeree assicureranno un sufficiente livello di illuminazione e nella piazza telematica 16 postazioni avvicineranno i cittadini alla democrazia del web”.
Questo si legge affianco al progetto dal nome suggestivo “lightness road”. “Le strutture sono in acciaio, sinuose, a reggere ampie lastre translucide che possono aprirsi per consentire il passaggio di automezzi alti o di statue” ...hanno pensato anche al passaggio della “naca” la processione dei catanzaresi dedicata alla passione di Cristo mentre va sul calvario.

Ma al calvario delle persone che sono costrette ad usare i mezzi pubblici chi ci pensa? Costretti ad aspettare le corse sotto le intemperie circondati da erbacce e degli animali che nell'erba vivono e si nascondono.

Tra le molte preoccupazioni dei catanzaresi, da poco c'è stata quella della mini imu, non dimentichiamolo! E come non ricordare al sindaco il problema delle strade e degli scoli delle acque piovane. Le buche sul manto stradale di Viale Isonzo. Una adeguata azione sanitaria del quartiere Corvo (disinfestazione e cura del verde pubblico).

C'è anche da dire, però, che circa un 25, 26% di cittadini vede di buon occhio la copertura di Corso Mazzini. Si dicono convinti che così potrebbe ritornare ad essere il salotto della città.
Sì, potrebbe. Ma affinché ciò avvenisse si dovrebbero eliminare i mega centri commerciali spuntati come funghi negli ultimi anni.

E nell'attesa... speriamo che il 30 arrivi presto!

sabato 19 novembre 2011

a teatro con i Vecchi Giovani

Tra Catanzaro centro e Marina, antico nome del quartiere marinaro della città del quale i “marinoti” andavano fieri, oggi trasformato in Catanzaro Lido, fino agli anni '80 c'era una enorme distesa argillosa coltivata a uliveti ma che dava sostentamento agli abitanti del quartiere Santa Maria perché ricca di verdura selvatica come la cicoria e anche ottimo sito per la riproduzione naturale delle lumache. Un tempo, negli anni 60 quando ancora sulla targa d'accesso al paese c'era la dicitura “Santa Maria di Zarapoti” gli abitanti del quartiere Santa Maria di Catanzaro vendevano per strada i prodotti della terra e da qui il nomignolo di “vermiturari” affibbiato dai catanzaresi per indicare l'usanza territoriale dei raccoglitori di lumache, dette, in vernacolo, “vermituri”.

Negli anni ottanta, appunto, la zona rurale tra Santa Maria e Lido è stravolta dalla cementificazione. Il comune decide col piano regolatore di assegnare alle cooperative edilizie l'intera area. Nascono le cooperative “Calabria, Co.pa.ca, Cassa edile” e molte altre, tutte composte da coppie giovani in cerca della prima casa.
All'epoca il fango rappresentava un problema serio in inverno per le famiglie pioniere costrette a insediarsi. Ma si era ragazzi, e l'entusiasmo giovanile imponeva di trovare la soluzione, se costretti ad avventurarsi con la pioggia per strada s'inforcavano buste di plastica per salvaguardare scarpe e pantaloni e via!...
aore12blog
Oggi, ovviamente, non è così! le strade sono asfaltate ed è sorto un parco giochi per bambini, anche se alcuni problemi inerenti l'urbanizzazione permangono. Ma non è questo il tema che intendo trattare. Le riminiscenze sono sorte spontanee conseguenzialmente ad un episodio recentissimo, grazie al quale ho ripercorso a ritroso l'esperienza descritta e ciò lo devo ai vecchi giovani! Chi sono i vecchi giovani? Sono “ragazzi della mia età” dalla fisionomia familiare, d'altronde in una piccola città di provincia, bene o male, ci s'incontra. Questi ragazzi abitano a Corvo e hanno la passione per il teatro. Ma andiamo per ordine:
come tutte le sere, il mio amico Vasco mi porta a spasso. Il suo percorso è quasi sempre lo stesso e quando qualcosa di diverso muta fino ad innovare lo spazio, la sua curiosità lo spinge a esplorare ogni angolo per comprendere i cambiamenti e capire se la novità è buona o cattiva, come quando si mise ad abbaiare difronte ad una gigantografia pubblicitaria attaccata oltre gli spazi assegnati alla comunicazione visiva. Questa volta un treppiedi da pittore con su una locandina e una maschera appesa sbarra la strada. Vasco non abbaia, ci gira attorno; annusa e tira verso l'ingresso. Lo seguo. Entriamo e siamo accolti affabilmente da Maurizio Gemelli, direttore artistico dell'associazione culturale “Vecchi Giovani”, il quale mi rende edotto delle finalità associative.
In breve: è un'associazione composta da persone che amano il teatro e si danno da fare nel quartiere da circa vent'anni interessando e invogliando giovani e meno giovani all'arte della recitazione.
I locali sono accoglienti e ben divisi: c'è la sala palco con posti a sedere, il laboratorio per le scenografie e la sala dove nascono le idee da portare in scena.
Ora sono aperte le iscrizioni per i corsi di teatro dirette da appassionati attori catanzaresi per i bambini e, come dice l'intestazione stessa, anche per i Vecchi Giovani che vogliono cimentarsi a calcare le scene.


lunedì 4 luglio 2011

detto fatto! dopo Giovino, Corvo


Stamattina di buon'ora, il silenzio corviano è interrotto da insoliti rumori. Vetri che si frantumano insieme a plastica e rovi, canne e erbacce ormai allo stato di arbusti. In alcuni tratti, laddove qualche mano improvvida appiccò il fuoco, un polverone nerastro inghiotte l'uomo e il suo trattore.
Ah! è davvero un sollievo vedere il verde comunale bonificato! Sembra che respiri anche la terra e gli alberi privi degli infestanti stagionali. Pure i topi sono stati costretti a traslochi d'urgenza.

Detto fatto! Il neo sindaco Michele Traversa ha mantenuto fede alle parole! Speriamo solo che non sia “sgrusciu e scupa nova” traduco per i forestieri: rumore di scopa nuova, ovvero l'enfasi del neofita!
Anche se c'è da chiedersi: come mai fino ad ora è stato così difficile programmare la bonifica del territorio catanzarese? Non è un evento imprevedibile la rasatura delle erbacce o la potatura degli alberi come non lo è la manutenzione delle strade e delle fogne o dell'acquedotto. Eppure nel quartiere periferico catanzarese risiedono numerosi esponenti politici appartenenti a tutti i colori istituzionali, ma visto lo stato di degrado degli anni precedenti, dobbiamo constatare con rammarico che fino ad ora sono stati poco attenti, comunque, di sicuro non sono stati in grado di risolvere le problematiche quotidiane dei cittadini.
Oggi dobbiamo dare atto a Traversa per essersi mosso quasi tempestivamente per ripristinare le condizioni fondamentali per l'igiene e il decoro del territorio, che tradotto in soldoni significa prevenzione e salvaguardia della salute pubblica!

mercoledì 15 giugno 2011

visti da vicino: il quartiere corvo









le immagini valgono più di mille parole... Ecco il quartiere Corvo di Catanzaro, dove, potenzialmente si potrebbe creare un polmone verde cittadino degno di essere vissuto in pieno. Il quartiere è situato a 1 km dall'area magna grecia e a 2 chilometri dal mare di Catanzaro Lido. Gli spazi non mancano!

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