Visualizzazione dei post in ordine di data per la query lobby. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query lobby. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post

giovedì 16 gennaio 2020

Calabria perché votare, per chi votare

Xché votare. X chi votare il 26 gennaio 2020?


Si potrebbe concludere il post con due parole: si deve votare per civismo! Semplice no?
E, essendo, la nostra, una democrazia repubblicana, la libertà costituzionale non è detto che sia consequenziale agli articoli scritti nella Carta dai padri costituenti; la libertà, dipende non solo dagli articoli ma principalmente dalle coscienze e dalla cultura civica liberale che deve essere praticata e protetta attimo per attimo.
Istituzioni e organismi privati dove si pratica cultura devono lavorare affinché ciò accada, la libertà deve essere protetta dai cittadini.
Recarsi ai seggi elettorali e mettere nelle urne il proprio voto è un atto concreto di partecipazione.
Dare il consenso alle persone che riteniamo essere degne della nostra fiducia a prescindere dalle forme di partigianeria epidermica, è libertà conquistata. 



Bando alla partigianeria che induce a reagire emotivamente specie se incalzati dalle parole dei trascinatori.
Si deve partecipare alla vita sociale per evitare di sentire fino alla noia le solite minghjiate ogni qualvolta accadono episodi di malgoverno, prepotenze, raggiri e prese per il qulo dei potenti.

Anche questa volta le liti non mancano.
Occhiuto, Santelli. Oliverio vs Zingaretti. E un po’ meno tra Morra e Aiello nei 5s. mentre Tansi è costretto a chiarire coi metodi democratici la questione proiezioni fornita da Vespa in tv.
Ci sarebbe tanto da discutere per ognuno dei problemi sorti attorno alle consultazioni e alle proposte dei partiti. Ormai i giochi sono fatti.
Callipo, per il centro sinistra, Santelli per il centrodestra; Aiello per il M5s; Tansi con lista indipendente, svincolato dalle pressioni dei partiti e dalle lobby balla da solo contro i soliti della politica cha hanno governato da anni la Calabria e i destini dei calabresi.

Per chi votare?
Anche questa è una analisi semplice a cui dare una risposta netta: …
Però, viste le delusioni susseguitosi nel corso degli anni (vitalizi, contratto con gli italiani, lavoro, tasse, soldi pubblici ai partiti, evasione, condoni, tutele, welfare,…) e le motivazioni urlate dal centrodestra per la tutela delle famiglie tradizionali essendo loro magnifici esponenti di famiglie allargate, etc etc, rimando alle singole coscienze il suffragio politico ricordando che il voto emancipato è tale se prescinde dalle promesse clientelari. Tenendo ben in mente le promesse fatte prima delle elezioni dai volponi della politica. Misfatti e fatti.
Comunque, memoria vigile ma, andiamo a votare! E che la prossima squadra di governo sia compatta nel perseguire il bene comune senza più uomini soli al comando.

domenica 8 dicembre 2019

Calabria, governatorato presente e futuro

Si sente e si legge di tutto sulla vicenda delle prossime elezioni regionali.

 In Calabria tiene banco la questione Zingaretti/Oliverio/Callipo per il centro sinistra mentre nel centro destra a tenere viva la discussione ci sono i veti della lega su Occhiuto e spunta il nome della Santelli e i calabresi chiamati a votare il prossimo 26 gennaio non ne possono più di balletti simili.
Non che tutti i cittadini chiamati al voto siano appassionati di questo modello di fare politica ma loro malgrado sono chiamati in causa. Le assurdità elencate da televisioni e giornali sconcertano anche i più creduloni a destra quanto a sinistra.

Zingaretti nelle vesti di segretario nazionale sembra essersi svegliato dopo un lungo sonno durato ben cinque anni e pone un veto perentorio al governatore uscente. Ad Oliverio, comunista di lungo corso, il pd preferisce un imprenditore che in passato non ha disdegnato approcci differenti e puntato la bussola a destra. A sua discolpa c’è da dire che “resta in Calabria”, ama la Calabria. È un uomo determinato e in imprenditore di successo.
 O forse no? Ha le idee chiare dopo essersi confrontato con la segreteria del pd nazionale che forse conosce storie e fatti a noi ignoti? Perché, sennò, appoggiare un imprenditore e ostacolare il “riformatore” Oliverio nella sua caparbia azione che lo spinge a riproporsi anche a costo di creare uno strappo nel partito?

100 sindaci! Cento, non uno di meno, appoggiano Oliverio!
Intanto inizia a perdere pezzi. L’assessore al lavoro lascia l’esecutivo guadato da Oliverio. Non si trova in linea con le sue decisioni. Lo ringrazia ma non se la sente di remare contro il pd. E i sindaci che lo appoggiano e condividono a spada tratta la sua tracotanza che hanno visto di buono in tutta ‘sta vicenda?
Cos’ha fatto, sempre Oliverio, di storicamente valido in questi cinque anni di assoluto potere decisionale che ha tenuto ben stretto, per la Calabria?
La storia politica lo ricorderà per cosa?
Lavoro; formazione; tutele; Cultura! Azioni concrete per i giovani e gli anziani. O per la sanità. Per quanti sono costretti a pagare le prestazioni sanitarie di primo intervento, per i ticket dovuti già al pronto soccorso ed in seguito nelle farmacie. Per gli esperti, donne e uomini, mortificati nei vari campi lavorativi dall’assenza di normative chiare e precise nelle tutele delle professionalità?
Eppure le occasioni non sono mancate. La Calabria e i calabresi sono opportunità da sapere cogliere. Basta uno sguardo. La prossima squadra sarà più attenta alla storia e i bisogni reali della nostra regione prescindendo dalle casacche politiche e dalle imposizioni delle lobby che ruotano attorno  al potere?

mercoledì 4 aprile 2018

Corona, schiettamente con gli umili

Ho seguito per qualche minuto il programma di Bianca Berlinguer.

Mauro Corona, nel suo folklore casareccio ha detto delle ingenue verità. Ha parlato degli operai della politica messi lì dal popolo per governare e finalmente fare un po' di pulizia. Una sorta di “rottamazione” che anche Renzi aveva sbandierato ma che non ha fatto.

Sì, è vero! La Costituzione parla chiaro e in democrazia, almeno sulla carta, gli uomini che governano sono al servizio dei cittadini. Però, chissà perché, una volta entrati nelle sale di comando, uomini e donne eletti non riescono a mantenere le promesse fatte e le cose che avrebbero dovuto essere corrette rimangono invariate.

C'è grande attesa.
Riusciranno a modificare la legge sulla pensione?
Riusciranno a tagliare e rendere equi i costi della politica?
Riusciranno a governare le ricchezze e ridare dignità a quanti costretti in povertà?
Riusciranno a togliere dai palazzi le lobby che hanno inquinato decisioni importanti riguardanti il bene comune?
Riusciranno a fare un governo stabile?

Mauro Corona è schietto, ha la voce dei bambini. Spontaneo. Dice quello che pensa. E quello che pensa lo pensano la stragrande maggioranza degli spettatori. Applaudono quando si indigna per le leggi stupide che rendono fuorilegge le persone che risolvono i problemi causati dal terremoto costruendosi una casetta smontabile in legno per potere continuare a vivere e lavorare nei luoghi dove sono nati.
Si incazza quando Bianca gli chiede cosa pensa del prete che si è rifiutato di lavare i piedi ai migranti.

Mauro è sanguigno! Da buon montanaro dice pane al pane e vino al vino. Corona non è la solita faccia imbellettata che si affaccia alla tv di stato e ripete quello che i potenti vogliono sentire. È un uomo pratico, Mauro. Scrittore e scultore, ama intagliare il legno e bere un buon bicchiere in compagnia della gente del suo paese, sempre, non solo nelle feste comandate.

mercoledì 21 marzo 2018

Enel, fine del mercato tutelato

L'enel si sta dando da fare tantissimo.
Gli spot pubblicitari girano continuamente sulle tv e sui media generalisti. Avvertono che sta per concludersi l'era del mercato tutelato e per gli utenti iniziano nuovi mal di pancia.

Come se non bastasse già il sovrappiù che troviamo in bolletta causato dagli oneri aggiunti, adesso l'ultima barriera che tutela un po' i consumatori crolla.

Come sarà calcolata l'utenza dell'energia elettrica nelle abitazioni? E gli anziani che non correranno al telefono per aggiornare i contratti enel per vari motivi come saranno inquadrati?

Domande legittime da girare al futuro nuovo governo. Quello uscente ha dato già fin troppo alle lobby delle aziende, naturalmente a spese dei cittadini indifesi!

mercoledì 10 gennaio 2018

Bla bla bla

 Presidenti candidati sappiate che:

È comprensibile che il ruolo di chi governa sia quello di spegnere gli incendi appiccati da chi vuole cavalcare i malcontenti e trasmettere tranquillità a quanti stanno messi male, ai vecchi e nuovi poveri, ai malpancisti di mestiere. È comprensibile ma non ammissibile che si parli degli obiettivi raggiunti per il solo motivo del mantenere la quiete sociale mentre nel paese la gente continua a stentare per arrivare a fine mese. ma questo problema strettamente economico la classe dirigente non lo sa o non gli appartiene


Pagare le bollette in tempo è un gioco di magia. E quando si è riusciti a farlo ecco che arriva un altro imprevisto. Una rottura in casa. Un problema con la macchina. Senza contare i problemi di salute che non mancano mai.

L'istat, secondo Gentiloni e compagni, conferma il più alto numero di occupati da 40 anni ma non parla delle tutele annullate e perdute dei lavoratori. La corsa all'emancipazione è stata minata dalle decisioni di una politica asservita ai poteri dei mercati e dei mercanti di braccia e cervelli.

Le lobby hanno vinto! Il malaffare ha vinto.
Inutile parlare della politica come servizio. Chi si mette in politica è guidato da chi lo mette al potere per governare gli eventi sociali. Assoggettare le menti fino ad appiattirle su questioni futili e depistarle dal vero senso degli andamenti sociali ed economici.
Sarà un caso che da qualche tempo gli imprenditori fanno il bello e il cattivo tempo? Per ultimo (e qui sembra che anch'io cada nel tranello delle notizie stupide) la decisione del governo di fare pagare ai consumatori le buste bio dei reparti ortofrutta dei supermercati.
Da uno a cinque centesimi per ogni busta che, se si è fortunati, arriva appena in tempo dal negozio a casa, tanto che sono delicate e inconsistenti. Anche volendo è impossibile usarle per la spazzatura!

Ma torniamo a parlare di lavoro. Il lavoro che non c'è o che se c'è è sottopagato persino dallo Stato stesso. Basta guardare alle vertenze dei lavoratori prestati ai comuni, i cosiddetti lsu o lpu. Lavoratori socialmente utili o di pubblica utilità (a trovare definizioni mirate siam davvero bravi) che fanno di tutto nella pubblica amministrazione ma che sono sottopagati e sfruttati dagli enti che attingono ai loro servigi.

L'allarme lanciato più volte dal Santo Padre Papa Francesco è serio. Stiamo assistendo all'oscurantismo sociale più sconcertante proprio quando si pensava di essere usciti dal buio fortificato dall'ignoranza. Inutile parlare di cervelli in fuga. O pensare di eliminare le tasse universitarie. Erigere muri. Militarizzare i confini. Armare eserciti. ...

lunedì 20 novembre 2017

Consumatori beffati e sottomessi

C'è un signore che sta dalla parte dei consumatori e li rappresenta nelle trasmissioni televisive. Non ricordo il nome. Ricordo il suo piglio incazzato che pare non sortisca effetti positivi per i consumatori.
Il solito gioco delle parti pone i “buoni” da una parte e i “cattivi” che mettono le mani in tasca dei cittadini dall'altra.

Ormai siamo allo stremo! È impossibile continuare a stare dietro alle tasse che il governo italiano impone a volte in nome di una Europa matrigna.

C'è voluto troppo tempo per fare retrocedere dagli intenti famelici le aziende telefoniche che, con moto proprio, hanno imposto le bollette ogni 28 giorni agli abbonati. Forti della dipendenza che condiziona quasi tutti e che ci tiene connessi al web abbiamo subito le decisioni dei gestori telefonici e i ricatti che, una volta sottoscritto un contratto che sembra essere favorevole, incatenano per almeno 4 anni a wind, tim, vodafone, 3, fastweb etc.

Quanto ci vorrà per eliminare o ridurre le voci nelle bollette dell'energia elettrica che le fanno triplicare o quadruplicare?
Il governo non è intervenuto sull'enel perché, spiega, la bolletta è a consumo. Allora per quale motivo se si consumano 30€ di energia elettrica se ne chiedono 90€?
Si fa un gran parlare dell'energia rinnovabile. Della tutela dei consumatori. Delle spese mensili o bimestrali che gravano come enormi macigni sulle famiglie.

Mentre scrivo mi arriva il suggerimento che il rappresentante che presenzia spesso nelle trasmissioni televisive si chiama Rosario Trefiletti.
Allora, sign. Rosario Trefiletti, cosa si può fare, in concreto, per arginare l'arrogante pretesa delle aziende di servizio e zittire le lobby che le rappresentano nelle stanze adiacenti alla politica?
È un'eresia pagare il giusto? Ovviamente lei non ha la bacchetta magica e non ha potere decisionale. Ma, essendo lì, nel salotto mediatico, chissà, forse può farsi sentire più dei comuni cittadini che non hanno voce in capitolo.

lunedì 6 novembre 2017

Anche in Italia la destra avanza

Tentiamo di fare il punto della situazione.

La politica di Matteo Renzi non trova riscontri favorevoli tra la gente. I dati della Sicilia e di ostia lo confermano e Di Maio annulla l'incontro perché non lo reputa degno di confronto visto lo scivolone con relativo capitombolo del pd a guida Renzi.

Nelle 183 sezioni in cui si è votato per l'elezione del presidente del X Municipio di Ostia, Roma, al voto dopo due anni di commissariamento per mafia la candidata del M5s, Giuliana Di Pillo, è in testa con il 30,21% delle preferenze, davanti a quella del centrodestra, Monica Picca (26,68%). Segue il Pd. Boom per Casapound (9,08%).

Insomma la destra è in vantaggio. Il finto populismo renziano carico di promesse e bonus fasulli non incanta gli elettori siciliani e capitolini.

Ultima goccia che ha fatto traboccare il fatidico vaso per quanti speravano di porre fine a qualche preoccupazione attraverso l'ape social e cioè rimpinguare le vuote casse familiari con l'anticipazione di qualche anno sul dovuto della pensione per quanti disoccupati e privi di ammortizzatori sociali dovuti dall'inps, si è dimostrata una beffa!

C'è malcontento in Italia e la sfiducia monta ogni giorno che passa senza vedere soluzioni politiche serie.

Si. Ma chi paga? Ottima domanda! Potrebbero rimborsare qualcosa i pensionati d'oro insieme a tutto quell'esercito di miracolati che sono andati in pensione anzitempo e senza avere versato il dovuto all'INPS! O ad altra cassa previdenziale!

Monti aveva provato a tagliare le pensioni d'oro ma non l'ha spuntata contro la lobby ed ora Renzi e Gentiloni si lamentano se la destra ottiene suffragi.
Puntano il dito contro Grasso per avere perso la Sicilia. E l'errore sta proprio qui, nel personalizzare la politica. Dimenticando che la politica è SERVIZIO!

Intanto le ultimissime notizie danno Musumeci vincente in Sicilia-

giovedì 28 settembre 2017

Enel, consumi e costi finali assurdi in bolletta

A me le torte piacciono quasi tutte.
Ma questa proprio non la sopporto! È indigesta. E credo che non risulti insopportabilmente indigesta solo a me. Sta sullo stomaco alla quasi totalità degli italiani che, come me costretti dalla civiltà sono intenti a fare i conti con le bollette accorciate dalle aziende che conteggiano in settimane e non più mensilmente tasse e prodotti erogati.

Telefoni, luce, gas sono diventati nemici degli utenti e a poco valgono le denunce dei consumatori.
Le aziende riescono a mettere le mani in tasca degli abbonati con estrema facilità. Tariffe e voci in bolletta sono la sintesi concreta della “finanza creativa” made in Italy messa sotto gli occhi degli utenti.
Non è una beffa ma trasparenza, secondo alcuni.

Trasparenza? Certamente! I loro comunicati grafici sono trasparenti. Evidenziano che rispetto ad un reale consumo della materia prima trattata, cioè, nel caso della corrente elettrica, quella che in casa fa partire la lavatrice, accendere la tv e anche le lampadine, la cifra finale da corrispondere alla società che gestisce il servizio è un autentico salasso per le famiglie.

Inutile approfittare delle offerte sulle lampadine a risparmio energetico. Ininfluente accendere la lavastoviglie di notte. Irrilevante lavare i piatti a mano. E persino l'ora legale non fa risparmiare il gregge.

E tra non molto, quando il mercato non sarà più vincolato dalle tutele sociali imposte dalle leggi del governo, quei governi che ancora pensavano al ruolo sociale delle imprese pubbliche cresciute con gli aiuti di Stato in conformità e come recita la Carta della Repubblica Italiana fondata sul lavoro?

A conti fatti le liberalizzazioni e le privatizzazioni hanno amplificato la fame di guadagni delle aziende e delle lobby che marciano e macinano profitti sulla fame degli altri.

Renzi. Gentiloni. Boschi. Alfano. Etc etc etc ne sono a conoscenza?

venerdì 9 giugno 2017

Tassa di proprietà: Auto vecchie pagheranno di più

Se passa il pensiero e la legge di Calenda.

Dopo i mulini a vento, i pannelli solari, il gas e tutte le altre energie alternative che, guarda caso sono appannaggio delle lobby economiche che pilotano le decisioni dei governi, un'altra tegola sta per cadere in testa agli automobilisti che sono costretti a tenere in vita macchine vecchiotte ma efficienti e in sintonia con gli standard ministeriali.

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda spiega che la tassa di proprietà sarà definita «in rapporto a un rinnovamento del parco in maniera più accelerata». Notizie di simile fantasiosa creatività finanziaria lascia basiti!

In parole povere, secondo il concetto del ministro le auto vecchie pagano la tassa di circolazione, anzi di proprietà, di più rispetto alle nuove.
Il ministro, infatti, ha sottolineato che per svecchiare il parco circolante non è opportuno adottare "un meccanismo di rottamazione generalizzato e costosissimo", ma studiare un sistema "che lavori sul rapporto tra tassazione e rinnovamento del parco in maniera più accelerata".

In estrema sintesi, alle auto più anziane sarà applicata una tassa di circolazione più onerosa. A questo proposito, Calenda ha sottolineato che "ci sarà una proposta" al termine dell'iter per il compimento della Sen, la Strategia elettrica nazionale.

In buona sostanza, per aiutare le case automobilistiche, il ministro Calenda induce i cittadini, costretti a usare e mantenere efficienti auto datate per mancanza di soldi, tra l'altro, fino ad oggi, obbligati a revisionarle ogni due anni e pagare una tassa di circa 75€ allo Stato, con un ragionamento contorto e tutto suo, ad indebitarsi. Rottamare, quindi, le vecchie e comprarne di nuove, se non si vuole pagare una tassa di proprietà più esosa di quanto non lo sia già.

Il ministro si difende dicendo che è una direttiva dell'Unione Europea. Per cui è necessario “diffondere i punti di rifornimento di carburanti alternativi con neutralità tecnologica tra gas ed elettricità”. Perché lui dice di non essere iscritto né al partito dell'auto elettrica né a quello dell'auto a gas, la neutralità tecnologica ci è imposta dall'Ue”. Parole del ministro Carlo Calenda.

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate